martedì 3 gennaio 2012

Due parole sul terrazzo del castello

21:42 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] Silenziosa se n'è tornata lassù dopo aver mangiato qualcosa, infischiandosene dell'aria fredda che le carezza la pelle del viso, arrossandola lì sulle gote e sulla punta del naso e smuovendole i lunghi capelli biondi. La mezzosangue risulta poggiata alla merlatura con ambo gli avambracci, la lana della camicia che contrasta col colore più scuro della nuda pietra in quella notte senza stelle. Le nuvole ricoprono il cielo come un sudario, oscurando la luna quasi piena e le stelle che brillano incontrastate fuori del suo campo visivo. A sopperire alla scarsa luminosità v'è la luce delle torce disposte in punti chiave su quello stesso terrazzo e sulle mura difensive sia del castello che della città stessa, almeno ad illuminare le strade. Ma non sono esse ad attrarre lo sguardo di smeraldo d'ella, quanto ciò che si estende nelle tenebre oltre le mura. Un orizzonte indefinito. Il mantello le drappeggia dalle spalle, nero come la notte e più caldo, adatto come il resto del suo vestiario a quel clima non freddissimo ma neanche troppo mite in quel pieno inverno in cui versa l'intero continente. Sospira, una nuvoletta candida che le sgorga dalle rosee e che presto di disperde senza lasciar traccia.
21:54 Hartighan [Terrazza Ovest] Strano, ma non ha mangiato più del dovuto in quella serata, seppur sia rimasto in camera con la propria compagna a consumarla in un'intimità solitaria. Ora, però, appar vestito, non in maniera eccessivamente pesante, ma decisamente coperto. Ha sì provato a convincere la compagna a seguirlo, ma invano. Lui, dal canto suo, dopo averla salutata, va per la sua strada, incamminandosi lungo i corridoi che separano la propria camera dalla propria meta. Non ha particolare voglia di incontrare gente, di camminare eccessivamente o di farsi vedere in generale. Semplicemente prova piacere a star solo e già pregusta quell'incontro a cui non si negherebbe mai, se potesse: il fresco gelo dell'inverno. Ama quelle temperature basse, ma non per questo si permette di sfidarle andando in giro troppo spoglio, tant'è che è coperto da capo a piedi, nonostante non ecceda in pesantezza il tessuto che lo riveste. Giusto una camicia di cotone, un panciotto di pelle ed un paio di pantaloni di cotone, lunghi, per niente aderenti. Un pesante mantello a coprire l'intero vestiario, chiuso. Mani libere dalla pelle dei guanti e capo che non sostiene alcun cappello. Muove quei passi che lo separano dal terrazzo con decisione, non troppo rapidamente, ma fremente nel trovare quel freddo che sa essere lì ad aspettarlo, ma è quando giunge che nota la figura di una compagna d'arme non molto lontana. Ovvio come gli venga naturale storcere le labbra in un chiaro gesto di disappunto: non è da solo ed è troppo pigro per cambiare terrazza. [A quanto pare non sono l'unico che apprezza queste rigide temperature.] Mormora mentre muove le braccia al di sotto della lunga stoffa nera, incrociandole all'altezza del petto. Non sa chi sia effettivamente la figura lì presente, ma nemmeno s'è preoccupato tanto di decodificare quelle fattezze. Semplicemente avanza, ora, in direzione del parapetto, rimanendo pur sempre ben lontano dallo stesso.
22:08 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] Fine udito quello che si ritrova in quel silenzio, udito leggermente ovattato dal costante sibilo di quella brezza tesa che le gonfia il mantello ma che comunque le lascia modo di udire chiaramente una voce quasi sconosciuta infrangere il silenzio. Presa un poco di sorpresa la mezzosangue si scosta dal proprio appoggio, solo per voltarsi in direzione del compagno d'arme ed inquadrarlo nel proprio campo visivo, labbra leggermente schiuse a palesar una certa sorpresa. Chiaro il vestiario di lei, i lembi di stoffa nera schiusi a rivelare ora che s'è voltata il corpetto che le fascia il busto sopra la camiciola, fornendole una certa protezione di base. Le lunghe gambe son calzate invece da un paio di pantaloni lunghi in velluto, infilati negli stivaletti rinforzati che celano al loro interno la lama di un coltello - a destra per la precisione. In cintura porta la spada, dormiente nel fodero sul fianco sinisto e vicino l'elsa si porta meccanicamente la mancina. Mani protette da guanti di pelle senza dita, logori, fin troppo leggeri per la temperatura rigida della notte. Che sia tempo di neve ? Probabile. Nell'iridi della biondina si riflette il dubbio, presto scacciato da un batter di palpebre che lascia il posto ad un'espressione più neutra. Non l'ha riconosciuto, ma le ricorda qualcosa probabilmente. Ne ha passate parecchie, la sua memoria ha dei limiti { Non molto .. } replica soltanto in direzione dell'uomo, avendo premura di stringersi un po' di più nel proprio mantello mentre lo segue con lo sguardo, guardinga per abitudine.
22:21 Hartighan [Terrazza Ovest] Lo sguardo non vien donato alla donna mentre cammina e nemmeno negli attimi che seguono il blocco dell'incedere. Schiena eretta, gambe appena schiuse e capo appena rialzato così da lasciar avanzare leggermente il mento rispetto al naso. Angoli delle labbra appena abbassati, così da mantener un'espressione seria sul volto, un'espressione che permane anche quando intravede il volto della compagna d'arme quand'ella si volta per guardarlo. La riconosce, visto che è estremamente difficile che dimentichi un viso, ma non si scompone per niente. Sospira, semplicemente quello, schiudendo le labbra ed immagazzinando l'aria gelida nei polmoni dopo averla fatta correre lungo la trachea, lasciandosi invadere così da quella piacevole brezza. Trattiene il fiato qualche breve attimo prima di chiuder nuovamente le labbra e sbuffar lentamente quella medesima aria, ora riscaldata, fuori dalle narici, creando un flebilissima nuvoletta di condensa che vien accompagnata verso il basso prima di farla correre, libera, verso l'alto e disperdersi del tutto. Giusto il fine sopracciglio sinistro s'alza, abbassando il gemello opposto, in un'espressione che, comunque, non muta così drasticamente dalla seria ormai appurata. [Quindi cosa ti spinge a prendere tutto questo freddo?] Domanda senza guardarla, mentre torna a donar attenzione alle nebbiose pianure dinnanzi a lui.
22:34 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] Tarda a intercettarne lo sguardo la ragazza, ma nel momento in cui ciò avviene non v'è alcun mutamento. Troppo presa dai propri pensieri probabilmente per dar retta a quella sensazione sottocutanea di disagio che s'accosta ad un suggerimento remoto di familiarità nei riguardi dell'elitario. Non lo perde comunque di vista, fidandosi il giusto e messa sul chi vive proprio da quel suo stato di disagio derivante dal passato. Non ha possibilità di rammentare davvero ciò che è accaduto all'epoca, ma l'istinto è del tutto distaccato dalla ragione. Alla domanda dell'altro comunque indugia, lasciando trascorrer una pausa di silenzio che dura un paio di secondi al massimo prima che finalmente la mezzelfa scosti l'occhi verdi dall'uomo per puntarli di nuovo oltre le mura della città, in un punto indefinito. Sta solo fuggendo lo sguardo altrui, cercando di celar con tal fare ciò che le passa nella mente mentre gli dona replica { Il bisogno di stare sola, probabilmente .. } poggia la spalla destra al parapetto, lì ove il merlo si innalza a fornire eventuale protezione ad arceri e balestrieri difensori. Non sembra intenzionata ad aggiungere altro, non avendo idea di chi si trovi di fronte, forse augurandosi di non doverlo sopportare ancora a lungo. Incrocia ambo le braccia sul corpetto nero, fare automatico al suo cercar di tener per sé il proprio calore corporeo.
22:43 Hartighan [Terrazzo Ovest] Ancora fermo, statuario quasi, se non fosse per i movimenti delle braccia che, sospinte dal petto sottostante, si sollevano e smuovono appena la stoffa del lungo mantello indossato. Sopracciglia che tornano a rilassarsi, decisamente tranquillo in quel momento, sentendosi particolarmente al sicuro tra le mura di quella che è casa sua. Respira lentamente, senza fretta, senza affanno, senza peso, quasi gustando ogni volta che inspira e riceve quel gelo che vien riscaldato rapidamente all'interno del proprio corpo. Sente i movimenti della donna al proprio fianco, ma non la guarda, nonostante ne ascolti quella risposta che, effettivamente, non gli fa nemmeno balenare l'idea di lasciarla da sola come probabilmente ha bisogno lei. [Effetivamente non capita tutti i giorni d'incontrare una persona a prendere aria dopo così tanto tempo dal tramonto del sole.] Dice tranquillamente, senza arroganza o saccenza. Esprime così quella che è una verità scaturita dalla propria personale esprienza: quando c'è lui, non c'è mai nessuno. Per un motivo o per l'altro è raro che trovi compagnia in quelle circostanze. Non aggiunge null'altro, non interessato ai motivi che spingono la donna a cercare una solitudine così profonda al punto di dover abitare una di quelle terrazze scoperte, a quell'ora della sera. Sicuro non è di molte parole in quel momento. Decisamente non punta a farsi gli affari della mezza.
22:54 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] { No, infatti .. } Sì, decisamente poco incline ad una normale conversazione, almeno stando a quel che sembran le apparenze. Fare che si distingue per una tendenza difensica, in quel suo starsene sulle sue, poggiata a quella pietra fredda il cui gelo è tenuto a distanza dal doppio strato fornito dalle sue vesti, per ora. Volge il capo per sollevar leggermente l'iridi di smeraldo e quindi inquadrare di nuovo il volto di Hartighan, neutralità che su quel viso d'ibrida vien meno in favore una punta di perplessità { .. potrei dire la medesima cosa } gli fa notare, abbastanza quieta nel parlargli in effetti. Troppo perché nel suo dire possan essere insiti velati sottintesi. Invece si perde un po' a studiarlo, come se stesse cercando di ricordare il motivo per cui il suo volto, la sua voce, non le son del tutto nuovi. Non ha mai avuto problemi di sorta a rammentare, prima o dopo, il volto di qualcuno, ma al momento la cosa è totalmente fuori dalla sua portata. Fino a un istante prima stava facendo i conti con i suoi demoni interiori, venire strappata così radicalmente dai propri pensieri da una presenza simile è un intoppo non da poco per le sue facoltà mentali. Serba per sé ogni tensione sottocutanea naturalmente, abbastanza grande da aver imparato a nascondere discretamente le proprie emozioni quando necessario.
23:06 Hartighan [Terrazzo Ovest] La postura delle braccia ora vien modellata: l'intreccio vien sciolto lentamente, con naturalezza assoluta, le mani sfiorano i lembi della stoffa che le copre, prima di giunger a sfiorarsi il ventre, prima di terminare il movimento con i polpastrelli che s'adagiano dolcemente sulle proprie cosce. Fiera postura quella dell'elitario che non vien smossa in tutto questo. Schiena eretta e mento alto, sguardo al nuvoloso orizzonte ed oto a colei che lo affianca a qualche breve metro di distanza. [Per me non è raro venire qui ed è facile trovarmi su uno di questi tre terrazzi, d'inverno. Non tanto facile quanto trovare un'altra qualsiasi persona a fare la medesima cosa.] Risponde con far decisamente sincero. Non che senta il bisogno di trattenersi o forzarsi a far qualcosa. Semplicemente si pone nei confronti di chi ha riconosciuto in maniera totalmente naturale. Non finge e non inventa. Schietto s'esprime come sempre. Ancora non la guarda, donando il proprio profilo destro alla bionda. Gli unici movimenti di quel corpo si possono veder all'altezza del petto per via della respirazione e, ovviamente, sul volto, per quelle parole che vengon scambiate con ella, nonché alle palpebre che scendono e salgono ritmicamente. [Queste condizioni aiutano a pensare, riflettere e magari capire cosa sta succedendo. Rischiara la mente e consente di riordinare le idee nell'ordine giusto.] Un sospiro a chiuder quella frase che, comunque, s'appresta a correggere. [Almeno per quanto mi riguarda.] Non è stolto. Sa che non tutti reagiscono nella stessa maniera agli stessi stimoli. Ch'ella possa trovare un punto in comune a quelle affermazioni, solo lei lo può sapere.
23:18 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] L'elitario resta in postura eretta e fiera, così diversa da quella della mezzosange che invece, impercettibilmente inclinata verso la propria destra ricerca il sostegno della merlatura. Ella ne ascolta comunque il dire sebbene espiri discretamente per svuotar i polmoni in un primo momento, fiato che sgorga dal piccolo naso mentre stringe un po' di più le rosee fra loro. Questo in reazione alle sue parole ovviamente, alle quali si trova a ribattere automaticamente, l'occhi persi nell'orizzonte ancora una volta { .. già .. io sto ancora cercando di capire se nel mio caso funziona } ammette con una certa contrarietà palese nel modo in cui ravvicina le sopracciglia arcuate fra loro, corrucciandosi così un poco alla luce delle torce. Non ha mai dovuto fermarsi a riflettere prima, ad affrontare il proprio passato, in quanto non s'è mai fermata nel vero senso della parola. Sempre a viaggiare, a imparare cose nuove, a soddisfare ogni minima curiosità che le tenesse impegnata la mente. Anche ora sta imparando, giorno dopo giorno, ma non è più in viaggio e la sua mente in diverse occasioni è preda dei ricordi che ha cercato di sopire. Grazie al cielo la presenza di Ryner al castello le dona un po' di pace. Eppure sotto quella catena di pensieri superficiali, il dubbio è ancora lì e le martella il cervello talmente insistentemente che è costretta ad esporlo, di punto in bianco, tornando a puntar su Hartighan lo sguardo addosso e più precisamente sul suo profilo { .. ci siamo già conosciuti ? }
23:36 Hartighan [Terrazzo Ovest] Ancora ferma la propria figura all'interno di quel terrazzo, senza movimenti superflui di quel corpo non eccessivamente grosso, ma decisamente agile ed allenato. Tonici i muscoli nascosti sotto quelle stoffe che ne coprono ampiamente le forme, lasciando che solo l'ampiezza delle spalle, il profilo ed il volto siano ben visibili. Non risponde a quella prima affermazione, considerando chiuso lì quel discorso, non essendo interessato a proseguirlo o ad indagare in merito a codesta questione. In realtà nemmeno alla domanda che gli vien posta alla fine si tradisce nell'espressione. Evidentemente non l'ha riconosciuto in maniera certa ed ha abbastanza faccia tosta dal mentire in maniera decisamente spudorata. [No, non che io possa ricordare, ma immagino tu abbia un permesso per essere qui senza aver fatto tappa nella sala delle torture del castello e alle celle di detenzione.] Serio il modo in cui si pone alla mezza, senza giri di parole, deciso e fermo nel porsi, seppur stia mentendo così sfacciatamente, ma, d'altronde, son da soli, in quel momento e non v'è nessuno che possa testimoniare o aver prove di ciò che è accaduto a suo tempo. Gioca le sue carte, le gioca e non si fa problemi ad imbrogliare quando trova la situazione adatta a farlo. [Sono Hartighan McFerhuis.] Conclude lì quella breve presentazione, senza pompa magna, senza ghirigori, senza enfasi alcuna, conscio di com'egli le si sia presentato tempo addietro. Sicuramente non con il proprio nome. Ancora non la guarda, in tutto quello non distoglie gli occhi dal nuvoloso orizzonte che gli si staglia dinnanzi.
23:46 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] Non riesce a intercettarne direttamente lo sguardo, cosa che lì per lì la indispone quasi più di quella sensazione inspiegabile. Ma ne verrà a capo, in un secondo momento, probabilmente dopo averci dormito su una o due volte. Ne ascolta la risposta negativa e ciò che segue, come quella velata richiesta di spiegazioni della sua presenza fra quelle mura che non fatica a comprendere e raccogliere, sebbene in un secondo momento, prestando attenzione alla sua presentazione. Presentazione che la soddisfa ampiamente, almeno per la sobrietà della stessa, trovandola particolarmente affine al proprio modo di porsi sebbene i motivi probabilmente siano differenti. Le piacerebbe far altrettanto, ma come detto prima il fatto di non riuscire a incrociarne gli occhi nemmeno per una volta la contraria e contribuisce a metterla un po' a disagio { .. lieta .. } replica, monosillabica, memorizzandone il nome. Non le è difficile collegarlo alla Leggenda, inarcando soltanto un momento un sopracciglio a palesar la propria sorpresa al riguardo, prima di distoglier l'iridi dal profilo altrui e schiuder di nuovo le rosee, per l'ennesima volta { Io sono Ainley .. nuova Aquila .. e no, decisamente non sono passata per la sala delle torture } niente cognome stavolta, nient'altro che un pizzico di ironia che presto sfuma, come quell'accenno di mezzo sorrisetto.
00:47 Hartighan [Terrazzo Ovest] La postura non muta d'un solo singolo millimetro. Sguardo alto, fiero e fermo su ciò che ha davanti. Non si muove, non torce il busto, non muove le braccia, tanto meno sembra interessato ad avanzare oltre quel posto da lui occupato in quel momento. Non ha molti problemi a parlare, a fare la persona seria, non tanto per impostazione, quanto per modo d'essere. Volubile nel proprio atteggiamento, pragmatico all'occasione. Non lascia trasparire emozioni in quel momento, giacché emozioni non ve ne sono. Decisamente freddo, non distaccato, ma non si fa problemi a restar sulle sue, pur dimostrandosi un minimo affabile, ma non invadente. Ascolta quella presentazione, sente il tono con cui vien esplicata, ma non sembra rimanerne colpito più del dovuto. [Quindi sei una delle nuove leve.] Mormora in modo comprensibile, ma spicciolo, senza commentare oltre il grado della mezza. [Hai avuto modo di visitarle o hai trovato già qualcuno che ti faccia da guida?] Domanda poco prima di voltar il viso torcendo il collo, in direzione della mezza, ma non è lei che osserva, bensì la parte di cielo ed orizzonte che v'è alla propria destra. Per forza di cose anche ella compare nel proprio campo visivo, ma non si concentra più di tanto su d'ella.
00:53 Ainley [CFN - Terrazzo Ovest] Lì su quella terrazza il vento ha diminuito di intensità e uno spicchio di cielo terso si è fatto avanti fra le nubi spesse che han caratterizzato la volta celeste per l'intera giornata. La luce argentea della luna si sta facendo di nuovo presente a rischiarare il paesaggio e la cittadina stessa, ma è come se il freddo si stia intensificando, divenendo più pungente sotto gli abiti della ragazza. Segno inconfondibile dello trascorrere del tempo quei brividi iniziali che le permeano gli arti sino alla nuca. Inizia ad accusare il freddo sì, dopo le ultime ore passate all'esterno, con soltanto il mantello a fornirle reale protezione dalla temperatura invernale. Ha già adempiuto ai convenevoli ed è palese che non può restar ancora ferma lì al freddo, anche se di tornar nella propria stanza e provar a dormire non ha molta voglia. Così sposta il proprio peso di nuovo su ambo gli arti, solo per staccarsi dalla roccia della merlatura della terrazza e star a sentire il
dire d'ei, che non le risulta alcunché di particolare ma che la porta a scivolare in un'indifferenza quasi uguale { .. no e se devo esser sincera non ci tengo nemmeno più di tanto .. } afferma, schietta e concisa, accennando a muoversi verso le scale con un primo passo laterale { .. ormai è il mio turno di ronda, sarà meglio che vada } in effetti si sta facendo abbastanza tardi, dettaglio non da poco
01:17 Hartighan [Terrazzo Ovest] Solo ai movimenti della mezza al proprio fianco distoglie lo sguardo dal cielo dietro ella per focalizzare l'attenzione sulla sua figura. L'ascolta ed osserva quel volto mentre gli parla, scuotendo appena il capo all'affermazione primaria della femmina. [Sono sicuro che tu non abbia paura del sangue, per esser parte dell'esercito, ma ci sono attrezzi che faresti bene ad imparare ad utilizzare.] Ovvio si riferisca alla sala delle torture che non ha avuto modo di vedere per sua stessa affermazione. Lo sguardo permane sulla femminea figura, ma non dice null'altro, attendendo che sia lei a terminare di parlare prima di risponderle nuovamente. [Ronda notturna.] Sol quello dice. Pensoso il tono con cui compie quell'affermazione, ma null'altro. Non la istiga, non la beffeggia, semplicemente prende nota, annuendo. [Ricordati l'armatura prima d'andare.] Sol quello aggiunge. Non che abbia fatto molto caso a com'ella sia vestita, ma intuisce che non giri bardata per il castello. Armata forse sì, lo immagina ammesso che non abbia potuto vedere la spada al fianco della donna. Indubbiamente non ha visto il coltellino nascosto nello stivale. Sol quelle parole prima di farsi anticipare verso l'interno del castello. [Indubbiamente non avrai bisogno di sentirtelo dire, ma non fare l'eroina, altrimenti finisci male quasi sicuramente.] Non è una minaccia, bensì una raccomandazione. Così conclude quel discorso e, una volta fatto, s'incammina verso la propria camera, lasciando libera la compagna d'andare laddove il dovere la chiama.

Presentazioni e aggiornamenti

15:12 Ainley [CFN - Scale] Sta giusto salendo le scale la mezzosangue, da poco imboccate dal pian terreno e più precisamente dalla sala principale del castello. Gli stivaletti rintoccano ritmicamente su ogni gradino da lei salito, procedendo con costanza per arrivare sino alla meta, lasciandosi dietro qualche impronta bagnata che è la prova che proviene da fuori. Appena di ritorno da una ronda, è seguita da vicino da Ardet, il volpino che sta tentando di addestrare. Non s'è levata il mantello nero che le drappeggia dalle spalle, nonostante ora sia al chiuso e al caldo - almeno rispetto l'esterno - né ha scostato la mancina da sopra l'elsa della propria spada lì sul fianco sinistro, indolente.
15:19 Ryner [Corridoio-Scale] Lui, da parte sua, sembra essere in procinto di uscire. Indossa il nuovo abito fatto su misura costituito da un completo nero, blusa e pantalone, a doppio petto e con con inserti in cuoio, sulle cui spalle squadrate è posato un mantello pesante di lana. Avanza con ampie ed eleganti falcate lungo il corridoio, andando ben presto ad immettersi sulle scale che inizia a discendere lentamente tenendo il bordo esterno delle stesse. Procede a capo chino, nonostante la schiena sia diritta ed il busto bene eretto, con gli occhi scuri fissi sulle scale che va discendendo.
15:25 Ainley [CFN - Scale] Segue il corrimano interno invece lei, a differenza dell'uomo che invece in senso opposto sta procedendo lungo quella prima rampa. Appena sollevato lo sguardo a inquadrarne la figura, riconoscendolo senza alcuna incertezza, arresta il proprio passo lì sul pianerottolo posto a metà fra un piano e l'altro, ad unire le due rampe di scale. Lo squadra da capo a piedi in quell'abito nuovo, nero, abbozzando automaticamente un sorrisetto che le dona un'aria del tutto furbetta su quel viso dai lineamenti delicati. Sembra apprezzare, almeno da come se lo mangia con quei sorprendenti occhi verdi { Ehi .. buongiorno ... che figurino .. } gli si rivolge, un po' ironica nel proprio dire, sorriso che si afferma sulle di lei labbra. Aspetta ovviamente che la raggiunga, senza muover altro passo in sua direzione, prima di domandargli { .. dove stai andando ? } abbastanza serena pare, decisamente lieta forse, ma è ovvio quale sia il motivo.
15:36 Ryner [CFN-Scale] Dopo solo pochi passi giù per la gradinata si ritrova a sollevare un poco gli occhi onde porre al centro del proprio campo visivo la giovane mezz'elfa che proviene dalla direzione opposta. il passo ovviamente scema piuttosto rapidamente sino a che non si ritrova anche lui sul medesimo pianerottolo, esibendo un sorriso furbo che s'accompagna ad un'occhiata di sbieco. <Piace?> Domanda, abbastanza sicuro della risposta ma sentirglielo ripetere male non farà. tira su col naso, piegando il braccio sinistro così da afferrare la cinta di cuoio sul fianco sinistro con la medesima mano, adoperando nel gesto una certa disinvoltura. <Pensavo di uscire. Ero erroneamente convinto la tua ronda durasse fino al tramonto.> Spiega, guardando dunque la prosecuzione delle scale per una frazione di secondo prima di focalizzare nuovamente l'attenzione su di lei. <Vieni con me...?> Domanda, piegando il braccio destro e porgendoglielo con fare inusualmente cortese
15:45 Ainley [CFN - Scale] Come potrebbe non piacerle ? { Ovvio .. } replica con quel sorrisetto che le si inclina verso destra, tono di voce modulato appositamente per lasciar trasparire una certa malizia. Malizia che comunque evapora nel sentirlo esporre i suoi progetti e quel sorrisetto sfuma in favore di un'espressione più pacata ma sempre abbastanza allegra, così come è allegramente decisa nella voce quando torna a schiuder le rosee { No } risposta che sembra esser finita lì ma è solo un istante prima che prosegua { .. non subito, prima vorrei farti vedere una cosa .. } abbastanza generica, non spiega cosa di preciso abbia in mente ma si muove, giusto per accennare a riprendere a salire, ma lo aspetta, invitandolo prima silenziosamente allungando la mano destra in sua direzione per suggerirgli di darle la sua e poi chiedere { .. vieni con me ? } stesse parole sue, quasi lo stesso tono. Non lo vuole quel braccio, non è una signora, preferisce un altro tipo di contatto.
15:52 Ryner [CFN-Scale] Rimane immobile, un poco spiazzato, nel vederla rifiutare a quel modo ed in maniera così netta. l'indecisione derivata da ciò dura tuttavia relativamnte poco, degenerando in un'occhiata più approfondita al viso di lei e seguita di lì a poco da un arretrarsi del pide destro rispetto al sinistro così da favorire il cambio di direzione. il braccio destro si ridistende lungo il fianco mentre la mancina abbandona la cinta così che possa, palmo rivolto verso l'alto, prendere in consegna la mano di lei. <Sta bene.> acconsente, gonfiando il petto ed iniziando a salire nuovamente le scale, al contrario, con la medesima enfasi che aveva dimostrato poc'anzi nel discenderle.
15:59 Ainley [CFN - Scale] Ne stringe la mano senza troppa forza, il sorriso che le si distende nuovamente ampio a illuminarle i lineamenti del viso. Viso incorniciato da lunghe ciocche bionde a celarle come al solito le orecchie a punta nel loro posarsi sulle spalle e scivolarle dietro la schiena. Soddisfatta del suo assenso, si muove adeguando il proprio passo al suo per continuare a salire, superando ben presto la prima rampa di scale solo per proseguire al piano successivo e così anche a quello dopo. Ardet è già più su, come se avesse intuito ove la mezzosangue fosse diretta, e lo vedranno aspettarli al terzo piano, alla fine delle ampie scale del castello, proprio prima che si traducano in una scaletta a chiocciola. Arrivati al terzo piano il cinguettio del colibrì di Flay è sceso nettamente e non dovrebbe attirar la loro attenzione, a parte quella del volpino che punta proprio in direzione della camera di Narhat con il musetto. Per fortuna è stato abbastanza disciplinato da non partire per i fatti suoi senza il permesso. 
16:06 Ryner [CFN-Scale] un'occhiata al volpacchiotto che li precede, avviandosi come s'è detto su per le scale oltre il piano superiore. un'occhiata di sbieco alla mezz'elfa prima di prendere fiato e rivolgerle nuovamente parola, andando dritto al punto. <Di che si tratta?> Domanda ora, riportando ben presto gli occhi scuri sulle scalinate. Si schiarisce la voce, raddrizzando il capo ed adocchiando il terzo piano, quello al quale sembra esser destinata quella deviazione da lei indotta. Ripiomba il silenzio, dunque, almeno per parte sua, giacchè le labbra si uniscono nuovamente e sembra non avere intenzione di ridischiuderle di lì a poco.
16:17 Ainley [CFN - Scale>Voliera] La domanda di Ryner la vede scoccargli uno sguardo di sottecchi, guidandolo nel mentre su per i gradini { Alla Voliera } gli risponde solamente, raggiungendo il terzo piano e proseguendo. Imbocca la scala a chiocciola, che è l'accesso alle terrazze e successivamente alla voliera al quinto piano, che è la loro meta ultima come dettogli. Ecco spiegato il motivo per cui non s'è slacciata il mantello. Il volpino che li attendeva lì rimane, all'imboccatura di quella scala a chiocciola, dopo un cenno secco della ragazza a indicargli il pavimento su cui si era accucciato. Soltanto quando ormai l'accesso è prossimo rivela al compagno qualcosa in più delle sue intenzioni { .. volevo farti conoscere Altais .. } e il sorriso torna ad accentuarsi un po' di più, speranzosa probabilmente e un po' emozionata per l'incontro ormai prossimo. Si ferma giusto il tempo di aprir la botola sopra le loro teste prima di procedere e posar i piedi sul pavimento della stanza esposta alle folate di quel vento gelido che spira sin dal primo mattino sulla città.
16:49 Ryner [>Voliera] salire, salire, sempre salire, fortissimamente salire. <C'è una voliera?> ecco la domanda che gli viene istintivo porgere, guardando su per le scale a chiocciola di cui non conosceva l'esistenza. rimane in silenzio, sempre seguendo la compagna, per poi pronunciare l'ennesima domanda <E chi sarebbe Altais?> Chiede, sollevando ambo le sopracciglia <O meglio... cosa.> Si, ha intuito che deve essere un volatile. infine sbuca pure lui e la prima reazione è quella di risistemarsi meglio il mantello addosso adoperando ambo le mani, e abbandonando dunque per qualche istante la presa sulla mano di lei
16:58 Ainley [CFN - Voliera] Lo lascia sfilar la mano dalla propria, non ricercandola nemmeno dopo in quanto l'ha già condotto ove voleva. Invece abbozza un sorriso divertito, fermatasi una manciata di secondi a osservarne il fare e ascoltarne il dire. Subito dopo invece di fornirgli una risposta si muove seguento la parete curva fra trespoli e gabbie solo per farmarsi qualche passo più in là, oltre l'angolo, di fronte al sostegno di legno sul quale è appollaiata una splendida civetta dal piumaggio candido come la neve. Si volta leggermente verso Ryner quindi, un sorriso decisamente luminoso { Lui è Altais } annuncia quindi soltanto a quel punto e non prima, le braccia lungo i fianchi mentre il mantello di lana e cotone la ripara dalla corrente che spira attraverso le finestre di quella torre.
17:05 Ryner [CFN-Voliera] Risistematosi il mantello di lana così da patir meno il vento freddo s'adopera, coi capelli neri smossi dal vento, per riavvicinarsi ad Ainley che gli presenta l'ennesimo membro del team faunistico di cui si sta circondando ultimamente. gli occhi si posano sulla civetta e segue un istante di indecisione rappresentato da un emblematico <Oh...> pronunciato a mezza bocca. <Carino...> Bofonchia dunque, guardando la mezz'elfa. <Lo userai per consegnare gli scritti, immagino... Dove l'hai preso?> Chiede dunque, incuriosito, nel riportare gli occhi sul volatile e reinfilandosi le mani nelle tasche dei calzoni.
17:12 Ainley [CFN - Voliera] Incrocia gli occhi neri dell'uomo coi propri e quel sorriso sfuma fin quasi a scomparire, in reazione automatica a quella espressa da lui stesso e dalle sue parole. Annuisce comunque con un cenno d'assenso a dargli conferma che sì, lo utilizzerà per le missive { Me l'ha dato il Comandante delle Aquile .. per adempiere ad un compito affidatomi } gli spiega, seppur restando sul generico { .. presto dovrò fare un salto a Valle d'Ombra } gli annuncia a quel punto { Se ti va puoi venire con me .. } aggiunge in un secondo momento, esternando tale proposta così come l'ha pensata. Si stringe nel mentre un po' più nel mantello, tentando di tener per sé la maggior quantità di calore corporeo che le è possibile. 
17:19 Ryner [Voliera] <Mh...> annuisce, senza staccare gli occhi dal volatile <Mi sembrava strano...> Esordisce, spostandoli poi su di lei e sollevando ambo le sopracciglia. <...Che mi avessi portato qui per vedere una civetta.> In effetti avrebbe dovuto sospettarlo. quando lei vuol mmetterlo al corrente di qualche novità, in genere non si tratta di un nuovo acquisto. o comunque non solo. Rimane in silenzio, sollevando leggermente il mento. <Dove...?> Chiede, sulle prime, ma ben presto a questa domanda se ne aggiungono altre. <Per quanto tempo? ...E a fare...?> L'ultima domanda stona dalle altre, poichè caratterizzata da una notevole incertezza, dovuta al fatto che lei di solito di queste cose non viene reso partecipe.
17:26 Ainley [CFN - Voliera] { A Valle d'Ombra } Ripete meccanicamente alla prima sua domanda, inarcando un sopracciglio ed assumendo un'aria un po' perplessa e un po' critica, giusto un attimo prima che lui le ponga gli ultimi due quesiti { Andiamo, parliamo con un tizio e torniamo .. devo accertarmi che degli accordi stiano venendo rispettati e poi fare rapporto, tutto qui .. niente di pericoloso } afferma, tentando così di rassicurarlo sulla natura di quel breve viaggio. Certo lo scetticismo altrui un po' l'infastidisce ed è palese dal fatto che non sorrida più ma lo fissi quasi con insistenza e un po' di contrarietà espressa dalla piega delle rosee. Però un pensiero la costringe ad aggiungere { .. certo non escludo che possano essercene lungo il cammino .. }
17:35 Ryner [CFN-Voliera] Stringe le labbra tra di loro, devia lo sguardo lontano da lei fissando la civetta senza però di fatto vederla nel senso stretto della parola, annuendo un paio di volte. rimane in silenzio qualche istante assumendo unespressione pensierosa e dunque torna a rivolgerle innanzitutto lo sguardo, e dunque la parola. <Va bene.> enuncia in breve la propria risoluzione prima di lasciare spazio all'ennesima domanda per chiarire la questione. <Verrà anche qualcun altro?> domanda, facendo un passo di lato e compiendo un cenno della testa verso la botola e le scale, come ad invitarla a fare strada di nuovo verso piani più bassi del castello.
17:38 Ainley [CFN - Voliera] Scuote il capo biondo in segno di diniego una volta soltanto in risposta alla sua ultima domanda, prima di far seguir replica verbale { No } e chiuder pertanto la questione. Ne nota il muoversi che accenna ad un'intenzione di tornar dabbasso, e la ragazza volge attenzione alla civetta il tempo necessario a carezzargli con due dita il piumaggio candido, come un piccolo saluto, prima di decidersi a procedere per raggiungere la scala a chiocciola { Prima tu } l'invita a scendere per primo, fermandosi lì accanto all'ingresso e cercandolo quindi di nuovo con lo sguardo. Seguirà il suo passo subito dopo.
17:48 Ryner [Voliera -> Scale] un'altra occhiata a lei dopo la risposta e dunque ecco che sparisce in breve oltre la botola, iniziando a discendere le scale a chiocciola che porta al piano inferiore. sospira profondamente e, da quando le ha dato le spalle, tiene il capo lievemente più basso del normale. gli occhi risultano aperti solo a metà e saldament ancorati alla pietra delle scale senza azzardare a sollevarsi al di sopra. <Quando vuoi partire?> Domanda ad un certo, guardando indietro con la coda dell'occhio, quasi senza girare la testa. il passo rallenta appena, ma non accenna a fermarsi e continua nella sua discesa.
17:53 Ainley [CFN - Scale] Segue l'uomo nella discesa di quelle scale a chiocciola per raggiungere il terzo piano, lì ove Ardet in teoria dovrebbe essere rimasto, anche se su questo non ci conta più di tanto. Prima di raggiunger il pianerottolo però dona risposta alla domanda che le vien porta, l'ennesima, incrociando di sfuggita lo sguardo di Ryner perché fa attenzione a non finirgli addosso quando ei rallenta, adeguandosi senza troppe difficoltà { Probabilmente fra qualche giorno .. prima devo informarmi su un paio di cose } replica abbastanza pacatamente, sovrastando con la propria voce senza difficoltà il suono dei loro passi sulla pietra.
18:05 Ryner [Terzo Piano] <Tienimi aggiornato...>Mormora raggiungendo il terzo piano, al quale si ferma nel vedere il volpacchiotto aspettare la padrona e puntarla già, avendoli probabilmente sentiti arrivare da un pò. <Cosa vuoi fare ora?> Domanda, girandosi verso di lei e sollevando ambo le sopracciglia. <Vuoi andare a fare due passi o preferisci riposarti un pò dopo la ronda?> A quanto pare sembra aver accantonato i propri progetti per l'uscita pomeridiana, o comunque sembrano essere passati in secondo piano rispetto ad altre faccende. ambo le mani ora si sollevano, portandosi ad altezza collo al fine di slacciare il mantello che sulle spalle poggia.
18:10 Ainley [CFN - Scale/Terzo Piano] Finite le scale a chiocciola la mezzosangue si ferma, soddisfatta di inquadrare il volpino non proprio ove gli aveva detto ma quasi. Stan facendo progressi. Ottimo. Solleva l'occhi verdi sul compagno solo successivamente, ascoltandone il quesito e quindi far spallucce in replica iniziale, lasciando a intender che sia l'una che l'altra cosa sian sullo stesso piano preferenziale { .. come vuoi, per me è lo stesso .. } la ronda l'avrebbe finita ormai da qualche ora e comunque non è che abbia accusato granché con quelle cinque rampe di scale in salita e due in discesa.
18:14 Ryner [Terzo Piano] Rimane immobile, del tutto se si fa eccezione per gli occhi che studiano attentamente il viso di lei a più riprese, percorrendo e ripercorrendo quei lineamenti oramai imparati a memoria senza dire nulla dopo quella risposta. Solleva leggermente il meto e dunque prosegue a sfilarsi il mantelo che viene appoggiato sul'avambraccio sinistro. un sospiro esce attraverso le narici prima che egli torni a riprendere la parola con l'ennesima domanda. <Che c'è che non va?>
18:23 Ainley [CFN - Terzo Piano] In reazione all'interrogativo d'ei, di carattere ben più personale, un sopracciglio le guizza verso l'alto a farle comparire quasi di soprassalto un'espressione del tutto perplessa che subito trova sostituzione in un'aria un po' più neutra ma anche scettica { .. dovrei essere io a chiederlo a te .. } gli risponde, arricciando le rosee in una smorfia un po' pensierosa. Il di lei sguardo fattosi un momento insistente slitta verso la rampa di scale più ampie, tentando poi di muoversi in quella direzione, passandogli affianco e nel mentre affermare { Sai, con tutte quelle domande mi hai sfinita .. } un'accusa un po' velata ? Probabilmente sì, ma non è cattiva. Neanche ha mosso più di due passi che infatti sembra quasi ripensarci e fermandosi di botto si volta di nuovo indietro, più specificamente verso l'uomo dai capelli neri, cercandone gli occhi scuri { .. che cos'hai in mente ? } e lì non si capisce bene a cosa alluda. In effetti il fare dell'altro è stato un po' freddo sin'ora. Oppure è per altro motivo che gli ha rivolto tale domanda, un motivo che centra più con la sua permanenza a lungo termine a Leah.
18:32 Ryner [Terzo piano] <mh...?> Mugugna, ascoltando la prima replica di lei <Non c'è niente che non va... solo non mi aspettavo gli sviluppi.> Spiega tagliando corto, per poi continuare, avviandosi nuovamente verso le scale, discendenti verso il piano in cui ha la stanza. <Vedrò di lasciarti un pò riposare allora...> Quando lei si blocca lui si ferma a sua volta e, sgranando gli occhi arretra leggermente il capo <eh?> Non pare aver capito, alla prima <Che intendi?>
18:38 Ainley [CFN - Terzo Piano] Il suo non capire è un incentivo per lei a insistere, sebbene non scada nei dettagli { Intendo che sei un po' strano .. } lì per lì sembra non voler aggiungere altro, incrociando invece ambo le braccia sotto il seno stretto da quel corpetto in cuoio nero che indossa come protezione leggera sopra la camiciola di lana bianca. Sposta pertanto il peso dall'una all'altra gamba, entrambe fasciate da quei pantaloni in velluto comodi e resistenti, adatti alla vita che la mezzosangue conduce. Abbassa giusto un attimo l'occhi verdi soltanto notando un movimento con la coda dell'occhio e inquadra così il volpino che gira intorno alle gambe dell'uomo per fermarglisi vicino e restare a fissarlo con il musetto puntato verso l'alto, neanche ne stesse chiedendo attenzione.
18:56 Ryner [Terzo Piano] rimane immobile a guardarla quando lei incalza, incoraggiata dalla sua medesima incertezza. <Ma no...> Smentisce con un cenno di diniego del capo <...immagino tu possa ben capire anche da sola che, di norma, certe cose sono per me fonte di preoccupazione... Derivate forse anche dall'ignoranza... tutto qui. Ma se si tratta di accompagnarti a parlare con uno e tornare tutto a posto.> Scrolla le spalle, per poi abbassare lo sguardo, sulla scia di quello di lei, verso il volpino. <E tu? eh? che vuoi bestiaccia?> domanda, pseudo-affettuoso a modo suo, flettendo le ginocchia così da accovacciarsi, guardandolo da vicino dritto negli occhi
19:02 Ainley [CFN - Terzo Piano] { Mh } sembra prenderla per buona la risposta altrui, che in effetti ha senso. Sembra tranquillizzarsi un poco, ma per il resto è solo il suo fare nei cofronti di Ardet che la fa sorridere, divertita dallo pseudonimo più che altro e seguendo la scena che si prospetta. Sì perché il volpino, approfittando del fatto che l'uomo si abbassa, si solleva sulle zampette posteriori per cercare di posargli le anteriori sul ginocchio e protendere così il musetto per cercare di arrivare alla sua manica per addentarla coi denti { .. credo voglia giocare .. } spiega la biondina, spostando di nuovo il peso dall'una all'altra gamba. In effetti con tutte le volte che gli ha affibbiato il cucciolo, Ryner ormai dovrebbe aver già compreso parecchie cose della bestiola.
19:08 Ryner [Terzo Piano] <Ehi ehi ehi....> commenta, ritraendo la mano così da sottrarre la manica ai denti del piccolo volpacchiotto, cercando poi di riavvicinarla e avvolgere nel palmo il muso della creatura <ma io... ma io... ma io te la mangio questa testacciah!> commenta con la solita voce da ritardato che si può avere il "piacere" di ascoltare in due occasioni: quando gioca con il cucciolo o quando fa l'idiota con la padrona dello stesso. Lascia dunque il muso del cucciolo e minaccia a più riprese di riafferrarlo con gesti repentini della mano che portano il medesimo a rifugiarsi da lui altrove vedendo nelle scale un'uscita buona: è là che viene inseguito dal ragazzo, che con altre esclamazioni del calibro di "vieni qua, se ti prendo ti mangio" e altre idiozie simili, si avvia verso i piani inferiori di corsa.