.:[ 31° giorno - 8° mese - 13° anno ]:.
Non c'è nulla di diverso in ciò che mi circonda dopotutto.
Sono partita, ho acconsentito a seguire Talesin e la sua consorte in un viaggio che mi ha portata prima a Tyrsis e poi qui, nella Valle di Rhenn. E non è ancora finito...
In città non nascondo che si era risvegliata in me una flebile speranza di poter forse avere la possibilità di sapere qualcosa di te. Una speranza vana, cancellata dopo nemmeno mezza giornata. Inutile dire che non ho saputo nulla, le uniche persone con cui ho potuto parlare eran legionari il cui arruolamento non superava i sei mesi.
A che vale esporsi per qualcuno di cui si ha solo sentito parlare? Forse un tempo eri importante per me, forse eravamo parte di qualcosa che poteva durare.. ma il destino ha deciso diversamente, non lasciandomi nemmeno un tuo ricordo. Ma per quest'ultimo dettaglio credo di dover essere grata.
Sto tentando di concentrarmi sul futuro, su ciò che mi si prospetta ora nella vita.
Ardet si è rimesso abbastanza bene e credo si stia abituando a me. Mi segue e di tanto in tanto mi cerca. Non so se questo sia da imputarsi al fatto che son io l'unica a dargli da mangiare ed ha avuto solo me intorno finché non siamo partiti. Però anche in questo momento lo vedo accucciato sul mio letto e la cosa, lo ammetto a te soltanto, mi da' un certo conforto.
Così non è per quanto riguarda i rapporti umani.
Al castello ho avuto modo di parlare con Nehinend, di cercare un approccio sebbene io stessa abbia faticato ad aprire il mio pensiero a lei. La cosa aveva dato i suoi frutti, si era instaurata una certa familiarità che a dir il vero non mi dispiaceva, ma ieri sera è accaduto qualcosa.
Credo mi abbia dato dell'ubriacona.. e dire che riesco soltanto a bere qualche sorso di ippocratico prima di provare a dormire. Lì per lì ho reagito ritirandomi, senza dare spiegazioni. Non ho alcun desiderio di parlarle dei miei incubi, né di ciò che li alimenta. Quello che mi hanno fatto in quella cella... non voglio vedere la pietà nei suoi occhi.
Spero che le cose riescano a risolversi: ho detto a mio padre che per me la cosa non ha importanza ed in fin dei conti è vero. Ciò che è accaduto non mi ha davvero toccata, nonostante la prima reazione che ho avuto.
Non so se sono mai stata brava in queste cose, ma ora come ora sono un vero disastro!
Spero solo di riuscire a recuperare qualche ora di sonno questa notte. Se il tempo di domani volgerà al bello, partiremo per Arborlon. In teoria vi sono già stata ed, a giudicare dalla missiva dietro cui mi è stato vergato il permesso di girare armata per quella città, eravamo insieme.
Spero nel domani. Non ho altro da fare al momento.
Sono partita, ho acconsentito a seguire Talesin e la sua consorte in un viaggio che mi ha portata prima a Tyrsis e poi qui, nella Valle di Rhenn. E non è ancora finito...
In città non nascondo che si era risvegliata in me una flebile speranza di poter forse avere la possibilità di sapere qualcosa di te. Una speranza vana, cancellata dopo nemmeno mezza giornata. Inutile dire che non ho saputo nulla, le uniche persone con cui ho potuto parlare eran legionari il cui arruolamento non superava i sei mesi.
A che vale esporsi per qualcuno di cui si ha solo sentito parlare? Forse un tempo eri importante per me, forse eravamo parte di qualcosa che poteva durare.. ma il destino ha deciso diversamente, non lasciandomi nemmeno un tuo ricordo. Ma per quest'ultimo dettaglio credo di dover essere grata.
Sto tentando di concentrarmi sul futuro, su ciò che mi si prospetta ora nella vita.
Ardet si è rimesso abbastanza bene e credo si stia abituando a me. Mi segue e di tanto in tanto mi cerca. Non so se questo sia da imputarsi al fatto che son io l'unica a dargli da mangiare ed ha avuto solo me intorno finché non siamo partiti. Però anche in questo momento lo vedo accucciato sul mio letto e la cosa, lo ammetto a te soltanto, mi da' un certo conforto.
Così non è per quanto riguarda i rapporti umani.
Al castello ho avuto modo di parlare con Nehinend, di cercare un approccio sebbene io stessa abbia faticato ad aprire il mio pensiero a lei. La cosa aveva dato i suoi frutti, si era instaurata una certa familiarità che a dir il vero non mi dispiaceva, ma ieri sera è accaduto qualcosa.
Credo mi abbia dato dell'ubriacona.. e dire che riesco soltanto a bere qualche sorso di ippocratico prima di provare a dormire. Lì per lì ho reagito ritirandomi, senza dare spiegazioni. Non ho alcun desiderio di parlarle dei miei incubi, né di ciò che li alimenta. Quello che mi hanno fatto in quella cella... non voglio vedere la pietà nei suoi occhi.
Spero che le cose riescano a risolversi: ho detto a mio padre che per me la cosa non ha importanza ed in fin dei conti è vero. Ciò che è accaduto non mi ha davvero toccata, nonostante la prima reazione che ho avuto.
Non so se sono mai stata brava in queste cose, ma ora come ora sono un vero disastro!
Spero solo di riuscire a recuperare qualche ora di sonno questa notte. Se il tempo di domani volgerà al bello, partiremo per Arborlon. In teoria vi sono già stata ed, a giudicare dalla missiva dietro cui mi è stato vergato il permesso di girare armata per quella città, eravamo insieme.
Spero nel domani. Non ho altro da fare al momento.