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Raisha se ne va.
Non so cosa l'abbia spinta a prendere questa decisione ma non la biasimo del tutto.
Anche una parte di me, forse quella del mio passato, vorrebbe avere la forza di partire, di lasciare queste mura e di vedere cosa c'è là fuori. Forse un giorno lo farò.
Ma per ora ho ancora molte cose da fare qui.
Devo prendermi cura di Ardet. Devo prendermi cura di me stessa e ristabilirmi del tutto.
Sto facendo progressi, lo vedo da come inizio a riempire i miei vecchi abiti.
Prima sapevo maneggiare un'arma, Raisha mi ha detto che sono un'Elite o qualcosa del genere. In effetti il mio corpo sembra ricordare certi movimenti, ma è dura avendo perso la forma fisica.
Sono determinata ad andare avanti.
Perché so' che niente può essere più brutto dell'esperienza che ho vissuto.
Ieri, con Talesin, mi sono recata sino al Lago Arcobaleno per accompagnarlo a concludere un affare: ha comprato una magione a un tizio un po' strambo, ma tutto sommato una brava persona. Oggi mi ha sorpresa regalandomi una copia della chiave d'ingresso.
Il nostro primo abbraccio.
Non so se in passato ve ne sono stati altri, ma questo sento che avrà comunque un posto speciale nel mio cuore.
Se non altro, ora che il castello è svuotato, io stessa mi sento più libera di muovermi, di uscire. Non riesco ancora ad abituarmi alla vicinanza delle persone, mi sento a mio agio soltanto con mio padre e con Raisha. Per questo sto tendendo ad evitare gli altri, ad isolarmi. In fondo, non mi interessa intrecciare altri legami. Mi bastano quelli che ho già.