lunedì 26 agosto 2013

Un confronto diretto e un chiarimento

14:09 Nehinend [ CFN – Giardino ] I raggi del sole al Castello sembrano sempre più caldi. Da quando è arrivata è riuscita a sentirsi diversa, a casa oltre che tranquilla; è quasi come se potesse tirare un sospiro di sollievo. Durante la mattinata si è dedicata a diverse attività, passeggiate e letture varie tra le sue preferite, prima di ritagliarsi uno spazietto nel Giardino per dedicarsi al proprio falchetto. E’ seduta su un muretto, vestita di una sola tunica chiara che arriva a metà coscia e completa di una fascia che stringe il busto tenendo ferma la stoffa. Capelli lunghissimi, legati in un lungo treccione torturato –nemmeno a dirlo- da un camaleonte di piccole dimensioni che, passetto dopo passetto, sta risalendo tra le ciocche. Accanto, agganciato alla pietra, ha il rapace un po’ irrequieto (e la colpa è tutta dell’altro animaletto da compagnia). [ Devo darti un nome… ] bisbiglia, mettendo sulla pietra una strisciolina di carne essiccata trafugata, probabilmente, da una delle riserve del marito. Ogni tanto gli concede una carezza o due, o più un buffetto, sulla testolina tonda, coprendo con il proprio corpo la succulenta preda che, ignara, continua la sua lenta e costante scalata.
14:19 Ainley [CFN – Giardino] Procede con passo misurato e deciso la mezzosangue, i cui lunghi capelli – nonostante siano legati in una coda alta – ondeggiano a un ritmo costante dietro di lei sin al di sotto del fondo-schiena. Sotto il sole non ha alcuna protezione che non siano i suoi abiti, costituiti da quei pantaloni bianchi sovrastati dalla casacca blu notte, le cui ampie maniche svasate son separate dallo scollo obliquo che le lascia scoperta la spalla dritta. La cintura che le pende al fianco sinistro reca su quello stesso lato la daga, dalla quale non si separa spesso già di suo. Ma quella della ragazza non pare una passeggiata di piacere, giacché percorrendo il sentiero sta guardandosi attorno con espressione leggermente corrucciata { Ardet ! } chiama, ad alta voce. In una mano tiene una scodella in legno levigato, dentro la quale vi sono dei pezzi non troppo grandi di carne al sangue { Ardeti, vieni fuori ! } esclama ancora, tradendo una nota d'ansia che poco dopo appare immotivata. Il musetto affusolato della volpe rossa sbuca da sotto un cespuglio e nonostante un primo momento di immobilità, si decide ad andarle incontro con quella bandana nera legata al collo.
14:31 Nehinend [ CFN – Giardino ][ Dovrei chiamarti… ] la frase sospesa dalla percezione di quel grido trasportato dal vento. L’attenzione passa dal falco al resto del Giardino, come se si rendesse conto solo ora che, essendo una zona discretamente ampia, sia facile incrociare chiunque – soprattutto delle Frecce Nere. Tra le dita, ancora premute sulla strisciolina di carne, sente la pressione del rapace che reclama la sua parte. Dall’altra parte, tra i capelli, il peso del camaleonte che fa presa su ciocche pi spesse ormai sfiorandole le spalle. gli occhi indagano, cercando attorno a sé la presenza (ormai ovvia) di un secondo elemento che, come lei, calca le stradine del Giardino. Dovrebbe poter individuare una figura slanciata – ben più di lei – sebbene non ne possa intuire i tratti specifici da quella distanza. Osserva la scena, in educato silenzio, accennando solamente a scivolare giù dal muretto ed impattando con i piedi scalzi, sull’erba ancora calda. rassetta distrattamente la tunica, liberandola più che altro dei residui di polvere e terriccio, sostando ancora accanto al falchetto solo per tenerlo d’occhio; evitare uno scontro tra animali è d’obbligo!
14:38 Ainley [CFN – Giardino] La mezzelfa attende che la bestiola, convalescente tanto quanto lei, la raggiunga. Osservandola muoversi, con quell'andatura fluida e piuttosto naturale, non può far a meno di abbozzare un tenue sorriso, che ben si accosta all'aria decisa che le delinea i lineamenti. Difatti non attende oltre né si abbassa al livello della volpe, ma semplicemente gli mostra il contenuto della ciotola prima di ruotar su sé stessa { Non pensare che ti lasci gironzolare troppo .. cerchiamo un posto ove farti mangiare } proferisce con più neutralità nel tono come nell'espressione. L'occhi di quel verde smeraldo – coronati da un paio di immancabili occhiaie – perlustrano il luogo alla ricerca di un punto più congeniale. Sembra andar sul sicuro in effetti e si avvia in direzione di un grosso albero le cui fronde proiettano una discreta ombra sul terreno erboso. Caso vuole che sia poco più avanti rispetto a ove Nehinend sosta con il suo falchetto e, man mano che i passi d'ella la conducono più vicina, riconoscendo a una certa la sposa di Talesin inarca un sopracciglio.
14:46 Nehinend [ CFN – Giardino ] Non ci vuole poi molto, in effetti, per riconoscere i tratti della giovane donna. Ogni passo fatto nella propria direzione, senza che la cosa sia intenzionale, aiuta nell’identificazione. Quando ha l’occasione di incrociarne lo sguardo, anche se brevemente, si prodiga in un saluto educatamente discreto – segno di chi non ha nessuna intenzione di disturbare la quiete altrui intromettendosi – e dedicando un’occhiata, ugualmente incuriosita, anche al peloso compagno che le trotterella appresso, accentuando morbidamente il sorriso come se lo ritenesse buffo abbastanza da essere impossibile nascondere l’interesse. Recupera il proprio falcetto solo dopo essersi infilata l’apposito guanto fino a metà braccio – giusto per evitare l’abbraccio dolorosissimo dei suoi artigli – e recuperando le ultime striscioline di carne che, senza fretta, rimette nel piccolo sacchettino legato al corpetto. S’incammina con rapace e camaleonte (che ormai le spunta dalla spalla) avviandosi nella stessa direzione di Ainley – non direttamente verso di lei ma nemmeno lontana. Un moto lineare, seguendo una meta ben precisa.
14:57 Ainley [CFN – Giardino] Il cenno di saluto vien colto e ricambiato con un uguale movimento del capo, che non lascia per ora spazio a parole di sorta. Infatti, con Ardet al seguito che le sta appresso principalmente per poter riempire lo stomaco vuoto, non fermandosi ha così modo di accorciare considerevolmente le distanze prima che l'elfa, raccolte le sue cose, s'alzi e si avvii. Lo sguardo della biondina si sofferma necessariamente sulla schiena di Nehinend e per riflesso sulle rosee le si forma una smorfia strana, che lascerebbe trasparire un moto di amarezza su quei lineamenti resi spigolosi dalla magrezza alla quale sta tentando di rimediare. Lì per lì indugia, tant'è che le falcate si accorciano considerevolmente, ma dopo una manciata di secondi e un sospiro emesso dalle nari, si decide ad allungarle nuovamente per tentare di raggiungere il fianco dell'elfa. Soltanto poi, se ci riuscisse, cercando di intercettarne lo sguardo, parlerebbe { Bentornata } voce che nonostante la mancanza di emozioni che caratterizza un'affermazione di circostanza, risulta pacata e tranquilla.
15:03 Nehinend [ CFN – Giardino ] Non si può dire, effettivamente, che sia a proprio agio. Nonostante ogni sforzo fatto per essere il più naturale possibile, c’è sempre quella piccola sfumatura di disagio che non le fa distendere i nervi e la tiene sempre un po’ sul chi vive. E’ per questo che, quando le distanze sono ormai considerevolmente ridotte, sobbalza quasi al percepire, accanto a sé, la ragazza. Si ferma di colpo, con un morbido mezzo giro verso di lei. Negli occhi c’è un sincero barlume di sorpresa, presto rimpiazzato – più per evitare figuracce – nell’accenno di un sorriso meno forzato, o formale, ma più naturale e disteso. [ Vi ringrazio. ] un’educazione che si mantiene tale, anche adesso, senza risultare come una fredda facciata – solo abitudine, niente di più. Da lei lo sguardo s’abbassa verso Ardet, un’occhiata sfuggente di muta contemplazione. [ Avete trovato compagnia.. ] ingranando con un po’ di difficoltà su un argomento semplice, che non richiede sforzi eccessivi. Lei, d’altra parte, gira con un camaleonte ed un falchetto: un punto in comune.
15:14 Ainley [CFN – Giardino] L'improvviso arrestarsi dell'altra la porta a far lo stesso sebbene in ritardo di un passo ed è costretta a ruotar su sé stessa di un quarto di giro per non parlarle da sopra la spalla ma rivolgerle parola di fronte. Se ne abbia colto l'iniziale sorpresa non sembra darlo a vedere, sbattendo un paio di volte le palpebre mentre ne ascolta il ringraziamento educato. All'accenno ad Ardet tuttavia, spostando l'iridi di quel verde intenso e scuro sulla volpe, l'iniziale perplessità dura pochi istanti prima che faccia spallucce { Sì .. a quanto pare l'avevo già prima .. } non specifica, sebbene il tono con cui lo dica lasci trasparire al periodo al quale si riferisca { .. quando l'abbiamo ritrovato stava per fare una brutta fine } afferma, tornando con lo sguardo sull'elfa. Non lascia trasparire granché sul proprio viso a parte una nota di tensione dovuta alla piega non del tutto distesa delle sopracciglia. Intanto Ardet se ne sta ora a una distanza di sicurezza, preferendo nascondersi dietro un cespuglio vista la presenza sconosciuta di Nehinend, verso la quale la biondina riprende a rivolgersi { Volevo parlarvi .. } esordisce, sebbene poi le lasci il tempo di replicar qualcosa al riguardo.
15:20 Nehinend [ CFN – Giardino ] Durante la spiegazione ha occhi solo per la volpe, naturalmente diffidente nei propri confronti. Non sembra dispiaciuta, né infastidita, da comprende la paura del povero animale come la conseguenza della sua presenza e della schiera di bestie che si porta dietro. Distende il braccio, quello che sostiene il falchetto, per favorire uno slancio utile a consentirgli il volo, allontanandolo da li (convinta, oltretutto, di fare un favore ad entrambe). E’ l’ultima affermazione/richiesta a lasciarla palesemente spiazzata. Inizialmente sembra tendersi più del dovuto, come se la cosa la spaventasse leggermente – e per chi come lei affronta di tutto vuol pur voler dire qualcosa – trasformando quell’iniziale impassibilità in un momento di sconcerto che, con un batter di ciglia, svanisce. [ Sembra qualcosa di serio.. ] è una sua supposizione, non c’è niente di certo. Forse, però, può intuire l’argomento. [ Certo, ovviamente.. ] dissimulando il nervosismo dietro una facciata più composta, sicura. [ Ditemi pure. ] un invito accorto, delicato, a prendere la parola.
15:26 Ainley [CFN – Giardino] Sembra attenta alle sue reazioni, ad ogni mutamento della di lei espressione più che al suo invito a continuare. A causa di questo, lo sguardo di lei sembra farsi più penetrante, non certo una facilitazione per l'elfa a sentirsi meno a disagio probabilmente. D'altra parte non è facile nemmeno per la biondina quel primo passo, a giudicare dalla piccola pausa di silenzio che lascia intercorrere prima di aprire di nuovo bocca { .. prima, devo chiedervi di essere sincera con me } sposta per riflesso il peso dall'una all'altra gamba, incrociando ambo le braccia sotto il seno { potete farlo ? }
15:33 Nehinend [ CFN – Giardino ] Effettivamente la situazione sembra solo peggiorare. Inizia a sentire male ovunque, ed è solo un riflesso dovuto all’immobilità obbligata del corpo. Respira poco, a brevemente, ma cerca se non altro di non dare a vedere la perenne agitazione che, piano piano, sta anche iniziando ad accelerare il battito del cuore. [ L’unica cosa che non so fare è mentire.. ] una certezza spiegata con voce ferma, senza tentennamenti. Lo sguardo è sincero, la posa fiera e determinata. [ Quindi si: sarò sincera con voi. ] ma, dalla piega che sta prendendo la conversazione, non ha bene idea di come possa procedere. Il silenzio è sicuramente opprimente, più di tante altre volte – anche sperimentate in passato. E’ un faccia a faccia piuttosto brutale, visto sotto certi punti di vista, e non è così convinta che farà bene a qualcuno (o forse riesce a pensare solo a sé stessa adesso). [ Sentitevi libera di chiedermi qualsiasi cosa. ] pur essendo, se non altro, pronta a mentire su una cosa sola: la propria vita segreta.
15:40 Ainley [CFN – Giardino] Della vita altrui lei non si cura, quindi da quel lato la mora è a posto. In ogni caso, nonostante le rassicurazioni che riceve, la biondina ne accetta le parole con soltanto un cenno di assenso del capo. Scocca per riflesso un'occhiata alla propria volpe, che si distrae da sé seguendo probabilmente qualche insetto fra la vegetazione – o forse addirittura un topolino – prima di decidersi. Infatti, tornando con lo sguardo su Nehinend ed espirando discretamente un sospiro che l'aiuta a rilassar in parte i propri muscoli, eccola riprendere parola { Vorrei sapere che genere di riserve avete nei miei confronti } no, il tatto l'ha perso da tempo, non c'è nulla da fare, lei le cose le sa prendere solo di petto ormai.
15:53 Nehinend [ CFN – Giardino ] Si aspettava una domanda, si. Una qualsiasi. Di un argomento a piacere – pur già sapendo quale nello specifico. Ma è la sua sfacciataggin (non in senso negativo) a renderla incapace di rispondere immediatamente. La fissa, o più che altro la scruta, riordinando le idee per poter esprimere un concetto che sia quanto più chiaro possibile. [ Ho sempre ammesso di aver avuto qualche difficoltà ad accettare la situazione. ] sincerità per sincerità. [ O, almeno, l’ho sempre ammesso con vostro padre. ] aggiunge, con una leggera scrollata di spalle. [ Non è con voi, nello specifico, che ho un problema. Non è voi che non tollero, non è voi che detesto – o simili. ] pausa. [ E’ l’idea purtroppo, di una vita al di la di quella che ora io condivido con Talesin.. e per riflesso con voi. ] picchiettando le dita sulla gonna, non nervosamente però. [ Non so odiare, non so portare rancore.. so, però, adattarmi ed accettare. Ed è quello che ho fatto con voi. Ho imparato ad accettare quello che è, per com’è. ] senza mai abbassare lo sguardo. [ Posso comprendere che non siano cose piacevoli da sentirsi dire ma, d’altronde, sono sicura che chiunque, in una situazione analoga alla mia, avrebbe reagito alla stessa maniera. Sapere di voi mi ha spiazzata, mi ha anche ferita, ma è qualcosa di soggettivo, di mio e basta, che ormai è passato. L’ho spiegato più volte a vostro padre e lui, d’altra parte, mi ha invitato a rifletterci su.. a farlo per lui. ] abbozzando un sorriso, uno di quelli rassicuranti. [ Potrò metterci un po’, è vero, ma alla fine vengo sempre a capo di ogni cosa. ]
16:17 Ainley [CFN – Giardino] Non abbassa mai lo sguardo, né nell'attendere una risposta e nemmeno quando essa arriva. L'espressione seria, neutra e priva di emozioni non ha alcun mutamento su quel viso che ricorda più i tratti materni che del padre, nell'ascoltare la spiegazione di cui la giova l'elfa che le sta di fronte. Alla fine, a quel sorriso, a quelle ultime parole, la biondina interrompe quel contatto visivo abbassando le palpebre. Inspira piano dal naso, riempiendo i polmoni a fondo soltanto per aver abbastanza fiato da parlare a propria volta, le braccia che da quella posa si sciolgono tornando lungo i fianchi, il tutto senza aver lasciato cadere la ciotola con la carne di Ardet, la quale si sistema sotto il braccio destro { Di una vita antecedente a voi due come coppia non ho memorie } esordisce inizialmente, prima di rischiuder l'occhi verdi per fissar quelli di un colore appena più chiaro dell'elfa { Credo sia questo ad avermi aiutata ad accettarvi, più di quanto può averlo fatto il modo di porsi di Talesin .. fatto sta che sin dal primo momento ho preso coscienza che voi ormai fate parte di ciò che di più vicino ad una famiglia mi è rimasto, proprio grazie al legame che vi lega a mio padre } nonostante il tono serio e il modo di esprimersi fluido tuttavia, parte di un'emozione simile all'ansia si fa strada nella voce di lei che imperterrita continua { .. e nonostante io non vi conosca, sono arrivata a pensare che è fortunato ad avervi al suo fianco, per il semplice motivo che lo rendete felice } questa volta si concede una piccola pausa, mentre un sorrisetto per nulla sereno quanto in verità traditore di una nota di rimpianto le si affaccia in viso { Forse anche io un tempo avevo questa fortuna, ma a quanto pare il destino per me ha deciso diversamente .. in ogni caso, da ciò che mi ha detto lui non ha mai sperimentato quel che state condividendo insieme e non avete motivo di sentirvi ferita per quel che ha dato inizio alla mia vita: non c'era sentimento in esso } tenta di spiegarle { Vi prego di rifletterci un po' su .. mi piacerebbe poter andare d'accordo }
16:26 Nehinend [ CFN – Giardino ] Si sente immancabilmente in difetto. E’ la natura buona, altruista, a farla già star male. Si pente di aver detto ciò che ha detto, o semplicemente per la scelta di parole, e sulle battute finali non riesce affatto a dissimulare il dolore di una verità così scioccante, spiegata senza alcun filtro. [ Mi dispiace.. ] ed è la verità, non è li per commiserarla. [ .. io non lo sapevo. Cioè, non potevo immaginare che.. insomma. ] senza sapere come proseguire, zittendosi prima di far danni. Respira a più riprese, fermando il moto nervoso delle mani e raddrizzando le spalle con più sicurezza. [ Non devo riflettere oltre, davvero.. ] una sicurezza che, per com’è manifestata, sembra quasi renderla più chiusa e distaccata. [ .. ora SO. Ora ho capito. ] ed è qui che si snoda la verità, nella semplicità dell’accettazione e nell’espressione visibilmente più sciolta, rilassata. [ Quella che vivo con vostro padre è una vita diversa, mai avuta prima. E’ importante tanto per lui quanto lo è per me. ] mordicchiandosi il labbro. [ Mi piacerebbe che voi ne faceste parte. Si. ]
16:34 Ainley [CFN – Giardino] Osservandola, il senso di ansia che poteva provare sembra dissolversi mentre la postura di lei, sembra farsi meno rigida a giudicare dalla nuova rilassatezza delle spalle e dalla facilità con cui sposta di nuovo il peso da una gamba all'altra. Quando Nehinend arriva infine alla conclusione, a quell'accettazione, l'aria tormentata che poteva forse intuirsi sul suo viso vien spazzata via in favore di un accenno di sorriso che è quanto di più spontaneo e morbido potrebbe esserci. Appar decisamente più tranquilla e sollevata al tempo stesso, tant'è che togliendo la ciotola da sotto il braccio con la mancina, allungherebbe la destra verso di loro. Fermerebbe quel palmo rivolto verso il cielo terso fra loro, l'arto morbido in un invito silenzioso { .. anche a me farebbe piacere } proferisce semplicemente, attendendo una di lei reazione.
16:50 Nehinend [ CFN – Giardino ] La tensione svanisce ambo le parti. Basta guardarsi, con attenzione, per riscoprire la semplicità. Paiono entrambe più a loro agio e persino lei, inizialmente prevenuta, dimostra una spontaneità maggiore. L’invito silenzioso vien accettato immediatamente restituendo una stretta delicata, leggera – perché la costituzione è quella che è – ma calda e rassicurante. Mezzo passo in avanti, come se ogni barriera fosse stata spazzata via. [ Dovrei andare a cercare il cane di Talesin, Sir Tonto… ] spiega, indicando con l’altra mano l’ingresso del Castello. [ Potrebbe fare diversi danni se non controllato e non sono sicura che lui ce lo perdonerebbe mai.. ] si riferisce al marito ed, in quel progetto, la include senza problemi. [ Mi accompagni? ] una confidenza maggiore, un abbozzo di sicurezza espresso in un sorriso intenerito, amichevole. Diverse, oppure così simili. [ Inizierei con l’esplorare le cucine.. ] ovvio, dove altrimenti!? [ Conoscendolo starà facendo impazzire i paggi.. ] e se lei accetterà inizierà ad avviarsi verso l’entrata.
16:59 Ainley [CFN – Giardino] Le stringe la mano con la medesima delicatezza seppur in essa risieda comunque una fermezza che rende quel contatto più saldo. Indi, riabbassando il braccio di nuovo lungo il fianco la biondina alle iniziali parole dell'altra inarca un sopracciglio { Mh ? } interrogativa su quel volto fino a poco prima così poco espressivo, prima che il dire seguente dell'elfa le dia le spiegazioni necessarie. Distendendo quell'espressione in una che lascia presagire una certa comprensione, si fa strada sulle labbra di lei un tenue sorrisetto fra il divertito e l'ironico { Ah sì .. Sir Tonto .. } sembra proprio aver presente. Annuisce a lei { Sì, va bene .. ma prima farò meglio a riportare Ardet in camera } afferma { così potrò lasciarlo mangiare in pace } non per niente ha ancora con sé il suo pranzo { Vi raggiungerò subito } tenterebbe di assicurarle, già muovendosi in direzione opposta a quella di lei { a fra poco } un cenno e null'altro, già avviandosi verso il volpacchiotto inquadrato nel proprio campo visivo di una decina di metri più distante. Lo recupererà, sollevandolo in braccio prima di far ritorno entro le mura del castello.