21:26 Talesin_Telrunya [Salone principale]
La sera è calata apparentemente calma su Leah. Per le strade ancora
si sente spirare un vento parzialmente teso, che fischia lungo le strade
della cittadina pedemontana. Talesin è seduto al tavolo dove ha cenato,
la mente assorta in un intrico di pensieri difficilmente dipanabili.
Troppe le questioni irrisolte e di cui non può venire a capo che fanno
sì che la sua irritazione sia sempre crescente, anche se si sforza di
mostrare imperturbabilità. Sorseggia con tutta calma il proprio
ippocratico.
21:36 Leniancha [Castello Frecce – Salone]
Ha abbandonato i confort della propria stanza solo per potersi
concedere un po' di birra e qualche boccata di carne giusto per mettere a
tacere i brontolii d'uno stomaco vuoto ed affamato, e adesso percorre
con disinteresse e apatia la distanza che la separa dal salone
principale. Come sempre indossa la solita tuta verde da viaggio color
smeraldo, un colore in completo contrasto con la sua pelle scura,
sgargiante e vivace. Alla vita pendono i guanti, ma non è affatto
intenzionata ad indossarli, piuttosto è intenzionata ad occupare le mani
con ben altro che delle comunissime armi. Una volta arrivata di fronte
alla porta, poggia la mano sulla maniglia e s'intrufola nel salone
salutando il presente. Od almeno, il primo che vede. «Qual buon
vento...» e devia subito dopo lo sguardo verso uno dei paggi presenti.
«Birra e carne»
21:52 Ainley [Sala principale]
Periodo di cambiamenti questo, a quanto pare, per le frecce in
particolar modo. Non per la mezzelfa, la cui volpe procede con quel suo
passo trotterellante al suo fianco. Attraversando l'ampia sala
d'ingresso del castello infatti ella sta giusto procedendo con solito
passo deciso e misurato verso il portone del salone ove i mercenari son
soliti consumar i pasti. Ha i soliti lunghissimi capelli biondi raccolti
in una coda alta, pendente dietro la schiena a sfiorar la bianca stoffa
della solita camicetta bianca sovrastata dal solito corsetto senza
spalline. I soliti pantaloni neri fan il paio con la cinta d'arme e le
scarpette che utilizza solitamente all'interno di quelle mura. Alcune
ciocche di quella lunga chioma risulta ancor umida, probabilmente per il
fatto che è appena uscita dalla Sala delle Acque. Persino Ardet ad un
esame più approfondito risulterebbe più scarmigliato del solito, con
quella sua bandana nera intorno al collo linda e abbastanza stirata. Comunque, dicevasi che la suddetta mezzosangue, raggiunta la
porta d'accesso al salone principale, non sembra indugiar un momento
prima di varcarla, già lasciando spaziar lo sguardo di smeraldo per
l'ambiente mentre ancor finisce di immettersi nel luogo.
22:06 Talesin_Telrunya [Salone principale]
Non si accorge ancora dell’arrivo di nessuno, comunque ancora troppo
preso dai suoi pensieri, mentre fa roteare sul tavolo il calice,
riempiendolo di sottili cerchi di condensa. Un sospiro gli scuote il
petto, mentre i lunghi capelli neri calano sui lati di quel volto
decisamente troppo algido e dalla pelle decisamente troppo bianca.
22:11 Leniancha [Il Principe – Salone]
Il paggio scompare. Si sente il ticchettio della suola degli
stivaletti, scarpette o insomma... qualunque cosa indossi, allontanarsi
lasciando un eco nel salone fino a ricomparire un attimo dopo con quanto
Leniancha ha ordinato per consumare la cena. Il piatto è fumante, così
come l'odore è ottimo. Le viene posto sul tavolo e lei subito s'affretta
a scostar con la punta del piede la sedia, facendo il suo solito
baccano, per poi sedersi alla scaricatrice di porto incallita quale è.
Una volta essersi seduta si sporge verso il piatto iniziando a
pasteggiare. Inzuppa dita, mollica...chi più ne ha più ne metta...
insomma fa un bel bagno dentro il piatto fino a terminare la carne e
sorseggiar quindi la birra.
22:20 Ainley [Salone]
I presenti, pochi, le risaltano subito agli occhi. D'altro canto
Talesin spicca tetro e assorto, mentre Leniancha è fin troppo... be',
particolare – per non dire rozza – per passare inosservata. A differenza
di altri lei non saluta, non degna di una parola i due sebbene soffermi
un attimo lo sguardo di quel verde intenso sul padre in particolare. In
ogni caso, il fatto di star passando inosservata – e non per il suo
passo felpato – le sta tornando utile. Diretta sin dall'inizio verso le
cucine attraverserebbe il salone solo per affacciarsi oltre lo stesso
nel locale adibito a cottura dei cibi, facendo capolino giusto in tempo
per udire qualche parola inappropriata su qualcosa che sarebbe successo
fra la Leggenda e la bruna. Qualcosa che vien interrotto sedutastante
quando la servitù si accorge di lei, che come se niente fosse fa la sua
richiesta con il solito atteggiamento freddo e distante. Niente di
insolito: cibo per lei e Ardet.
22:28 Talesin_Telrunya [Salone principale]
Non dovrebbe essergli difficile scorgere le due che entrano,
interrompendo così quel flusso di pensieri. Osserva dapprima Leniancha
cercando i suoi occhi ma senza dirle nulla e poi la sagoma della figlia,
che in realtà gli è passata dinnanzi ma senza dire nulla. Dovrebbe
averne visto le spalle, prima che si infilasse in cucina, anche se non
ne capisce il comportamento.
22:33 Leniancha [Castello Frecce - Salone]
Terminato di mangiare scosta il piatto con un movimento repentino
della mano deviando al contempo gli occhi verso la figura, entrata
giusto poco fa – o in tal caso non si era assolutamente accorta di lei –
di Ainley. «Toh...» borbotta a mò di saluto per poi deviare lo sguardo
verso Talesin avendo scorto con la coda dell'occhio la rotazione della
sua testa proprio verso di loro. «Immerso nei tuoi pensieri?» domanda
tentando di spezzare un silenzio come come ben si sa, è per Leniancha
totalmente insopportabile. Intanto vede la mocciosa dirigersi per
qualche secondo verso le cucine ma si disinteressa completamente dello
scopo dell'azione, piuttosto terminata la birra esorta per averne
un'altra.
22:36 Ainley [Salone]
Ignara della confusione suscitata nel padre, la mezzelfa finito di
ordinare direttamente dall'ingresso della cucina, poi richiude l'anta
della porta a doppio battente per tornar finalmente sui suoi passi.
Ardet, a suo agio in quell'ambiente, si è già distaccato dalla biondina
per andare ad accoccolarsi sul tappeto dinanzi al camino, annusando qua e
là i margini del suo angoletto. Tornando a volgersi verso il centro del
salone e quindi verso Talesin, lei comunque non ha dubbi sul luogo ove
dirigersi e sarebbe proprio affianco al genitore, lì al suo tavolo, del
tutto incurante finché non avrà preso posto sulla sedia che aveva
puntato in precedenza. Il tutto in silenzio, finché non si sarà
accomodata alla destra d'ei, al quale scoccherà una nuova rapida
occhiata prima di 'onorare' la stessa Leniancha di una simile ma più
breve.
22:44 Talesin_Telrunya [Salone principale]
[Certo, immerso nei miei pensieri] le risponde con uno sguardo pieno
di allusioni, ma non dice altro, vedendo la sagoma della figlia
avvicinarsi e sedersi dunque vicino al genitore [Allora] dice
rivolgendosi alla figlia [Mi sembra che ogni giorno che passa tu faccia
progressi, mi sembri messa decisamente bene. Pensi che potrò contare su
di te quanto antrax attaccherà di nuovo? Un sorso di ippocratico solo
per umettarsi le labbra, prima do posarlo di nuovo sulla superficie
lignea.
22:51 Leniancha [Castello Frecce - Salone]
Annuisce terminando di sorseggiare la birra e posando il boccale sul
tavolino. «Spero sporchi» ammette senza mezzi termini né veli giusto nel
frangente in cui la figlia della leggenda è assente per poi tornare a
zittirsi quando la ragazza torni a sedersi vicino al genitori degnando
entrambi d'un occhiata mentre intanto Talesin le si rivolge... e lei?
Sta zitta e in disparte tornando a godersi l'amaro.
22:54 Ainley [Salone]
Un po' dello scambio padre-amante se lo perde, ma d'altra parte non è
detto che se lo sia perso tutto. Fatto sta che non da' a veder nulla
giacché si è appena seduta che Talesin le rivolge parola. Lei dal canto
suo, posando ambo gli avambracci sul legno del tavolo, a lui annuisce
con un semplice cenno del capo { Sì, certo } nessuna enfasi,
nessun tentennamento, come se esprimesse un mero e semplice dato di
fatto. D'altra parte c'è il comportamento di Leniancha: stranamente
zitta e tranquilla nel sorseggiare il suo liquore. Ma in fin dei conti,
chi è lei per disprezzare un po' di tregua? Poggia la schiena alla
sedia, scoccando uno sguardo nei pressi del camino mentre chiede { Chi dei nostri è stato mandato in infermeria questa volta ? } così, tanto per chiedere.
23:03 Talesin_Telrunya [Salone principale]
Alla risposta della mulatta si morde leggermente il labbro inferiore,
facendo appena spuntare la punta della lingua dalla bocca, ma non le
risponde. Continua solamente quel gioco di sguardi. Si interrompe per un
attimo, anche per non dare troppo nell’occhio, volgendosi verso la
figlia e rispondendole [Nessuno fortunatamente a quanto pare. Ci sono
stati parecchi morti nella milizia cittadina però. D’altronde meglio la
morte di alcuni per il bene comune]
23:06 Leniancha [Castello Frecce – Salone]
Altalena lo sguardo dalla figlia a Talesin ricambiando quell'intesa
con la leggenda fin quando lui non decide di dedicare completamente la
propria attenzione alla figlia, allora continua a sorseggiar la birra
fin quando, una volta terminato anche il secondo boccale non decide
d'immischiarsi nella situazione. «Vallo a dire a chi è morto... sono
certa che ti alzerà il medio» borbotta con totale disinteresse e
menefreghismo volendo mettere il suo zampino nella discussione e
amplificando un bel sorrisetto un po' stinfio. «Però posso ben dire
meglio loro che me» non nasconde mai il proprio egoismo.
23:14 Ainley [Salone]
Ha gli occhi ben aperti, forse è il caso di sottolinearlo giacché gli
sguardi d'intesa si susseguono un attimo ancora in sua presenza. Non che
ella per ora dia molto a vedere, ma a quel punto un vago accenno di
perplessità si fa strada sul suo viso, alché ravvicina appena le
sopracciglia in espressione vagamente corrucciata. Altalena a sua volta
l'iridi di quel verde smeraldo dall'elfo all'umana e il paggio arriva
giusto in quel momento, ad impedirle al seguito dell'ultimo dire di
Leniancha di aprir bocca. Le pone davanti il suo piatto e le consegna
anche la ciotola di Ardet, che ella prende in consegna con un cenno vago
del capo.
23:23 Talesin_Telrunya [Salone principale] [beh i morti prima di alzare dita, alzano altro] le risponde sferzante [E
comunque il tuo solito altruismo non può che commuovermi, come al
solito. Sei sempre così piena di attenzione verso gli altri…] la sfotte, grossolanamente. [Tu invece] e stavolta si rivolge alla figlia [dovresti
alimentarti un po’ di più per quel che posso vedere. Sei ancora
abbastanza trasparente. Un alito di vento potrebbe portarti oltre le
mura] la prende in giro
23:30 Leniancha [Castello Frecce – Salone]
Dovrebbe badare alla mocciosa che li vede scambiarsi quegli sguardi
d'intesa forse?! E' rozza, come hai detto tu, ricordalo. Perciò dopo
aver osservato il paggio ed aver visto il piatto che mette di fronte
alla figlia della leggenda torna a rivolgersi proprio a quest'ultima. «A
sì? E di grazia.. la testa per vedere in che direzione puntare il
suddetto dito?!» sempre ironica ovvio. «Dici? Forse troppo... dovrei
pensare un po' a me stessa ogni tanto...perciò vorrei concludere la
serata come l'altra sera» non specifica niente, sanno a cosa si
riferisce, e come l'altra sera, pone l'invito con ben pochi fronzoli e
strusciamenti a gatta morta.
23:34 Ainley [Salone] { Ecco .. ora ho l'assoluta certezza che non ci vedi bene }
ricambia con assoluta indifferenza - per contro - lei, alla presa in
giro del padre. In fin dei conti non è più così magra, persino i suoi
lineamenti sono riaddolciti sebbene non abbia ancora finito di riempire
nel modo dovuto tutte le curve della sua struttura fisica. Comunque è a
ottimo punto, ecco. Giusto le occhiaie: quelle non se ne andranno mai,
temo { .. piuttosto .. } farebbe per cambiar discorso ma il dire
di Leniancha di nuovo è fonte di ammutolimento. Nulla di scioccato o
evidente, semplicemente si lascia distrarre da altro. Il tempo di
poggiar la scodella della volpe per terra, bilanciandosi puntellando il
palmo della sinistra sul bordo del tavolo e ravvicinando le labbra per
emettere un breve e deciso fischio. Si sta raddrizzando quando di punto
in bianco, a spezzare quella sorta di momento fra i due, a bruciapelo e
con tutta la noncuranza di cui è capace, snocciola { Nehinend ha scritto ? } a Talesin.
23:44 Talesin_Telrunya [Salone principale]
Non continua la discussione riguardo ai morti ed al loro rigore. Non è
sicuro che la mulatta abbia afferrato, ma lascia comunque cadere
l’argomento. La fulmina però con lo sguardo quando parla d’altro. Non
che gli importi molto che la figlia immagini o sappia. Ridacchia alla
battuta della figlia ma poi la doccia gelata [Nehinend non ha
scritto, non si è fatta sentire se non per una specie di voce che mi è
arrivata in testa, direttamente nei miei pensieri. Mi ha detto che
sarebbe partita per un viaggio pericoloso e non ha specificato altro. Io
vado] direbbe congedandosi dalla figlia ed alzandosi, facendo solo
un cenno del capo a Leniancha solo quando è sicuro che la figlia non
possa vederlo, avviandosi quindi verso la porta del salone.
23:53 Leniancha [Castello Frecce – Salone]
Figli... indispensabili solo per acchiappare denaro ed estorcere una
simil forma d'affetto ma per il resto?! Andrebbero semplicemente uccisi
sul nascere. Se non fosse che quella mocciosa in particolare è troppo
in rilievo per farla fuori passando inosservata, non che non l'abbia
appena pensato. Di farla fuori ovvio. «Di già?» domanda a Talesin appena
lo sente dire “Io vado”. Alle volte si potrebbe pensare che sia
ritardata, altre volte si potrebbe pensare che lo sia veramente, quella è
una circostanza di fatto! Quando poi vede il cenno del capo fatto
quando Ainley non può vederlo, schiarisce la voce … incapace di mentire
quando le cose sono così ovvie, o semplicemente perché ha la finezza
d'un cinghiale. «Dovrei proprio fare una... ronda, sì» per fortuna
sapendo quanto buon sangue non scorra fra le due sa benissimo che non si
aggiungerà. Spera, diavolo non proprio in quel momento che diavolo... e
si solleva dalla sedia pronta a congedarsi subito dopo il padre, ma guarda te che tempismo.
00:00 Ainley [Salone]
Ardet, passando fra sedie e tavoli, indifferentemente sia sotto gli
uni che gli altri, si fionda sulla ciotola. Lei d'altra parte distratta
un momento da quella palla di pelo rossiccia sì, non ha modo di veder
alcunché del cenno che Talesin ha fatto alla bruna, ma è la reazione di
lei che li potrebbe tradire. Il silenzio di quella che dovrebbe essere
la moglie del genitore comunque non giunge effettivamente come una
sorpresa. Anche se è difficile dire cosa la sorprenda ultimamente e cosa
no. Di fatto la biondina segue un momento l'allontanarsi della Leggenda
prima di spostar l'occhi verdi sulla Berserker. Uno sguardo che si
assottiglia un poco, penetrante quanto freddo, quasi malevolo accostato a
quell'espressione seria e impassibile. No, non l'ha bevuta. Sì, sa.
Questo quel che vorrebbe lasciar trapelare per Leniancha, oltre a un
altro messaggio forse non altrettanto immediato. E che sia dannata se
spreca una sola parola.
00:01 Ainley usa abilità: Intimidire