giovedì 17 ottobre 2013

Cambiamenti all'interno delle Frecce - adulterio in famiglia

21:26 Talesin_Telrunya [Salone principale] La sera è calata apparentemente calma su Leah. Per le strade ancora si sente spirare un vento parzialmente teso, che fischia lungo le strade della cittadina pedemontana. Talesin è seduto al tavolo dove ha cenato, la mente assorta in un intrico di pensieri difficilmente dipanabili. Troppe le questioni irrisolte e di cui non può venire a capo che fanno sì che la sua irritazione sia sempre crescente, anche se si sforza di mostrare imperturbabilità. Sorseggia con tutta calma il proprio ippocratico.
21:36 Leniancha [Castello Frecce – Salone] Ha abbandonato i confort della propria stanza solo per potersi concedere un po' di birra e qualche boccata di carne giusto per mettere a tacere i brontolii d'uno stomaco vuoto ed affamato, e adesso percorre con disinteresse e apatia la distanza che la separa dal salone principale. Come sempre indossa la solita tuta verde da viaggio color smeraldo, un colore in completo contrasto con la sua pelle scura, sgargiante e vivace. Alla vita pendono i guanti, ma non è affatto intenzionata ad indossarli, piuttosto è intenzionata ad occupare le mani con ben altro che delle comunissime armi. Una volta arrivata di fronte alla porta, poggia la mano sulla maniglia e s'intrufola nel salone salutando il presente. Od almeno, il primo che vede. «Qual buon vento...» e devia subito dopo lo sguardo verso uno dei paggi presenti. «Birra e carne»
21:52 Ainley [Sala principale] Periodo di cambiamenti questo, a quanto pare, per le frecce in particolar modo. Non per la mezzelfa, la cui volpe procede con quel suo passo trotterellante al suo fianco. Attraversando l'ampia sala d'ingresso del castello infatti ella sta giusto procedendo con solito passo deciso e misurato verso il portone del salone ove i mercenari son soliti consumar i pasti. Ha i soliti lunghissimi capelli biondi raccolti in una coda alta, pendente dietro la schiena a sfiorar la bianca stoffa della solita camicetta bianca sovrastata dal solito corsetto senza spalline. I soliti pantaloni neri fan il paio con la cinta d'arme e le scarpette che utilizza solitamente all'interno di quelle mura. Alcune ciocche di quella lunga chioma risulta ancor umida, probabilmente per il fatto che è appena uscita dalla Sala delle Acque. Persino Ardet ad un esame più approfondito risulterebbe più scarmigliato del solito, con quella sua bandana nera intorno al collo linda e abbastanza stirata. Comunque, dicevasi che la suddetta mezzosangue, raggiunta la porta d'accesso al salone principale, non sembra indugiar un momento prima di varcarla, già lasciando spaziar lo sguardo di smeraldo per l'ambiente mentre ancor finisce di immettersi nel luogo.
22:06 Talesin_Telrunya [Salone principale] Non si accorge ancora dell’arrivo di nessuno, comunque ancora troppo preso dai suoi pensieri, mentre fa roteare sul tavolo il calice, riempiendolo di sottili cerchi di condensa. Un sospiro gli scuote il petto, mentre i lunghi capelli neri calano sui lati di quel volto decisamente troppo algido e dalla pelle decisamente troppo bianca.
22:11 Leniancha [Il Principe – Salone] Il paggio scompare. Si sente il ticchettio della suola degli stivaletti, scarpette o insomma... qualunque cosa indossi, allontanarsi lasciando un eco nel salone fino a ricomparire un attimo dopo con quanto Leniancha ha ordinato per consumare la cena. Il piatto è fumante, così come l'odore è ottimo. Le viene posto sul tavolo e lei subito s'affretta a scostar con la punta del piede la sedia, facendo il suo solito baccano, per poi sedersi alla scaricatrice di porto incallita quale è. Una volta essersi seduta si sporge verso il piatto iniziando a pasteggiare. Inzuppa dita, mollica...chi più ne ha più ne metta... insomma fa un bel bagno dentro il piatto fino a terminare la carne e sorseggiar quindi la birra.
22:20 Ainley [Salone] I presenti, pochi, le risaltano subito agli occhi. D'altro canto Talesin spicca tetro e assorto, mentre Leniancha è fin troppo... be', particolare – per non dire rozza – per passare inosservata. A differenza di altri lei non saluta, non degna di una parola i due sebbene soffermi un attimo lo sguardo di quel verde intenso sul padre in particolare. In ogni caso, il fatto di star passando inosservata – e non per il suo passo felpato – le sta tornando utile. Diretta sin dall'inizio verso le cucine attraverserebbe il salone solo per affacciarsi oltre lo stesso nel locale adibito a cottura dei cibi, facendo capolino giusto in tempo per udire qualche parola inappropriata su qualcosa che sarebbe successo fra la Leggenda e la bruna. Qualcosa che vien interrotto sedutastante quando la servitù si accorge di lei, che come se niente fosse fa la sua richiesta con il solito atteggiamento freddo e distante. Niente di insolito: cibo per lei e Ardet.
22:28 Talesin_Telrunya [Salone principale] Non dovrebbe essergli difficile scorgere le due che entrano, interrompendo così quel flusso di pensieri. Osserva dapprima Leniancha cercando i suoi occhi ma senza dirle nulla e poi la sagoma della figlia, che in realtà gli è passata dinnanzi ma senza dire nulla. Dovrebbe averne visto le spalle, prima che si infilasse in cucina, anche se non ne capisce il comportamento.
22:33 Leniancha [Castello Frecce - Salone] Terminato di mangiare scosta il piatto con un movimento repentino della mano deviando al contempo gli occhi verso la figura, entrata giusto poco fa – o in tal caso non si era assolutamente accorta di lei – di Ainley. «Toh...» borbotta a mò di saluto per poi deviare lo sguardo verso Talesin avendo scorto con la coda dell'occhio la rotazione della sua testa proprio verso di loro. «Immerso nei tuoi pensieri?» domanda tentando di spezzare un silenzio come come ben si sa, è per Leniancha totalmente insopportabile. Intanto vede la mocciosa dirigersi per qualche secondo verso le cucine ma si disinteressa completamente dello scopo dell'azione, piuttosto terminata la birra esorta per averne un'altra.
22:36 Ainley [Salone] Ignara della confusione suscitata nel padre, la mezzelfa finito di ordinare direttamente dall'ingresso della cucina, poi richiude l'anta della porta a doppio battente per tornar finalmente sui suoi passi. Ardet, a suo agio in quell'ambiente, si è già distaccato dalla biondina per andare ad accoccolarsi sul tappeto dinanzi al camino, annusando qua e là i margini del suo angoletto. Tornando a volgersi verso il centro del salone e quindi verso Talesin, lei comunque non ha dubbi sul luogo ove dirigersi e sarebbe proprio affianco al genitore, lì al suo tavolo, del tutto incurante finché non avrà preso posto sulla sedia che aveva puntato in precedenza. Il tutto in silenzio, finché non si sarà accomodata alla destra d'ei, al quale scoccherà una nuova rapida occhiata prima di 'onorare' la stessa Leniancha di una simile ma più breve.
22:44 Talesin_Telrunya [Salone principale] [Certo, immerso nei miei pensieri] le risponde con uno sguardo pieno di allusioni, ma non dice altro, vedendo la sagoma della figlia avvicinarsi e sedersi dunque vicino al genitore [Allora] dice rivolgendosi alla figlia [Mi sembra che ogni giorno che passa tu faccia progressi, mi sembri messa decisamente bene. Pensi che potrò contare su di te quanto antrax attaccherà di nuovo? Un sorso di ippocratico solo per umettarsi le labbra, prima do posarlo di nuovo sulla superficie lignea.
22:51 Leniancha [Castello Frecce - Salone] Annuisce terminando di sorseggiare la birra e posando il boccale sul tavolino. «Spero sporchi» ammette senza mezzi termini né veli giusto nel frangente in cui la figlia della leggenda è assente per poi tornare a zittirsi quando la ragazza torni a sedersi vicino al genitori degnando entrambi d'un occhiata mentre intanto Talesin le si rivolge... e lei? Sta zitta e in disparte tornando a godersi l'amaro.
22:54 Ainley [Salone] Un po' dello scambio padre-amante se lo perde, ma d'altra parte non è detto che se lo sia perso tutto. Fatto sta che non da' a veder nulla giacché si è appena seduta che Talesin le rivolge parola. Lei dal canto suo, posando ambo gli avambracci sul legno del tavolo, a lui annuisce con un semplice cenno del capo { Sì, certo } nessuna enfasi, nessun tentennamento, come se esprimesse un mero e semplice dato di fatto. D'altra parte c'è il comportamento di Leniancha: stranamente zitta e tranquilla nel sorseggiare il suo liquore. Ma in fin dei conti, chi è lei per disprezzare un po' di tregua? Poggia la schiena alla sedia, scoccando uno sguardo nei pressi del camino mentre chiede { Chi dei nostri è stato mandato in infermeria questa volta ? } così, tanto per chiedere.
23:03 Talesin_Telrunya [Salone principale] Alla risposta della mulatta si morde leggermente il labbro inferiore, facendo appena spuntare la punta della lingua dalla bocca, ma non le risponde. Continua solamente quel gioco di sguardi. Si interrompe per un attimo, anche per non dare troppo nell’occhio, volgendosi verso la figlia e rispondendole [Nessuno fortunatamente a quanto pare. Ci sono stati parecchi morti nella milizia cittadina però. D’altronde meglio la morte di alcuni per il bene comune]
23:06 Leniancha [Castello Frecce – Salone] Altalena lo sguardo dalla figlia a Talesin ricambiando quell'intesa con la leggenda fin quando lui non decide di dedicare completamente la propria attenzione alla figlia, allora continua a sorseggiar la birra fin quando, una volta terminato anche il secondo boccale non decide d'immischiarsi nella situazione. «Vallo a dire a chi è morto... sono certa che ti alzerà il medio» borbotta con totale disinteresse e menefreghismo volendo mettere il suo zampino nella discussione e amplificando un bel sorrisetto un po' stinfio. «Però posso ben dire meglio loro che me» non nasconde mai il proprio egoismo.
23:14 Ainley [Salone] Ha gli occhi ben aperti, forse è il caso di sottolinearlo giacché gli sguardi d'intesa si susseguono un attimo ancora in sua presenza. Non che ella per ora dia molto a vedere, ma a quel punto un vago accenno di perplessità si fa strada sul suo viso, alché ravvicina appena le sopracciglia in espressione vagamente corrucciata. Altalena a sua volta l'iridi di quel verde smeraldo dall'elfo all'umana e il paggio arriva giusto in quel momento, ad impedirle al seguito dell'ultimo dire di Leniancha di aprir bocca. Le pone davanti il suo piatto e le consegna anche la ciotola di Ardet, che ella prende in consegna con un cenno vago del capo.
23:23 Talesin_Telrunya [Salone principale] [beh i morti prima di alzare dita, alzano altro] le risponde sferzante [E comunque il tuo solito altruismo non può che commuovermi, come al solito. Sei sempre così piena di attenzione verso gli altri…] la sfotte, grossolanamente. [Tu invece] e stavolta si rivolge alla figlia [dovresti alimentarti un po’ di più per quel che posso vedere. Sei ancora abbastanza trasparente. Un alito di vento potrebbe portarti oltre le mura] la prende in giro
23:30 Leniancha [Castello Frecce – Salone] Dovrebbe badare alla mocciosa che li vede scambiarsi quegli sguardi d'intesa forse?! E' rozza, come hai detto tu, ricordalo. Perciò dopo aver osservato il paggio ed aver visto il piatto che mette di fronte alla figlia della leggenda torna a rivolgersi proprio a quest'ultima. «A sì? E di grazia.. la testa per vedere in che direzione puntare il suddetto dito?!» sempre ironica ovvio. «Dici? Forse troppo... dovrei pensare un po' a me stessa ogni tanto...perciò vorrei concludere la serata come l'altra sera» non specifica niente, sanno a cosa si riferisce, e come l'altra sera, pone l'invito con ben pochi fronzoli e strusciamenti a gatta morta.
23:34 Ainley [Salone] { Ecco .. ora ho l'assoluta certezza che non ci vedi bene } ricambia con assoluta indifferenza - per contro - lei, alla presa in giro del padre. In fin dei conti non è più così magra, persino i suoi lineamenti sono riaddolciti sebbene non abbia ancora finito di riempire nel modo dovuto tutte le curve della sua struttura fisica. Comunque è a ottimo punto, ecco. Giusto le occhiaie: quelle non se ne andranno mai, temo { .. piuttosto .. } farebbe per cambiar discorso ma il dire di Leniancha di nuovo è fonte di ammutolimento. Nulla di scioccato o evidente, semplicemente si lascia distrarre da altro. Il tempo di poggiar la scodella della volpe per terra, bilanciandosi puntellando il palmo della sinistra sul bordo del tavolo e ravvicinando le labbra per emettere un breve e deciso fischio. Si sta raddrizzando quando di punto in bianco, a spezzare quella sorta di momento fra i due, a bruciapelo e con tutta la noncuranza di cui è capace, snocciola { Nehinend ha scritto ? } a Talesin.
23:44 Talesin_Telrunya [Salone principale] Non continua la discussione riguardo ai morti ed al loro rigore. Non è sicuro che la mulatta abbia afferrato, ma lascia comunque cadere l’argomento. La fulmina però con lo sguardo quando parla d’altro. Non che gli importi molto che la figlia immagini o sappia. Ridacchia alla battuta della figlia ma poi la doccia gelata [Nehinend non ha scritto, non si è fatta sentire se non per una specie di voce che mi è arrivata in testa, direttamente nei miei pensieri. Mi ha detto che sarebbe partita per un viaggio pericoloso e non ha specificato altro. Io vado] direbbe congedandosi dalla figlia ed alzandosi, facendo solo un cenno del capo a Leniancha solo quando è sicuro che la figlia non possa vederlo, avviandosi quindi verso la porta del salone.
23:53 Leniancha [Castello Frecce – Salone] Figli... indispensabili solo per acchiappare denaro ed estorcere una simil forma d'affetto ma per il resto?! Andrebbero semplicemente uccisi sul nascere. Se non fosse che quella mocciosa in particolare è troppo in rilievo per farla fuori passando inosservata, non che non l'abbia appena pensato. Di farla fuori ovvio. «Di già?» domanda a Talesin appena lo sente dire “Io vado”. Alle volte si potrebbe pensare che sia ritardata, altre volte si potrebbe pensare che lo sia veramente, quella è una circostanza di fatto! Quando poi vede il cenno del capo fatto quando Ainley non può vederlo, schiarisce la voce … incapace di mentire quando le cose sono così ovvie, o semplicemente perché ha la finezza d'un cinghiale. «Dovrei proprio fare una... ronda, sì» per fortuna sapendo quanto buon sangue non scorra fra le due sa benissimo che non si aggiungerà. Spera, diavolo non proprio in quel momento che diavolo... e si solleva dalla sedia pronta a congedarsi subito dopo il padre, ma guarda te che tempismo. 
00:00 Ainley [Salone] Ardet, passando fra sedie e tavoli, indifferentemente sia sotto gli uni che gli altri, si fionda sulla ciotola. Lei d'altra parte distratta un momento da quella palla di pelo rossiccia sì, non ha modo di veder alcunché del cenno che Talesin ha fatto alla bruna, ma è la reazione di lei che li potrebbe tradire. Il silenzio di quella che dovrebbe essere la moglie del genitore comunque non giunge effettivamente come una sorpresa. Anche se è difficile dire cosa la sorprenda ultimamente e cosa no. Di fatto la biondina segue un momento l'allontanarsi della Leggenda prima di spostar l'occhi verdi sulla Berserker. Uno sguardo che si assottiglia un poco, penetrante quanto freddo, quasi malevolo accostato a quell'espressione seria e impassibile. No, non l'ha bevuta. Sì, sa. Questo quel che vorrebbe lasciar trapelare per Leniancha, oltre a un altro messaggio forse non altrettanto immediato. E che sia dannata se spreca una sola parola.
00:01 Ainley usa abilità: Intimidire