domenica 9 febbraio 2014

Diario - a Ryner - ventesima pagina

.:[ 27° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


Sono trascorse meno di dodici ore da quando il fuoco si è spento.
Ho passato la notte a guardarla bruciare, quella torre in cui mi hanno tenuta prigioniera per mesi e mesi. 
Sono incappata quasi per sbaglio in quella radura ma non ho potuto non riconoscere quella costruzione, appena mi sono avvicinata abbastanza da poter cogliere i vari indizi sparsi in giro.
La fredda pietra grigia si stagliava sin troppo austera verso il cielo e in un attimo è stato come se non fosse cambiato niente. Il cuore, il mio cuore mi si era bloccato in gola.
Ardet stesso si è rifiutato, come Runya, di avvicinarsi troppo.
Quei ricordi, i primi ricordi che ho della mia vita, sono tornati a tormentarmi ad occhi aperti e il suono della voce del mio aguzzino mi ha riempito le orecchie nonostante il luogo fosse deserto, disabitato.
Per me è stato troppo.
In meno di due ore mi sono procurata dei barilotti di pece ed ho regalato alle fiamme l'oggetto dei miei incubi più tetri. La sala delle torture, le prigioni, gli alloggi.. tutto.
Ormai è solo cenere in mezzo ad un cumulo di macerie: un pezzo del mio passato che vorrei dimenticare altrettanto facilmente. Magari fosse così semplice.
Non sono riuscita a dormire. Sono rimasta a fissare il fuoco dalla sommità della collina vicina, finché il ruggito delle fiamme non si è ridotto a un fioco sussurro. Poi me ne sono andata.
Non so ancora da che parte dirigerò ora i miei passi, non ho avuto modo di ragionarci con lucidità, ma farò il punto della situazione al Lago Arcobaleno. Ho bisogno di consultare una mappa e dovrebbero essercene nello studio di mio padre.


Diario - a Ryner - diciannovesima pagina

.:[ 24° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


Qui a Valle d'Ombra non ho ottenuto nulla.
L'ho percorsa da cima a fondo ma l'uomo di cui mi aveva parlato il capitano della nave volante altri non era che un reietto di Arishaig, un disertore che ha scelto la strada del brigantaggio.
L'ho incontrato sulla via del ritorno, lui ed un paio di suoi seguaci. Probabilmente malviventi che ha arruolato per strada. Se ci ripenso mi torna il voltastomaco.
Non daranno più noie alle genti di queste terre comunque: sono ormai niente più che concime.
Ci ho guadagnato un paio di lividi, ma niente di più serio e devo di nuovo ringraziare la mia buona stella. Un inconveniente è capitato ad Ardet: si è ferito incappando in una trappola di qualche cacciatore ed ora zoppica sulla zampa destra. Per farlo riposare lo faccio portare da Runya e gli devo lavare le bende due volte al giorno. Per lo meno queste terre non sono sprovviste di torrentelli e corsi d'acqua fresca. Una signora di un piccolo villaggio mi ha dato un impacco secco da applicare sulle ferite, sia degli umani ché degli animali.
Le persone che ho incontrato sin'ora a parte lei non si son dimostrate troppo ben disposte verso di me. Credo mi temano.. ma come posso dargli torto? Eppure ciò che appaio è esattamente ciò che sono. E tu lo sai meglio di me.

Diario - a Ryner - diciottesima pagina

.:[ 21° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


Caro Ryner,
tornata ad Arborlon ho preso la prima nave volante ed ora sto tornando a sud. Sto scrivendo proprio in volo.
E' costata un poco ma di soldi ne ho ancora abbastanza da poter risparmiare un po' di fatiche a me ed ai miei compagni di viaggio. Ne avevamo bisogno. Inoltre la via del cielo è di gran lunga più rapida e non posso perdere altro tempo prezioso.
Finalmente ho una pista, sebbene non possa dire che sia attendibile.
Me ne ha parlato il capitano di questa nave e ora mi sto dirigendo presso Valle d'Ombra, ove sembra che sia stato visto un uomo in nero non più di due settimane fa. La descrizione sembrava attendibile e ho ritenuto opportuno andare a vedere. Spero che questa sia la volta buona.

Diario - a Ryner - diciassettesima pagina

.:[ 19° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


Caro Ryner,
sono giunta ai confini delle Terre dell'Ovest e sono stata costretta a fermarmi qui. Davanti a me si staglia un'impressionante distesa d'acqua salata: il mare aperto.
Ho avuto un altro attacco..
E' stato molto forte, tanto da farmi perdere i sensi per qualche minuto.
Quando mi sono ripresa Ardet stava strattonandomi la camicia cercando di svegliarmi.
E' diventato molto più protettivo di questi tempi, sin da quando abbiamo iniziato questo viaggio. Anche l'affinità con Runya è aumentata. Mi vien il dubbio che io sia più portata ad aver a che fare con gli animali, piuttosto che con le persone.
Il loro affetto mi è di conforto di questi tempi più di quanto mi sarei aspettata.
Riesco a dormire qualche ora a notte soltanto grazie alla loro vicinanza.
Mi prendo cura di loro meglio che posso, nonostante la mia smania di proseguire, di andare avanti giorno dopo giorno.. è come se non potessi fermarmi, come se Talesin fosse solo a un altro giorno di cammino da me. Non posso perdere anche loro, non posso permettermelo. Sono tutto ciò che mi resta.

Diario - a Ryner - sedicesima pagina

.:[ 16° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


Sono nelle terre degli elfi.
Che originalità per cercare un elfo.
Mi sembra quasi scontato il mio fallimento qui.
Sto ripercorrendo l'ultimo viaggio fatto insieme, i luoghi dove ci siamo soffermati.. sto chiedendo di lui nelle locande lungo il cammino ma ancora una volta risulta più facile trovare un ago in un pagliaio. Le quattro terre sono fin troppo grandi... mi sto chiedendo se non sia proprio Talesin a non voler farsi trovare.
Certo, nemmeno nel mio caso è stato semplice aver mie notizie...
Andrò avanti, continuerò a viaggiare di terra in terra, di paese in paese.
Non mi importa di nient'altro.
Ritroverò l'unico affetto che ho al mondo.
Proseguirò verso ovest, poi ripiegherò verso le Terre del Sud.
Veglia su di me, Ryner.

Diario - a Ryner - quindicesima pagina

.:[ 8° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


A Tyrsis i risultati della mia ricerca non han dato frutti.. non è una città promettente per chi cerca informazioni di qualche genere, a quanto sembra. 
Domani mattina lascerò questo luogo per dirigermi a est: chissà che là io non abbia più fortuna.
A ripensarci tutto questo è molto strano. Le persone sembrano scomparire di continuo per queste terre... persone come Raisha stessa - che aveva assicurato sarebbe rimasta in contatto - non lasciano più traccia di sé. Temo per la vita di mio padre giorno dopo giorno... mi chiedo se sia ancora vivo più spesso di quanto vorrei.
Ma non ho intenzione di arrendermi.
Io devo sapere.

Diario - a Ryner - quattordicesima pagina

.:[ 3° giorno - 1° mese - 14° anno ]:.


Non ho trovato nulla di lui al lago, così come al castello non ha lasciato nulla: né un messaggio, né un saluto.
Se mi soffermo troppo a riflettere mi sembra di impazzire... sono diversi giorni ormai che ho abbandonato quei luoghi e ho intrapreso il mio viaggio. Che ironia: non era certo questo il viaggio a cui avevo pensato tempo fa.
Sono convinta che non possa essere scomparso nel nulla.. che se saprò ascoltare attentamente allora potrei scoprirne le tracce. Non ho più niente a trattenermi a Leah, non ho nulla a impedirmi di andare ed è meglio così. Se avessi avuto dei legami solidi con chi è rimasto, avrei continuato ad aspettare invano. Invece devo muovermi, devo essere attiva e andare avanti per la mia strada. Il ché vuol dire che farò tutto ciò che mi è possibile per seguire la sua.
E' l'unico membro della mia famiglia... lo ritroverò. Devo farlo.
Non potrei far altrimenti: non posso permettermi di lasciarmi andare allo sconforto.
Delle macchine di Antrax si è persa ogni traccia da tempo ormai e la via è libera.
Ho raccolto le mie cose e le ho trasferite tutte al Lago Arcobaleno. Preferisco fermarmi lì senza esser costretta a far ritorno al Castello delle Frecce Nere.
Ero venuta a conoscenza di un gruzzoletto che avevo messo da parte prima di perder la memoria ed ora farà esattamente al caso mio... chissà a che scopo volevo destinarlo... credo fosse qualcosa di importante... ora sarà speso per uno scopo altrettanto importante: la mia ricerca.
Non so bene da dove cominciare, ma escludo la città di Kern. Credo mi dirigerò a Tyrsis, sebbene dubito che otterrò dei risultati concreti laggiù.
Continuerò a tener traccia dei miei spostamenti e dei miei progressi qui, per non tralasciare nulla.

Diario - a Ryner - tredicesima pagina

.:[ 27° giorno - 12° mese - 13° anno ]:.


E' sparito.
Mio padre, Talesin Telrunya, è scomparso.
Non ho più sue notizie da almeno una settimana.. nessuno ne ha.
Il pensiero che mi abbia abbandonata qui, che mi abbia lasciata indietro e se ne sia andato di sua spontanea volontà mi è insostenibile. Non può essere vero: me l'ha promesso.
"Non ti abbandono..."
Non potevano essere solo parole. Io lo so che non erano solo parole.
Dev'essergli successo qualcosa, non c'è altra spiegazione.
Domattina partirò alle prime luci dell'alba e mi dirigerò al Lago Arcobaleno, presso la nostra dimora. Lì sicuramente troverò qualcosa di utile.

..non può avermi lasciata sola.