16:52 Erech [ Altopiano]
Gli ultimi caldi invogliano a stare all’aperto sebbene oggi sia
presente quella sorta di foschia che rende il cielo polveroso, non
limpido, un colore uniforme, senza sfumature che grava sulle teste degli
abitanti di Arborlon , Erech , forse per non annoiarsi, ha disposto
qualche mela marcia su dei grossi sassi, originando così una buffa
scultura, in realtà si è semplicemente costruita dei bersagli che ora
sta guardando seduta fra l’erba alta dell’altopiano, accanto a lei la
sua balestrina ad una mano adagiata a terra e già incoccata e messa, per
ora, in sicurezza, a dire la verità ora invece di giocare, una mela se la sta
proprio mangiando, una di quelle sane, una di quelle che ha dentro il
suo solito ed immancabile cesto, è in compagnia di Ainley [ se ti va prendine una] le dice osservando il panorama [ si sta bene oggi qui all’aperto, un pomeriggio impagabile]
gli occhi sono pieni della magia di quegli alberi, delle montagne ,
mentre sull’altro lato si stagliano le alte guglie della città
16:59 Ainley [Altopiano]
Una giornata che par quasi uggiosa nonostante la brezza che fruscia
fra le fronde, Runya legata ad un albero di poco distante e Ardet
sparito in esplorazione in mezzo all'erba alta. La pace di quel
pomeriggio è tale da averla indotta a stendersi, il mantello che le
drappeggia dalle spalle che giace sul terreno sotto di lei, ambo le mani
intrecciate dietro la nuca. Sta riposando, gli occhi chiusi, ma
sveglia, tant'è che alla domanda di Erech lì accanto non tarda a
schiuder un occhio fornito di relativa occhiaia per donarle attenzione { No .. magari dopo, al ritorno }
l'aria neutra, tranquilla, non ha quella sottile sfumatura scostante
che in altre occasioni non le manca, un ginocchio sollevato. Indossa la
cinta d'arme, alla quale è assicurata la daga mentre il coltello è stato
riposto nello stivaletto destro. Poche cose porta con sé a parte le
armi, il tutto racchiuso nella piccola scarsella che in cintura indossa
sul lato dritto.
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [17:03]
Non
è una delle giornate migliori che si possano desiderare ad Arborlon,
non è una di quelle belle giornate estive che tanto ci si aspetterebbe
di vedere anche se l’autunno, giorno dopo giorno si fa sempre più
vicino. Una giornata di foschia e vento, una giornata cupa che par
rendere anche la Bella un po più tetra del normale e di certo quella
sensazione di poter aver a che fare con le dannate macchine che aleggia
sulla città non aiuta di certo a render serena la capitale elfica. Calda
comunque la giornata spinge di tanto in tanto qualcuno a passeggiare
per le vie cosi da starsene all’aperto ed anche Erech, elfa dai candidi
capelli, sembra aver avuto un po la stessa idea. Son delle mele marce ad
aiutarla a passare il tempo e quel suo balestrino con il quale sembra
tanto desiderosa di fare un po di pratica, sapendo forse che, prima o
poi, dovrà usarla contro qualche avversario. Tra una mela marcia e
l’altra sembrano però anche esserci mele buone ed è una di quelle che la
giovane >> [17:03]
>>
sembra intenzionata a mangiare. Una bella mela rossa, lucida sulla
buccia e con solo un piccolo buchino nero su un lato. Ainley è li,
accanto a lei, sdraiata su quell’erba e sembra non voler per il momento
una mela, ma chissà, da un momento all’altro le mele potrebbero perder
d’interesse per entrambe. È Erech in effetti a sentir un verso tra la
foschia, un verso che sembra venir da sopra le loro teste. È il
bubbolare di un gufo che Ainley può intravedere roteare silenzioso sopra
di lei. Sarà a sette o otto metri d’altezza, non di più e compie
spirali sempre più strette mentre una gocciolina rossa si fa sempre più
vicina. La vede ingrandirsi davanti ai suoi occhi la mezzelfa e la sente
poi bagnata sul naso. Una bella goccia di vermiglio sangue, una goccia
che anche la studiosa delle polveri può vedere e riconoscere subito come
sangue. [17:03]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Per Ingressi @Naglfar@. [17:03]
17:09 Erech [ Altopiano]
A non troppa distanza da lei sta brucando Gwil abbastanza vicino al
cavallo di Ainley , sembra più interessato all’erba ed ai fiori che
divora con una velocità impressionante piuttosto che il resto che gli
accade attorno, Erech ogni tanto gli lancia un’occhiata mentre
smangiucchia, le piace stare all’aperto [ ora so che mi manderai a farmi gli affari miei] le dice ridacchiando dopo aver inghiottito un altro pezzetto di mela [ ma tu quelle te le porti sempre con te?] Erech di Ainley sa ben poco, [
quel tipo là..il marito di Nehinend è tuo padre vero? Forse è per
quello che indossi armi, hai seguito le sue orme..o sei stata costretta
non so..boh] lancia qualche ipotesi l’elfa, non certa che le
arrivino tutte le risposte, da deve pur finire la sua mela prima di
tentare di abbattere qualche mela marcia, ma l’udito viene solleticato
da qualcosa di diverso dal fischio del vento, le sembra il verso di un rapace che le
fa alzare il viso verso il cielo, come a cercare dove sia l’origine di
quel richiamo, e vista la distanza da Ainley anche lei dovrebbe vedere
di cosa si tratta [ ma…ma..che dici sta cadendo o cacciando..guarda come si muove..]
indicando con il mignolo alzato quel volatile che ora si intravede fra
la foschia,mentre lascerebbe cader a terra il torsolo della mela
17:12 Ainley [Altopiano]
Un suono giunge alle puntute, in vista fra quelle poche ciocche bionde
che son sfuggite alla coda alta in cui ella stessa ha legato i propri
capelli biondissimi. Volgendo lo sguardo di smeraldo di nuovo verso il
cielo infatti nota quell'uccello di nomea notturno che si prodiga in una
spirale sempre più stretta sulla sua testa. Un battito di ciglia, un
leggero inarcar di un sopracciglio e poi quel riflesso rosso, un attimo
prima che la sensazione umida di quell'unica goccia non le fa chiuder di
getto gli occhi mentre altrettanto istintivamente s'alzerebbe di scatto
a sedere { Ma che .. ? } sbotta, andando a tentar di passarsi
una mano sulla pelle del viso lì ove ha avvertito l'impatto,
allontanandola poi da sé per fermarla ad una distanza più consona a
esser esaminata. E sì, ne ha visto troppo in vita sua – quel poco che
ricorda – per non riconoscere la stria rimastale sulle dita: sangue.
Ancor sorpresa torna a scoccar un'occhiata al rapace, prima di
riabbassar l'iridi sull'albina e proferire in sua direzione { Non so, non mi è mai capitato che io sappia } sincera, ha del tutto mancato di rispondere al primo dire di Erech essendo stata distratta ed ora par averlo dimenticato.
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [17:18]
Quel
gufo continua in quella sua spirale discendente e mano a mano che si
abbassa entrambe possono vedere come grandi chiazze di sangue ricoprano
il suo piumaggio. Sembrano esser tante al punto da appesantirlo nel suo
volare, da renderlo instabile in quei battiti di ali che, solitamente
silenziosi, oggi sembrano far un rumore bagnato. Si avvicina quel gufo,
discende sempre più mentre Erech mangia quella mela e, tra un morso e
l’altro, può veder un piccolo inquilino roseo nella bianca polpa. Un
piccolo vermetto che sembra abitar li e che vien lasciato cadere assieme
al torsolo. Vede quel gufo la Druida Di Paranor e mano a mano che si
abbassa, fino ad andarsi ad appollaiare ad un paio di metri da loro,
inizia ad aver la netta sensazione d’averlo già visto da qualche parte.
Ainley, avendo avuto modo di conoscere diversi rapaci al castello delle
Frecce Nere, può capire come non sembri essere ferito e come quel suo
volare distorto sia dato più che altro dall’appesantimento del sangue
>> [17:18]
>>
ed, adesso che si è appollaiato, di quel pezzo di stoffa bluastra che
stringe tra le zampe. Entrambe vedono ovviamente la stoffa ed all’elfa
una nuova immagine passa davanti agli occhi. Ricorda d’aver già visto un
pezzo di stoffa simile, ma stà a lei capire dove ed in che occasione.
Sembra a primo impatto la visiera di un cappello, un qualcosa di rigido e
deformato reso logoro dagli artigli del rapace. Piccoli rimasugli di
terra e di fango ed altro sangue a completar lo strano quadretto. [17:19]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Per Ingressi @Naglfar@. [17:19]
17:25 Erech [Altopiano]
Le rimangono le domande senza risposta alcuna, ma del resto il momento
fa porre l’interesse di entrambe su ben altro, sbalordita Erech osserva
ciò che rimane fra le dita di Ainley [ ma dici sia stato ferito da qualche cacciatore? Ma è strano, a quest’ora e poi un gufo..qualcosa non va]mentre
già l’animo suo si mette in allarme, uno sguardo ai cavalli come a
comprendere da loro se siano in uno stato di agitazione oppure stiano
continuando a brucare, ma non le pare che vi siano altri segni che stia
giungendo qualcosa se non quel gufo, la fatica che fa a volare è
evidente, ma sembra che il problema derivi dal fatto che il piumaggio è
bagnato di sangue, ma da come atterra non si dirette lui il ferito [ guarda Ainley stringe qualcosa fra le zampe ] cercando ora di avvicinarsi, quel volatile ha qualcosa di familiare per Erech le ricorda quello del vecchietto della grotta, ma non può esserne del tutto sicura, ma vi è un altro indizio, quella stoffa [ ma..non può essere] mentre cerca di avvicinare la mano al gufo , una sorta di paura le si dipinge sul viso, gli occhi chiari allarmati [ deve essere successo qualcosa allo stregone..alla Valle di Rhenn]
scuote il capo,vorrebbe forse prenderlo quel pezzo di stoffa, distende
la mano, ma senza giungere a distanza del grande becco ricurvo del gufo [ Ainley dici che mi becca se provo a prenderlo?] molto insicura
17:30 Ainley [Altopiano]
Una visione abbastanza macabra quella del rapace, con così tanto
sangue a inzuppargli il piumaggio come quel pezzetto di stoffa che tien
tra gli artigli. Non appare ferito, né il suo volo discendente le ha
dato impressione di essere instabile: ha notato la stessa tendenza in
Altais nel scendere di quota. Si sta ancora sfregando le dita della mano
che ha usato per pulirsi il naso, in un tentativo di togliersi quel
sangue quasi rappreso dalla pelle. Con un unico movimento fluido e
discreto si spazzerebbe l'arto affondandolo nell'erba lì accanto, in una
breve ed energica carezza. Nel frattempo l'occhi di lei non si
abbassano ma dal gufo volgono su Erech, seguendone l'avvicinarsi. Lei
non sembra altrettanto ansiosa ma si alzerebbe in piedi, perlustrando
una volta in eretta postura ciò che intorno a sé i suoi occhi di quel
verde scuro possono cogliere. Torna sull'albina e sul gufo soltanto
quando le giunge la sua affermazione riguardo uno stregone. L'aria
interrogativa vien comunque subito meno quando l'ultima sua domanda la induce a rispondere con una certa sicurezza { Fossi in te non ci penserei nemmeno .. non a mani nude }
afferma con quella calma piatta. Accennerebbe pertanto a slacciarsi il
mantello per farlo scivolare da un lato e quindi, reggendolo nella
destra porgerglielo { .. avvolgiti le mani con questo se proprio proprio }
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [17:36]
L’elfa
ricorda e ricorda bene. Quello è proprio il gufo del vecchietto trovato
a quella grotta e quello che stringe nelle mani è il cappello
dell’alchimista. Lei si fa domande, ne fa anche alla compagna di
viaggio, dubbiosa e paurosa di venir beccata, ma quel gufo non sembra
esser assolutamente minaccioso ed anzi, vedendo la mano dell’elfa farsi
avanti allunga lui stesso la zampa lasciando andare lo straccio. Trovano
sul cencio una richiesta di aiuto, quella sola parola, inequivocabile,
scritta con un carboncino e con una scrittura tremolante. Le lettere
sono macchiate, deformi quasi per il carboncino sbavato ed il gufo
continua a bubbolare, stanco, provato. A quelle ultime parole il
volatile sembra allargar le ali e far un verso ancor più strano, più
acuto degli altri come se avesse capito che le due ragazze sembrano
poter fare al caso loro o più semplicemente, ha riconosciuto l’elfa.
Ainley intanto riesce senza problemi a ripulirsi alla perfezione quelle
dita ed anche sul naso >> [17:36]
>>
non rimane più di un minuscolo puntino, praticamente invisibile e che
se ne andrà la prima volta che laverà la faccia, Ainley che passando il
mantello ad Erech si guarda anche attorno e nella foschia può veder una
sorta di sagoma, qualcosa di innaturale per via dei contorni troppo
dritti e troppo squadrati. La vede a distanza, mezza imboscata e poco
fuori dalle rampe dell’Elfitch. Attorno può poi veder anche del
movimento, qualcuno o qualcosa che gli gira attorno, un po come fossero
avvoltoi. Sagome longilinee che si abbassano diventando quasi rotondi e
poi tornano ad alzarsi, riprendendo a girare attorno alla sagoma quasi
cubica. [17:36]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Per Ingressi @Naglfar@. [17:37]
17:44 Erech [ Altopiano] L’idea di Ainley le sembra ottima, un minimo di precauzioni senza alcun dubbio non guasta [
sai che hai avuto un’ottima idea? Se fossimo in un’altra situazione non
mi passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di avvicinarmi, ma
temo sia accaduto qualcosa ad una persona, la stessa che mi regalò il
mio bastone dei boschi, se fosse in pericolo dovrei almeno andare a
vedere] giustifica così la propria eccessiva baldanza in
quell’operazione che potrebbe sembrare un azzardo per chiunque, sta di
fatto che mentre prova ad avvolgersi il braccio destro con il mantello
dalle zampe del rapace cade quel lembo di stoffa [ mi sa che questo è un pezzo del suo cappello, non se ne sarebbe liberato così facilmente]
il viso di Erech si fa ancora più cupo mentre cerca, rigirando la
stoffa, una traccia, un segno, qualsiasi cosa le possa dare una minima
indicazione ed infine eccola quella scritta che inizialmente le pare
illeggibile, ma Erech cerca di decifrarla, rimane su quelle lettere fino a che non riesce a dar loro un senso logico [
che l’Eterea lo aiuti, è una richiesta di aiuto devo trovarlo Ainley,
al più presto..ma come posso fare? Andare da sola potrebbe essere un
suicidio, ma non posso nemmeno lasciarlo là, da solo, o addirittura
moribondo] quasi una lacrimuccia quella che appare ai lati degli
occhi dell’albina ed al momento ancora non segue la direzione dello
sguardo di Ainley
17:49 Ainley [Altopiano]
Il gufo sembra abbastanza addomesticato invero e docile a lasciar loro
quel pezzo di stoffa. Il tempo di appurare che su di esso è stata
impressa una sbavata richiesta di aiuto e la mezzelfa, abbassando il
braccio la cui mano stringeva la nera stoffa, torna a volger lo sguardo
di smeraldo in direzione di quella sagoma che avea avvistato nella
foschia. Fessurizzando lo sguardo ne esaminerebbe i dettagli visibili a
quella distanza, tentando di carpire qualcosa di più in quelle figure
che dal cielo si altalenano in quella che così a occhio sembra una
costruzione artificiale { Laggiù c'è qualcosa .. } annuncia ad
Erech, senza distoglier ancora lo sguardo, magari la vista dell'elfa può
rivelar qualcosa di più di ciò che alla mezzosangue invece è precluso
per natura. Una pausa { .. sembra quasi che sia già tutto finito .. se ci tieni possiamo andare a controllare } uno sguardo ad Erech, tenendole la mano sinistra – chissà se per aver il suo mantello o per aiutarla. Soltanto poi, quando avrà ottenuto l'una o l'altra cosa o entrambe insieme,
infilerebbe pollice e medio della dritta in bocca, per emettere un alto
fischio penetrante, seguito da un alto richiamo a voce, tono perentorio
{ ARDET !! } il suo solito modo di attirarne l'attenzione insomma, specialmente per mangiare.
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [17:55]
Scossa,
decisamente agitata la Druida Di Paranor che apprende cosi che è
successo qualcosa al vecchietto aiutato tempo addietro. Una scritta su
un pezzo di cappello, l’idea ed il ricordo di quel bastone dei boschi
che lui stesso le ha donato in un giorno di tempesta quando lei lo aiutò
a liberare la grotta da quella pozione andata male. Preoccupata pensa
al peggio, lo crede moribondo, in difficoltà e cerca aiuto in Ainley, in
quella mezzelfa spesso menefreghista che oggi par invece intenzionata
ad aiutare. Indica all’elfa la direzione ed Erech, alzando gli occhi,
può veder come su quella sorta di cubo ci siano tre cerchi ed un
semicerchio che gira. Sono ai quattro angoli del cubo, ad un centinaio
scarso di metri da loro. Ainley intanto decide di richiamare la sua
volpe, Ardet e lo fa con un fischio. Le dita si infilano in bocca ed un
turbine d’aria lascia uscire quel sibilo forte ed acuto assieme al nome
della volpe. Lei la vede avvicinarsi, la vede muoversi tra l’erba ed in
un >> [17:55]
>>
batter d’occhio far spuntare fuori il suo musetto. Sia l’elfa sia la
mezzelfa notano intanto che, al fischio di Ainley, quelle figure
longilinee si siano fermate. Immobili per lunghi istanti e delle tre che
erano una comincia ad allontanarsi, lo fa con una certa velocità,
scomparendo in un batter d’occhio tra la foschia. Le altre due figure
invece cominciano a muoversi con più frenesia, corrono ancor più
velocemente attorno a quella struttura che, a vederla da lontano, sarà
altra un metro e mezzo, centimetro più o centimetro meno e più
velocemente si abbassano ricominciando poi, quasi ripetitivamente quel
movimento. [17:55]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Ingressi Chiusi. @Naglfar@. [17:56]
18:03 Erech [Altopiano]
L’immaginazione a volte è una gran brutta creatura, soprattutto quando
crea immagini nella mente dorse peggiori di quanto non siano in realtà ,
la ragione invece aiuta, come sempre a farsi uno scenario più
realistico [ se ha scritto, forse è solo ferito…ma..io credo sia vivo..]
si le sta nascendo quella speranza, anzi ha proprio bisogno di
crederci, mentre Ainley la richiama all’ordine, lo sguardo chiaro viene
diretto verso ciò che le indica Ainley [ hai ragione, c’è qualcosa , ma quei volatili..non sono di buon presagio Ainley ] mentre le stringe forte la mano che la mezza ha avvicinato a quella di Erech [ ma tu te la senti di andare a vedere?..sembrano avvoltoi e quelli…beh quelli stanno dove c’è carne morta] sembra incerta Erech ed è solo il pensiero dell’alchimista che la fa procedere in quella direzione insieme a Ainley [ prendo la mia balestrino ] flettendosi e cercando di prenderla da terra con la mano rimasta libera e rialzando il viso verso quello strano oggetto che le si para all’orizzonte, ancora lontano mentre aggiunge [
non sembra qualcosa di naturale Ainley, angoli così perfetti e cerchi
non capisco cosa sia, ma c’è anche qualcuno là attorno..] cercando
però di non trattenere Ainley e notando come il suo fischio acuto abbia
fatto allontanare una di quelle figure che poco prima trafficavano
attorno al cubo [ Ainley perché non provi di nuovo? Sembra che gli dia fastidio quel suono] mentre vede arrivare Ardet [ ehi piccolo]
18:10 Ainley [Altopiano]
Espira con discrezione dal piccolo naso, i muscoli delle spalle che in
un certo qual modo si rilassano mentre Ardet appunto sbuca dall'erba e
si muove in direzione loro. La mezzelfa, che stava per muoversi in
direzione uguale e contraria a quella del volpacchiotto per farglisi
incontro, si ferma sul nascere a causa delle parole di Erech. Allora
lanciando un'occhiata, l'ennesima, alla forma nella foschia abbozza una
smorfia { vediamo } concede infine, tornando a porre pollice e
medio fra le labbra. Un nuovo fischio, un po' più prolungato.
Attenderebbe di veder ciò che accade e nel mentre risponderebbe
all'albina { Non credo avrò alcun problema riguardo la presenza di morti } afferma, in tutta franchezza, senza l'ombra di ironia o scherno. Indi propone { Andiamo a piedi, se ci fosse ancora qualcuno meglio non dargli altro modo di accorgersi che ci stiamo avvicinando } e dopo uno sguardo in attesa di un cenno o una replica da parte di quella che è la sua temporanea compagna di avventura la biondina si muoverebbe, sicura d'esser
seguita, con un passo regolare quanto caratterizzato da una falcata
ampia e decisa.
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [18:14]
Erech
si arma di balestrino e comincia a muoversi con la mano tenuta stretta a
quella di Ainley. Si avvicina in quella foschia continuando a far
domande e congetture, a farsi passar per la mente le idee più strane.
Forse il vecchietto è morto, forse ci sono avvoltoi che girano attorno
ad una carogna o forse è successo altro. Chissà. Lei ne nota una
allontanarsi e chiede alla mezzelfa di provare di nuovo mentre
l’avvicinarsi aiuta entrambe ad avere altri dettagli, altre piccole
informazioni per quello che stà accadendo laggiù. Quella sorta di cubo
si rivela essere un carro, i tre cerchi tre ruote intere ed il
semicerchio una ruota rotta che continua a girare, cosi come girano le
altre solo che quella, essendo appunto rotta, si riesce a distinguere
meglio. Possono vedere come le due figure rimaste siano due persone, una
più grande ed una più piccola. Una par un elfo adulto mentre l’altra
par essere quella di un elfo in fase di crescita, forse un adolescente.
Entrambe sembrano girare >> [18:15]
>>
attorno al carro e raccogliere cose che vengon messe in dei sacchi.
Avvicinandosi ancora un po vedono i cavalli giù ribaltati nel fosso,
entrambi feriti. Al nuovo fischio di Ainley quelle due figure si fermano
ancora, ma non se ne vanno, anzi, iniziano ad innervosirsi. [Muoviti
che arriva qualcuno, sbrigati razza di imbecille.] favella quello più
grande dei due mentre una nuova voce si aggiunge, una terza, stanca,
malandata, malmessa. [Aiutatemi, poi facciamo, ma voi aiutatemi.]
bofonchia quella voce che par venire da dietro al carro e che sembra
rivolta ai due tizi. [Zitto vecchio, buona grazia che non ti diamo il
colpo di grazia.] favella ancora quel tizio mentre si affretta ancora e
ancora. Solo sibili quelli che li raggiungono, una voce tanto ovattata e
bassa da esser udibile solo adesso che sono ormai ad una ventina di
metri da loro, ancora nascoste dalla foschia. [18:15]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Ingressi Chiusi. @Naglfar@. [18:15]
18:22 Erech [Altopiano] Cerca di star dietro al passo deciso di Ainley [ ehi ma che mangi solitamente? Sei più veloce di un destriero al galoppo]
lo dice sul filo di un sussurro, per evitare di farsi notare troppo,
alzando quel cappuccio che le serve per coprire la chioma troppo
evidente, nella mano destra stringe la sua balestrina [ beh se ci
sono i vivi per forza di cosa esistono i morti, anzi spesso i secondi
diciamo che non fanno alcun danno..se ne stanno belli distesi e non
creano problemi] non che ad Erech piacciano, si intende, ma ha già
imparato che i vivi sono il vero problema e non si impressiona nel
pensare che vi possano essere dei morti, nell’avvicinarsi la scena le
diventa più nitida [ certo che a fantasia sto messa bene io…, è solo un carro…malefica foschia] mentre inizia anche a capire come quel carro abbia avuto qualche problema che gli occupanti stanno tentando di risolvere , lo vorrebbero fare in fretta a quanto pare [ hai sentito Ainley..sembra che abbiano un vecchio…ma senti come gli parlano? E se fosse …si quello del cappello?]
domanda, ma al tempo stesso ha un poco di paura, ha solo la sua
balestrino e lei, Erech, l’ha sempre e solo usata contro oggetti
inanimati [ bisognerebbe capire se è lui prima di metterci in pericolo e farci vedere] sussurra più piano che può Erech
18:27 Ainley [Altopiano]
Man mano che si avvicinano, nascoste dalla foschia, la mezzosangue
coglie altri dettagli. Spalanca un poco di più le palpebre nel
riconoscere in quelle due sagome rimaste delle persone. Elfi o no la
giovane, a portata d'orecchio, inizia a muoversi con una certa cautela e
lasciando la mano di Erech andrebbe a sguainare la daga con la destra,
la lama che dovrebbe non produrre alcun suono contro il fodero
internamente rivestito di stoffa. Una rapida occhiata per cogliere tutti
i particolari e la di lei espressione si farebbe tesa e guardinga al
contempo. Intanto Erech parla, parla, parla e alla fine la mezzelfa le
lancia un'occhiata mormorando a voce molto bassa un { .. certo che sei una chiacchierona }
senza alcuna malizia, semplicemente un dato di fatto e forse un velato
suggerimento ora a tacere. Cercando una qualche copertura alla fine la
mezzosangue indica il fosso a lato, prima di muoversi in quella
direzione, un po' più accucciata di poc'anzi, e cercar di
raggiungerlo per lasciarvisi scivolare dentro, ovviamente soltanto nel
caso sia asciutto o comunque con acqua poco profonda e facile da evitare
di disturbare infilandoci un piede dentro.
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [18:32]
La
studiosa delle polveri appare sempre più titubante, sempre meno
propensa ad aiutare l’uomo in difficoltà, forse per paura di rimetterci
le penne o forse per preoccupazione. Indugia ed aspetta, ma il tempo
passa ed ogni istante può far la differenza tra la vita e la morte.
Fattò stà che il tempo passa e l’elfo più grande appioppa a quello più
piccolo un sacco. [Muoviti, portalo via che quella meretrice di tua
mamma se l’è già data a gambe.] bofonchia coronando quell’attimo d’amore
paterno con una pedata nel sedere dell’adolescente che, senza farselo
ripetere due volte, sacco in spalla, inizia ad allontanarsi per la
stessa via presa dall’altra figura, quella allontanatasi con il primo
fischio di Ainley. La mezzelfa molla la presa sulla mano dell’elfa ed
inizia ad estrarre quella daga che scivola fuori dal fodero senza nessun
problema e senza fare nemmeno il più piccolo suono. Comincia cosi a
camminare verso quel fosso che non è però un fossato con tanto di acqua,
è solo una >> [18:33]
>>
scarpata, un dirupo, un greppo alto forse una decina di metri e che
scende gradualmente, anche se molto ripido. Lei ci si avvicina e poco a
poco ci scivola dentro allontanandosi da Erech che rimane per il momento
sulla strada e che, ancor una volta, può vedere il bubbolante gufo,
sempre più stanco, svolazzare sopra al carro ribaltato, ancora una volta
a sei o sette metri d’altezza. Ainley avvicinandosi ulteriormente può
vedere come ci sia un vecchio con il volto insanguinato e con le mani
che si tengono strette attorno ad un piede, lo vede cercare di tanto in
tanto d’alzarsi, ma le forze sembrano iniziare a venire meno. Vede anche
un bastone molto simile a quello di Erech, un bastone dei boschi
totalmente bianco, ma che è spezzato a metà. La punta è rimasta
infilzata nella terra mentre l’altra parte è ancora li, vicino al
vecchio con la tunica blu addosso. [18:33]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Ingressi Chiusi. @Naglfar@. [18:33]
18:42 Erech [Altopiano]
Il segnale di Ainley è chiaro, sarebbe ora di tacere e magari cercare
anche di procedere nella maniera meno evidente possibile , ovvio che ora
sia tempo di arrangiarsi un pochino nel nascondersi se vogliono capire
chi ci sia su quel carro, la mezzaelfa sembra cercare un fosso, Erech la
segue con lo sguardo fino a vederla quasi sparire dentro , l’elfa
invece rimane su quel sentiero e se prima poteva avere un dubbio ora
capirebbe da mille segnali che quel vecchio sul carro è proprio
l’alchimista, si prende quindi di coraggio ed avvicinandosi fino a
trovarsi a circa quindici metri dal carro alzar ebbe la sua balestrino
ad una mano cercando di mirare quell’unico essere oltre al vecchio che pare essere rimasto sul carro [ fermi lì..liberate quel vecchio siete sotto tiro] sperando anche nell’eventuale coraggio di Ainley [ siete tutti sotto tiro..lasciatelo andare e non vi sarà fatto nulla]
ma nel frattempo avrebbe già alzato il braccio portandolo parallelo al
terreno e manterrebbe piegato un poco il capo in direzione di
quell’unico occhio di metallo nel quale far passare lo sguardo fino a
raggiungere il petto dell’elfo più grande, trema un poco Erech, ma al
momento non ha altro modo per liberare il suo amico
18:45 Ainley [Altopiano]
Potendo giovare del riparo del greppo a lato strada lei si avvicina,
potendo così farlo senza essere vista. Quello che, stando alle voci, non
è altri che il figlio di una coppia di briganti da strapazzo si
allontana e il padre di famiglia rimane lì da solo. Un unico elemento
che continua ad aggirarsi lì, ad arraffare. Al vecchio la mezzosangue
non dona più di un'occhiata, ben presa dal seguire gli spostamenti
dell'ultimo farabutto. Poi Erech attira l'attenzione a quel modo e forse
capita proprio a fagiolo. Infatti la biondina a quel punto tenterebbe
di risalire sulla strada cercando di trarre beneficio dal carro stesso
per non farsi notare e magari arrivar alle spalle dell'elfo in
questione. Quel suo tentativo culminerebbe in un puntargli la punta
della daga dritta in mezzo ai lombi, in una pressione che vorrebbe esser
minacciosa tanto quanto freddo e tagliente il suo tono di voce { Guarda chi abbiamo qui ? Un furfante da due soldi .. ti conviene non provare a fare scherzi, non siamo tipe clementi }
non è particolarmente alto il volume, ma quasi sibilante, minacciosa
certo mentre altrettanto marmorea si fa la sua espressione.
18:46 Ainley usa abilità: Intimidire
18:46 Ainley usa abilità: Armi e protezioni leggere
Erech $dadi10 Per Favore. [18:47]
Erech tira 10/10
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [18:53]
Cosi
Erech decide di agire e lo fa sfruttando quel balestrino già carico
raccolto sull’erba. Già incoccato e pronto per scagliare quel dardo non
deve che essere sollevato e mirato contro l’avversario. Lei lo fa
semplicemente, quasi istintivamente vista la poca affinità con le armi e
la foschia che di certo non aiuta tantissimo. Mette in linea il suo
occhio con l’occhiello della balestra e quella linea retta va a puntarsi
proprio contro il petto del manigoldo, la, dove un cuore pulsante
dovrebbe trovarsi. Sono parole secche e decise quelle che escono dalle
sue labbra, parole fatte da chi non s’aspettava forse di essere sotto
tiro visto che di altri rumori ed altri fischi non ne avevano sentiti.
Sobbalza quell’uomo d’elfica stirpe rimasto ormai solo e di colpo lascia
cadere quel fagotto pieno di verdure, ortaggi ed altre cose buone da
mangiare raccolte dal carro ribaltato. [Ma noi eravamo qua solo per
aiutarlo. Lo stavamo soccorrendo. Non stavamo facendo nulla di male.]
favella >> [18:53]
>>
guardandosi attorno e cercando di rigirare la frittata per evitare guai
mentre gli occhi ed il corpo intero son puntati verso la direzione
dalla quale arrivano le voci. Ainley sfrutta l’attimo, ha colto il
momento giusto per saltar fuori da quella foschia e forse grazie anche
all’azione di Erech che l’ha distratto riesce ad arrivare alle spalle di
quel tizio puntandogli la daga in mezzo alla schiena, la, poco sopra al
sedere dove, senza troppi problemi, potrebbe infilzar i reni. [Un
furfante? No, sono solo un brav’uomo che cercava d’aiutare un
vecchietto, niente furfante.] bofonchia, ma per le due è palese che
quello non era altro che un tentativo di rapina ai danni d’un vecchietto
sfigato. Rimane cosi fermo l’uomo, con le mani che poco a poco si
alzano e si portano larghe oltre le spalle, mostrandole bene, sia ad
Erech sia ad Ainley. Ormai ce l’hanno in pugno, a loro le prossime
mosse. [18:53]
GDR GO. Turni Liberi. Tredici Minuti Per Postare. Ingressi Chiusi. @Naglfar@. [18:53]
19:00 Erech [Altopiano]
Le si torcono quasi le budella a tenere quel tipo sotto mira, le trema
anche lo stomaco, e non è certo la situazione migliore per scoccare un
dardo, ancora una volta Erech però farebbe appello alla propria
concentrazione e come se volesse richiamare la magia, inizierebbe a
respirare un maniera sempre più lenta e tranquilla cercando
nell’autocontrollo un prezioso alleato, l’indice è già accanto a quella
sorta di grilletto che dovrebbe far ruotare il noce, quando Ainley
termina quello che Erech potrebbe definire un perfetto agguato, mentre
la mezzaelfa definisce se stessa ed Erech due tipe poco clementi, forse
non sapendo che per poco l’elfa non se la farebbe nelle mutande , ma
dicevamo l’autocontrollo la aiuta a non flettere il braccio che sostiene
il teniere, si avvicina lentamente sempre mantenendo la mira , mentre
vede le mani di quello che ai suoi occhi è un farabutto [ ma non dite assurdità, è palese cosa stavate facendo e basterebbe chiederlo a questo mio conoscente] indicando il vecchietto , non lo vuole certo uccidere, ma nn può nemmeno lasciarlo andare [ state fermo, ora vi leghiamo e poi direte le vostre ragione a qualcuno che potrà giudicarvi , manigoldo] il massimo che lei possa dire e cercando della corda lì attorno [ che ne dici Ainley?] dopotutto sono state compari in quella sorta di agguato e soccorso
19:03 Ainley [Altopiano] { Seh seh .. }
non è convinta, nemmeno un po' e quell'unico commento saccente in
direzione del malfattore le esce spontaneo dalle labbra. Nel mentre
accentua appena la pressione della daga, quel che dovrebbe bastare a
incidere uno strato di abiti indossati dall'elfo. Un'intimidazione
chiara e semplice, che non dovrebbe aver bisogno di parole per essere
rimarcata. { Mah, se proprio proprio .. } ribatte intanto ad Erech, dopo che ella ha chiesto il suo parere { .. io lo farei fuori subito }
Uno sguardo a ciò che questo tizio ha lasciato cadere e può così notare
che si tratta soltanto di ortaggi, nulla di valore in realtà, ma non si
può mai dire. Ne esaminerebbe i fianchi soltanto con l'occhi per ora,
alla ricerca di un'eventuale arma { Slacciati la cinta } proferisce, sempre con lo stesso medesimo tono di voce privo di inflessioni { .. e dammi un motivo sonante per non trapassarti da parte a parte } un sorrisetto del tutto maligno.
19:03 Ainley usa abilità: Intimidire
Stop Alle Azioni. Attendere Responso. [19:10]
L’uomo
tenuto sotto tiro non ha più nessuna possibilità di darsela a gambe
visto che, qualsiasi movimento, produrrebbe nefaste conseguenze ed
Erech, fattasi ormai vicinissima a lui, ormai non potrebbe sbagliar mira
nemmeno volendolo. Quella sagoma è ormai troppo grande davanti a lei
per permetterle di sbagliare ed anche il manigoldo sembra essersene
accorto, tant’è che, ormai rassegnato, fa tutto ciò quello che gli viene
chiesto. Un manigoldo alle prime armi o forse un manigoldo troppo
stolto per poter mettere in piedi qualcosa in più di una rapina di
fortuna ai danni di un vecchietto sfortunato. [Piccolina, siete voi? Per
la seconda volta mi aiutate. Una ruota si è rotta, i cavalli sono
inciampati e finiti di sotto, ma cadendo mi hanno portato dietro con il
carro e guardate. La mia caviglia. Forse è rotta.] favella mostrando
come non sia più proprio dritta. [Farmi fuori subito? No, no, no. Non ne
vale la pena, ho moglie e figli io.] bofonchia intanto quel pezzente
mentre Ainley >> [19:11]
>>
va in cerca di armi ed intima di slacciarsi la cinta. Il tipo con il
coltello che comincia a spingersi dentro la carne e già qualche
gocciolina di sangue inizia ad uscire, non batte ciglio e va a
slacciarsi la cinta, ma non cadono armi. Cadono direttamente i pantaloni
e quel tizio si ritrova praticamente in mutande con il viso rivolto
verso Erech ed il sedere rivolto verso Ainley. Unica fortuna per le
ragazze è forse l’arrivar di una pattuglia di elfi, alcune vedette
richiamate forse dal movimento, che paiono farsi sotto. [Che succede?]
domanda uno di loro e subito il vecchietto si premura di raccontar tutto
spiegando anche come le due donzelle l’abbiano aiutato. [Bene, lo
prendiamo noi in consegna. Riuscite a portare il vecchietto
all’infermeria?] domanda soltanto il soldato aspettando una loro
risposta prima d’agire e portarsi via quell’elfo, ancor in mutande visto
che non gli danno la possibilità di ritirarsi su i pantaloni, non li
per lo meno. [19:11]
GDR END. Complimenti A Tutti. Punti E Resoconto A Breve. @Naglfar@. [19:12]
19:17 Erech [Altopiano]
Le indoli sono diverse, questo è palese, ma per Erech risolverla con un
poco di diplomazia e senza spargimenti di sangue sarebbe la cosa
migliore , inoltre consegnarlo alla giustizia significherebbe fargli
scontare la giusta pena per ciò che ha fatto, senza lasciarlo impunito,
ma al tempo stesso senza ucciderlo e toglierlo alla sua famiglia,
sperando che una sonora punizione possa riportarlo sulla retta via,
mentre Ainley è alle prese con il farabutto l’alchimista riconosce Erech
[ che paura che mi avete fatto prendere stavolta] abbassando la belestra ora che vede giungere una pattuglia [ certo che son io e voi, ne combinate sempre qualcuna, per fortuna avete il vostro gufo…] e proverebbe ad avvicinarsi a lui [ bisogna che vi porto a farvi curare, guardate come siete messo, non potete stare così]
dimenticandosi per qualche istante di Ainley forse alle prese con le
varie spiegazioni di rito e non degnando più di uno sguardo il manigoldo
ora in mutande
19:21 Ainley [Altopiano]
Arrivano uomini in arme, una pattuglia proveniente da Arborlon
probabilmente che con disappunto malcelato della mezzosangue prende in
custodia il brigante. La ragazza rinfodera la propria lama, dopo averne
pulito il filo con un movimento discreto sulla stoffa del carro lì
vicino. Si attarda a confermare con nuova indifferenza la versione del
vecchio, spiegando con fare spicciolo le motivazioni che potrebbero
averle mosse – e riconducibili ad Erech più che a lei. Indi, lascia
l'albina alle prese con l'anziano stregone o alchimista che sia,
tornando indietro per recuperare i cavalli e il volpacchiotto.