21:12 Ainley [Esterno Cancelli]
Ormai è un po' che se ne sta ferma all'esterno dei cancelli,
appoggiata ad uno degli alberi che contornano le strade della città. Il
mantello la ripara da quell'insistente pioggerellina, al tempo stesso
facendola apparire una figura oscura, cupa e silenziosa mentre da sotto
l'ombra del cappuccio fissa i cancelli che danno accesso ai giardini.
Non le han permesso di entrare, come in altri luoghi ed altri divieti e
lei se ne sta lì, schiena al tronco, braccia incrociate sotto la nera
stoffa, una ciocca di capelli biondi sfuggita oltre l'orlo del cappuccio
e oramai intrisa d'acqua piovata.
21:14 Nehinend [ Giardini – Cancello ]
Si può dire sia rinfrancata nello spirito dopo la visita ai Giardini.
Ci ha passato buona parte del pomeriggio sotto le fronde dell’Eterea,
senza disturbare nessuno e senza farsi vedere se non dalle Guardie Nere
vigili, nascoste da qualche parte. Ora, però, è tempo di tornare verso
la propria camera, di lasciare la quieta atmosfera dei sentieri per
percorrere nuovamente la strada di casa. La sua uscita è annunciata dal
flebile stridio del ferro, poi dal suo tocco secco durante la chiusura –
quasi ermetica – della serratura. Un ultimo saluto che lascia alla
penombra di fronte a sé guardando, brevemente, la Dimora degli Eletti
che svetta nel buio con un dorato candore. Il ricordo della sua vita
passata tra quelle mura per un istante si fa prepotente, soffocante,
assorbendo ogni pensiero senza possibilità di scelta. Tentenna, in
maniera visibile, decidendo se rientrare o se, semplicemente, scappare
il più lontano possibile da li. Le dita stringono con forza le inferriate, tanto da far sbiancare le nocche. Poi un
sospiro, lungo e stanco. La pioggia, per ora, non sembra sfiorarla.
21:15 Erech [ Giardini-verso i cancelli]
Piove, questo è innegabile, ma quel bel mantello cerato le permette di
aggirarsi per le vie di Arborlon senza bagnarsi troppo, è stata a lungo
nel Paranor ed ora le fa piacere muoversi fra la gente, osservare cosa
accede in quella città, ma uno dei posti che più le fa piacere
raggiungere sono proprio i cancelli dei Giardini della Vita, lo stesso
luogo da dove aveva assistito a quel rito con con l’Eterea sceglieva i
suoi Eletti , quel posto, malgrado le sia vietato l’accesso le dona
sempre un senso di pace e non è raro che la sera, prima di rientrare in
Locanda Erech non si soffermi qualche minuto proprio in quel luogo, è lì
infatti che si sta dirigendo l’albina, con il suo passo tranquillo,
cadenzato, imperturbabile, l’immancabile cesto trattenuto
dall’avambraccio destro piegato sotto al seno e gli stivali che hanno
fatto la loro apparizione proprio oggi, per proteggerla da quelle pozze
che la pioggia disegna sui marciapiedi e le strade
21:19 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale]
il cappuccio calato sul capo a coprir e proteggere l'aureo crine,
mentre la veste si muove appena accompagnando ogni suo passo. Elegante
movenza, eretta postura, bastone impugnato nella mancina, un semplice
sostegno per una fanciulla conosciuta in quelle Terre. Disinvolto
l'andare, sebbene la poca aria di tanto in tanto faccia cader l'acqua
verso il viso.. Rilassata espressione, diversi i pensieri ch'arrovellano
il capo. Poco male.. regolare respiro, passo tranquillo, solamente i
sensi sono ampliati nella ricerca, consueta ormai, delle Sorelle in quei
paraggi. Al collo il pendente simbolo della Dea è custodito e protetto
dal mantello stesso, riparato così da quella pioggerella e quella
frescura tipica della fine dell'estate. Occhi che vagano, avidi di
figure note, sfruttando le luminarie accese nei Viali. Il profumo della
terra bagnata è qualcosa di molto apprezzabile.. ecco perché non manca
il sorriso sulle labbra.
21:19 Kelen_Minyatur usa abilità: Empatia elementale
21:23 Ainley [Esterno Cancelli]
I cancelli vengono dischiusi e la figuretta di Nehinend,
caratteristica agli occhi verdi della mezzelfa, si staglia dinanzi le
sbarre alle quali rimane aggrappata ancora per un po'. Osservando la
matrigna ella se ne sta immobile, attendendo che l'elfa intraprenda il
cammino in un senso o nell'altro. Eppur sotto quel mantello la posa
conserta delle braccia si tende, le dita che affondano nella stoffa
bianca delle maniche, in un gesto di impazienza celato dal mantello.
Un'ombra più scura fra le ombre della notte che avanza. È sola, ha
lasciato Ardet in locanda e non ha alcun interesse nell'osservare chi
transita per il luogo pare, il capo immobile sotto il cappuccio.
21:29 Chen_Ridd [Arborlon - Esterno Giardini della Vita] {Ammantato}
Appena terminato la ronda ai Quartieri Nobiliari, lavorando quindi per
lady Elandra, il giovane elfo si concede un’altra ronda nei pressi dei
Giardini della Vita, fuori dai cancelli, così da costatare la situazione
anche lì, passeggiando privo di cavalcatura, con le mani dalle dita
intrecciate dietro la schiena, il tutto ricoperto dal lungo e verde
mantello che nasconde la lama elfica legata alla cintola, sul lato
sinistro del bacino, e le semplici vesti in cotone che, come sempre,
indossa. I corvini capelli vengon lasciati liberi di ricader sulle
spalle, privo di lenti correttive per la lettura d’innanzi al volto,
perfettamente libero da ogni vincolo, godendosi una serata tranquilla
pur considerando la pioggia che continuamente scende sul capo e
sull’intero corpo.
21:29 Nehinend [ Giardini – Cancello ]
Non vede altro che il sentiero oltre la cancellata, la strada prossima
all’Eterea che si snoda nel buio. Ci riflette un po’ su, in totale
silenzio, prima di decidersi di abbandonare la propria posizione con
lentezza, lasciando le sbarre e girando su sé stessa. In quel momento lo
sguardo s’alza e, nel buio attorno a sé, coglie di Ainley solo la scura
presenza. Non la riconosce, per via sia della lontananza che del
cappuccio, ma resta li a guardarla con un lampo di sorpresa negli occhi:
qualcuno che sta aspettando lei o che, casualmente, si ritrova nello
stesso posto che lei ha scelto di occupare. Man mano si affacciano
figure nuove, che arrivano da più vie, e le guarda tutte piuttosto
distrattamente, trattenendo il fiato. Non appare alcun senso di colpa,
né un solo briciolo di paura, anzi; basta guardare il suo viso e notare,
nella fermezza dell’espressione, una sorta di risolutezza quasi
spaventosa.
21:34 Erech [Viale-Verso i Giardini]
Più udibili i passi quando dal cielo cade quella leggera pioggerella,
basta imbattersi in una pozzanghera ed ecco che quello che sarebbe stato
un passo silenzioso diventa all’improvviso udibile, forse proprio
questo a richiamare l’attenzione di Erech che alza un poco il viso
sottoponendosi così al tocco delle gocce, qualcuna la raggiunge sulla
candida pelle, piacevole quel contatto , ancora non fredda come accade
in inverno la pioggia , semplicemente scivola via come è arrivata , ma
lo sguardo ora si posa non più solo sul riverbero della luna sui
marciapiedi bagnati, ma anche su alcune presenze, quel bastone
unitamente ad un’elegante figura le rammenta Kelen sebbene sia un po’ di
tempo che non si incontrano, ma fra loro vi è un tacito accordo e
sebbene si frequentino poco, l’incontrarsi è sempre fonte di piacere,
forse quello il motivo che vede Erech avanzare appena più velocemente in sua direzione [ Lady Kelen, sono io Erech] per far si che lei si accorga dell’albina ma senza pendersi paura a causa di una improvvisata [ aspettatemi..]
qualche balzo, facendo sobbalzare il mantello mentre si avvicina a lei,
per far si che la distanza fra loro diventi minima in poco tempo [ sono tornata]
nel momento non si sofferma su altre presenze, forse a non troppa
distanza da lei, concentrata di Kelen, qualche elfo che passa, forse
anche Chen, silenzio invece vicino ai cancelli dei Giardini della Vita,
al momento non si accorge della presenza di Ainley e Nehinend,
silenziose entrambe
21:37 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale]
il rintocco del bastone è leggermente attututo dalla terra bagnata e
dal lastricato più compatto del solito. Ciò nonostante, grazie anche
alla sua placida andatura, Kelen viene avvicinata da Erech {Oh, bentornata allora!}
sorride verso di Lei, arresta il passo in maniera tale da farsi
avvicinare e raggiungere. Lo sguardo celestino si perde sui lineamenti
visibili della donna {sono tempi duri mia cara, siate accorta durante i vostri spostamenti.. non vorrei vi accadesse qualcosa}
afferma, mostrandosi premurosa nei suoi riguardi. Una pausa, mentre il
bastone viene passato davanti al busto in modo da cambiar la mano che lo
sorregge. Una pausa, come a voler meglio valutare cos'altro dirle {dove siete stata di bello? Che posti avete visto?}
si fa gentile, solare, educata certamente. Il resto al momento non
viene valutato, se non l'amara consapevolezza dell'assenza delle Sorelle
nei paraggi. (Empatia Attiva).
21:40 Talesin_Telrunya [Verso cancello]
E’ un’ombra che si muove nel buio, maledettamente silenzioso e rapido
come il tocco della morte. E’ avvolto nel mantello chiuso da una fibbia a
forma di teschio che ripara l’armatura di cuoio bollito dalla pioggia.
Riesce a vedere i contorni della persona della moglie e degli altri ed a
loro si avvicina, sempre mantenendosi con cura tra le ombre amiche,
assolutamente per vezzo. Il viso pallido ed affilato è celato dal
cappuccio tirato sul volto. E’ come un serpente, le zanne velenose
ancora quiescenti nei loro foderi nascosti.
21:40 Talesin_Telrunya usa abilità: Muoversi silenziosamente
21:42 Ainley [Esterno Cancelli]
E mentre attende immobile, la schiena contro il tronco, Nehinend pare
accorgersi della sua presenza ma non della sua identità. La mezza
accenna a scostarsi allora dal proprio appoggio con la schiena di nuovo
dritta ed ambo i piedi ben piantati per terra. Le braccia conserte da
sotto il mantello si sciolgono, abbassandosi di nuovo lungo i fianchi,
il rigonfiamento formato in precedenza dalle stesse al di sotto della
nera stoffa che vien meno. Fa per muoversi quando ogni passo che poteva
anche solo pensar di avanzare vien stroncato sul nascere dalla voce di
Erech. Volge il capo verso destra, verso la figura dell'albina che sta
cercando di raggiungerne un'altra, sconosciuta. Non favella niente in
sua direzione, semplicemente attende un paio di secondi. Indi tornando
sulla matrigna finalmente tenta di avvicinarla, gli stivaletti che
calcano l'acciottolato fangoso senza timore di inzaccherarsi o lasciar
filtrare acqua all'interno. Una sagoma scura, tetra, che potrebbe apparir minacciosa finché la vicinanza è tale da permetterle
di aprir bocca senza alzar il tono di voce e così forse poter farsi
riconoscere { .. torni alla locanda ? Dovrei parlarti .. } non un
saluto ad anticiparla, non una frase di circostanza. Diretta e fredda,
informale e distaccata al tempo stesso, i suoi occhi che rilucono di un
riflesso sinistro a causa dell'ombra che il cappuccio le cala sulla
parte superiore del viso.
21:51 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ]
Improvvisamente la zona sembra caotica. Coglie, in lontananza, un
sottile profilo d’elfa, qualcuno che conosce. Poi, poco più in là, anche
l’Accolita. Saluterebbe entrambe se non fosse che accanto a sé si
materializza, con lentezza esasperante, la misteriosa figura che, guarda
caso, punta proprio verso di lei. Inizialmente lo sguardo sembra
sfuggente, improntato solo sull’avvicinamento del Cadetto cercando in
lui una sorta di appoggio che l’aiuti, come una normalissima donna
incapace di salvarsi da sé, a scampare al possibile pericolo.
L’espressione deve essere piuttosto eloquente, sopracciglia alzate e
lineamenti del viso tesi, nervosi. Un mezzo passo, lateralmente, dandosi
il tempo di metabolizzare l’identità della figura coperta prima di
cogliere, nell’eco del cappuccio, la nota di una voce che conosce: no,
non per questo si rilassa. [ Si.. ] cauta, sussurrante, bloccata nel mezzo della strada con le spalle dritte e la schiena che fa quasi male per l’immobilità obbligata. Il marito, inutile dirlo, lei
manco l’ha visto. L’atteggiamento della Scudiera non la tranquillizza
affatto, anzi è facile invece che la mente viaggi a velocità
spropositate nel tentativo di giustificare la sua cattiveria, la
minaccia insita sia nell’occhiata che nella presenza intera. [ Dimmi pure. ]
21:57 Chen_Ridd [Arborlon - Esterno Giardini della Vita] {Ammantato}
Un’occhiata ai presenti lì d’innanzi ai Giardini, gli dona più
attenzione del solito visto l’orario e il loco sacro ove si trovano,
avvicinandosi un po’ di più così da uscir il più possibile dalle
tenebre, notare il loro comportamento di fronte ad un appartenente
all’Esercito Elfico. La mancina mano come al solito sta sul pomo
dell’elsa che di poco fuoriesce dal proprio manto, portandolo
leggermente verso il basso, così che la linea della spada sia obliqua
rispetto al terreno. Lo sguardo si muove rapidamente da destra verso
sinistra, notando il via vai ai lati delle strade, così da scrutar pure
la sagoma di Nehinend leggermente più preoccupata del normale, almeno lo
evince dalle occhiate che lancia verso l’elfo, compresa la sagoma nera
dietro di lei, ed avvicinandosi favellerà [Tutto bene?] seguendole per brevi metri, domandando verso quella direzione.
21:59 Erech [Esterno Giardini della Vita] Un sorriso accende il viso solitamente diafano dell’elfa, [
non sapete quanto vi ho pensato Kelen, voi e le vostre sorelle, vi
prego di mandare il mio personale saluto a Lady Nevya, mi sembra un
secolo che non la vedo e Lady Yanis..Aerisslyn che chissà che combina
si insomma tutte..anche se mi piacerebbe venirle a trovare se non
dovessi partire a breve..speriamo ] spegnendosi dopo le parole di
Kelen, cambiando l’espressione di quegli occhi chiari che si annebbiano,
mostrando un velo di preoccupazione [ non ditemi che anche qui ci sono guai..ho visto molto movimento nelle Valle, spostamenti..voi sapete da cosa sono causati?]
chiede ingenuamente, spinta da ciò che Kelen le ha appena detto, le
spiace mentire a Kelen e così le racconta una mezza verità per
rispondere alla domanda che lei le pone[ al momento provengo da Tyrsis, sono stata là per alcune compere] rimane sotto la pioggia con quel cesto palesemente vuoto che sembra man mano riempirsi di pioggia, lo nota Erech e piegandolo di
lato posando le dita della mano destra sul bordo , farebbe scorrere quel
rivolo d’acqua verso terra [ oggi si raccoglie solo pioggia ]
mentre nota movimenti verso i cancelli, uno sguardo veloce , come se ci
fossero ombre nel buio, ma non può immaginarsi chi possano essere,
bisbigli, nulla più di quello, ma una tonalità particolare di voce le
giunge alle puntute le sembra la voce di Ainley e ciò la spinge a
guardar meglio [ perdonate Kelen, credo ci sia un’amica da quelle parti]
, indica il cancello , raramente Erech si sbaglia , impossibile al
momento accorgersi di Talesin, rimane accanto a Kelen sebbene spinga lo
sguardo in direzione di quel nuovo gruppetto che va formandosi [ potremmo avvicinarsi] propone all’Accolita
22:03 Talesin_Telrunya [Verso cancello]
Oramai dovrebbe essere giunto appena dietro le spalle del cadetto, a
cui CERCHEREBBE di appoggiare una mano sulla spalla destra. A lui
direbbe semplicemente [Tutto bene, state calmo. Questa è una riunione di famiglie e non mi risulta che voi ne facciate parte.] La voce è baritonale e profonda ed è percorsa da una nota di forza sottaciuta, irresistibile per certi versi [Continuate pure il vostro consueto giro e non preoccupatevi di loro].
Gli dice. Sapeva che la moglie sarebbe uscita dal giardino dell’Eterea
all’incirca a quell’ora ed è venuto a riprendersela. E’ invece strano
constatare anche la presenza della figlia.
22:04 Talesin_Telrunya usa abilità: Voce dell eroe
22:06 Ainley [Esterno Cancelli]
Di pessimo umore. Decisamente. Solo questo ha trasformato il suo modo
di muoversi, di interagire con gli altri, in quello che ora mette
terribilmente a disagio e in tensione la consorte del padre. Il genitore
naturale non l'ha notato, d'altra parte non sembra prestar attenzione a
nessun altro, men che meno a eventuali elementi che si muovono
nell'ombra. Quando Nehinend non sembra rilassarsi ma che lei se ne
accorga o meno non si potrebbe dirlo, non essendoci alcun cambiamento
nella sua voce né nella postura, la schiena dritta, il capo un po'
chinato per facilitare il compito del cappuccio nel ripararla dalla
pioggia { E' successa una cosa .. } non fa in tempo a spiegare,
ad andare avanti che – guarda un po' chissivede – Chen si intromette con
quella sua domanda che par quasi professionale. Peccato che lei
volgendo appena il capo – e quindi il cappuccio – in sua direzione,
oltre a riconoscerlo sfoggi una smorfia dalle labbra che non proprio in
ombra possono distinguersi anche a distanza { La vostra è una persecuzione, Cadetto }
mormora in un fil di voce che la rende ancor più indisposta. Si decide,
in barba alla pioggerella che continua a scender dalle nubi, a far
scivolare il cappuccio sulle spalle, rivelando una massa di capelli
biondi che incornicia un viso segnato da un paio di occhiaie scure,
violacee. Subentra addirittura il padre, una forma scura che si fa
riconoscere sia per timbro di voce che per carisma trasmesso. Una
presenza che se non altro contribuisce a infrangere l'occhiataccia
rivolta a Chen in favore di uno sguardo un po' più umano, un po' più
sorpreso. Sbatte le palpebre { Buona sera } lo saluta, piatta
come lo era poc'anzi e sotto le pieghe del mantello le mani smettono di
stringersi, la pelle dei palmi che reca su di sé i segni delle unghie.
22:11 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale]
ascolterà così le parole della fanciulla dai capelli argentati, dai
lineamenti delicati, così affine a quella Città come ai Suoi stessi
territori. E' sempre un piacere parlare con Lei, sebbene gli incontri
siano sporadici e davvero troppo pochi. {Ma certamente} dirà
verso la Druida, ignorando ovviamente di conoscere quel suo ruolo.. Si
lascerà guidare da Lei in modo da raggiungere il gruppetto {sembra che la faccenda delle bestie metalliche non sia finita con la cava..} rammentando e ripercorrendo le vicessitudini condivise tempo addietro {la
situazione è delicata, e sembra essere più pericolosa del solito..
oltre al fatto che proprio noi Accolite dovremmo lasciare l'Ovest}
afferma. Indicazioni, informazioni, sporadiche e imprecise a dire il
vero.. eppure le condivide con Lei. Non sa che quel che sta facendo può
davvero essere prezioso. (Empatia Attiva).
22:13 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ]
Ciò che la coglie impreparata non è solo il discorso di Ainley (o
quell’abbozzo piuttosto tetro) quanto l’atteggiamento dello stesso
marito nei confronti del Cadetto che lei, senza volerlo realmente, ha
chiamato vicino a sé pur senza dire una parola. Li guarda un po’ tutti,
ad occhietti sgranati, aprendo e chiudendo la bocca nel fallimentare
tentativo di dire qualcosa. [ Per favore.. ] una supplica
accorata, mormorata con delicatezza alla Leggenda. Poi, in un secondo
momento, va dalla ragazza al Cadetto, scoccandogli un’occhiata piuttosto
interrogativa. [ Dunque.. ] riprende con un’impostazione della voce leggermente più ferma, senza timore alcuno. [ .. temo di essermi persa qualcosa. ]
stringendo i lembi del mantello sul petto per ripararsi dalla pioggia.
non ha bisogno del cappuccio, a proteggerla sembrano pensarci i capelli
che, innaturalmente lunghi, scendono oltre la spalla cadendo, in morbide
volute, verso il pavimento infangato – immancabilmente sporcandosi. [ Cadetto… ]
la voce si trascina nell’incertezza; non ne conosce il nome e glielo
sta facendo capire. Quindi, dall’occhiatina che Ainley rivolge al
giovane Elfo può intuire che quel “è successo qualcosa” non sia poi
estremamente positivo come avrebbe sperato. [ E’ qualcosa che c’entra con questo milite? ]
indicando lui e, d’altronde, nel silenzio a Chen rivolge la stessa
domanda. Chiaramente lui si chiederà: e mo chi è questa? Lo farebbe
anche lei al suo posto.
22:21 Erech [ Arborlon- esterno Giardini della Vita]
Le voci ora però si accavallano, quella baritonale di Talesin è ben
udibile, mentre invece quel ragazzo su cui l’elfo posa la mano è del
tutto sconosciuto ad Erech, poco male, la presenza anche di Nehinend la
invoglia ancor più ad avvicinarsi al gruppetto ormai formato, [ sono amici] avviserebbe Kelen, in modo che lei non si metta in allarme [
come sempre a Tyrsis sono rimasta senza monete..devo smettere di
aggirarmi per botteghe o finirò sul lastrico, ma c’era un vestito
delizioso e confesso, che non ho saputo resistere] come sempre Erech
è a corto di soldi, non che non ne guadagni, diciamo piuttosto che a
volte li spende in cose quasi inutili, ma in ogni oggetto lei ci vede
qualcosa di speciale, che sia una storta, un alambicco, un paio di pinze
speciali, ma i discorsi si fanno assai seri, il sentire nominare le
Cave d’Argento le fa ancora accapponare la pelle [ siete tornate laggiù a vedere? Dunque non si era estirpato il male come credevamo, ci sono altre bestie metalliche]
riflette sulle parole di Kelen ben sapendo come Marcus stia studiando
qualche cosa contro quei metalli e come tutta la gilda in realtà sia in
subbuglio per ciò che sta accadendo , allarmandosi e bloccando il passo [ come sarebbe che dovete abbandonare l’Ovest..l’Eterea ha bisogno di voi.. ] si permette quel tono solo perché è sbigottita da quanto sentito [ ma verso che luogo vi sposterete?] non riesce a credere alle sue puntute [ muovervi in massa?..ma che senso ha..] ora il tono si farebbe appena più pacato, sta tentando di calmarsi l’albina [
perdonatemi Kelen..ma sono molto preoccupata, l’unico motivo di
tranquillità era la presenza in città dell’Esercito elfico e delle
Accolite] rimane ancora ferma Erech, rimandando l’avvicinamento ulteriore al gruppo
22:31 Chen_Ridd [Arborlon - Esterno Giardini della Vita] {Ammantato}
Lo sguardo torna serio una volta che ode quella voce già conosciuta,
sentita seppur sia stata solo una, ma visto il breve tempo passato da
quando l’ha sentita la volta precedente, non gli verrà difficile
riconoscerla immediatamente, oltre al fatto che si è scoperta il viso
finalmente. Mantien la mancina sull’elsa, senza estrarla, anche perché
non è quella la mano con cui combatte solitamente [Buona sera a voi, milady.] sempre rispettoso verso i civili, chiunque siano [O siete voi che vi trovo in situazioni meno consuete del normale.] ironico il dire, sarcastico, abbozzando un sorrisetto invisibile, per in fine udir le parole della druida [Cadetto Chen Ridd, mia Signora.] presentandosi come suo solito fare, accennando un inchino col capo [Voi siete.. lady..?]
un modo come un altro per domandar il suo nome, identificarla per un
certo senso. Nemmeno può continuare a parlare che una mano si poggia
sulla di lui spalla, e voltandosi di scatto nota un purosangue, mai visto prima d’ora [Oh, buona sera sir!] tornando freddo [Riunione di famiglia? Se è così tolgo il disturbo, ognuno ha diritto al proprio spazio.] ma prima di allontanarsi, facendo intanto qualche passo [Scusi, voi siete..?] domanda il nome, almeno se lo ricorderà.
22:31 Chen_Ridd usa abilità: Sangue freddo
22:34 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale]
è concentrata sulle parole della compagna che lo sguardo al gruppo
vien dato solo distrattamente. La mano che tiene il bastone si rilassa
un poco, mentre il passo rallenta, fino a concluderlo del tutto. Lì
andrà girandosi meglio, sì da essere posta frontalmente alla giovane
parirazza. Si guarda intorno, un movimento lento del capo, occhi che
valutano chissà cosa, sondando qua e là il fattibile. Infine lo sguardo
attento torna sul volto della fanciulla {La Dea..} abbassa il tono della voce, il volume, affinché quanto dice possa mostrarsi confidenziale e pacato, attento {..la Dea si è mostrata a Noi qualche sera fa} eccola così sciorinar novelle, raccontare quindi quanto ha finora custodito gelosamente tra sé {ci ha spiegato come la minaccia incomba realmente.. no, nessuna ulteriore visita alla Cava fortunatamente} rassicurando la giovane almeno su quel punto {ma dobbiamo uscire dall'Ovest poiché il tutto non sembra interessare questa zona, almeno per ora} una pausa. Deglutisce, cercando di formulare il discorso e
scegliere così le parole esatte da utilizzare. Inspira, regolarizzando
così il flusso dell'aria che entra ed esce dall'elfico corpo. Se finora
il sorriso era evidente, or l'espressione in volto va indurendosi
appena, tornando seria {in città c'è l'Esercito.. l'Eterea viene protetta dagli Eletti..} constata, seppur amaramente {ancora non so quale sia il mio ruolo in tutta la vicenda} conclude. Leggermente or mostra il sorriso, quasi con fatica. (Empatia Attiva).
22:41 Talesin_Telrunya [Verso cancello] [Ha proprio importanza chi sia?] chiede, lasciando che le sue parole ruzzolino fuori dalle labbra perdendosi ondivaghe come scritte oscure nella notte. [Se
dovessi presentarmi per i miei blasoni, ne rimarreste sepolto ed è una
cosa che detesto fare. Tutto quello che vi importa sapere è che questa] gli dice mostrando con un eloquente gesto della mano che mantiene il palmo rivolto verso l’alto con un fare assolutorio […è
la mia famiglia. Voi vorreste forse che io bussassi alla vostra porta e
mi intromettessi nei vostri affari? Sarebbe scortese, da parte mia un
gesto, davvero riprovevole. Per cui vi darò il tempo necessario per
allontanarvi con la discrezione che vi contraddistingue. Sembrate
davvero un tipo a modo]. Il sottile tintinnio dell’acqua si espande
come un eco non corrisposto tra le fessure dei palazzi avidi del respiro
fatuo del tenue vento, che sfiorandoli si infrange su di loro come
fossero scogli appuntiti.
22:43 Ainley [Esterno Cancelli]
La supplica che l'elfa dai lunghissimi capelli corvini – lunghi più di
quelli della mezza – rivolge a Talesin la induce a cercar di dominarsi,
di tornar del tutto impassibile e distaccata. Questo giova alla
risposta che poi donerebbe alla stessa elfa quando le chiede se il qui
presente Cadetto sia coinvolto. In effetti più di una risposta verbale
recupera, dalla scarsella riposta sul fianco destro, una pergamena, una
missiva che, i lembi del mantello che durante quel gesto si schiudono a
lasciar intravedere uno spicchio dei suoi soliti abiti, porgerebbe alla
matrigna. Lascerebbe a lei leggerne il contenuto e nel mentre attende
che la matrigna prenda lo scritto, le parole di Chen definite da un tono
ironico gli fan guadagnare un'altra occhiata di sbieco. Però non
replica, lo lascia al padre seppur nello sguardo che gli dona forse vi
sia una sfumatura sottintesa, un messaggio recondito che può essere
intuito come no. Sta tutto nell'intesa padre-figlia.
§Missiva consegnata all'oste della Locanda dell'Eletto così che venga consegnata a lady Ainley§
Al Servizio della Terra.
Mi duole informarvi che per decisione dell'attuale Generale e Re degli Elfi Rael Elessedil, ogni concessione donato a chi che sia che non faccia parte dell'Esercito Elfico si considerino ANNULLATI, almeno temporaneamente, almeno finché alcune questioni interne non verranno sistemate.
Per cui, le vostre armi vi verranno consegnate nuovamente non appena deciderete di varcare le mura della città, e che vi verranno restituite dalle guardie che la presiedono.
In ogni caso, ci si chiede il perché tale permesso sia valido per una certa "dama Relka" e non per la persona che corrisponde col vostro nome di Ainley.
Chen Ridd, Cadetto dell'Esercito Elfico.
22:51 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ] E’ troppo concentrata, ora, per accorgersi anche di Erech e Kelen. E’ Chen, invece, che continua ad osservare. [ Nehinend Kirsh. ]
un nome che in Città conoscono più o meno tutti, sia per la nobiltà del
sangue sia per i ruoli, oltre che nel presente anche nel passato, ad
includerla attivamente nella vita popolare. La mano sporta verso Ainley,
la missiva recuperata con estrema serietà; deve essere qualcosa di
molto importante se la sta condividendo proprio con lei. [ La tua famiglia sta cercando di capire.. ]
una puntualizzazione morbida per il marito, guardandolo quanto basta
per fargli capire che è li a fare il suo lavoro, srotolando il messaggio
scritto con assoluta disinvoltura. Lo legge rapidamente sotto alla
pioggia, concentrandosi sui punti chiave. [ Allora.. ] schiarendosi la voce e fissando esclusivamente il Cadetto. [ Questa è vostra.. ] gliela gira solamente, senza consegnarla; è ciò che lui ha recapitato ad Ainley in merito al permesso per girare armata in città. [ .. e vieta espressamente a mia figlia di portare armi in città. ] lo dice così, di getto, senza pensarci. [ .. Armi che lei usa per difendere me, Consigliera del Re.. ]
sta andando ad impelagarsi in una conversazione estremamente spinosa
solo per far valere il proprio ruolo in qualcosa che non la tange
minimamente. [ .. comunque vietate dal Re a quanto dice. ] mostrandosi più pensierosa, gli occhi fermi nuovamente sulle parole. [ Posso chiedere, più che altro, perché mi sembra in dubbio la sua identità? ] puntellando il dito sull’ultimo paragrafo. [ Ainley Relka Telrunya è il suo nome. ] e per quanto ne può sapere lei è la pura verità. [
Comprendo il vostro ruolo, i vostri doveri.. ma vi chiedo la cortesia,
almeno, di non soffermarvi così maldestramente su dettagli che non
conoscete, più che altro traendone conclusioni affrettate. ] un sorriso morbido, semplice. [ Potrete farlo? ] condiscendete e per nulla cattiva, anzi.. affabile.
22:53 Erech [ Viale-verso i cancelli]
Ad un passante forse parrebbe curioso vedere così tante persone ferme a
parlare sotto la pioggia, quasi si trovassero a qualche raduno , ma
tutti rimangono lì quasi vi fosse una festa all’aperto , anche Erech è
in piedi, come gli altri, ma appare paralizzata , nessun muscolo si
muove, un sussurro il suo , solo le labbra si scostano in maniera
minima per permettere alla voce di esprimersi [ la Dea dunque si è mostrata..siamo a questo punto..] le era stato spiegato come fosse raro e preoccupante quel fatto [ ma dite...dite che si sia aperto un..un..varco?] quella parola al solo pronunciarla le fa venire i brividi, [
Kelen, speravo di sentire notizie migliori, lo ammetto, ciò che mi dite
è sconvolgente, se solo avessi qualche strumento in mio potere per
potervi aiutare lo farei, lo sapete , come è già accaduto..allora fui un
fardello per voi, ora me ne rendo conto..] Erech ben sa che deve studiare, malgrado quello intuisce quanto sia grave ciò che Kelen le sta narrando, [ quindi rimarranno solo gli Eletti a proteggerla ] ricorda che ne furono nominati molti nel rito al quale lei riuscì ad assistere [
speriamo che quelle bestiacce vengano fermate lontane da qui..ma sono
state viste in molti territori oppure uno in particolare? Sarebbe più
facile se la zona fosse circoscritta, ] cerca di capire se già sia stato individuato un fulcro, un centro attorno al quale muoversi [ e voi ditemi avete fatto qualche piccolo progresso nel capire come combatterle]
la voce è carica d’ansia, la preoccupazione per le Accolite sta
prendendo il sopravvento, il dispiacere per quella situazione traspare
da quegli occhi impauriti, l’elfa sa di avere ben pochi mezzi, ma chi le
insegna forse potrebbe avere già fatto nuove scoperte utili in tal
senso, per questo chiede, con la voce spezzata, [ sono preoccupatissima..]aggiunge infine, come se non si notasse!
23:02 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale]
in perfetto silenzio ascolta ogni parola proferita dalla giovane
parirazza, lo sguardo è perfettamente incollato a quello di Lei, come a
voler cogliere al meglio quanto possa esservici entro quell'animo ed
entro quella mente. Peccato non poterlo sondare, non poterlo
comprendere.. Deglutisce, lasciando che il debole sorriso permanga sulle
labbra proprie {da quando sono Sacerdotessa è la prima volta che Lei
si mostra a Noi.. che ci parla, che ci invita ad affrontare la
situazione..} il volume della voce continua ad essere basso,
volutamente, affinché tutta quella serie di confidenze e rivelazioni
rimanga tra loro, almeno nel dettaglio. Istanti, mentre la mano libera
si solleva un poco per andar a sistemar meglio il cappuccio sul capo {ci è stata data una freccia particolare.. ad ognuna di Noi presente quella notte..} rivela {l'uso da farne è contro quelle bestie, si è ben premunita di ricordarlo.. } afferma. Ancor deglutisce, prende tempo {la
situazione è particolare.. sono preoccupata pure io e prima di partire
con le Mie Sorelle vorrei poter fare ancora qualcosa qui..} già: vi sono cose da sistemare, da valutare, da fare. (Empatia Attiva).
23:06 Chen_Ridd [Arborlon - Esterno Giardini della Vita] {Ammantato}
Corruga lievemente la fronte udendo le parole del pari razza,
abbassando di poco la linea degli occhi, scrutando il terreno, chiaro
segno di star riflettendo su ciò che egli dice. Prova un certo ribrezzo
ed inquietudine nello stare vicino a quell’individuo fin troppo losco e
misterioso, ma dal carisma sicuramente considerevole, non c’è dubbio che
possieda un certo ascendente su di lui [Mmmm capisco.. infondo posso
comprendervi. Solo una cosa.. evitate di prender alle spalle i militi
più veterani, di questi tempi potrebbero pure fraintendere.] sorridendogli caldamente [Beh credo che.. sir Telrunya, non ci sia altro.. io..]
ed in fine, quando stava per accogliere la richiesta dell’uomo di
lasciarli soli, la pari razza, Nehinend, sembrerebbe replicare su quanto
successo a lady Ainley [Mia Signora Consigliera, la legge è legge, ho solo effettuato un controllo e il RE IN PERSONA ha trascritto
– dopo averlo informato della questione - che chi non è munito di
permesso scritto da lui stesso, e solo da lui, non si possono portare
armi di nessun genere.] guardandola con occhi semispenti [E il
Generale, nonché attuale Re, ha espressamente chiesto il perché della
discordanza del permesso visto che la signorina si è presentata come
Ainley e non come dama Relka.] ed in fine [E’ il Generale che
prende ogni decisione, e io ho convenuto metter sul banco del suddetto
la questione proprio perché, sempre secondo l’attuale legge, non si
posson portare armi. Ho fatto solo il mio lavoro, signori. Quelli che
voi “lamentate” son le stesse volontà del Re. Ha espressamente detto,
inoltre, che per i permessi ci penserà solo lui, quindi dovreste
comunicare direttamente con Lui per ottenere un nuovo permesso.] conclude così, rimanendo ormai distante dal gruppo circa cinque o sei metri. {Sangue Freddo Attivo}
23:12 Talesin_Telrunya [Verso cancello]
Lo sguardo che la figlia gli rivolge vale più di mille parole ed è
per questo che lo ricambia con un sorriso sarcastico, che mostra i denti
scintillanti. Lo sorprende lievemente la reazione della moglie, dalla
quale non si aspettava una reazione così smaccatamente a favore di
Ainley. [Voi intanto precedeteci] suggerisce con voce sommessa ma di nuovo perentoria al cadetto [Il
vostro nome? Acciocché io possa ricordarlo. Non si sa mai. Passaste
dalle mie parti, potrei ricambiare la vostra ospitalità con una che
meritate ampiamente. Magari farò decidere a mia figlia come trattarvi]
23:13 Talesin_Telrunya usa abilità: Voce dell eroe
23:16 Ainley [Esterno Cancelli]
Le parole di Nehinend, il suo atteggiamento, il modo in cui prende in
mano la situazione, la inducono a voltar lo sguardo e il capo verso di
lei. L'acqua piovana le ha ormai inzuppato i capelli biondi,
appiccicandole alcune ciocche ai lineamenti un tempo delicati ed ora
quasi spigolosi. Gocce di pioggia che le scivolano sulla pelle del viso,
ormai umida, le palpebre che per sviarle dall'iridi di smeraldo si
abbassano regolarmente. Le sopracciglia s'alzano un poco, ma è solo un
istante in cui tradisce un vago accenno di stupore prima che torni
all'usuale apaticità. Eppure un accenno di sorriso glielo rivolge, un
leggero fremito di quelle labbra rosee e null'altro. Indi l'attenzione
torna tutta per Chen, per poter seguirne la reazione a tutta quella
storia, e forse per sua fortuna sembra essere più composta, più disposta
alla pazienza e meno incline a uccidere qualcuno. Forse è per questo
che non si espone oltre, spostando il peso dall'una all'altra gamba per giovare a quell'immobilità. Ed ecco il sorriso e le
parole del padre, quell'invito ad andare, la inducono a rispondergli con
un semplice movimento del capo in segno d'assenso. Indi uno sguardo
alla matrigna, un cenno del capo verso la parte opposta a quella dei due
elfi e attenderebbe sia lei la prima a muoversi, affiancandola poi.
23:18 Erech [ Arborlon-Esterno Giardini della Vita]
A non troppa distanza da lei le voci si mescolano in un’alternanza che
le fa capire come stiano discutendo di qualcosa, non si preoccupa più
di tanto Erech, non è menefreghismo il suo, tutt’altro, sa che Ainley è
un’abile combattente, già la mezzaelfa glielo ha dimostrato con quella
banda di mascalzoni che avevano incontrato all’altopiano, Talesin,
sebbene Erech non sappia minimamente chi sia a parte il marito di
Nehinend non le è mai sembrato il tipo da farsi mettere i piedi in
testa, di Nehinend invece sa solo che è stata nominata la sua maestra
per quanto riguarda la magia, per cui Erech presume che si sappia ben
difendere, per cui il discorso rimane tutto incentrato su Kelen, che
ora la guarda, in quel modo così diretto, sembra le voglia sondare la
mente, avverte qualcosa l’elfa, sebbene non capisca esattamente di cosa
si tratti, al momento tralascia quella sensazione per aggiungere [
non sapete come mi fate felice Lady Kelen, sapere che avete un mezzo
per colpire..qualcosa che possa scalfire quelle corazze, pregherò la Dea
ogni giorno per la vostra incolumità]è ovvio che le piacerebbe
studiare una di quelle frecce, ma sa anche che ognuna di essere può
servire per combattere quei mostri meccanici, forse simili a quelli che
ha incontrato alle Cave d’Argento tempo prima , [ almeno ditemi dove
non devo recarmi...se devo stare alla larga da qualche posto in
particolare meglio saperlo.se avete qualche raccomandazione da darmi ] cerca di riportare i discorsi su termini più leggeri Erech, [ avete sempre problemi con i contabili?]
ricordando il loro ultimo incontro e per non sembrare troppo insistente
con quell’argomento iniziale , certo importante, ma non l’unico, lo
nota come Kelen sia preoccupata, e non vuole aggiungere ulteriore motivo
di apprensione , mentre un poco in allarme ora che vede il gruppo vede il gruppo muovesi [ devo andare Lady Kelen..]
23:25 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ] – [ Vi sembra forse che io mi sia imposta alla Legge o al vostro operato? ] inarcando un sopracciglio. [
Io ho solo chiesto la cortesia di non saltare a conclusioni affrettate
circa identità che voi non conoscete. Per quanto ne possiate sapere
Ainley è la stessa dama Relka che avete appena menzionato. Primi e
secondi nomi. ] mai secca, mai severa, solo diplomaticamente impostata. [ Speravo fosse già chiaro prima, credo lo sia di più ora. ]
c’è una sorta di indecisione sottintesa, soprattutto perché ora
l’atteggiamento di Talesin sta innervosendola non poco. Ripiega la
missiva, consegnandola nuovamente ad Ainley. Fa un passo avanti, verso
Chen e lontana da Talesin. E’ con la Leggenda, però, che parla in quel
sibilo inquieto quando gira di scatto la testa. [ Adesso basta. ] l’occhiata è eloquente, fissa ed immobile. [ Piantiamola con questi atteggiamenti. ] le palpebre immobili, tanto quanto le ciglia che trattengono piccole gocce di pioggia. Poi, in favore del Cadetto l’espressione si scioglie progressivamente, più affabile di un secondo prima. [ Perdonate quindi il fraintendimento. ] quando avrà le mani libere le riunirà di fronte allo stomaco, impeccabile nella posa e nell’atteggiamento. [
Se servirà mi rivolgerò direttamente al Re, non preoccupatevi. Voi
continuare pure nel vostro lavoro, lo fate in maniera eccellente. ] rassicurante, senza falsità - è nella sua natura essere buona.
23:26 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale] ancora molte cose ci sarebbero da dire, e difatti ci prova {tornerà lady Katara da Tyrsis.. a quanto pare è periodo di compere} si allarga il sorriso, si rasserena il volto {in
ogni caso, qualora non riuscissi ad incontrarla prima, vedrò di colmare
la cosa e quindi saldare prima della mia partenza.. questa è una
promessa} afferma, senza abbassare la guardia. Asserisce, dando maggior peso alle proprie parole {vi informerò circa gli eventi.. e spero davvero d'incontrarvi prima di partire in modo da aggiornarvi ulteriormente}
già, chissà cos'altro deve succedere ancora! Nuovamente il bastone
viene passato all'altra mano, per consentire così lo sgranchimento a
turno di ambedue. Mantiene ritta la postura, per nulla stanca di
quell'essere ancora in piedi {buonanotte Erech.. e grazie per avermi
ascoltata: da quella sera non ho parlato ancora con nessuno e ora,
confesso, mi sento un po' meglio} rivela, grata delle orecchie della fanciulla, disponibile ad ascoltarla. Non sa nulla di Lei, eppure questa sera s'è trovata così bene
dal poter condividere il fardello con piacere. Attenderà sue risposte,
qualora ancor ve ne siano. Diversamente si limiterà ad osservarla con lo
sguardo.. lasciando inespressi alcuni concetti che, nel cerebro, si
muovono con cautela. (Empatia Attiva).
23:35 Chen_Ridd [Arborlon - Esterno Giardini della Vita] {Ammantato}
Sospira ancora alle parole del pari razza, il quale fa provare al
giovane un certo disagio, si trova in una posizione scomoda che NON gli
compete [Signor Telrunya.. chiunque voi siate.. non sta a me decidere, lo capite?]
tenta di non mostrarsi per nulla minaccioso, anzi fin troppo
diplomatico. In fine si rivolge alla donna, che sembra voler ragionare
di più del marito che tra l’altro usa metodi un po’ verbalmente brutali e
velati contro un pubblico ufficiale, un rappresentante della legge
finché avrà quel mantello [Molti secondi nomi, mia Signora, nemmeno
si possiedono. Il Re in primis ha visto questa discordanza, ed in OGNI
CASO ha espressamente detto che se non ha la sua firma e il suo timbro
non è valido, CHIUNQUE sia.] sottolineando tali pare [E’ inutile
dialogare con me, io lo farò sicuramente presente ma non sono io a
decidere, prendetemi come un.. emissario, e un servitore e protettore
della vostra vita, solo questo. Non ho ascendenti di nessun tipo, non faccio io le leggi.] ed in fine verso Talesin [Il mio nome sicuramente lo scoprirete chiedendo a vostra figlia, l’ho già detto in precedenza oltretutto.]
ha perso un po’ di punti nel guadagnarsi il rispetto del Cadetto,
disagio e un leggero timore senza dubbio, ma il senso morale che lo
spinge a muoversi ha sempre la meglio [Detto questo, io andrei per la mia strada, ho altre zone da controllare. Buona notte.]
rimanendo distante da loro, allontanandosi adesso, immergendosi tra le
tenebre dei vicoli, così da costatare che tutto sia in ordine, con uno
sguardo glaciale, completamente distaccato. {Sangue Freddo Attivo}
23:42 Talesin_Telrunya [Verso cancello] [Adesso basta?]
E’ una risposta al dire della moglie. La sfida con lo sguardo,
mantenendo i propri occhi in quelli di lei, mentre sorride in maniera
sprezzante. Non intende continuare una tale tenzone in un luogo
pubblico, ma lo sguardo che le rivolge è assai eloquente. Si vede come
contragga la mandibola ed d arricci il naso. Dice quindi rivolto verso
il cadetto [Messere, eppure non mi sembra di aver intercesso affinchè
mia figlia possa portare armi in città o vi pare il contrario? Io sono
quello che vi ha solamente invitato a porre la vostra attenzione
altrove, così come state facendo ora. Controllate, controllate pure,
buona notte. E non scordate di passarmi a trovare]. Un cenno di saluto sin troppo ostentato verso quest’ultimo.
23:42 Erech [ Viale-esterno Giardini della Vita] Al sentire il nome di Katara l’albina si fermerebbe un altro istante [ Katara..ecco perché non la vedevo in giro per la città. L’ho cercata in locanda e per le vie, ma nulla]
scuotendo appena il capo ora mantenuto abbassato in modo da fare
scivolare le gocce di pioggia sul cappuccio e non sul suo volto [ se posso ancora farlo magari prima che partiate verrò a trovarvi alla Dimora, credo di conoscere ancora la strada ] sorridendole ora con quell’aria un po’ infantile che assume quando le piace chiacchierare con qualcuno [così magari potreste aggiornarmi e potremmo anche chiudere i nostri conticini in sospeso] riferendosi al salario . Le giunge quella sorta di confessione, [
quando sono ad Arborlon sappiate che passerò sempre a cercarvi, a volte
parlare fa vedere le cose con una prospettiva diversa, è sempre utile,
magari però lo faremo non sotto la pioggia e davanti ad una bella tazza
di tisana] le sorge quasi il dubbio di portarla con sé [ come detto prima se non siete stanca potrei presentarvi a quei miei conoscenti] indicandoli ora [ però se ne stanno andando, dobbiamo affrettarci] dandole così possibilità di scelta
23:43 Ainley [Esterno Cancelli]
Essendo Nehinend di tutt'altro avviso alla fine nemmeno Ainley si
muove, sebbene segua con lo sguardo l'avvicendarsi degli eventi. In
realtà non prova nemmeno a better becco in niente, nonostante inarchi un
sopracciglio. Silenziosa, se ne resta lì in piedi ad assistere a ciò
che ella stessa pare abbia scatenato. D'altro canto, è risaputo: fra
moglie e marito non mettere il dito. Ma ancora meglio, nel suo caso
specifico: non mettere il dito fra padre e malcapitato di turno. E
quindi lei non fa nessuna delle due cose, semplicemente – dopo aver
ripreso e riposto la missiva che aveva fatto leggere all'elfa – si tira
di nuovo sul capo il cappuccio del mantello, apparentemente stanca di
farsi inzuppare senza alcun motivo valido dal maltempo. Una volta che
Chen, dopo il suo sproloquio si allontana congedandosi, la mezzosangue
per riflesso volge il capo verso la propria spalla sinistra,
ravvicinando le labbra per soffiare un grumo di saliva sul selciato,
come a cercar di disfarsi di un qualche sapore sgradevole con quello sputo discreto e sommesso { Questa città fa schifo }
affermazione proferita in tono altrettanto basso, cupo. Un commento
buttato lì, che posson cogliere solo Talesin e la sua consorte.
23:52 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ]
Le continue provocazioni del marito, così come la sua occhiata, passa
irrimediabilmente in secondo piano; deve prima liberarsi del Cadetto e
POI passare al resto. [ Chiedo scusa per il tempo perso. ] si
vede, trai tre, che è quella più incline alla bontà ed alle scuse. Il
discorso non lo fa proseguire oltre, accenna un saluto educato con la
testolina, appena chinata in avanti, prima di seguirne il profilo in
allontanamento. E sarebbe ora, una volta sicura di essere vicina a
marito e figliastra solamente, che tornerebbe a personificare la persona
che, tra quelle vie, è sempre stata, degna d’attenzioni. [ Adesso basta, SI. ]
calcando un po’ con la voce, in quanto a severità, ma senza mai
gridare; la cosa deve pur restare confidenziale. Il fastidio trasfigura
lineamenti immancabilmente dolci, delicati, in una maschera di
nervosismo. [ Tu non hai idea di cosa sia appena successo vero? ] indicando apertamente la via intrapresa dal Cadetto. [ Quel ragazzo farà rapporto al Re, suo Generale, ed io farò la figura dell’idiota! Questo ti è chiaro!? ] alterata, visibilmente. [
Stavo cercando di risolvere la cosa pacificamente ma le tue velate
minacce non hanno aiutato granché. Ti sembrava il caso, mh? Mentre io
gli parlavo chiedergli addirittura di andarsene. ] pausa. [ Perché credi che lei.. ] stavolta puntando Ainley. [
.. sia venuta da me per questo? Perché con il Re ci ho a che fare. Mi
bastava avere qualche informazione per recarmi a Palazzo e chiedere per
lei un permesso esclusivo. Cosa che ora non farò, di sicuro, vista la
posizione nella quale mi hai messa. ] espirando esasperata. [ Ti costava tanto ignorarlo per un po’? ] sconsolata, triste ed affranta. Ormai guarda il selciato, senza vederlo realmente.
23:55 Kelen_Minyatur [Esterno GdV/Viale] sorride, grata per la conoscenza che con il tempo sembra consolidarsi maggiormente {alla
Dimora siete la benvenuta: avviserò la Prediletta in modo che possa
accogliervi in mia assenza, e riservarvi così le giuste attenzioni..
dopo tutto anche l'ascolto è utile e in questo mi state aiutando molto} afferma, placida {conto di stare lì in questi giorni, giusto per capire un po' le cose come stanno andando} tutto qui. Attimi, osservando così il gruppetto indicato ora dalla fanciulla {verrei volentieri ma debbo rientrare.. ho diverse faccende da sbrigare prima di domani..} rammaricato il tono, ancor una volta il cappuccio viene riassestato {mi auguro però vi siano altre occasioni.. magari si fermano in città qualche giorno}
lanciando così l'ipotesi e condividendola con Lei. Il sorriso
s'allarga, dimostrando così le buone intenzioni nell'incontrare il
gruppetto.. magari in un altro momento. Asserisce, con cautela {possa la Dea vegliare sul vostro riposo..} solo quello, un augurio di una serena notte, com'è solita fare. Poi, attesa la
sua replica, volgerà il passo imboccando il Viale più prossimo alla meta
prestabilita. (Empatia Attiva).
23:58 Talesin_Telrunya [Verso cancello] [Neanche io amo troppo tornare ad Arborlorn]
è il contrappunto che Talesin presta alle parole della figlia proprio
mentre il cadetto si sta allontanando. La pioggerella continua inquieta a
riversarsi per le vie senza soluzione di continuità, laddove
gorgogliando si riversano poi nelle condotte fognarie. Risponde quindi
alla moglie [Io sono una Leggenda e quello è uno zerbino, se non ti è
chiaro. Faccia rapporto a chi vuole a me non interessa nulla e tu non
ti sei messa in ridicolo. Io sono responsabile dei miei gesti, non certo
tu, Non rispondi certo delle mie azioni e non vedo quindi perché tu
debba aver fatto la figura dell’idiota. Se lei è venuta da te] Stavolta si rivolge ad Ainley [Ha
scelto la via sbagliata, Bastava dicesse che è mia figlia. Non penso
che neanche il re voglia mettersi contro le Frecce Nere] pausa [Abbiamo passato sin troppo tempo qui sotto le intemperie] dice rivolto alle due [è ora di tornare alla Locanda, andiamo!]
00:02 Erech [ Arborlon-Viale-verso i Giardini] Erech ora sa che l’accoglienza in Dimora avverrà sia con la presenza di Kelen sia senza di essa, [
spero di trovarvi ancora alla Dimora in questi giorni sebbene capisca
che ciò che sta accadendo sicuramente vi impegnerà oltremodo anche
quando siete ad Arborlon ] prima di notare una sorta di stanchezza di Kelen [ non voglio insistere, ci saranno altri momenti] forse le verrebbe anche di abbracciarla, ma si trattiene Erech, semplicemente aggiunge [ che la notte sia serena Kelen]
ben sapendo quanto sarà difficile dopo quei loro discorsi ed infine
dopo averla vista prendere un’altra strada si volterebbe Erech verso il
gruppetto [ aspettatemi..] facendo sentire la propria voce, accelerando quel suo passo solitamente tranquillo
00:07 Ainley [Esterno Cancelli]
Vedere i suoi genitori – leggitimi e non – litigare sembra
innervosirla a sua volta. In special modo quando, prima l'una e poi
l'altro la indicano a quel modo. Serrando le labbra in una sottile linea
rosea, accenna ad un mezzo passi indietro, mentre le braccia si pongono
nuovamente lungo i fianchi sciogliendosi da quella posa conserta.
Deglutisce, cercando di far scendere l'improvviso nodo alla bocca dello
stomaco mentre la tensione dei muscoli la spinge a stringer di nuovo i
pugni { Io me ne vado } annuncia, di getto, lasciando trasparire
dal tono una serietà e un distacco che contribuiscono a rafforzare la
fermezza di quella decisione { .. dalla città. Parto stanotte }
specifica, senza per altro muover un passo. La voce di Erech
sopraggiunge a chieder loro di aspettarla ma nemmeno ella riesce a
indurla ad abbandonare quell'immobilità.
00:09 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ] – [
Talesin, forse non ti è chiara una cosa.. QUI, ora, in Città, il tuo
ruolo vale poco o niente. Il tuo atteggiamento nei confronti di quel
Cadetto è stato inammissibile, uno sfogo puro e semplice senza apparente
giustificazione. Rischiamo l’incidente diplomatico, altroché! Non
prendere la cosa così alla leggera, per favore! ] riunendo le mani vicino al cuore. [
Ho più autorità io di te adesso e, se a casa tua ho potuto sospendere
il titolo nobiliare ad un uomo, a te potrei quasi chiederti di scusarti
con quel ragazzo. ] ancora indica il vuoto, alludendo ovviamente a
Chen. Anche se ora in cielo si sta scatenando il Caos, tra fulmini e
tuoni, lei resta immobile, come se le parole di Talesin non le avesse
sentite. [ L’essere Alta Consigliera prevede delle responsabilità e,
tra queste, quelle di dire la verità in caso di domanda. Se il Re mi
chiederà di far luce sulla questione io sarò costretta a spiegargli come
sia andata l’intera situazione e, per quanto tu ora ne possa dire, la ramanzina me la prenderò io perché
in quanto tua moglie non sono riuscita a farti tacere! ] ed è in
quel frangente che la decisione di Ainley si insinua con prepotenza. La
prima occhiata è distratta, come se non fosse importante ciò che ha
detto. Poi, un istante più tardi, sgrana le palpebre e si fissa su di
lei. [ .. come sarebbe a dire che te ne vai? ] la voce più bassa,
sicuramente scioccata; bene, ora è di nuovo colpa sua? Inutile dire che
Erech, per ora, manco l’ha vista o sentita.
00:17 Talesin_Telrunya [Verso cancello] [Ascoltami] le ringhia quasi [Se
tu pensi che quello che sono in questa città non valga niente, allora
dovrai ricrederti. Un incidente diplomatico con me non sai nemmeno cosa
significherebbe per Arborlorn. Il mio ruolo vale nelle Quattro Terre e
chi mi sottovaluta deve stare molto, molto attento. Se il re ti
domanderà, rispondigli pure pianamente e digli pure che io sono
responsabile di come mi comporto e non tu. Te lo ripeto.] rivolto dunque verso la figlia [Brava,.
Adesso capisci perché me ne sono andato? Gli elfi si danno tante arie
ma non hanno mai contato un cazzo, Sono immobili, non fanno niente]. Neanche lui si avvede dell’avvento di Erech.
00:19 Erech [ Esterno cancelli]
Mamma mia che facce scure! Quello il suo primo pensiero mentre si
unisce al gruppetto, lo nota dalla serietà dei volti e dalla passaggio a
vuoto, quasi fosse trasparente con cui viene accolta, riesce a
cogliere le ultime parole di Ainley [ ehi ehi non scherziamo e poi chi mi protegge dai malfattori!!]
tenta di riportare un minimo di serenità, consapevole che serva ben
altro, ma lei, Erech, più che fare un minimo tentativo non ha molte
altre frecce al suo arco, [ ma che è successo?] eh sì, facce
brutte brutte che la guardano, deve essere accaduto qualcosa di grave,
usa le parole come fosse su dei cristalli Erech, rendendosi conto che da
un momento all’altro potrebbe cadere e rompere tutto, [ beh forse meglio parlarne domani..corro in locanda, qui tuona! tempestaaa] e notando Ainley immobile [ dai vieni con me..se proprio proprio devi partire eviterei il raffreddore] allungandole una mano e sperando che la decisione di Ainley sia solo un’alzata di testa
00:24 Ainley [Esterno Cancelli]
Si stringe maggiormente nel mantello nero ora che il maltempo si è
rafforzato. Un temporale con tuoni e fulmini che risuonano cupi
nell'aere, sempre più frequenti man mano che il tempo passa. La reazione
di Nehinend, sebbene tardi un attimo ad arrivare, ha quel tono più
esplicativo della domanda stessa. La mezzelfa prova a far qualche passo
per riavvicinarsi ad entrambi e non dover così alzar troppo la voce nel
forte vento di nord-est { Non voglio correre il rischio di creare altri problemi } ad entrambi { .. non è mai stata mia intenzione } specifica, prima di rivolgersi prettamente a Nehinend nel dire seguente { .. ti ho aspettata perché volevo domandarti se potevo tornare alla valle .. a casa tua } le parole di Talesin la vedono abbozzare un mezzo sorriso ironico quanto comprensivo { .. avevo intuito .. }
nient'altro. Sta a lui decidere per sé, lei nemmeno ci prova a fargli
qualche proposta. Erech sembra altrettanto contrariata per il maltempo
fra le altre cose e il suo invito viene ricambiato da un cenno del capo { Avviati, adesso arriviamo }
e infatti attenderebbe una qualche reazione degli elfi rimasti per
capire le loro intenzioni, se approfondire il discorso o lasciarlo
morire lì.
00:31 Nehinend [ Esterno Giardini – Cancello ] - [ Ma tu proprio non vuoi capire eh? ]
la voce terribilmente incrinata, al limite del controllo effettivo; il
nervosismo prima o poi la farà cadere in una valle di lacrime.
L’ingresso di Erech in tutta la scenetta la spiazza un po’, non avendola
ovviamente percepita fino ad ora. Sembra imbarazzata, muta
improvvisamente e con le guance rosse di vergogna. Sta facendosi una
figura peggiore ogni attimo che passa. Quando parla, però, è ad Ainley
che si rivolge. [ Non hai creato alcun problema, tranquilla. ] ci prova a fare un sorriso ma, non per colpa della ragazza, esce un po’ storto e poco convincente. [ Ma se vuoi andare alla Valle va pure, è casa tanto tua quanto mia. ]
l’accettazione rafforzata ora, anche dopo innumerevoli gaffe e
discussioni protratte nel tempo. Si lascia andare ad un sospiro lungo,
stanco, che pare svuotarle i polmoni di colpo. La pioggia ora cade con
più violenza ma, dopotutto, non scalfisce minimamente l’atteggiamento
oramai remissivo. [ Fa cosa vuoi Talesin. Tante volte mi sembra di parlare al vento. ] accennando a camminare per superarlo, incuneandosi tra i presenti come un’ombra scura. [
Riflettici e vediamo se, al di la di te stesso, riesci a capire perché
IO, ora, sono in difficoltà. Se stavolta non lo capirai allora vuol dire
che ho perso tempo a spiegarti le cose. ] ma la risposta tende a non aspettarla, putando invece verso Erech. [ Andiamo. ]
00:41 Talesin_Telrunya [Verso cancello] [Io capisco fin troppo] risponde secco alle parole della moglie [ E mi sono trattenuto, ma solo per te]. Non specifica oltre , donando un cenno di benvenuto ad Erech e troncando così qualsiasi accenno ad un ‘ulteriore discussione. [Sì è meglio parlarne in locanda]
le fa eco. Le parole di Ainley le accoglie e basta. La decisione su
cosa fare è solo la sua. Continua quindi nei confronti della moglie [Tu
sei la Consigliera del re, ma, ti ripeto, non sei responsabile delle
mie azioni. Non parli al vento e se proprio sei convinta di essere in
difficoltà, indicami come quello che sono: io non abbasso la testa di
fronte a nessuno e di questo tu non hai alcuna colpa.]
00:44 Ainley [Esterno Cancelli]
La risposta dell'elfa, positiva, contribuisce a infonderle una certa
sicurezza che traspare nel modo in cui sotto il mantello i di lei
muscoli si fan meno tesi, le spalle un po' più rilassate e il respiro un
po' più flebile nel sospiro che discreto lascia sgorgare dal piccolo
naso. I discorsi intanto proseguono e lei per contro sarà comunque
l'ultima a muoversi verso la Locanda, presso la quale raccoglierà le sue
poche cose per prepararsi a partire.
00:54 Nehinend [ Viale Alberato – Pressi Giardini ] Non si ferma nemmeno sebbene le parole del marito le senta tutte. Si fa sferzare dalle intemperie che, brutalmente, calano la pioggia con più forza del previsto ora che anche il vento si è discretamente intensificato. Scuote solo la testa, alzando un braccio per ripararsi il viso. [ Continui a non arrivarci! ] stavolta deve urlare per farsi sentire, non perchè abbia voglia di alzare la voce di suo. Chinata in avanti, pronta a svoltare l'angolo di strada che s'affaccia sul Viale, la strada che la porterà verso la Locanda – con molta calma, senza scivolare. Per il resto pensa solamente tra sé, senza borbottare, senza soffermarsi su dettagli insignificanti. Lei sa solo che qualcosa succederà e che, in ogni caso, verrà presa in mezzo. Le toccherà giustificarsi ed infine fare una scelta e, conoscendola, si sa già quale sarà.
01:02 Talesin_Telrunya [Verso cancello] Vede la figlia precederli, prima di rivolgersi alla moglie, mentre le poggia le mani sulle spalle [Ascolami Nehined., tu pensi che io continui a non arrivarci, anche se ho la presunzione di dirti che forse sei tu che non hai capito esattamente quello che ti ho detto. Ad ogni modo è opportuno che torniamo.] Anch’egli si dirige verso la locanda, laddove alfine potrà essere al riparo da tutte queste intemperie.
00:54 Nehinend [ Viale Alberato – Pressi Giardini ] Non si ferma nemmeno sebbene le parole del marito le senta tutte. Si fa sferzare dalle intemperie che, brutalmente, calano la pioggia con più forza del previsto ora che anche il vento si è discretamente intensificato. Scuote solo la testa, alzando un braccio per ripararsi il viso. [ Continui a non arrivarci! ] stavolta deve urlare per farsi sentire, non perchè abbia voglia di alzare la voce di suo. Chinata in avanti, pronta a svoltare l'angolo di strada che s'affaccia sul Viale, la strada che la porterà verso la Locanda – con molta calma, senza scivolare. Per il resto pensa solamente tra sé, senza borbottare, senza soffermarsi su dettagli insignificanti. Lei sa solo che qualcosa succederà e che, in ogni caso, verrà presa in mezzo. Le toccherà giustificarsi ed infine fare una scelta e, conoscendola, si sa già quale sarà.
01:02 Talesin_Telrunya [Verso cancello] Vede la figlia precederli, prima di rivolgersi alla moglie, mentre le poggia le mani sulle spalle [Ascolami Nehined., tu pensi che io continui a non arrivarci, anche se ho la presunzione di dirti che forse sei tu che non hai capito esattamente quello che ti ho detto. Ad ogni modo è opportuno che torniamo.] Anch’egli si dirige verso la locanda, laddove alfine potrà essere al riparo da tutte queste intemperie.