domenica 25 agosto 2013

Un tentativo di abbordaggio

13:35 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] In sette, otto... da quanti diavolo di giorni era tornata(?) aveva trascorso più tempo nella sala degli addestramenti che non nella propria camera sbronza. Ok forse questa è una fesseria, però volendo essere onesti sta cercando di metterci del suo... o finge, e bene! Le mani sono armate di tutto punto con gli artigli degli gnomi. Lunghe lame che sferzano l'aria sfregiandola mentre dalla voce escono sibili soffocati d'un respiro un poco affannoso e bestemmie vociferate contro Dei sconosciuti, certamente inventati sotto l'effetto dell'alcol e poi mantenuti. Scalcia l'aria, tira un pugno... più che un allenamento sembra uno sfogo, ma poi si ferma, passa il dorso della mano sulla fronte imperlata di sudore e infine si mette sdraiata a terra sbuffando mentre il petto si alza ed abbassa a gran velocità. «Ufff che fatica» gli pesa il c**o.
13:43 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] Si staglia ora all'ingresso del salone che detiene come unica presenza Leniancha. Fatti un paio di passi all'interno dell'ampia stanza nel piano interrato del castello, la ragazza si ferma, il suono di passi provocato dal rintocco dei tacchi bassi degli stivali che ammutolisce, osservando con sguardo apatico la figura della scudiera distesa sul pavimento. Sul quel volto altrimenti marmoreo si staglia allora una debole smorfia, ma non sembra intenzionata a salutarla o altro, prendendosi una manciata di secondi ancora prima di decidere cosa fare.
13:48 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] E di tutte le compagnie in cui potrebbe sperare quale le capita fra capo e collo? L'unica che certamente non le alzerà la gonna o le permetterà d'intrufolare le mani dentro la sua camiciola. Peccato per lei, non sa che si perde. Appena sente il rumore di passi le viene spontaneo di chinar ancor più la testa all'indietro fino a veder dal basso verso l'alto il prospetto della figlia di Talesin. La scruta un attimo, poi torna comodamente sdraiata e struscia le unghie sul pavimento giusto per tentare d'infastidirla. «Mocciosa mi segui o cosa?» fine come una badilata di ciò che non vuole togliere dalle scuderie a quanto pare, no?!
13:57 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] Il fare di Leniancha, quello stridore provocato dai suoi artigli alle di lei orecchie a punta, le fa comparire la pelle d'oca. Per riflesso, stringendo i denti, incassa un poco il capo fra le spalle, l'aria che si corruccia mentre distoglie lo sguardo di smeraldo dall'umana. Neanche quel suono è ancora finito che la mezzelfa si muove di nuovo, ruotando su sé stessa abbastanza per volgersi verso la propria destra ed avanzar passo in quella direzione, alla rastrelliera più prossima. Vi si ferma innanzi quando la domanda provocatoria dell'altra le giunge, trovando subitanea replica { Non ho tendenze masochistiche } fredda e indifferente, non la guarda nemmeno, allungando invece la destra per afferrare per l'impugnatura una delle spade da allenamento e liberarla dal suo sostegno.
14:03 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] Uhuh la tipa ha una bella lingua. «Ne dubito... o te ne saresti andata» e solleva giusto metà busto facendo leva sui gomiti in modo da sostenersi mentre la vede dirigersi verso la rastrelliera per afferrare un'arma tentando di ignorare il rumore provocato dalle unghie a stretto contatto con la pavimentazione della stanza, un rumore che poi cessa. Di colpo. «Del resto sai dov'è la porta no?!» cosa diavolo ci trovi di tanto divertente da stuzzicarla? Beh ci sarebbero tante risposte ad una domanda del genere... è scettica, risponde un po' per le rime, è soddisfacente! Punto. Allora si mette seduta e la fissa volendo contrastare la sua indifferenza con anche troppo interesse, ma Leniancha è così, si comporta un po' come i bambini, ciò che non deve fare lo fa... e se si brucia? S'attacca... io non la curo.
14:13 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] Il botta-risposta sembra finire lì, almeno a giudicare dal silenzio con il quale la mezzelfa accoglie lo scetticismo dell'altra. Sembra anzi ignorarla del tutto, passandosi dall'una all'altra mano quell'arma da allenamento, soppesandola. Infine appare abbastanza convinta, ma nel momento in cui torna a voltarsi verso il centro della stanza, l'ultimo dire della bruna le arriva alle orecchie più nitido di quanto è stato fino a poc'anzi a causa dello stridore di metallo contro pietra. L'iridi che si posano sull'umana non lasciano trasparire nulla, fredde e distaccate, un contrasto netto con il mezzo sorrisetto privo di allegria alcuna che le delinea le labbra { Credi davvero di poter avere tanta importanza da spingermi ad evitarti ? } le risponde per le rime con quella domanda che lascia trasparire una nota di scherno nella voce. Non sembra nemmeno aspettarsi risposta tant'è che si lascia sfuggire uno sbuffo divertito dalle nari prima di scuoter il capo in segno di diniego. A quel cenno i di lei capelli, legati in una coda alta, ondeggiano dietro la di lei schena in un movimento amplificato dalla lunghezza stessa, che le arriva sin al di sotto del fondo-schiena.
14:25 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] Già, doveva crederlo? Ma che diamine... sì! «Mi stai rispondendo... quindi sì, direi proprio di sì» ed anche lei sorride piuttosto divertita continuando a fissarla fregandosene del fatto che fissare sia da maleducati, lei vuole essere maleducata, fissare, indicare, ruttare, fornicare in pubblico sono tutte cose che lei DEVE fare. E rimane seduta nel tempo che le risponde, osservando come la coda bionda le ondeggi dietro la schiena mentre il suo corpo pare simulare un certo divertimento, e per cosa? Per averla stuzzicata o aver creduto d'averla zittita? Oh capirai presto che lei non chiude facilmente la bocca... ne per parlare ne per fare qualunque altra cosa si possa fare con quel sudicio anfratto umido. «Ma tranquilla... suscitare un qualunque interesse di qualunque natura sia, nei confronti di altri non m'infastidisce minimamente» vuoi tentare di farla divenir nera dalla collera? Beh due cioccolatini fondenti non sarebbero male, certo non avrebbe più la soddisfazione di essere una delle poche se non la sola.

14:33 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] Può essere, oppure può semplicemente essere che in un tempo di cui ella non ha memoria qualcuno le ha insegnato l'educazione. Oppure è l'orgoglio a spingerla, quell'orgoglio ereditato da parte di padre. Il sorrisetto non sfuma ma alla risposta che le dona l'altra inarca un sopracciglio. Distoglie indi successivamente lo sguardo dalla scudiera, prendendo a camminare per raggiungere un punto prossimo al centro della stanza ma al tempo stesso abbastanza distaccato da ove Leniancha si è lasciata cadere qualche minuto prima { Credi pure quel che ti pare }
14:38 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] Dovrebbe zittirsi a quella sua battuta finale? Diavolo le viene da far di tutto tranne che darle quella soddisfazione. «Stai continuando, non mi dai altra scelta se non credere in questo...» e si alza allora. Sbuffando e facendo leva con le mani sulle ginocchia come se fosse una vecchia colpita da ogni acciacco, poi l'avvicina di qualche passo ma rimanendo in disparte rispetto la traiettoria dell'arma, volendola aggirare come s'aggirerebbe un'animale. «E dal tono in cui rispondi sembra quasi che tu ti stia pure innervosendo... al che mi viene da aggiungere che pare che t'importi molto» veramente è una persona troppo poco fine per far caso a differenti tonalità di voci, o altre cavolate come queste, ma ricamare senza usar l'ago e il filo le piace, da matti.
14:49 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] Solleva la finta lama della spada la mezzosangue, effettivamente immune alla replica che le dona l'altra congildata. Scivolando con il piede sinistro indietro si pone in guardia dritta, ponendo al contempo il debole in alto, oltre la spalla sinistra. Il tempo di far calare l'arma in un colpo diagonale, un roverso sgualembro accompagnato dall'avanzare in guardia mancina, e Leniancha torna a inserirsi nel suo campo visivo. Il suo fare, che appare molto simile all'abitudine di un avvoltoio, le fa assumere un'espressione che da neutra diviene più corrucciata, quasi infastidita. Interrotta la serie di esercizi sul nascere, pone la mancina a puntellare il medesimo fianco mentre la dritta, ancor stretta sull'impugnatura, si solleva per poggiarsi la spada sulla spalla medesima, a diretto contatto con la pelle grazie allo scollo obliquo { Si può sapere che vuoi ? } le domanda di getto, seppur con una freddezza che farebbe invidia ad un iceberg, scoccandole un'occhiata fra il penetrante e l'accusatorio.
14:59 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] Le mani rimangono lungo i fianchi nel tempo in cui le cammina intorno lasciandole lo spazio per allenarsi, l'unica cosa che fa è mantenere un contatto visivo decisamente soffocante e che lei non vuole minimamente allentare. Non fin quando lei le fa quella domanda in modo alquanto freddo e scocciato lasciando perdere esercizi interrotti sul nascere. «Cosa voglio?» ca**o stavolta tu l'hai mandata in crisi, oddio... non proprio, non è avvezza a far la misteriosa. «Portarti a letto» viva la sincerità!!! Troppo diretta? Non c'ha mai pensato all'esserlo meno... uhm! «Di carattere fai schifo ma una bottarella» schifosa te l'ho mai detto? Puah anche se lo facessi sarebbe fiato sprecato, ti entra da un orecchio ti esce dall'altro e addirittura ti soddisfa pure. E se a lei non piacessi? Uhm e chi se ne frega.
15:09 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] Quell'aria fredda e accusatoria al tempo stesso, nel momento in cui l'altra le dona quella risposta, si infrange. Spalanca infatti gli occhi verdi dallo stupore mentre dalle labbra le sfugge un sommesso e assolutamente incredulo { .. cosa ? } se fosse un fumetto, avrebbe pure una goccia azzurrina a lato della fronte, sulla tempia destra. Quando poi segue la spiegazione, le parte un tic all'occhio destro, il sopracciglio che ha un fremito mentre l'angolo medesimo della bocca si solleva { .. eh ? } e se non fa ridere ora, le spalle non più alla stessa altezza ma a due livelli diversi, come se il peso dell'arma da allenamento fosse improvvisamente aumentato, allora non c'è verso potrà mai passare per un tipo divertente. Così non è per Leniancha, di fronte alla quale, dopo una manciata di secondi scoppia letteralmente a ridere. Infatti, tempo di reagire che torna in una postura perfettamente eretta e appropriata per quello scoppio d'ilarità assurdamente alta e breve al tempo stesso { Ma non farmi ridere ! } no, non è un così bel bocconcino. Ha ancora pochi chili addosso per la sua forma fisica ideale, i muscoli devono tornare ad essere curati da un allenamento costante e le occhiaie che le segnano i lineamenti spigolosi del viso non la rendono certamente attraente { Anche fosse, non è qualcosa che mi interessa } diretta { perciò toglitelo dalla testa }
15:15 Leniancha [Castello - Sala Addestramenti] Se fosse dalla testa che deve togliersi tali pensieri... sicuramente sarebbe la più pura, perché son convinta che una testa da sgomberare da facili pensieri non l'abbia. E non perché non abbia per l'appunto codesti pensieri, ma proprio perché le manca la materia prima per concepirli. La vede inizialmente stupirsi, le viene da ridere e non la trattiene affatto la risata contagiosa, poi sente ridere la compagna d'armi e allora la pazzia aumenta, fino a cessare lentamente per riprendersi solo quando la sente tornare a parlare. «Lo dici ora...» lo ammetto non è una che abbandona facilmente le imprese titaniche, anzi! «E comunque non è dalla testa che la cosa va tolta... ti indico il punto e vediamo se sei abbastanza intelligente da capirlo» o sì, è pure sfacciata, ma non è una novità ormai! E sorride compiaciuta, molto anche. Riguardo la sua bellezza? Non nota le occhiaie, nemmeno i chili mancanti, effettivamente la cosa la interessa solo per il fatto che non è facile preda.
15:19 Ainley [CFN – Sala Addestramenti] La sfacciataggine altrui non sembra più sorprenderla. In effetti quel che poteva è già stato fatto, indi non è tanto strano a conti fatti che la biondina le scocchi un'occhiata fra l'ironico e lo scettico { Toglitela da dove ti pare, ma vedi di lasciarmi in pace } un cenno alla porta con il capo { che ho da fare } un chiaro invito ad andarsene probabilmente, giacché la mezzosangue non sembra affatto intenzionata a rinunciare ai propri esercizi.