domenica 3 novembre 2013

Basta segreti

15:46 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] Conosce le persone e lo nota quel barlume di preoccupazione negli occhi di Laxus [Sì può sembrare incredibile e non è facile da accettare, ma le cose stanno esattamente come vi ho accennato. Certo, ognuno di noi cerca di studiare, di prendere delle contromisure, ma la superiorità di Antrax è comunque schiacciante. Non è la prima volta che lo vedo e l’ultima volta siamo dovuti scendere a patti. Sinceramente speravo che la cosa non si ripetesse più. Per quanto riguarda l’involto che avete tra le mani, guardate pure voi stesso, anche se potrete ben immaginare cosa sia]
15:56 Laxus [Castello-Giardini] ancora ascolta stranito quel discorso, la cosa inizia a preoccuparlo in maniera strana, per la prima volta in vita sua si sente talmente impotente da sentirsi inutile… una sensazione che vorrebbe debellare dalla sua esistenza, non doversi mai sentire così inutile e indifeso [Capisco] esclama purtroppo incapace di proseguire su quel discorso, sapendo che non c’è nulla che possa dire che può cambiare le carte in tavola. Scarta quindi la stoffa per mettere alla luce quella spada, e se prima si sentiva piuttosto indifeso, ora che ha fra le mani una, seppure semplice, arma, è come se si sentisse rinvigorito e più sicuro delle sue capacità. Cerca di afferrarla con la mano destra all’impugnatura, lasciando che il debole miri alla sua sinistra, studiandola e soppesandola, cercando di prender dimestichezza col peso e la maneggevolezza, per poi andare a rispondere con gratitudine [Vi ringrazio… prometto che ne farò buon uso… avete la mia parola] esclama voltando lo sguardo in direzione di Talesin.
15:57 Ainley [CFN - Giardini] Varca ora il cancello principale, sotto quell'acquazzone che ha reso il suo mantello uno strato di pesante stoffa intrisa e lucida. Percorre il viale che conduce al castello ed alle stalle, lasciando che sia Runya ora - la nera cavalla sopra la quale ella è in sella - a scegliere la strada più agevole per giungere all'asciutto. L'animale procede al passo, sbuffando e lasciando la mezzelfa libera di perdersi in pensieri tutti suoi, sotto quel cappuccio che le adombra così bene il viso. Ormai è zuppa, ma sembra quasi che questo sia l'ultimo dei suoi problemi a giudicare dalla schiena leggermente curva e dalla posa abbandonata delle mani in grembo, guantate, strette intorno alle briglie a malapena per non farle scivolare.
16:03 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] E’ solo un cenno di assenso accompagnato da una piccola smorfia quello che Talesin rivolge allo scudiero [Non ringraziatemi né promettete nulla: cercate solamente di esserne degno] pragmatico come sempre, nonostante tutto. Dopo tutto l’impressione che ha del nuovo scudiero è positiva. Sembra un tipo sveglio e con voglia di fare. Non può invece non vedere di lontano la figlia, che sta tornando al palazzo in sella a Runya. Inquadra la sua figura, ma non proferisce verbo.
16:10 Laxus [Castello-Giardini] ascolta le parole della Leggenda e annuisce a quella sua richiesta esclamando semplicemente [Si signore]. Non sa perché Steve gli aveva messo un po di preoccupazione quando gli ha parlato dei comandanti, ma fino ad ora sembra che non ci siano problemi nella sua permanenza al castello, anzi, piano piano quella sua permanenza li inizia a farsi sempre più piacevole, ben sapendo che le cose, in base a come lui agirà potranno solo migliorare. Per un breve istante forse ci sarà un po di silenzio… momento di raccoglimento forse? Per poi notare una figura a cavallo, una figura che non gli pare affatto familiare, probabilmente un volto nuovo che dovrà ricordarsi.
16:17 Ainley [CFN - Giardini] Lì per lì non si è resa conto della presenza di altri al di fuori del castello. Poi è una sensazione, come se fosse all'improvviso consapevole di esser osservata, e solleva il capo e lo sguardo proprio in direzione della Leggenda e di uno scudiero: un volto nuovo. Quella presa sulle redini si rafforza, tornando a fornire una certa guida all'andatura della giumenta solo per frenarla. Nonostante la pioggia e la distanza, non è così difficile riconoscere il padre che al riparo sembra proprio star guardando nella sua direzione. Fermato il cavallo, la mezzosangue li fisserebbe una manciata di secondi prima di sollevarsi sulle staffe e, facendo perno su quella sinistra, smontare. Gli stivaletti atterrano su una pozzanghera ma ella non sembra farvi caso quanto è rapida comunque a uscirne, muovendosi proprio verso di loro con un passo deciso che ne allunga le falcate. Portandosi dietro Runya ovviamente per le redini, giova dell'ombra che il mantello le proietta sui lineamenti finché abbastanza vicina non proferirà senza alcuna sfumatura { Ho alcune cose da chiederti } nessun indugio, nessuna deferenza né aggressività, diretta e concisa si rivolge a Talesin ed a lui soltanto, quand'ancora deve effettivamente percorrere diversi passi prima di azzerare le distanze.
16:23 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] Si rabbuia in volto quando vede la figlia avvicinarsi così diretta a lui smontando da cavallo. Non è un comportamento il suo che riconosce come proprio di lei, ma evidentemente molte cose stanno cambiando. Cerca di far sì che la situazione non dia troppo nell’occhio anche se è consapevole che parte del danno è già fatto [Laxus] dice rivolto allo scudiero [Questa è Ainley, mia figlia. Ainley, ti presento Laxus il nuovo scudiero]. Non risponde affatto alla sua domanda, quantomeno per adesso. Non sa di cosa si tratta e non affronterà alcun argomento di fronte a quello che è poco di più di un estraneo.
16:31 Laxus [Castello-Giardini] non dovrà attendere chissà quanto prima di veder avvicinare la ragazza a loro. Naturalmente si riavvolge la lama nella stoffa, andandola a sistemare alla cintola, allargandola per farci entrare la lama avvolta dalla stoffa, piu tardi troverà un modo comodo per trasportarla. Quando la donna si avvicina è lo stesso Talesin che presenta colei che è sua figlia. Dal canto suo, come sempre, porge semplice saluto, educato [Piacere di conoscervi] esclama abbassando appena il capo in segno di rispetto per la nuova conosciuta, che di certo deve essere un personaggio rilevante nelle Frecce nere, tenendo conto che è la figlia della Leggenda. Ascolta il dire di lei, e forse i due han bisogno di parlare, segno che si trova nel posto sbagliato probabilmente. Si volta appena verso Talesin e prende a parlare [se volete restar da soli, io andrei…] si sente piuttosto in imbarazzo, non vorrebbe certo trovarsi nel bel mezzo di una discussione familiare di cui non sa nulla e non centra nulla.
16:33 Ainley [CFN - Giardini] Guadagnato a sua volta quell'angolo più riparato dal maltempo, la mezzelfa alle presentazioni di cui la giova il genitore volge lo sguardo sul nuovo scudiero. Si lascia scivolare quindi con un gesto della destra il cappuccio sulle spalle, rivelando una chioma biondissima a incorniciare lineamenti d'ibrida. Gli occhi, verdi come due smeraldi e tetri alla luce di quel giorno di pioggia, son incastonati su un viso morbido quanto segnato da un paio di occhiaie scure - traditrici di una costante mancanza di sonno. L'espressione permane seria e indifferente nel donar all'umano un semplice cenno del capo, prima di tornar sul genitore in attesa di una sua parola, nel caso potran restare soli. Gocciola da capo a piedi, ovviamente e ha le gote arrossate dal freddo.
16:41 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] [Vi ringrazio della vostra discrezione, lo apprezzo molto] congederebbe Laxus e solo quando lui se ne sarà andato rivolgerà parola alla figlia [Certe volte davvero non ti riconosco] il tono di voce con cui proferisce quelle parole non è affatto infuriato, ma denota una piccola punta di amarezza. [Va bene, chiedimi pure tutto ciò che vuoi. Non mettere di mezzo gli altri però. Laxus non c’entra niente in qualsiasi cosa tu debba sirmi e lo sai bene, o c’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente?]
16:51 Laxus [Castello-Giardini] di fatto la situazione lo vede un po come il prezzemolo dove non centra poi gran che [Nessun problema] esclama verso la leggenda, per poi rivolger la parola verso entrambi… [con permesso] e verso Ainley [Arrivederci] cerca di sorridere, anche se la ragazza non sembra di buonissimo umore, probabilmente è accaduto qualcosa, e vedere Talesin comportarsi come ha notato negli ultimi giorni e la figlia comportarsi come si è comportata ora, beh probabile che qualcosa fra loro non vada, ecco cosa mescola la mente dell’uomo, che si allontana da loro dopo essersi congedato, e nel giro di pochi istanti già non pensa più a cosa possa esserci fra loro, in fondo non è affar suo immischiarsi di cose personali altrui. Con passo lento e cadenzato l’uomo opta per fare qualcosa di costruttivo, magari riesce anche a trovare qualcuno con cui allenarsi, quindi opta per raggiungere la sala per gli allenamenti, ora ha anche una spada per poter fare un po di pratica volendo, magari a vuoto, evitando di usarla in coppia con altri. Man mano che l’uomo si muove verso l’interno del castello, giunge presso il salone principale, passandolo con il chiaro intento di avanzare verso la sala d’arme, con in mente l’idea di fare qualcosa che possa dirsi produttivo.
16:53 Ainley [CFN - Giardini] { Non l'ho messo in mezzo .. non avrei parlato in sua presenza } nega la ragazza, dopo aver osservato un attimo Laxus allontanarsi, tornando indi con lo sguardo sulla Leggenda. Sembra meno rigida ora ma non per questo meno ansiosa, lo si può leggere nei suoi occhi mentre continua { Sono andata a parlare con Valthiar } piccola pausa, come a fargli assimilare quella notizia { .. e mi ha detto che conosci il segreto di Nehinend, ciò che le ha impedito di portarci con lei } con un rapido armeggiare tenterebbe quindi di sfilarsi il guanto sinistro e soltanto una volta che vi sarà riuscita mostrerebbe all'elfo il dorso della propria mano, la pelle segnata da una strana voglia a forma di coda di scoiattolo { e qualunque cosa sia, non ha smesso di influire sulle nostre vite dopo la sua scomparsa .. } un altro momento di silenzio, mentre ne fisserebbe il viso con ostinazione e preoccupazione insieme { .. ho bisogno di sapere ogni cosa .. }
17:01 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] Sentendo il nome di Valthiar il volto di Talesin diviene ancora più terreo del solito, mentre una sofferenza terribile gli si palesa anche in volto [Sì conosco il segreto di Nehinend che ha impedito che ci portasse con lei] ripete quasi meccanicamente [Che significa che non ha smesso di influire sulle nostre vite? Sulla mia ha smesso benissimo] sbotta [Ora che lai è scomparsa tutto quello che è stato e di cui sono a conoscenza è cessato. Perché hai bisogno di tirare ancora fuori il passato, che te ne viene?]
17:06 Ainley [CFN - Giardini] Si acciglia la mezzosangue all'udire la risposta del padre, come al veder che ha bellamente ignorato ciò che lei gli sta mostrando { Che stai dicendo ? } corrucciata, abbassa lo sguardo sul dorso della propria mano e poi glielo piazza praticamente davanti alla faccia { Non la vedi ? Questa non ce l'avevo fino a tre giorni fa e mi è comparsa dopo uno strano sogno .. o almeno credevo fosse solo un sogno, finché non ho riscontrato lo stesso segno sulla mano di Valthiar oggi pomeriggio } 
17:13 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] [Senti, non mi interessa] le dice, mentre con un moto di totale rifiuto, gira le spalle alla figlia ed inizia a dirigere i propri passi verso il salone principale. Cerca in questo modo di celare tutto lo strazio che sente in quel preciso istante, una fitta che gli prende lo stomaco e gli toglie quasi il respiro. In quell’istante avrebbe voglia di sparire, di dissolversi in un’altra dimensione e non tornare mai più. Tutta la sua attenzione ora è rivolta al cercare di mantenere un contegno quantomeno minimo.
17:19 Ainley [CFN - Giardini] Lui si rifiuta, ma non solo: le volta le spalle. Un gesto che esprime non solo diniego ma totale chiusura verso il suo stesso sangue. E la biondina, dopo un primo istante senza respiro, esclama { Padre ! } non si muove ma quella parola dovrebbe risuonare chiara e squillante alle orecchie dell'elfo, la voce intrisa di una nota che potrebbe esser riconducibile solo al panico { Non voltarmi le spalle .. non abbandonarmi ! }
17:26 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] Si ferma alle parole della figlia, piantandosi rigido come un palo [Io non ti abbandono Ainley e questo lo sai. Avrei potuto farlo tanto tempo fa, tu non ne hai ricordo, ma quando sei giunta qui pensavo lo avessi fatto solo per ragioni di opportunità e ci sono stati dei dissapori tra di noi, ma poi sono io che ti ho voluto tra le Frecce Nere, anche se non eri come sei adesso e mi eri decisamente più ostile. Non ti ho abbandonata allora dicevo e non ti abbandono adesso. Come ti ripeto sei tutto ciò che mi rimane]. Non si volta verso di lei perché l’espressione dipinta sul suo volto in questo momento è quella di una persona distrutta. Lui, il camaleonte perfetto che ora trasuda tutte le proprie emozioni.
17:32 Ainley [CFN - Giardini] Lo vede fermarsi e ne ascolta il dire, nonostante non possa osservarne l'espressione del viso. Forse questo è un bene, perché nemmeno lei ha un'aria pacata e indifferente: l'aria corrucciata, tesa, non sfuma alle precisazioni della Leggenda. Semplicemente tenta di muoversi in avanti, cercando di ravvicinarglisi di nuovo per porsi al suo fianco, per allungar quella mano sinistra marchiata da un'esperienza che non ha compreso e posarla sul suo braccio destro { .. allora aiutami a capire .. ti prego .. ho bisogno che tu me lo dica } implorante, ne cerca or lo sguardo { possiamo superare tutto questo, ma basta segreti fra noi }
17:39 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] [Veramente questo è un segreto tra me e mia moglie e non so perché Valthiar te lo abbia svelato. Visto che c’era avrebbe potuto parlartene lui visto che lo conosce. Si volta quindi verso di lei. Riesce a camuffare le emozioni che gli palpitano dentro a tento stavolta [Io tutto questo non riuscirò mai a superarlo. Dimmi una cosa: se io ti chiedessi di rivelarmi un segreto tra te ed un’altra persona, tu, cosa faresti?]
17:40 Talesin_Telrunya usa abilità: Suggestione - travestimento lv4
17:48 Ainley [CFN - Giardini] Stringe le labbra fra loro in una smorfia piatta, contrita, a quel rifiuto secco. Le ci vuol una manciata buona di secondi mentre lo fissa, a riacquistare un'espressione più neutra e vi riuscirebbe soltanto inspirando e chiudendo gli occhi. Nel mentre la mancina scivola dal braccio altrui, andando a giacere inerme lungo il fianco, come l'altra. Quando torna a schiuder le palpebre, la serietà del suo viso è indice di un distacco quasi totale { Non lo so } e si potrebbe intuire un'ultima nota di tristezza, prima che ella si volti, per tornare sui propri passi.
17:54 Talesin_Telrunya [CFN/Giardini] Un cenno di assenso secco, mentre lei si allontana. Aggiunge solamente [Contatta Valthiar e fatti dire se lui vuole che condivida con te o meno questa informazione. Per quanto mi riguarda sappi che non ho nulla da nasconderti, quello che voglio è che il nostro rapporto si fondi sulla reciproca fiducia. Fai questo e poi ti dirò tutto quello che vuoi sapere]. In cuor suo gli dispiace non avergli detto tutto, ma aveva promesso a sua moglie. Si allontanerà dunque dirigendosi vers o le proprie stanze. 

Il faccia a faccia con Valthiar

13:58 Ainley [Ingresso Sala Comune] Un acquazzone coi fiocchi, ecco cosa si sta abbattendo su Leah. Il maltempo riversa acqua da ore ormai sulla cittadina, inzuppando strade ed edifici, creando pozzanghere e rivoli e scoraggiando i più ad uscire di casa. Non lei tuttavia, che mette piede sotto il portico della Locanda, sottraendosi alla pioggia scrosciante. Gli stivaletti rintoccano sul legno della pavimentazione, l'acqua che le ruscella dal mantello lasciando ove ella passa una scia rilucente mentre si avvicina alla porta d'ingresso. E' con fare sicuro che la biondina allunga una mano per aprirla, la dritta, guantata per l'esattezza. Il calore dell'ambiente chiuso e asciutto l'avvolge non appena fa il suo ingresso, richiudendosi poi quell'anta alle spalle mentre già con lo sguardo spazia - il cappuccio calato sul viso - per la sala.
14:04 Valthiar [ Piano Terra × Sala Comune ] E’ uscito da poco, si vede. Ha i capelli bagnati ed un po’ spettinati, i vestiti umidicci e la giacca scura che gocciola vicino al camino. Ha le mani tese verso le fiamme vivaci, le spalle un po’ basse e, su un tavolino li accanto, una tazza di tisana fumante che spande il suo buon profumo di erbe in una voluta di vapore lattiginosa. Non era solo, non poco fa almeno. Si è fatto precedere dal Clone verso il piano superiore, raccomandandole di stare nella stanza fino al suo ritorno. Gli ultimi giorni sono stati assolutamente frenetici, tra gli incubi ed i vari ritorni il sonno s’è un po’ perso. La stanchezza è evidente sui tatti del viso, un’ombra più scura sotto alle ciglia ed un pallore un po’ vago sulle guance. Alto, lo si capisce anche ora che è seduto, giovane, particolare. Occhi bicolore, azzurro e verde, che riflettono il gioco del fuoco sui ciocchi di legno scoppiettanti. Pensa, ripensa, a si decide sempre di più ad andarsene dalla Città, soprattutto data la situazione prospettata dal Nirva. E’ proprio a quello che pensa, a casa sua: Arborlon. Con la coda dell’occhio coglie un movimento vicino a sé, un garzone. [ Scusa.. ] richiamandone l’attenzione. [ .. posso avere pergamena ed inchiostro? ] reclinando il viso. Quando il ragazzo si allontanerà lui tornerà al calore ed alla propria tisana, senza per il momento girarsi verso la porta che ha, come altri, sentito aprirsi.
14:11 Ainley [Ingresso Sala Comune] Non par esserci troppo affollamento ed in verità non è che lei, setacciando con quella prima occhiata l'ambiente, conservi molte speranze. Sta già facendo qualche passo per avvicinarsi al bancone quando finalmente, contro ogni più razionale aspettativa, coglie un elemento diverso nell'ambiente. La figura di Valthiar differisce dai più e spicca seduto ad un tavolo, alto e - apparentemente - rassegnato. Per lei, dopo un istante di esitazione, non v'è altro tempo da metter in mezzo prima di muoversi, aggiustando la direzione dei propri passi per dirigersi verso di lui. I pantaloni scuri spiccano passo dopo passo, i lembi del mantello si dischiudono appena a lasciar intravedere ad occhio altrui una cinta d'arme, al di sopra di un corsetto nero, il quale contrasta sia con la camiciola bianca al di sotto ché con i lunghi capelli biondi - di cui una ciocca le scivola umida oltre il bordo del cappuccio. Senza invito, senza un cenno, una volta giunta appresso al tavolo dell'elfo, ne agguanterebbe una sedia vuota solo per tentare di sedervisi, proprio di fronte a lui, senza ancora una parola finché non si sarà accomodata.
14:22 Valthiar [ Piano Terra × Sala Comune ] E’ la mano a sostenere il viso, con svogliatezza. Sta aspettando il ritorno del garzone con quanto richiesto ma, nel frattempo, semplicemente si imbambola nel fissare il proprio riflesso distorto dal tremolio della bevanda. Poi, con calma, agguanta la tazza concedendosi un paio di sorsi. Soffia e beve ancora, in più riprese, ogni volta assaporando il retrogusto dolciastro della tisana. E’ così concentrato su altro, così assente e distratto, da non accorgersi realmente di Ainley. Capta solo una presenza li vicino, più precisamente di fronte a sé, ma da per scontato che sia il ragazzo con il materiale richiesto. Sbatte le palpebre un paio di volte, bevendo un sorso più generoso e, quando rialza lo sguardo mettendo a fuoco il nuovo ospite, chiaramente gli va tutto di traverso. Tossicchia, coprendosi la bocca con il dorso della mano, diventando subito rosso in viso. [ Buo.. ] un altro paio di colpetti seguiti da un pratico schiarimento della voce. Sta fissando lo sconosciuto con un’espressione particolarmente interdetta, di chi non ha idea di cosa stia accadendo. Poi, pian piano, dall’ombra del cappuccio intravede piccoli dettagli – oltre all’abbigliamento – che potrebbero aiutare nell’identificazione. Si sorprende, una cosa facile da notare, più che per l’individuo in sé per la sua identità: Ainley. O così pare. Forse. Un visionario? Raddrizza la schiena, premendo le spalle contro lo schienale della sedia. Lui, al contrario della Freccia, è vestito con semplicità: calzoni scuri, spessi, ed una camicia dalle maniche arrotolate fino ai gomiti. Sul dorso della mano sinistra è presente un marchio particolare, una voglia dalla strana forma di coda di scoiattolo. La giacca è su una sedia accanto, messa ad asciugare vicino al camino. Al polso sinistro ha una catena di medio spessore che, anziché essere usato come collare, è sfruttato come spesso bracciale. All’interno, altezza polso, c’è una T incastrata in uno degli anelli. [.. Buongiorno. ] l’esordio successivo, con più slancio ma anche controllo. [ Posso essere di aiuto? ] titubante, allontanando da sé la tazza. Meglio non ripetere.
14:31 Ainley [Ingresso Sala Comune] Lo osserva in silenzio mentre egli si rende conto della sua presenza. Lo vede tossire, la bevanda andatagli di traverso mentre in tutto questo non può non notare anche la voglia che egli porta sulla mano sinistra. Le sue mani, coperte da un paio di guanti senza dita, in nera pelle, sono rispettivamente la dritta sul tavolo e l'altra poggiata indolente sulla coscia sinistra. Con la prima, mentre attende che si riprenda, tamburella leggermente il legno con la punta delle dita. Soltanto una volta che egli le avrà rivolto quell'unica domanda in seguito al saluto, la biondina si permetterebbe di schiuder le labbra rosee { Ci avevi fatto credere di sì } gli risponde, calma, atona quasi. Sollevando la mano sinistra allora la avvicina all'altra, iniziando a sfilarsi il guanto finché, una volta riposto quest'ultimo sul tavolo, non volterebbe il dorso della mancina - ora sollevata- verso ei { Ma prima questo .. spiega un po' cosa è successo } mostrandogli quella voglia.
14:37 Valthiar [ Piano Terra × Sala Comune ] Ritrova un po’ di compostezza ed, in base all’atteggiamento opposto, pare adeguarsi piuttosto facilmente. La verità è che il cuore minaccia di esplodergli nel petto e sente caldo, troppo caldo. Lei è la causa di tutto, l’influsso emotivo dell’anima all’interno del corpo nuovo; nonostante siano passati giorni niente è riuscito a svanire, solo ad affievolirsi quanto basta da permettergli di trascorrere la giornata con più calma. Questo, però, non è uno di quei momenti. Intreccia tra loro le dita, stringendole abbastanza da far sbiancare le nocche. All’inizio non parla, a quel “ci avevi fatto credere di si” il sopracciglio scatta verso l’alto, mostrando perplessità. Successivamente quando vien mostrata la mano, ed il medesimo segno sul dorso di questa, allora le palpebre si concedono un fremito. Sporge in avanti il busto, quanto basta per poter esaminare meglio la voglia poco più scura della pelle. Mette in mostra la propria, accennando ad un movimento minimo di contrapposizione. [ Cosa dovrei spiegare esattamente? ] rilassando infine le spalle ed incrociando le braccia al petto. [ Non ho idea di cosa sia successo. Per quanto mi riguarda credevo di aver fatto un incubo.. ] facendo spallucce. [ Evidentemente mi sbagliavo. ] schiarendosi ancora una volta la voce. [ Mi è capitato, tuttavia, di sperimentare situazioni simili in passato. Non sono comprensibili ne spiegabili con facilità. Accadono, per magia. Ed in quel luogo ce n’era. ] la voce è bassa, il tono indubbiamente tranquillo e colloquiale – a dispetto invece dell’ovvio distacco d’ella. [ Quindi… ] senza terminare la frase; dal tono l’eloquenza quasi si spreca.
14:50 Ainley [Sala Comune - Tavolo] Al contrario di chi le sta di fronte, è calma e rilassata, composta almeno apparentemente mentre quel distacco che ha imparato ad usare ormai diverso tempo fa non vien meno, nemmeno al fare altrui che inizia a risponderle. Ne ascolta ogni parola, le labbra chiuse, l'espressione di quel viso in ombra seria. Allorché egli snocciola quella congiunzione senza per altro proseguire, la mezzelfa si lascia sfuggire un'espirazione dal piccolo naso che potrebbe essere un sospiro { Che io ricordi non mi è mai capitato invece } una pausa, breve, durante la quale ella decide di lasciar scivolare il cappuccio sulle spalle. La luce del locale le illumina finalmente con chiarezza ogni tratto, ogni ciocca di capelli, rilucendo nel suo sguardo di smeraldo fisso sul volto di Valthiar { .. e dal canto mio non so quasi nulla della magia e di tutto ciò che la riguarda .. ma sono giunta alla conclusione che non è così per te, come probabilmente non lo era per Nehinend } c'è una certa intensità in quegli occhi ora, una determinazione a non distoglier lo sguardo dall'elfo nemmeno mentre si rinfila il guanto alla cieca { Indi, se qualcosa di lei vive ancora in te .. è il caso che inizi a spiegarmi tutto per filo e per segno fin dall'inizio } pausa ad effetto e .. { Che cosa le è accaduto ? }
14:58 Valthiar [ Piano Terra × Sala Comune ] Lo sapeva che prima o poi sarebbe accaduto e che lei, tornando a trovarlo, avrebbe fatto domande. Questo è il momento della verità. La coscienza, però, è spaccata in due. Da un lato vorrebbe confessare la verità, quella innegabile e spaventosa. Dall’altro, però, ha a cuore il fatto che lei si lasci la storia alle spalle il più in fretta possibile. Chissà che la Leggenda le ha riferito il messaggio.. [ Beh. ] una sola pausa, una sola vaga esclamazione che da inizio al discorso. [ La magia è difficile da comprendere e controllare. Ci sono cose che non mi è concesso spiegarti, e se conoscevi Nehinend come credo allora saprai anche che lei stessa per diverse cose sembrava incredibilmente enigmatica. ] riguardo al proprio segreto ad esempio. [ Ma sia io che lei abbiamo sempre studiato molto la magia ed i suoi possibili effetti. ] stropicciandosi gli occhi con una mano e lasciandosi sfuggire un sospiro. [ Eravamo a casa sua, nella Valle di Rhenn. Tu ci sei stata, lo so. ] sfiorandosi la tempia per farle capire di avere il ricordo. [ Una sera si è presentato qualcosa, qualcuno. Definiamolo spirito, spettro. O semplicemente “illusione”. ] mantenendo il tono basso e facendo frequenti pause per darle modo di seguire il discorso interamente. [ Io all’inizio non c’ero, sono arrivato dopo. I dettagli li so perché lei li ha vissuti, quindi posso raccontarli. ] semplice, lineare. [ Questo spirito le ha parlato. Non ricordo esattamente le parole, è tutto un po’ confuso. So solo che il corpo, piano piano, ha iniziato a prendere fuoco. ] la pausa non è ad effetto, non vuole creare suspance: sta cercando di mantenere il controllo, di non cedere all’emozione. D’altra parte Nehinend è li, è sempre li. [ Non provava dolore, di questo ne sono certo. Pian piano, comunque, ha iniziato a disgregarsi. Di lei rimaneva l’anima, scintillante come una fiamma viva. Ed io sono arrivato in quel momento, quando lo spirito stava per portarla via. ] ed ora la fissa, con una certa insistenza, forse sperando di cogliere sul suo viso una qualsiasi reazione che non sia specchio di apatia o disinteresse. Qualsiasi cosa. [ Ho fatto l’unica cosa possibile, l’ho convinta a restare. Ma non aveva più un corpo.. ] questa dovrebbe essere la conclusione. Potrebbe aggiungere altro ma è evidente che, dopo quella pausa, non verrà detto niente di più. Sanno entrambi com’è andata a finire: ora c’è lui.
15:02 Valthiar usa abilità: Improvvisare
15:07 Ainley [Sala Comune - Tavolo] Sotto quello sguardo nuovo ed insistente la mezzosangue, il racconto ormai quasi giunto al termine, quando Valthiar termina di parlare lei è come se non riuscisse più a sostenerne gli occhi policromi. Abbassa i propri sul legno del tavolo, sulle proprie mani che ancor stanno tergiversando con la pelle del guanto nero, ormai indossato certo ma non per questo lasciato in pace. L'ombra creata dal ciuffo su quel viso segnato da un velo d'occhiaie proietta un'ombra che rende la sua espressione cupa { .. quindi .. } quell'unica parola le sgorga inizialmente dalle labbra troppo flebile ed ella sembra accorgersene, tant'è che si frena, deglutendo, prima di continuare { .. voleva andarsene ? E' questo che mi stai dicendo ? }
15:13 Valthiar [ Piano Terra × Sala Comune ][ No.. ] corrugando la fronte. [ Cosa te lo fa pensare? ] reclinando la testa. [ Era già morta quando l’ho fermata. Il suo corpo era perso, non restava altro che un’anima colma di sofferenza. Stava per perdersi assieme agli altri spiriti, in un limbo di non ritorno.. ] inspirando a fondo. [ Le ho dato una piccola opportunità di dirvi addio.. ma lei non credeva ne fossi capace. ] stringendosi nelle spalle. [ Quando l’ha capito, prima ancora che lo dicessi direttamente, aveva già decido di mandarmi da voi per conto suo. In questa maniera l’ho fatto davvero ma dicendo le esatte parole che voi avreste potuto voler ascoltare.. ] sembra leggermente a disagio e le motivazioni possono essere molte. [ Non credo durerà ancora a lungo. Sento la sua presenza affievolirsi di giorno in giorno, sebbene riesca a mantenere ogni ricordo ed ogni sentimento che possa aver mai provato. ] pausa. [ Non posso dire altro, questo è tutto. ] tutto quello che ricorda, tutto quello che lei, Ainley, potrebbe accettare. [ Vi amava. Vi ama ancora. Entrambi. ] quest’ultima aggiunta mormorata solamente con, sul viso, l’ombra di un sorriso delicato. Un sorriso che era di Nehinend, un’espressione che poteva trasmettere la verità di ogni parola.
15:15 Valthiar usa abilità: Improvvisare
15:27 Ainley [Sala Comune - Tavolo] Stringe le labbra in una linea sottile, come a trattener qualcosa mentre corruga la fronte in un'espressione contratta quando egli le risponde con quella domanda. Ne ascolta comunque il dire, le orecchie a punta che fra quelle ciocche bionde sbucano appena, la maggior parte dei capelli raccolti in una treccia che scompare sotto la nera stoffa del mantello che ha ancora addosso. Gli avambracci sul tavolo, quand'egli proferisce quell'ultima frase allora ella solleva nuovamente lo sguardo su di lui, cercandone gli occhi. Il velo di apatia è venuto meno, per una manciata di secondi - la durata di quell'occhiata - in favore di un'espressione corrucciata quanto sofferente nella piega delle labbra come nella linea delle sopracciglia. Poi abbassa le palpebre, negandogli di nuovo quella vista, espirando dal piccolo naso per riacquistare un barlume di controllo sulla propria espressione, che si appiana progressivamente { Non ci ha permesso di andare con lei .. non ci ha permesso di aiutarla in nessun modo } un soffio la sua voce { e questo è stato il risultato: uno sbaglio che non ha avuto conseguenze solo su di lei ma anche su coloro che le erano vicini } una pausa di silenzio, come a lasciar aleggiare quelle uniche parole fra loro, prima di accennar ad alzarsi in piedi { Per quanto mi riguarda non ho bisogno di sapere altro } scostando la sedia sol con le gambe, le mani a puntellare il bordo del tavolo senza risollevar tuttavia lo sguardo.
15:33 Valthiar [ Piano Terra × Sala Comune ] Quando lei si alza lui resta immobile, a guardarla dal basso. Soffre. Soffre per qualcosa che non può dirle. [ Mi spiace che tu la veda così.. ] inspirando. [ Lei non poteva portarvi con voi.. ma l’avrebbe voluto. ] è sincero in questo, non c’è traccia di menzogna. [ Ma la sua vita era un segreto.. un segreto che tuo padre conosce. Se vorrai potrai chiederlo a lui.. e questo ti aiuterà a capire molte altre cose. ] agguantando la tazza lasciata li di fronte, a raffreddare. [ Ho fatto quello che ho potuto, il resto è a voi. Se vorrete mantenere il suo ricordo positivamente, per quello che ha fatto e vissuto con voi, allora sono sicuro che lo apprezzerà. ] pausa. [ Se invece vorrete ricordarla come colei che vi ha abbandonato, che ha fatto cose a voi incomprensibili ma che non potete giustificare, beh.. ] scostando anch’egli la sedia ed, infine, alzando per recuperare la giacca. [ .. avrete buttato via tutto. Ogni cosa. Ma la scelta è vostra, io di sicuro non vi giudicherò. ] ciò che tace, però, è ciò che sente davvero. Il dolore si propaga come un veleno ma, d’altra parte, non può confessare ciò che fino ad ora ha distorto per pura protezione di sé e di ciò che abbia mai amato. [ Porta i miei saluti a tuo padre. ] sistemandosi la giacca su un braccio. E' pronto ad andarsene e ritornare in camera propria. Le ultime parole, però, pesano come macigni. Sta temporeggiando, non riesce a pronunciarle con leggerezza. La osserva, anche se lo sguardo non è reciproco. Dopo una pausa che sembra interminabile finalmente aggiunge: [ Addio Ainley. ] con il peso di chi sa che non la rivedrà più.
15:44 Ainley [Sala Comune - Tavolo] Ancora cose non dette, segreti la cui esistenza è confermata ma la natura ignota. Non un pensiero rassicurante in un certo senso, eppure cose di cui non dovrebbe importarle la spronano a impuntarsi. Quell'addio le fa finalmente sollevar l'occhi, in essi una nuova fredda determinazione mentre una qual certa forza d'animo si potrebbe udire nel suo tono di voce quando schiude un'altra vlta le labbra { No, non è un addio .. } una promessa ? Non si sa', ma quel che è dato sapere è che ella non aggiunge altro ma si volta, allontanandosi da quel tavolo e da quell'elfo. Ha qualcosa da fare e lo si può intuire dal suo incedere verso la porta della locanda, diretta fuori, per le vie sino al castello.
 

giovedì 31 ottobre 2013

Come d'incanto - Un sogno di Halloween

Inizio Quest ore 21:30. Attendere il post di Apertura-KEEP CALM AND HAPPY HALLOWEEN§  [20:55]
PREMESSA:Uno sbuffo appena.{Quando ognuno di loro tornerà a casa so che crederanno che tutto sia stato un sogno stupido ed immorale e si lasciamelo dire, fottutamente divertente} un sorriso accennato appena sulle labbra dell'anziano.{Qualcuno di loro magari si alzerà con il mal di testa, altri ci rideranno su, altri ancora si chiederanno cosa l'Oste deve avergli messo nel bicchiere però..l'indice si solleva a mezz'aria, l'aria compiaciuta. {Non vorrei rovinarti la storia raccontandoti unicamente la fine dunque per l'ennesima volta, poiché nasciamo dalla fantasia che c'è in ognuno di loro..portiamo indietro il tempo e ricominciamo.}  [21:18]
Notte, desolazione, dei giovani totalmente vestiti di nero s'avvicinano ai cancelli.Sono così negativi, inquietanti e ad ogni modo spaventosi. C'è chi sembra aver dimenticato la delicatezza a casa e chi invece delicato non lo è mai stato. Tra loro vi sono druidi, mercenari e guaritori che crollati in un sonno profondo vengono catapultati nello stesso identico sogno. Complici per una notte, è ciò che saranno se sapranno collaborare.Non importa sapere ove siano stati prima di ritrovarsi li, si sentiranno confusi e straniti ma innanzi a loro al termine di quel viale, delle luci colorate e dei suoni sembrano attirarli come una calamita. Qualcuno sembra aver organizzato una festa a cui loro saranno costretti a partecipare. E' un viale immenso quello in cui gli avventurieri permangono, un viale alberato ,immenso e largo, uno stradone costeggiato su entrambi i lati da un prato ben curato.C'è la luna piena stasera, un nebbiolina fitta e l'aria fresca. Un cane ulula in lontananza,intorno >  [21:19]
>intorno a loro la vita scorre, tutto sembra così vivo, così reale. Suoni, luci e profumi non potranno di certo convincerli che si tratti di un sogno.  [21:19]
GRD GO! Tempo:15 Minuti--Turni Liberi--Quest Aperta-- Master Jesslayne§  [21:19]
21:32 Aluinir [» Sogno «] {· Viale Alberato ·} Vaga imperterrito e lungimirante, attraversa quello stato di torpore e incoscienza che lo trafigge all’interno. L’astro celeste è terso: non v’è omissioni, solo una luna piena – stranamente – che si palesa alta. Il Supremo Cerusico indossa degli indumenti completamente scuri, diversi dalla canonica divisa da Guaritore nonché da Emissario di Storlock. Prova a scrutare innanzi, poter comprendere qualche dettaglio in più e magari sincerarsi dei componenti che l’affiancano. [ Sapreste dirmi se qualcuno ha veduto l’erborista Ludiem? Non vorrei che avesse combinato qualcosa in laboratorio. ] Lieve lo sbadiglio che le colma il viso stranito, indifferente quasi. Tenta così di assumere una parvenza austera, notare quei vividi colori che delineano il viale intrapreso; profumi che si discostano, simili a quelli naturali. Eppure non sente la soluzione alcolica al bergamotto. Tasta, con frenesia, il torso: deve trovare un monito che possa identificarlo.
21:33 Dakris [ dimensione onirica] è strano ciò che la mente riesce a compiere nonostante si cerchi di mantenere il perfetto controllo su se stessi e il proprio corpo e il proprio essere nella sua interezza. Di certo lo Scorpione non si sarebbe mai aspettato di trovarsi in quel luogo, dove nella notte, rimane fermo ad osservare ciò che accade intorno a lui, studiando la sua situazione con sensi fisici e non allertati mentre scruta la notte come se fosse giorno. Coda e chele totalmente aperte e pronte all'uso mentre osserva le genti presenti intorno a se, nel luogo osservando coloro che giungono ai cancelli studiando la situazione, mentre il volto inespressivo e le multiple iridi verdi seguono l'esempio del volto suo, celando invero una curiosità per la situazione in cui si trova. Perfettamente immobile al momento osserva immerso nell'oscurità della notte. [ scurovisione; olfatto ipersviluppato; percezione magica innata; ATTIVI ; Linguaggi DEMONIACO, TROLL e COMUNE]
21:34 Ainley [Viale] Cammina lungo il viale seppur la biondina si guardi attorno, cercando qualche punto di riferimento che l'aiuti ad orientarsi. Nulla. Il senso di confusione di cui sta cercando di venir a capo non accenna a dipanarsi seppur ad occhio esterno la sua espressione non tradisca altro che fredda indifferenza. Seria pertanto procede, attratta da quelle luci che promettono una piazza gremita di gente e quant'altro può suggerire una qualche festa. Ha i suoi vestiti - stivaletti e pantaloni scuri leggermente logori dall'uso che richiamano il nero del corsetto, stretto intorno al suo busto sopra alla camicia bianca a maniche lunghe leggermente slacciata sul davanti - , le sue due spade corte - una per fianco, i foderi incrociati ad altezza dei lombi - oggetti da cui non si separa mai all'infuori della sua camera. Ogni passo rintocca sul selciato, i capelli di un biondo chiaro legati in una coda alta dietro la nuca che sussultano a ritmo di quell'incedere, le punte che le pendono sin sotto il fondoschiena in un moto ondeggiante dovuto all'eccessiva lunghezza.
21:34 Valthiar [ Da qualche parte × Chissà dove ] Ricorda di aver cenavo. Sicuramente. Poi si essere risalito verso dalla Sala Comune verso la propria camera. Gradino dopo gradino, un po’ ciondolante per la stanchezza ma fermo, o almeno pareva, sulle gambe. Ci ha messo poco a rovistarsi nelle tasche dei calzoni per recuperare una chiave, infilandola nella toppa senza grande slancio. Piano, con calma, rientrando in camera ma senza perdersi in chissà che pensieri. Da li in poi è buio. Diamine, deve aver picchiato forte la testa eh? O, chissà, magari si è seduto solo cinque minuti, convinto di fare una pausa prima di dedicarsi al resto, crollando poi come un bimbo ben nutrito e rilassato senza nemmeno accorgersene. Ed ora è li.. un “li” non ben definito. E non è nemmeno un “li” astratto, insomma… sente odori, profumi, sente il vento addosso e vede luci – colori- che lo chiamano. Ma, cosa più importante: non.è.solo. Si guarda attorno, l’inebetita espressione di chi è confuso MA, nonostante tutto, cerca di conservare all’apparenza un’impostazione più sicura. La verità? Non ha idea di dove accidenti si trovi. Quindi si: è ridicolo. Si gratta il mento abbassando, infine, lo sguardo verso il suolo.. e si vede nero. Non la pelle, di sicuro i vestiti. Le sopracciglia si sollevano di scatto, nel complesso sembra s.c.i.o.c.c.a.m.e.n.t.e sorpreso. Arriccia le maniche di non-sa-bene-cosa liberando i polsi e gli avambracci. Non sente freddo, almeno quello. Ma dove si trovi proprio non sa dirlo. L’atmosfera, tuttavia, sembra festosa e curiosa, abbastanza da convincerlo a procedere verso quella musica non troppo distante che si percepisce dal fondo del viale. [ Andia.. ] e si blocca poiché, girandosi, ritrova una persona che conosce: Ainley. Il sorriso, che nasce per essere spontaneo e sicuro, sfuma in una piccola venatura nevrotica poiché se lei è li vuol dire che questo NON è un sogno. Scosta i capelli dal viso con una manata secca, molto poco femminile a dire il vero, raddrizzando le spalle ed ergendosi sopra la massa dall’alto del suo metro ed ottanta. Elfo, strano.. ma passiamo oltre. Affianca la giovane mezzelfa senza dire altro. Un cenno solamente verso la meta – a quanto pare – comune. 
21:36 Isithiel [Dechtera > ??? ] ( Viale Alberato ) Si era lanciata sul letto con la flemma di chi non aveva alcuna voglia di sistemarsi lì, aveva scritto due righe al Primo Cercatore, Shia, lo ricordava bene. Si ricordava perfettamente mentre tracciava inchiostro sottilmente sulla carta, quando la mano scivolava lasciva sulla superficie. Parole messe insieme, firma a decorare. Un incontro ufficiale, ma ora. Ora che credeva di dover attendere che il sonno venisse con l'irritazione danzante nel corpo, quanto, quanto era odioso quella Donna? Quella prostituta non dichiarata, eppure. Eppure, nonostante l'urlante caos che si destreggiava nella mente della mora tutto, ma proprio tutto la mandava in Tilt. Quel luogo, che non era un luogo o meglio non l'aveva mai visto, pullulava di una vita pulsante. Ovunque, c'era ovunque una stuzzicante festa a cui lei non aveva alcuna intenzione di partecipare ma…bhè, aveva scelta? Evidentemente no. Un Vestito nero calca la sua figura ora che ci fa caso, ora che scivola sulle proprie forme…deglutisce. { Ma dove diavolo?!?!? } Impreca, sì, perché non è in grado di essere sempre docilmente carina (?) ed ogni tanto l'acidità risale e ricrea un'armonia dissonante che cozza ferocemente con il Volto della Druida. Una bambolina dove spiccano questi enormi occhi azzurri…la sua ossessione, la sua speciale e ineguagliabile ossessione. E mentre si scosta da sé per lambire i contorni di una memoria che probabilmente con quell'espressione le sta giocando brutti scherzi ecco, ECCO!, che nota altre persone. Tutte di Nero vestite. Li segue per attimi prima di incappare nel viso di Kitoku e la sorpresa, quella, si ricalca sui tratti della Mora. { MA! } La voce è una tonalità più alta, quasi acuta, una bella pagliacciata che la vedrebbe mordersi il labbro inferiore e fingere una disorientata donnina che tenterà quasi di spingersi in avanti, un'eccitazione che non le è propria e che emula perfettamente. Prima di ripiombare nell'indolenza. { Suvvia, se quella Troia mi ha allungato il Vino me la pagherà. } La simpatia che si dipinge in ogni tratto. E poi…poi la voce di qualcun altro, lo squadra. Altra gente. Un individuo che non può non notare - Dakris - e per un secondo avrebbe voglia di girare i tacchi e andarsene. Ora questo come si sarebbe chiamato? Scorpione? Ah, se era piacevole quanto Camaleonte non avrebbe retto la serata. No affatto. Nebbia e Luna. Poi però i piedini virano verso Kitoku, sperando di intercettarlo senza sbattere contro il gigante orecchie a punta
21:43 Kitoku [viale] Qualunque sia il motivo per cui ivi si trova, a lui non è dato sapere. L'unica cosa certa è che l'ultimo suo ricordo è il silenzio trasudato dalla nuda roccia di cui è costituita la sua stanza, nella Montagna, e qualunque sia il luogo in cui si trova, è così vivo da apparir fuori discussione, di primo acchitto, che di un sogno si tratta. La mano destra si alzerebbe, permettendo ad indice e pollice di avvolgersi attorno al setto nasale, all'altezza degli occhi, mentre le palpebre richiuderebbero sugli occhi ed un profondo respiro verrebbe tratto, come a voler scacciare quell'intorpidimento che alberga nella sua testa, o a far scoparire tale visione. Poi gli occhi si schiuderebbero nuovamente, mentre la mano verrebbe lasciata ricadere lungo il fianco. Espirerebbe, lasciando che le iridi si vadano a posare su ciò che alla fine del viale sembrerebbe trovarsi, e che sembra intenzionato a trarlo a sé, chissà per quale strano fenomeno. Un velo d'irritazione, sul suo volto, nell'avvedersi di quell'assiepamento di persone. Troppe, non vi è avvezzo. Null'altro che il gelo della Montagna, e l'odore di erbe del laboratorio, lo aveva accompagnato per mesi, ed ora, qualsiasi cosa si stagli avanti a lui, come intorno, è troppo rumoroso, per i suoi gusti. Troppo imprevedibile. Disordinato. Incontrollabile. Ma si sa, vi è sempre qualcosa che spinge qualcuno come lui fino al limite di sfidare sé stesso, sfiorando o forse addirittura abbattendo la barriera del buon senso, facendolo precipitare nell'incoscienza più totale: la comprensione. Osservazione, analisi, indagine, metabolizzazione, rielaborazione. Stesso modus operandi di sempre, ed è proprio questo che lo spingerebbe a volgere con attenzione lo sguardo attorno, agli insoliti astanti, finché non cadrebbe su di lei. Isithiel. Una sorta di sospiro, dalle sue labbra. Ci mancava pure di incontrarla qui. Nessuna attenzione per ora agli altri darebbe, per quanto alcuni risultino davvero insoliti. La scorrerebbe con lo sguardo, mentre la guancia sinistra si contrarrebbe in una sorta di sorriso tra il divertito e lo sconsolato. Poi un lieve cenno del mento, in direzione della fine del viale, prima di entare di incamminarsi. Una sorta di sfida che l'altra, ne è sicuro, non tarderà a cogliere. Dopotutto la curiosità è il peggior difetto e la miglior virtù, di quelli come loro.
Stop Alle Azioni-Attendere Responso Master  [21:45]
Si pongono domande e nessuno sembra sapersi dare risposte. Abbiamo un gruppo ben fornito:Il Supremo che reputa che sia uno brutto scherzo del suo erborista pasticcione,il Demone che non sa dove diamine è capitato, quelli dell'Inganno che imprecano, Un Druido che sembra nascondersi al fianco di una Freccia Nera. Curioso ,no? Fatto sta che seppur possa apparire una strana combinazione, sono destinati a separarsi molto presto. Dal gruppo compatto che s'incammina verso quelle luci, sbucherà fuori un nanerottolo che cercherà di farsi largo, adagiando le mani sulle cosce di Isithiel e Kitoku. Sbucherà letteralmente dal nulla. {Oh insomma, non è il momento di porsi domande, siete delle lumache di prima categoria!] sbuffa pesantemente, solleva lo sguardo per guardarsi intorno. {ma poi come diamine vi siete conciati, sembra di andare a un funerale!] continuerà ad avanzare, così basso da camminare come un pinguino, le scarpe con le punte lunghe ed arrotondate ed un cappello con una piuma   [21:52]
bianca. Un tipetto stravagante , sembrerebbe. La tranquillità dura ben poco. {Io non Enyls} pronuncia prima di avvicinare due dita alle labbra per fischiare. [Forza ragazzi, rallegrateli o io queste bestie non ce le porto dal "Primo"] pronuncia e si esibisce in una piccola corsa per superarli per poi volgere lo sguardo verso i mal capitati {VIA!] griderà e così, sbucheranno tanti piccoli nani paffutelli con secchi a portata di mano. Verseranno in dosso ai nostri avventurieri delle tempere colorate così da renderli decisamente multicolore. Alle donne il trucco si scioglierà, gli uomini appariranno come tendenzialmente disposti all'altro sesso. Fatto sta che non avranno tempo di scansarsi o replicare che innanzi gli si presenteranno tendoni a punta e tante bancarelle come se un mercato avesse deciso di alloggiare lì nel pieno della notte.  [21:52]
GRD GO! Tempo:15 Minuti--Turni Liberi--Quest Aperta-- Master Jesslayne  [21:52]
22:05 Aluinir [» Sogno «] {· Viale Alberato ·} Freme; convulsa e arcigna, la sensazione di malessere, prova a contenersi e placarsi, ghermire lo spirito assopito dell’elfo. Corruga la fronte, non riesce a capacitarsi del vero, se vi sia una remota spiegazione a tutto ciò. Rimane silente e soprattutto scruta con parsimonia, come se fosse intento ad eseguire un’operazione chirurgica: gambe flesse, mani che vengono predisposte per avanzare e incidere sul tessuto connettivo altrui. [ Vi seguo. ] Esordisce serafico. Ormai è lì, dunque deve solo adempiere alle sollecitazioni dell’esserino e ammirare l’ubicazione circostante. Le sue vesti adesso assumono una tonalità differente, e altresì tinte da coloro che agiscono nella penombra. [ Un posto insolito. Siamo nelle Quattro Terre? ] Vuole trovare un nesso, perfino una sorta di accorgimento che possa indurlo a pensare e metterlo al corrente di ove sia incappato quest’oggi. Non è preoccupato: è assorto il Supremo, limita quelle movenze per camminare.
22:05 Aluinir usa abilità: Conoscenza delle Quattro Terre lv3
22:05 Dakris [ dimensione onirica] sibila mentre osserva ciascuno dei presenti, trovando in loro anche degli elfi, che provocano così la sua irritazione. Coda che vibra, sguardo che viene turbato dal loro odore che per lui è una delle puzze più fetide mai esistite. Osservandoli poi nota il nanerottolo che inizia a parlare ed ascoltandolo inarca il sopracciglio destro sibilando [ Credo che tu abbia sbagliato persone e creature..] sibila poi vedendolo muoversi ancora [ perchè diavolo mi hai portato qua?] egoista da morire come sempre, mentre tiene sotto controllo la situazione e tutto il resto non fa in tempo a muoversi di qualche passo, che si vede inondato di un qualche tipo di colore che lo marchia e lo prende in pieno. Ringhi e sibili di ira totale mentre fulminando con le sue verdi i nani vicino lui che hanno provocato ciò, proverà a chiuderne più possibile sfruttando le sue due chele, allungandole e aprendo e chiudendo le valve repentinamente, mentre la coda proverà a infilzare letteralmente qualcuno di loro, con movimenti dall'alto verso il basso, quanto più repentini possibili. [ morite maledetti idioti!] sfruttando la lingua comune, per farsi intendere, mentre prova a toglier il colore dalle sue braccia muovendo le mani del braccio opposto, strofinandole sul gemello. Sensi allertati e pronti mentre cerca di comprendere qualcosa cercando nei suoi ricordi antichi. [ scurovisione; olfatto ipersviluppato; percezione magica innata; ATTIVI ; Linguaggi DEMONIACO, TROLL e COMUNE]
22:06 Dakris usa abilità: Ombra della Genesi
22:07 Isithiel [Dechtera > ??? ] ( Viale Alberato ) Cosa poteva aspettarsi da Kitoku? Ah nulla se non quella sfida lanciata in silenzio a cui , ovviamente, non saprà rinunciare. La curiosità che divora l'animo tinto di nero, quello stesso che si riflette nell'abito che non aveva mai visto e che non aveva assolutamente idea di come-quando-perché avesse deciso di infilarsi dentro quelle stoffe. E bhè, non è nemmeno lontanamente importante. Scuote il capo, mentre il corpo si sistema decisamente al fianco di Kitoku. Così, giusto perché era l'unico che conosceva diametralmente lontana dal Demone quelle chele non la mettevano di certo ben predisposta. Uno sbuffo, mentre sbatte le palpebre e rivolge lo sguardo verso l'alto…la Luna, un riflesso come se potesse con gli occhi catturarla. Almeno lì, farla sua. Dominarla dall'alto. Idea è potere. Idea è dominio. Un sorriso, che si allunga sghembo tra le tracce di volto mentre adesso tutte quelle luci e quella vita sembra senza dubbio accecarla non abituata o forse troppo diverso dal luogo dal quale proveniva ; Dechtera. I fumi, i cadaveri. Poi è un attimo, un battito di ciglia più del dovuto e…e…quei così che le si avvicinano troppo audacemente. { STA LONTANO DA ME PER CARITà ?!? } È sviscerato il tono di voce, note alte, orrore che compare a deturpare i tratti della Reietta. { Cosa diavolo state facendo, eh. Il funerale sarà il tuo, piccolo topo di fogna! } Ah, no, il tocco quelle mani propense verso le proprie cosce quell'invasione orribile, a cui tenterà di farsi indietro, decisamente su tutte le furie. E adesso se potesse disintegrarlo con gli occhi con quella occhiata di fuoco benché sia ghiaccio caldo. Rovente. Se avesse magia, se avesse quella del Nord adesso agglomerata lì ci sarebbe tutto il suo odio. Una massa nera, consistente, pesante. Forte. Distruttiva. E nonostante l'osservi nonostante morda con forza il labbro inferiori, adesso, appare decisamente su di giri. No, se le persone non devono fare con lei è toccarla. Toccarla quando non è lei a deciderlo. E quello schifo basso e decisamente non umano ha segnato la sua futile esistenza. Deglutisce. Chiude gli occhi, quasi trema. Sussulta. Mentre capita altro, ancora, colore che le viene versato addosso ed ora…ora, no. Ora con le braccia che provano ad aprirsi in quell'espressione di sorpresa/sdegno/istinto nanicida. { Ti prego, datemi la forza di non fare una strage, subito. } Mormora, una preghiera (?) persona anche perché la destra tenterà di raggiungere l'impugnatura del Tessen. 
22:08 Ainley [Viale] Ci son diverse figure che procedono nella stessa direzione da lei intrapresa e la mezzosangue tenta in qualche modo di proseguire più o meno in disparte da tutte. Peccato che se ne sia perso uno: Valthiar la raggiunge, affiancandola all'improvviso in un movimento che la induce a voltar quasi di scatto il capo e lo sguardo di smeraldo sull'elfo. Lì per lì i suoi occhi si fissano ad altezza mento dell'elfo, per nulla abituata a dover alzar lo sguardo difatti impiega un battito di ciglia per farlo. Un sopracciglio s'inarca verso l'alto, sfiorando le ciocche che formano quel ciuffo che ha sulla fronte { E voi che fate qui ? } domanda della quale il "qui" è relativo, ovviamente. Ne adocchia il vestiario: nero. E si accorge solo ora chde anche il suo lo è totalmente, in barba al biancore di cui credeva esser tinta la propria camicia. Arriccia il naso, andando a spostar l'iridi avanti a loro, giusto in tempo per prestar attenzione a chi sta sfaldando il loro gruppo. Ferma il passo, sporgendosi un poco sulla punta dei piedi per meglio distinguere tutto quel movimento che in fretta si traduce in una cascata di tempere addosso a.. tutti. Sì, pure lei si ritrova suo malgrado ad accusare quei colori da cui tenta di ripararsi sollevando ambo le braccia ad altezza del viso { Ehi ! } Incurvando un poco la schiena e riparandosi il capo, nel momento in cui il getto le si è ormai spalmato addosso, delinando rigagnoli un po' ovunque sulla stoffa dei suoi abiti e sul selciato ai suoi piedi, proverebbe a socchiuder le palpebre - che per riflesso aveva serrato - per potersi guardare. Blu. E giallo. E qualche schizzo fucsia e verde, probabilmente giunto dai più vicini. Ha perso l'abituale e composta indifferenza il suo viso contornato di occhiaie, in favore di un'espressione allibita, scioccata, che non muta allorché nel suo campo visivo compaiono le tipiche bancarelle di un mercato - o una fiera - e nemmeno nel momento in cui cerca lo sguardo di Valthiar lì accanto. E altrettanto farebbe fissando quelli che la accompagnano, guardandoli davvero solo per la prima volta.
22:09 Kitoku [viale] Un sopracciglio si solleva, di colpo, quando un nano piuttosto astruso innanzi a loro si para. Ma ben presto tal espressione di sorpresa muterebbe in una smorfia irritata, al suo tentativo di toccarlo. La mascella si serrerebbe, e le palpebre si assottiglierebbero, pur non facendo nulla per scansarlo, non ora. Ma alla sua irritazione a quanto pare non avrà tempo di pensare, visto e considerato che di lì a breve altri nani compariranno, rovesciandogli addosso quella che sembra...colore? Di nuovo l'ira che sale, mentre il capo scenderebbe permettendo allo sguardo di sondare lo stato in cui è ridotto. Ma stranamente, il suo primo pensiero sarebbe: Isithiel darà fuori di matto come una pazza. Indi per cui lo sguardo volgerebbe in direzione della donna, una lieve contrazione del volto, nell'attesa della sua reazione, che di sicuro non sarà piacevole, né per i suoi nervi, né tanto meno per le sue orecchie. Sclero che puntualmente arriva, anche se tutto sommato, deve dire, si aspettava di peggio. Scuoterebbe la testa, semplicemente, e di nuovo, alcuna parola verrebbe proferita. Attenderebbe con pazienza che quell'attacco di sclero finisca, prima di indicarle quelle che sembrano bancarelle, con l'ennesimo cenno del capo. Poi prenderebbe ad avviarsi in loro direzione. Inutile lasciarsi andare all'ira, fintanto che non avrà capito con chi o cosa ha a che fare. Osservazione, ecco la prima attività alla quale dedicherebbe la propria attenzione. Se vuole dare un senso al "dove" deve prima comprendere "cosa" esattamente dinanzi a lui si staglia.
22:10 Valthiar [ Altrove ] Potrebbe essere un incubo… solo per la presenza di quel Demone tutto chele e zampe che sta con loro. Ci si dedica anche abbastanza, lo fissa con una diversa intensità negli occhi bicolore che certamente non preannuncia niente di buono; se si potesse rendere letale uno sguardo questo forse sarebbe uno di quelli, scintillante di folgori. Il sospiro seguente è secco, definitivo. Si gira. Gli altri li guarda distrattamente, girandosi appena. Sta per fare un passo, un altro, e BAM! arriva il Nanerottolo colorato e fischiante. Una presenza che, anche se innocua, lo fa decisamente sobbalzare dalla sorpresa. Lui, grande e grosso colosso – seh! – che per una volta, una delle prime nella sua “nuova” vita, deve abbassare lo sguardo per prendere in considerazione quelli più bassi di lui.. e lo strano tizio è tra questi. Si stropiccia gli occhi con una mano, forse non crede a ciò che vede, ma quando questo li divide come uno scoglio nel mezzo del mare allora vale la pena prenderlo in considerazione. Blatera qualcosa, parla di “rallegrarli”.. eh?! Verrebbe da porsi una domanda o due – assieme alle altre centinaia che si sono susseguite all’arrivo – ma non ha il tempo nemmeno di fare un respiro. Quei secchi arrivano di colpo e, con altrettanta rapidità, il contenuto viene scaricato su tutti senza distinzione. Tonalità non proprio sgargianti ma, assieme al nero di base, sicuramente psichedelici. Forse ha il tempo, ed il buongusto, di tossicchiare e passarsi il dorso della mano sulla bocca, tanto per togliere un po’ di vernice (o quello che è) dalla lingua. anche i capelli sono sicuramente impiastrati, idem per tutto il resto che indossa – e no, non è la camicia chiara, pulita e candida – ma robe che nel suo guardaroba, soprattutto per la cromatura spenta, non ci starebbero. La donna che è in lui, quella non proprio sepolta, forse può anche apprezzare la scelta “stilistica” ma l’uomo…? Beh, l’uomo è assolutamente scandalizzato. [ Ma cos..!? ] l’acuto di una voce che s’alza appena di un’ottava, quanto basta per marcare su un accento tendenzialmente nevrotico. Guardare Ainley è inevitabile, sembra conciata tale e quale a lui. Potrebbe spendere due parole per rassicurarla ma, d’altra parte, non sembra esserci tempo nemmeno per respirare. Non vengono proprio sospinti ma, sicuramente, intimati a raggiungere la tappa successiva. Si muove, un po’ come dovrebbero fare tutti, sbucando su quel piazzale fatto di tendoni chiari molto popolati. E’ tutto troppo strano. Ma, tra le varie grida, lui sembra uno dei più calmi. Riflessivi. Predisposti alla follia forse? Chi se ne importa: esploriamo. Ed è ciò che trasmette ad Ainley, quando ne incrocia lo sguardo. Alza le spalle, senza sapere cosa dire, procedendo. 
Stop Alle Azioni-Attendere Responso Master   [22:15]
Aluinir tenta di dare spiegazioni che siano fattibili, è nella sua natura farlo ma del resto il nano lo guarda minaccioso {Ah zitto idiota! } si volterà verso gli altri {Lui tenetelo lontano da me!] sembra che in questo mondo tutto sia capovolto, non vi sia regola alcuna se non la libertà di esprimersi al pieno. Si volterà poi verso Dakris {ma ti sembra il modo? Così non avrai mai una donna bello mio!] pronuncia {e poi sta calmo, qui i tuoi mezzi trucchetti non ti serviranno..qui non sei destinato ad esser necessariamente qualcuno} termina e s'incammina verso i tendoni. Vi è tanta gente, chi cammina sui i trampoli vestiti da dragoni, gli indossa mantello nero e canini, chi gioca a travestirsi da strega. {Tu sei brutta di tuo!] pronuncerà il nano ad una delle tante streghe mentre il gruppo dietro continua a sclerare. Li porterà innanzi ad una lieve folla di gente in costume {Sono qui! Fateci largo!] pronuncia con voce solenne prima che la folla si apra,formando un corridoio che   [22:26]
conduce a lui..{Ragazzi,lui è il Primo} termina e si ritira tra la folla. Innanzi a loro, su una cassa di legno si reggerà in piedi un uomo dagli abiti poco curati,rigorosamente a righe bianche e nere, i denti palesemente ingialliti ed un cilindro in testa. Gli sorride ammiccando con un occhio alle fanciulle {Vi aspettavo da molto ma considerando il fatto che vi abbia aspettato nella speranza che non avrei dovuto aspettarvi così tanto come credevo di aspettarvi.} il fiato manca, la voce si interrompe {Divertitevi] nel mentre la folla andrà dissipandosi, chi si avvicina alle bancarelle chi si inoltra nei tendoni. Improvvisamente, una donna semi nuda correrà verso di loro inseguita da un uomo dai lunghi baffi che armeggia un grosso pennello in mano. [Tu e tu! prendetela!!] dirà volgendosi ad ISITHIEL E KITOKU [ la mia musa, è fuggita] l'affanno evidente mentre continua a correrle dietro [ è fuggita dal quadro, da dentro al quadro ]   [22:26]
ciò che dice non sembra avere senso ma avanzando potranno notare un cavalletto con su esposta una tela palesemente bucata al centro. Che sia scappata davvero la Musa?.VALTHIAR E AINLEY invece, saranno colti alle spalle da un gruppo di ragazzini {Le nocciole! le nocciole!] pronunciano mentre li spingono ad avanzare conducendoli verso una bancarella ove risiede un'anziana con un turbante. DAKRIS sarà prelevato dai nanetti che non avranno alcun timore e tenteranno di trascinarlo {C'è un villaggio da distruggere!] gli diranno portandoselo dietro. Infine una donna giovane e prosperosa di avvicinerà ad ALUINIR {le va di seguirmi?] dirà persuasiva {non vorrà mica lasciarmi sola?}  [22:27]
GRD GO! Tempo:15 Minuti--Turni Liberi--Quest Aperta-- Master Jesslayne  [22:27]
22:35 Dakris [ dimensione onirica] Sente le parole a lui rivolte e fa per avvicinarsi a quell'omuncolo ridicolo che s'azzarda ad usare quel tono, ma non replicherà nulla per il momento fissandolo torvo e guardando quei dannati nanetti che lo circondano ancora [ Statemi lontano o vi uso come pasto serale...] sibila tetro guardandoli di sbiego. Poi arriva quella voce da parte di quel figuro dallo striato vestito. Lo osserva e lo studia dicendo ironico lui [ divertirmi? Con voi? e cosa ci sarebbe di così divertente da fare sentiamo?] ma la risposta diviene subito udibile, sotto forma dei nani che cercano di trascinarlo [ Via le mani!] ed un ringhio di pura minaccia è perfettamente udibile. [ che villaggio?] chiederà muovendosi gioco forza con loro. [ Che diamine di posto è questo?] cerca di osservare e capire, sempre che il fato voglia qualcosa di più di questo posto dannato. [ scurovisione; olfatto ipersviluppato; percezione magica innata; ATTIVI ; Linguaggi DEMONIACO, TROLL e COMUNE]
22:36 Ainley [Festa] Bene o male quella nuova espressione non sfuma del tutto dal suo viso d'ibrida, gli occhi che restano parzialmente spalancati, le labbra leggermente socchiuse mentre, avendo infine seguito l'onda - per così dire - si è inoltrata fra i tendaggi e le bancarelle. La presenza di altre persone se non altro l'aiuta a tornar un minimo più sottocontrollo, nonostante la sensazione di tempera sulla pelle e sui vestiti possa darle ancora noia. All'aprirsi della folla sembra ecco il fantomatico 'Primo', un figuro abbastanza bislacco come è bislacca l'ambientazione stessa di quel sogno. Si limita ad ascoltare e osservare, sebbene al fine ecco che la festa prova a rapire ognuno di loro, a fornire una distrazione di qualche genere. Per lei e Valthiar tale distrazione è data da una massa di ragazzini che, oltre a prenderla di sorpresa, la spinge verso quella che par la bancarella di una vecchia signora con uno strano copricapo in testa. Inutile cercar di protestare probabilmente sebbene un { Ma .. quali nocciole ?! } se lo lascia sfuggire. Tant'è che la resistenza imposta dalla biondina non è palese, sebbene sia evidentemente restia. Tuttavia, arrivata di fronte all'anziana, si schiarirebbe un poco la voce prima di abbozzare un saluto { .. Buona sera }
22:39 Valthiar [ Altrove ] Assurdo. E’ tutto assurdo. Si guarda attorno attonito, silenzioso, con occhi che saltellano qui e li incrociando persone stravaganti, senza dubbio, fino ad incrociare persone dai finti canini che, chissà perché, gli ricordano tanto qualcuno che ha incontrato in passato. Più di uno in realtà. Ed è un brivido, non di paura ma di ribrezzo quasi, scivola lungo la schiena raffreddando quel velo di sudore che sta inumidendo la pelle. Non deve farsi largo tra la folla, ci pensa il nano a far si che il corridoio si crei per loro. eppure la gente che incrociano lui la fissa, nessuna esclusa, studiando quello strambo abbigliamento ma, più che altro, tutta la confusione che attraversa i tendoni e la folla intera. Mani in tasca, spalle strette, l’atteggiamento tipico di chi non vuole toccare nessuno ma, più che altro, non vuole essere toccato. Non perché è schizzinoso, sia chiaro, ma i recenti avvenimenti l’hanno un po’ messo in allerta; meglio non rischiare con strani contatti caldi e freddi. Le riflessioni sono silenziose, la valutazione dell’ambiente è d’obbligo: che sia finito per la TERZA volta nel Mondo Antico? Diamine, speriamo di no! [ Certo che.. ] sta per parlare con Ainley.. ma anche questa volta non ce la fa. Viene “travolto” dall’esuberanza di un paio di ragazzino che gli si schiacciano addosso con foga, sospingendolo in avanti. [ Cosa..eh!? ] nocciole? Sono li per chiedergli soldi? Ma, più che altro, ne avrà da dargli? Nemmeno ha il tempo di porsi il problema dato che, assieme alla mezzelfa, vien praticamente trascinato altrove. Per certi versi, ora, gli tocca aprirsi la strada quasi a gomitate, giusto perché non ha voglia di caricarsi in spalla qualcuno per-caso o per-uno-sbaglio-altrui. [ Ehi ehi, calma, un attimo.. ] un borbottio leggero all’indirizzo dei ragazzini, giusto in tempo per raggiungere la bancarella assieme alla Freccia Nera e, dietro a questa, individuare una donna in la con gli anni e provvista di uno strano cappello. Chiedere cosa sia, forse, sarebbe la prima domanda. Invece: [ .. Salve.. ] si accoda ad Ainley abbozzando un gran bel sorrisone. [ Lei per caso vende nocciole? ] una richiesta estremamente gentile, messa li su due piedi a stroncare malamente il disagio; se quei bambinetti li hanno portati li forse è quello che vogliono: mangiare.
22:40 Valthiar usa abilità: Improvvisare
22:41 Aluinir [» Sogno «] {· Viale Alberato ·} Rilassa le spalle e scuote con indomita eleganza la treccia lunga di capelli dietro. Il Supremo è altruista, alquanto realista nelle prerogative assimilate: evita comunque di temporeggiare, poter agire immediatamente e risanare qualunque cruccio. È insita, nell’intento globale, la virtù di scoprire e mai smarrire il sentiero. Osserva con indifferenza il nano e sorvola la sua mancanza di rispetto. No, non farà nulla: ormai crede di aver capito, ma rimane silente per tendere le puntute orecchie e assimilare le parole di colui che si erge come Primo. Una giovane donna, subito dopo, sembra convergere l’attenzione sull’elfo. [ Vi chiedo scusa, non ho bisogno di intrattenimento. ] Prova a non farsi trascinare, posizionarsi in un punto prediletto e privo di persone. [ Devo ritornare in Villa. Non posso esimermi dagli oneri, e adempierli per la salvaguardia di chiunque. Ponderate: ognuno di noi, essendo parte integrante di questo terreno, è fondamentale. ] Attua una breve pausa e annuisce placido. [ Devolvete le vostre attenzioni a chi lo necessita, trovate un movente per richiedere il supporto di qualcuno. ] Indica con discrezione avanti. [ Proseguite pure. Lieta giornata! ] Conduce entrambe le braccia al petto incrociate.
22:41 Kitoku [viale] No, foss'anche un sogno, non gli piace per niente, ritrovarsi immerso in tutta quella folla. Né tanto meno gli piace per niente quel tizio vestito in maniera orribile, anzi, decisamente orribile di suo, che dichiara di essere il Primo. E parla persino troppo, il che lo renderebbe più detestabile che mai. Ma qualcos'altro giunge, anche questa volta, a sorprenderlo, e non nell'accezione positiva del termine, questo è sicuro. Una donna intenta a scappare, ed un altro uomo intento ad affannarsi ad inseguirla. Il labbro superiore si incresperebbe, in una smorfia tra l'infastidito e il disgustato, all'udire tali parole espresse con voce per lui decisamente troppo alta, mentre i piedi appositamente si arresterebbero, e le braccia giungerebbero ad incrociarsi avanti al torace. Solo allora le labbra si schiuderebbero in un mormorio sarcastico, mentre semplicemente le iridi li seguirebbero nella loro corsa [a che pro?]. Ci mancherebbe che si mettesse a correre, per giunta dietro qualcosa che per lui non è del benché minimo interesse. Un'occhiata in direzione di isithiel, ed un sospiro, mentre scuoterebbe la testa, per poi condurre la sua attenzione al quadro. Tenterebbe di avvicinarsi a questo, una volta sciolte le braccia, come ad ispezionarlo. Nessun interesse nel fare ciò, semplicemente passare il tempo in attesa che quell'assurda e quanto mai fastidiosa visione, o sogno, o quel che sia, finisca. Non può durare in eterno, dopotutto, a suo avviso. Indi per cui, tanto vale cercare qualcosa che lo distragga, in modo tale da far passare meglio il tempo, nell'attesa.
22:42 Isithiel [Dechtera > ??? ] ( Viale Alberato ) La mano sul tessen è lì e se riuscirà tentera di impugnarlo per farlo sfilare - chiuso - lungo la coscia vestita. Lo stringe, lasciando che le nocche diventino persino bianche dalla forza con cui ci imprime. Nervosa, nevrotica, ancora non ha affatto metabolizzato il tocco da quell'orribile creaturina che sembra dileguarsi una volta presentato il "Primo" certo che poteva essere più affascinante…era abituati ad altri "Primi". Il Pensiero per un attimo divaga. Azzurro nell'azzurro. Contatti indesiderati anche li ma d'altronde sembra essere un cliché per farla impazzire. Scuote il capo, di un fastidio decisamente accentuato. La folla è veramente troppa e lei si sposta destreggiandosi in modo che nemmeno un centimetro di pelle possa in qualche modo essere ulteriormente toccato lanciando sguardi rabbiosi a destra e a sinistra. Non è affatto ben predisposta dopo quel che è successo…uno sbuffo mentre le azzurre si costringono ad osservarsi intorno. Certo che per essere una droga Naysabeth deve esserci andata giù pesante…Quando una donna nuda, però, improvvisamente corre verso di loro e un "Tu" e "tu" in appellativo a lei e Kitoku, ecco, ecco che Isithiel s'accende ancora. { Inseguila tu, diavolo vuoi da me. } Bhè lei certamente non si sarebbe mossa di un millimetro dal punto in cui aveva unito i piedi e non di certo perché un vecchio con i denti gialli gli lo aveva ordinato. Giammai. Non ha giurato alla Voce del Brona quello scarto umano non l'avrebbe, comunque, spaventata. Non un passo. Non un allontanamento. Nulla. Seguirà passiva con la testa la "Musa" correre via. Alzerà le spalle fissando poi Kitoku con uno sguardo che dovrebbe cogliere e un sorriso sbefeggiante. Riluttante. E con uno scatto alza il ventaglio e lo lascia aprire sul volto mostrando solo lo sguardo. Lingue nere di capelli sporcati dal colore - sperabilmente di azzurro. - e abito altrettanto agghindato.Sembra quasi divertita nel prendere in giro "quell'uomo" . { Puoi prendere lui come nuova musa. } Indicando con l'indice Kitoku, infondo tratti femminili potrebbe persino averli. Occhi particolari. Bhè. Perché no, insomma. 
Stop Alle Azioni-Attendere Responso Master   [22:46]
I nanetrottoli non si distaccheranno da DAKRIS come richiesto. Lo condurranno su una sponda della strada ove un prato immenso si estende. In lontananza si scorge del fumo ed un piccolo villaggio. {Quei maledetti gnomi ci hanno fregato le caramelle e noi le ri-vogliamo!] pronuncia deciso uno mentre gli altri si accompagnano da un "Wiiiiii" .Lo guardano con occhioni immensi. {In cambio del tuo aiuto ti farò un dono particolare,adatto alla tua potenza. Noi ti siamo servitori] pronunciano in coro.Sembra quasi che i nanetti per quel misero favore vogliano ridursi in schiavitù.VALTHIAR E AINLEY invece saranno travolti completamente dalla foga di quei bimbi. Quando saranno giunti in prossimità dell'anziana col turbante, quest'ultima non farà altro che sollevare lo sguardo volgendolo verso i due. {Bambini, preparate "le nocciole". E' estremamente convinta che servano e i due potranno davvero credere che questa sia intenzionata a vender loro qualcosa.Momentaneamente poggerà innanzi a loro   [22:53]
un pacchetto rettangolare contenente delle carte.{Questo è un castello, questo castello è sorvegliato da leoni. Indovinate quanti, avete un tentativo a testa e dovrete motivarlo.} inizierà dunque a muover il pacchetto sul tavolo lasciando che ogni lato di questo tocchi la superficie. {Quanti sono?] chiederà semplicemente.La donna che si è avvicinata ad ALUINIR lo guarderà con aria dispiaciuta. {Io..} la voce le si spezza in gola {io avevo preparato una seduta spiritica nel tendone, ci tenevo tanto a rivedere il mio caro nonnino,mi avevano detto che voi mi avreste aiutata!} e piange a più non posso. ISITHIEL E KITOKU non saranno disposti a seguire direttive ma il pittore ancora replicherà {Che me ne faccio di lui? è orrido! Mio Dio aiutatemi prima che la MAGIA..fugga via!}  [22:53]
GRD GO! Tempo:15 Minuti--Turni Liberi--Quest Aperta-- Master Jesslayne  [22:53]
23:00 Ainley [Festa] All'udir la vecchia dire ai bambini di preparare le fatidiche nocciole, la mezzosangue scoccherebbe un'occhiata in tralice rapida e discreta all'elfo di fianco a lei, seguita da un mezzo sussurro { .. ce l'hai qualche soldo ? } voce bassa, confidando nell'udito elfico di Valthiar ovviamente. Subito dopo ella tornerebbe tuttavia con lo sguardo sull'anziana signora, allorché questa tira fuori un pacchetto e se ne esce con quell'indovinello. Una smorfia le solca le rosee allora. No, non è la prima volta che incappa in qualcuno che le vuol propinare un indovinello. Tuttavia questo appar piuttosto terra a terra, soprattutto perché la biondina presta particolare attenzione al suo girare quel pacchetto { Sei } risponde asciutta infine quand'ella torna a chiedere, di getto seppur il tono risulti piuttosto piatto { uno per ogni faccia } e tempo di aver dato la risposta che sposta il peso sulla gamba sinistra, mentre al contempo incrocia le braccia sotto il seno.
23:03 Dakris [ dimensione onirica] segue quelle piccole pesti, non potendo fare altro invero. Osserva quella zona da loro indicata e ascoltando dirà poi loro [ quanti gnomi sono? Quante caramelle erano?] sibila, chiedendo con un ghigno particolarmente divertito adesso, mentre già l'ars viene richiamata dentro di se e l'ebbrezza dovrebbe crescere lentamente dentro di se attimo dopo attimo, corrotta dalla sua mente e dal suo spirito nero e antico. [ Tenetevi pronti, che li staniamo con degli amichetti davvero simpatici...] ghigna mentre stringe i denti, cercando di muoversi lentamente conservando la concentrazione in pieno laborio di richiamo energetico. (concentrazione 1) [ scurovisione; olfatto ipersviluppato; percezione magica innata; ATTIVI ; Linguaggi DEMONIACO, TROLL e COMUNE]
23:03 Aluinir [» Sogno «] {· Viale Alberato ·} L’osserva deciso. Tenta così di avvicinarsi e afferrare la mano dell’altra, infondergli calma e sicurezza. Il Supremo può farlo, è in grado di saper mitigare le tensioni attorno e aiutare i più bisognosi. [ Forza, venite con me. Proverò a fare il possibile. ] Adesso comprende il reale motivo che ha spinto la donna a interpellare direttamente lui. [ Mi chiamo Aluinir. ] L’insolito e affabile carisma da Guaritore viene sfoderato, indotto per creare un’atmosfera meno sofferente. [ È quella la tenda, giusto? ] Inumidisce le carnose e rosee labbra, e prova a non spingerla o trascinarla con sé al punto designato. [ Come si chiamava vostro nonno? L’avete perduto recentemente? ] Ha bisogno di alcune informazioni. Solo diverse volte è riuscito a comunicare con le anime vaganti, veder rinvenire dell’entità dal Perno dell’Ade. È qualcosa di nuovo, che l’elfo vuole sicuramente provare; è deciso di farlo, solo che dovrà calmare la sofferente donna accanto.
23:04 Valthiar [ Altrove ] Perché ha come l’impressione che ora la parola “nocciole” si associ perfettamente ad un’arma letale? Strano eh? Ma guarda ancora la vecchia signora, lei ed il suo turbante, dedicandosi solo brevemente alla marmaglia di bambini che sciama attorno alla strana donna. Abbassa le spalle, curvando di poco il busto in avanti. Sta guardando quel mazzo di carte dall’alto ed ogni volta che lei lo gira lui la segue ancora, senza perdersi la mossa. E riflette, mordicchiandosi il labbro, su quello che sembra un indovinello. O magari è una tortura mentale, chissà. Siamo aperti a diverse possibilità in questo mondo di pazzi. Quando il sussurro di Ainley lo sfiora lui le scocca un’occhiata. Fa uscire le mani dalle tasche lentamente, tirando anche la fodera interna per rivoltarle e far vedere, dal “nulla” che esce, quale sia la risposta a quel mugugno. Da li, poi, torna all’indovinello. Ci pensa, ci ripensa, e l’unica risposta che riesce a dare è la stessa della Mezzelfa. [ Sei anche io. ] pausa. [ Sopra, sotto, destra, sinistra, davanti e dietro. ] le facce gliele dice tutte, tanto per far capire che ci ha ragionato anche con il suo cervello – perché lo ha, sicuro – non perché voglia far vedere di non essere da meno. Solo allora, dopo aver dato la risposta, tornerebbe a drizzare la schiena restando comunque accanto alla Freccia. E ne sbircia dall’alto il profilo, scendendo verso quegli abiti variopinti come se volesse controllare qualcosa. Le armi, le avrà? Dopo quella breve ispezione cercherà, discretamente, l’ombra dei ragazzini che li hanno spinti fino a li. E queste nocciole?
23:05 Isithiel [Dechtera > ??? ] ( Viale Alberato ) Indugia scrutando il tutto, avvicinandosi di un passo solo stando bene attenta a non incappare in nulla. La destra tiene in mano il ventaglio e s'abbassa così che possa parlare senza impedimenti. L'occhio segue il pittore osservando lateralmente il quadro, inclinerà il capino ora incuriosita. Dannatamente. Altri passi. Ancora uno e forse due. Un sospiro, uno solo, la parola "magia" ha tintinnato nella sua mente morbosamente. Come se improvvisamente l'avesse svegliata come se, importasse solo quella…la stessa che non aveva imparato al Nord quella per cui era venuta sotto promessa di Kailena. E l'aveva sentita nel Rituale. { Cosa significa? } Domanda adesso fissando il quadro con decisamente più interesse. Un sospiro. Mentre la mano sinistra si alza nel descrivere senza toccarla il buco che giace sulla tela. { Cosa significa fugga via? Per sempre ? Da tutti ? } Una valanga di domande…se la magia fuggiva lei non avrebbe mai potuto impararla. Sentirla, così come Naysabeth oggi si domandava…perché non riuscisse a capire. Nessuno gli lo aveva insegnato. Mugugna. Mentre l'occhio scivola su Kitoku. { Vi serve un'altra Musa? } Non che lei si senta particolarmente bella. Ma sono gli occhi…i suoi perfetti, stupendi, occhi. Quelli che non avrebbe ceduto mai, quelli per cui ha rinunciato alle proprie emozioni positive alla dama in Rosso. Però adesso, mentre nella mente vorticano mille possibilità e nessuna certezza, ora è propensa a rimanere in quel luogo a capire e indagare. Una di quelle nottate allucinogene che non avrebbe sicuramente ripetuto più. Il fato, quanto beffe. La destra con il ventaglio è ancora a mezz'aria…indecisa.
23:11 Kitoku [viale] Una parola giunge alle sue orecchie, a suscitare il suo interesse. Magia. Ecco, ora sì che è motivato. Lo sguardo andrebbe ad isithiel, come a cercare conferma di ciò che per la sua mente passa. Il volto giungerebbe ad Isithiel, mentre un'altra sfida verrebbe proferita in sua direzione, un ghigno sottile sul volto [possiamo anche trovarla, nessuno ha mai parlato di restituirgliela. Io vado a prenderla, tu fai come credi] anche se di magia non si trattasse, sarebbe comunque carne buona per gli esperimenti.Prenderebbe dunque a correre, lanciandosi al suo inseguimento, mentre lo sguardo si concentrerebbe su eventuali ostacoli che potrebbe incontrare sul suo cammino, portando avanti delle lievi rotazione del busto, onde evitarli, o ridurre al minimo la possibile superficie d'impatto. Di fatti, per ritrovarla, non si affiderebbe allo sguardo, per quanto le iridi tenterebbero di tenerle dietro, non perdendola di vista, ammesso non sia troppo tardi. Se di magia si tratta, è ad una sorta di sesto senso, che si affiderebbe, che non risiede nelle sue membra ma nel suo cerebro. Di fatti tenterebbe di percepirne la presenza, andando a sondare le linee dell'Ars, in cerca di una possibile traccia. E' loro che tenterebbe di assaporare, e da loro che tenterebbe di farsi guidare nel suo percorso, assorbendo le informazioni che da loro potrebbe trarne, o lasciandosi assorbire da loro, questo è tutto da vedere.
23:12 Kitoku usa abilità: Percezione magica
Stop Alle Azioni-Attendere Responso Master   [23:16]
Alle prese con i leoni, la maga guarderà VALTHIAR E AINLEY con serietà [Hai sbagliato cara.I leoni cambiano di volta in volta] suggerisce {Non concentrarti sul pacchetto, concentrati su ciò che è lecito sapere. Ti do un indizio. I leoni possono essere al massimo tre} dunque scosta lo sguardo grigio e cupo verso il ragazzo.{Riprovate ancora e state attenti, non occorre vedere, occorre capire e il vostro ragionamento è sbagliato. Quanti leoni?} chiederà semplicemente attendendo. Nel mentre DAKRIS è alle prese con il villaggio. Da quel piccolo cumulo di capanne si intravederà qualcosa. Sembrano sassi che partono dal cielo e si dirigono verso lui. Si sollevano in aria per poi ricadere. {Caramelle morbide!!! SCAPPATE!] grideranno come se quelle caramelle fossero bombe ad orologeria. Attenzione Dakris. ALUINIR nel mentre colto dal suo spirito altruistico dimenticherà ciò che ha detto poco prima per rivolgersi con modi più gentili.La donna continua a piangere e sembra aver la forza di   [23:17]
indicargli semplicemente di quale tenda si tratti per poi condurlo al suo interno. [Non mi ascolta, lo Stor non mi ascolta!] ripete piangendo prima che la tenda sia aperta dalla donna stessa. Al suo interno il supremo troverà uno spirito, un'ombra chiara che vaga senza sosta. Un fantasma o spirito e indovina un po a chi assomigli. Mio caro Supremo, te lo ricordi RENIT? ISITHIEL E KITOKU sembrano esser alle prese con il pittore. La Musa continua a correre per il prato ridacchiando. Corre volgendo verso la tenda ove i bambini sembrano esser corsi a prelevare le "nocciole" . E' una tenda piuttosto grande in cui Kitoku si ritroverà una vasca piena di nocciole e ghiande. Il pittore invece si avvicinerà ad ISITHIEL con occhi immensi. {Fareste davvero questo per me?] gli dice correndo subito in punta di piedi a sostituir la tela. {Oh prego mia cara, sedetevi sul prato.Denudatevi!] conclude biricchino ma quando le farà l'occhiolino l'altra potrà comprendere che in quell'ironia si nasconde   [23:17]
una sorta di verità mal celata.  [23:17]
GRD GO! Tempo:15 Minuti--Turni Liberi--Quest Aperta-- Master Jesslayne  [23:17]
23:21 Dakris [ dimensione onirica] butta giu la chela sinistra creando così un collegamento tra se e il mondo dei morti, dove proverà ad inoculare la sua energia corrotta, per ammorbare anche quel luogo e sibilare in lingua del divieto [ Sorgi mia creatura e rimanda indietro queste schifose caramelle!!] detto ciò sfruttando la sua mente contorta proverà a richiamare così la creatura superiore davanti a se, in modo che sia lei a ribattere i "proiettili" ed eventualmente sfruttarlo come copertura fisica. Dopo l'inoculazione e il richiamo, proverà così a spostarsi verso la propria destra, non perdendo di vista ciò che arriva e semmai qualcuno cercasse di franar sopra lui, proverà con uno scatto laterale da sinistra verso destra a ribatterla indietro, provando a colpirla al volo. [ scurovisione; olfatto ipersviluppato; percezione magica innata; ATTIVI ; Linguaggi DEMONIACO, TROLL e COMUNE]
23:22 Dakris usa abilità: Richiamo dei morti
23:27 Isithiel [Dechtera > ??? ] ( Viale Alberato ) Kitoku. Che diavolo sta facendo? {�Ma?!? } Sembra rimanere per attimi stupita, fossilizzata nel fissare l'Elfo che improvvisamente si anima e corre dietro alla Musa scappata, non ha mica capito perché d'improvviso scomodarsi per agguantare quell'altra quando poteva essere sostituita come un giocattolo rotto. Ebbene, adesso, il suo sorriso scema. Quello della vittoria si sostituisce al sospetto, allo sguardo che trasuda una certa irritazione come se il pittore se ne stesse approfittando di lei. Del suo corpo. No, avrebbe preso il posto di quell'altra ma certamente il suo ego non può che urlarle al pensiero che verrà ritratta che il proprio colore di sguardo verrà dipinto…splendidamente nella cornice di un dipinto ma è il corpo…{�Cosa vi serve il corpo quando il Viso è più "magico" delle mie forme stesse? } È un tentativo quello di escludere la possibilità di doversi denudare. { Perché mai, dico io, potete immaginare…lasciarvi andare nelle pitture immaginarie del corpo. } Si dilunga, procedendo e sistemandosi dietro al quadro forse nella posizione opportuna per essere ritratta ma non si spoglia, rimane lì piena della propria megalomane visione di sè. È bella, il suo caos che sfocia negli occhi è la cosa più appariscente che possiede. Il suo modo di essere di porsi. Il megalomane senso di se che amerebbe specchiarsi nella Luna dopo averla conquistata, mischiata nella nebbia come unico faro nel Buio. Lei è. Unica. E la destra chiude il ventaglio in uno schiocco veloce, mentre la sinistra indugia sull'abito che non sà che forme possieda…è decisa a non cedere ma sia mai che ci guadagni qualcosa. { Ah, se io diventassi la Vostra Musa io cosa ci guadagnerei? Mh? } Leggitimo per un animo come il suo, opportunista ed egoista.
23:28 Kitoku [viale] Corre, ed a quanto pare riesce a tenerle dietro, fintanto che, attraversato il prato, non si ritroverà in un tendone, contenente una vasca di nocciole. Le iridi scivolerebbero lungo questa, per poi risalire e volgere al resto dell'ambiente, alla ricerca della donna. E' sulla sua immagine che tenta di mantenere la sua concentrazione, ed i suoi sensi tutti, allertati, in modo tale da poter percepire la sua presenza, od un qualsiasi movimento che la tradisca. Solo su ciò si ficalizzerebbe, per riprendere il proprio inseguimento, qualora la trovasse. Ora nel suo cerebro solo una parola risuona, ora una sola preorgativa nella sua mente, tutto il resto, ai suoi occhi, prenderebbe a scomparire. Se è di magia che si tratta, dovà stanarla in qualche modo, costi quel che costi. Tra tutto ciò che nel Regno ogni giorno subisce, ci mancherebbe che si arrendesse per così poco. Inseguirla, prenderla, e poi....si vedrà. Inutile fasciarsi la testa, prima di averle messo le mani addosso. Cosa che vuole assicurarsi di fare, e al più presto, e non lesinerà di certo in energie, nel provare di archiviare tale obiettivo a qualsiasi costo. {Percezione Magica ATTIVA}
23:28 Aluinir [» Sogno «] {· Viale Alberato ·} Avanza con passo tranquillo oltre la tenda e sospira dolcemente. [ Non abbiate remore, proverò io a parlare con lo stor da voi menzionato. ] Forse è normale che l’altra non vi riesca: non ha la capacità di farlo. Tuttavia rimane decisamente sorpreso. Strabuzza gli occhi e smuove velocemente le mani davanti al corpo. [ No, non può essere. ] L’ombra libra, issata dal suolo, con frenesia; lo riconosce, non può dimenticarsi dell’altro. Deglutisce. [ Renit. Cosa vi è successo? Voi eravate a Storlock. ] Credeva fosse rimasto lì, in attesa che l’ordine ritornasse. Ma invece adesso è un’anima, un essere senza corpo né concretezza alcuna. [ Dall’alto riposate, da lontano voi risiedete: afferrate la mia mano protesa e smettetela di scherzare. Non siete morto. ] Il Supremo non si aspettava lui, un valido e ingegnoso maestro Stor. Lo guarda con scrupolosamente. [ Acquietatevi e rendetemi noto la vostra dipartita, vecchio amico. ] Un sorriso forzato palesa.
23:29 Aluinir usa abilità: Parlare con gli Spiriti
23:32 Ainley [Bancarella] Ragionamento sbagliato. C'era da scommetterci che non fosse così semplice. Forse è per questo che non impazzisce granché per gli indovinelli, difatti inarca un sopracciglio ascoltando il suggerimento della vecchia. Sbatte un paio di volte le palpebre e infine abbassa lo sguardo, non sul pacchetto ma sul terreno, rimuginando fra sé e sé { .. cambiano .. tre .. } potrebbe cogliere Valthiar. La mandritta s'alzerebbe a celar le labbra, quasi a sostener il mento non fosse che non ha un solido appoggio, mentre pensierosa se ne rimane diverso tempo. Finché infine non sbotta, spazientita, sciogliendo quella posa delle braccia per sollevarle verso l'alto in un gesto di stizza { Bah ! Secondo me non ce n'è nessuno, visto che cambiano ! } e già si nasconderebbe il viso dietro ambo le mani, sfregandoselo frustrata { .. odio gli indovinelli .. } mugugna.
23:34 Valthiar [ Altrove ] I ragazzini passano in secondo piano. Perché? La vecchia signora ha la sua completa attenzione. Si stupisce, effettivamente, dell’aver dato la risposta sbagliata.. secondo lei almeno. Eppure è li che mugugna tra sé perdendosi in calcoli su calcoli che evidenziano solo infinite possibilità. Sposta il peso del corpo sulla gamba sinistra, sporgendo l’anca da quel lato. Una mano in tasca, l’altra che picchietta l’indice sulle labbra pensosamente. Silenzio. Ancora silenzio. Nevrosi. Ancora nervosi. Ah, che ansia! [ Dunque.. ] voce profonda, un brontolio roco che anticipa un sospiro lungo e profondo. [ Tre, allora.. magari uno per due lati? ] parla tra sé, contando con le dita e ripiegandole poco dopo, abbattuto. [ Senti… ] una pausa più pressante, espirata. E la fissa, con insistenza, quasi nei suoi occhi potesse trovare la risposta incisa a fuoco nelle pupille. [ Tre Leoni che cambiano ogni volta.. e fin qui ci siamo. ] ragiona a voce alta stavolta. Poi, di colpo, indica il pacchettino di carte. [ Quello non è un Castello. Quindi non gli servono i Leoni. ] pausa. [ No, è stupido. No. ] si corregge. Guarda Ainley, innervosito e preoccupato, poi di nuovo la vecchia. Non si lascia sfuggire, tuttavia, anche la reazione della giovane mezzelfa. [ A me piacciono.. ma questo proprio non lo capisco. ] irrigidendo i lineamenti del viso ed espirando ancora una volta, seccamente. [ Bene, mi accodo ancora alla sua risposta. Niente Leoni. ] non lo sa, non lo sa!! 
Stop Alle Azioni-Attendere Responso Master  [23:36]
ALUINIR è alle prese con il fantasma/illusione di RENIT, Stor veterano che fu frai i più grandi maestri dell'Ordine. A lui non risponde, l'attacca passandogli attraverso. {Le nocciole!] grida anche lui svincolando via dalla tenda e dirigendosi verso il tendone principale ove a sede la piscina di ghiande. Lo spirito svolazza si dirige al suo interno, dista poco da dove ha lasciato il Supremo. Gli converrà seguirlo a meno che non voglia rimanere li solo con mille dubbi.DAKRIS sembra aver preso a cuore la questione caramelle. Queste pioveranno dal cielo a quantità industriale fino a colpire uno dei nani che colpito verrà inglobato da quella pallina morbida fino a diventare una caramella rotolante con la testa di un nano. Questo inizierà a rotolare pesantemente travolgendo il demone e gli altri nani, impossibilitati a scansarsi. Rotoleranno verso il tendone ad una velocità assurda. ISITHIEL nel mentre sembra contrattare con il pittore . {Nel tendone ove è andato il vostro amico c'è un   [23:49]
un vestito che sarebbe adatto a voi. E' magnifico} chissà se riuscirà a farle gola. {venite ve lo mostro!]VALTHIAR E AINLEY sbagliano ancora {risposta, sbagliata!} la vecchia di alza, i pugni sul tavolo giungono violentemente,prima che un rumore lontano divenga evidente.Un gruppo di scoiattoli li coglierà entrambi, prelevandoli come se fossero pezzetti di carta. Li faranno cadere su loro, trasportandoli verso il tendone. KITOKU invece sarà alle prese con la fanciulla che ancora gli sfugge. {prendimi e ti renderò potente.] una variazione evidente delle linee magiche, diviene forte, un richiamo a cui non può rinunciare chi come lui ne è ossessionato. Questa si getterà nella piscina di ghiande e solo a quel punto un gruppo di scoiattoli che trascinano gli altri due sgattaioleranno all'interno del tendone, mossi dalla fame. Sarà in quel momento che travolgeranno l'Adepto gettando i tre in piscina assieme a loro.  [23:49]
§GRD GO! Tempo:15 Minuti--Turni Liberi--Ultimi invii-- Master Jesslayne  [23:50]
23:56 Ainley [Bancarella] Hanno sbagliato di nuovo. Era tutto calcolato. Ma non la reazione della vecchietta che sembra prendersela un po' troppo per un semplice indovinello. La mezzelfa impietrita momentaneamente da quel secco battito di pugni sul legno, fisserebbe l'anziana un paio di secondi, giusto finché non viene travolta dall'ondata di scoiattoli { Ma che .. uha !! } esclamazione che le sgorga spontanea dalle labbra giacché le bestiole frenetiche le saltino addosso, arrampicandosi e agganciandosi alle sue vesti tanto impetuosamente da farle perder l'equilibrio. In un disperato quanto probabilmente inutile tentativo di resistere, cercherebbe con un ampio e repentino movimento del braccio destro, di afferrare Valthiar per la prima cosa a cui riuscirà ad aggrapparsi. Inutile specificare che quel tentativo dovrebbe, non aiutarla, bensì minare la stabilità dell'elfo stesso. E una volta a terra via, verso il tendone, mentre lei si lascia senz'altro sfuggire qualche imprecazione mentre prova a togliersi quei roditori di dosso.
23:57 Dakris [ dimensione onirica] la caramella ingloba il nano e ghigna il demone vedendolo, per poi venire travolto e capendo la situazione, cercherà repentinamente di ritrarre dentro il carapace gli anelli della coda in modo da ridurre i rischi di danni alla stessa, le chele chiuse, verranno accostate al corpo stesso, parallele una sopra l'altra a formare ulteriore superficie rotolante ed il busto verrà portato totalmente indietro accostato in parallelo alla superficie superiore del carapace, in modo tale da provare a diventare un'ENORME palla rotolante, con le zampe che si contraggono verso l'interno e provare così a rotolare sfruttando i fianchi del proprio carapace urlando [ VALANGA DEL DIVIETO!!! E CHI SI FERMA PIU' ORA!!!!] ridendo come un cretino, ricordando i tempi antiiiiichi, di quando era un piccolo e tenero scorpioncino divietoso che rincorreva i simili nelle grotte sotterranee! Che finisca bene o male, lui farà male a chi troverà sul suo tragitto, tiè! [scurovisione; olfatto ipersviluppato; percezione magica innata; ATTIVI ; Linguaggi DEMONIACO, TROLL e COMUNE]
23:59 Aluinir [» Sogno «] {· Viale Alberato ·} Non v’è risposta. Riflette un attimo: Renit non si sarebbe mai comportato così, sebbene sia burbero e alquanto permaloso. Piega il busto in avanti e prova a scansarsi violentemente, ma l’ombra lo attraverserà senza ritegno o attenzione. [ Venite. Dovreste spiegarmi un po’ la situazione. ] Annuisce placido. All’interno è stanco, avverte un’insolita sonnolenza e senso di vuoto; non può essere lo stor maestro, è sempre stato diverso e soprattutto è ancora vivo. Tenta di inoltrarsi nuovamente fuori dal piccolo tendone e raggiungere l’atrio centrale, ove tutti sono attualmente riuniti in festa. [ Sono ormai certo. Ludiem sarà degradato, tanto per cominciare. ] Ecco, almeno ha un motivo preciso per spiegare quell’ignoto antro di persone diverse e l’ubicazione sconosciuta dalle quattro terre. Andrà dunque a proseguire, con passo spedito e ben equilibrato, oltre le bancarelle e le varie cibarie offerte. Non perde di vista lo spettro volare, almeno lo segue.
23:59 Isithiel [Dechtera > ??? ] ( Viale Alberato ) Contrattare era forse il suo vezzo migliore? Forse sì, o forse al momento era l'unica soluzione per non sembrare sciatta quanto quell'altra che è corsa nuda come una svergognata in giro…decantandosi Musa di Magia. A lei non interessa essere musa ma certamente Magia, sì. Un sospiro, uno solo. Un'esasperazione che cela silente nello sguardo e il ventaglio che viene definitivamente riposto - o almeno ci prova - tanto è inutile tentare un'aggressione potrebbe equivalere a mancare una bella occasione. Il punto è che il pittore parla di abiti, qualcosa di adatto come se dovesse cucirsi addosso alla figura stessa della Druida ma lei, lei, che non ha mai osato tanto in abiti sicuramente si domanderà se esiste qualcosa che possa essere davvero suo. Come se le fosse nato addosso, una seconda pelle. Ed ora, proprio in quell'istante la curiosità s'affaccia ancora alla porta spalancando i recessi di una mente che le direbbe "che importa, il quadro!" ma per il momento, in quell'istante i suoi passi si muovono. Ma poi, poi si gira trafiggendo il pittore. {�E se non fosse necessario dipingermi? Se fossi in grado di entrare all'interno della tela? Se fossi IL quadro, IL tutto, TUTTA la magia che manca? } È ardire e ambire a tutto è esattamente elevarsi ad uno stadio successivo; quello del dominatore. Dell'arrampicatrice "sociale", quella che vuole tutto e disposta a tutto. I piedi che però si muovono assicurandosi che il Pittore la segua prima di piegarsi e tentare di scostare la tenda per passare oltre ed entrare…chissà cosa si aspetterà lì dentro. Magari nulla. Magari il vuoto, il buio. Il freddo. Nero. Azzurro, sì, magari tanto azzurro. Ghiaccio.
00:00 Kitoku [piscina di ghiande] La trova, ascolta le sue parole, ed ovvio, la sua ostinazione è più ferma che mai. La deve prendere. Inutile dire, anche questa volta, qualcosa giunge ad interrompere le sue risoluzioni. Cosa non lo capisce bene, sa solo che si ci si ritrova dentro, a quella piscina di ghiande. La mascella contrarrebbe, un ringhio sordo, ne uscirebbe, mentre le linee dell'Ars continuano a farsi sempre più presenti, invadenti, ed inutile dire, allettanti. Tenterebbe di risollevarsi in qualche modo, pure rimanendo dentro tale piscna, in modo tale da riprendersi dallo spaesamento che quella caduta in lui dovrebbe aver generato. Parecchia gente dovrà ringraziare il fatto che lui anche oggi, come suo solito, è completamente disarmato. Una scelta consapevole e ben ponderata, che tuttavia alle volte rimpiange. Come ora, che più che mai la rabbia ribolle in lui, coadiuvata ad un desiderio implacabile e convulso, dato da ciò che percepisce, e che con tutto il suo essere agogna. Tenterebbe di mantenere larghe le braccia, sopra la superficie delle ghiande e di cercare il fondo, qualora gli sia raggiungibile, di quella piscina con i piedi, onde continuare ad avanzare il direzione di quella che, oramai ne è sicuro, non è una donna comune. Le iridi rigorosamente puntate su di lei, che la seguirebbero senza dare adito ad alcuna possibile distrazione, tutte le sue energie volte a raggiungerla, nell'intento di afferrarla. Deve essere sua, a qualsiasi costo, un richiamo a cui non solo non può resistere, ma si rifiuta categoricamente di farlo. {Percezione Magica ATTIVA}
00:01 Valthiar [ Altrove ] In realtà sta ancora riflettendo silenziosamente sulla soluzione, senza badare al marasma generale che c’è li attorno. Guarda il tavolo e solo quando questo sobbalza, in seguito ai colpi della donna, lui rialza lo sguardo di scatto verso di lei. Sembra sorpreso, leggermente più pallido e tirato del solito. La posa plastica resta tale, un braccio piegato e la mano a sostegno del mento mentre l’altra è ancora nella tasca. Non vi ricorda qualcuno? Anche se quello era seduto.. Comunque. Si avvede solo molto tardi dell’orda morbida e feroce degli scoiattoli che, in men che non si dica, fanno di lui un semplice trasporto, forti di una costituzione che lui non credeva possibile appartenere a degli animali così piccini. A questo, tuttavia, si aggiunge quella presa inaspettata da parte della mezzelfa. La caduta è sgraziata, accompagnata da uno schiocco secco della lingua sul palato. Non rotola in realtà, non grida nemmeno – non ha aria nei polmoni quasi. Si ritrova, non sa bene come, parallelo al terreno. Non lo tocca con le spalle percependo il distacco di quei pochi centimetri occupati dagli animaletti. Però sobbalza, con petto, fianchi e gambe, seguendo l’onda sussultoria dei roditori che dal tavolo lo portano altrove. E’ dritto come un pezzo di legno, intimorito e sicuramente scioccato. Fissa il cielo ad occhi spalancati, le labbra socchiuse ed un vago senso di terrore che scurisce brevemente le iridi bicolore. [ Questa poi… ] un sogno bizzarro no? Oppure una realtà ancora peggiore. Si augura di vivere una via di mezzo che, magari, non lo traumatizzerà molto al ritorno. Forse. Si spera. [ Non ti agitare.. ] la dolce calma di un Guru che, a conti fatti, è ben più terrorizzato di lei. Eppure quei piccoli animaletti li sta cominciando ad apprezzare.. [ Pensaci.. ] distendendosi, progressivamente, mentre si avvia – senza saperlo – verso il tendone. Incrocia persino le braccia pinzando le mani tra la testa e la schiera di animali sotto di lui. Rilassatissimo, velocità di crociera. [ E’ interessante. ]
Stop Alle Azioni-Attendere Responso Master .Ultimo Responso  [00:03]
Gli scoiattoli sono troppi, migliaia,li seppelliscono portando VALTHIAR ,AINLEY E KITOKU nella vasca. Non c'è verso di opporsi,è un'onda che li travolge. Si ritroveranno ben presto tra tante ghiande ma la cosa più curiosa è che sembra che vengano risucchiati verso il fondo mentre gli scoiattoli li fissano dai bordi, intenti a mangiare e parlottare.Molti di loro hanno più ghiande in bocca, li guardano con occhioni prima di continuare a chiacchierare nella loro lingua incomprensibile. DAKRIS sembrerà esaltato da quella situazione, rotolerà a più non posso travolgendo in primis il Supremo intento a raggiungere Renit che svanirà improvvisamente. In seguito da una nuova ondata di animaletti pelosi, sarà colta ISITHIEL che non avrà modo di replicare.TUTTI si ritroveranno nella vasca Pittore, Maga, Ragazzini,Donna di facili costumi e il Primo avanzeranno fino al bordo della piscina {Il gruppo più bello che abbia visto, vi pare?} pronuncerà agli altri {stasera la racconterò a mio figlio  [00:10]
prima di dormire, se qualcuno di voi avrà la facoltà di sognare ancora} un sogno dunque? non è detto. Fatto sta che tutti si sentiranno risucchiare verso il centro della vasca. La musa sembra scomparsa e loro scivoleranno giù con le ghiande. Sarà buio fino all'indomani, prima che alcuni possano riaprire gli occhi ritrovandosi al proprio fianco cose particolari. Ad ognuno sarà fatto un dono particolare per far si che ricordino di quella serata perché tutto, tutto a questo mondo può accadere.  [00:10]
GRD END! Grazie a tutti e buona notte. Punti,Resoconto e quanto manca a breve   [00:10]