giovedì 5 aprile 2012

Attacco di claustrofobia

23:48 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Richiude la porta con moderazione la ragazza, spingendola con un colpetto d'anca che adempie al suo scopo e al tempo le lascia le mani libere di sorreggere il modesto vassoio che ha riportato su al primo piano, in quella stessa camera che ha già avuto modo di subire la loro permanenza, seppur per ora si sia limitata a qualche ora. I lunghi capelli biondi dell'Elitaria son sciolti a ricaderle sulle spalle, la piega non proprio ordinata che manda diverse ciocche in posizioni disordinate e in contrasto con il solo barlume di 'normalità' che in teoria potrebbe avere. All'interno della camera, con un leggero sorriso stampato su quel volto d'ibrida, vaga con lo sguardo alla ricerca dell'uomo che ha monopolizzato tutto il pomeriggio senza remore, senza curarsi dell'armatura, rimasta lì ove l'ha lasciata dal primo momento in cui l'ha smessa, né delle armi che han fatto la stessa fine, in parte sotto il letto, in parte sul pavimento.
23:57 Ryner [Tana del lupo-Stanza] Era dinanzi alla finestra a guardare le strade all'esterno, per tenersi impegnato. Se non altro, prima di guardare da dietro il vetro -e di conseguenza farsi vedere da dietro di esso- ha avuto la decenza di rimettersi almeno i pantaloni. Troppo fastidio rimettersi tutto. Per cosa poi? Si gira, sentendo la porta che si apre. Gli occhi scorrono sugli indumenti e le armature, su un letto disfatto e ancora caldo, per poi giungere solo in ultimo sulla mezz'elfa che fa il suo ingresso in stanza con qualcosa da mangiare. Le rivolge un mezzo sorriso, per poi allontanarsi dalla finestra di un paio di passi. <Hai fatto presto.> Constata, portandolesi di fronte e tenendo le mani per cercare di prendere in consegna il vassoio, giacchè lei è già andata a prenderlo. <Dai qua...> La invita, a bassa voce.
00:08 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Lo inquadra subito accanto la finestra, la stanza in penombra fatta eccezione per un lume acceso sul comodino e nient'altro. Nell'incrociarne lo sguardo, quel sorriso si amplia un po' di più in viso, donandole un'aria quasi radiosa, decisamente rilassata e serena, come non lo era da settimane in effetti. Annuisce al suo commento, scavalcando un cumulo di stoffe indefinito prima di lasciargli quel vassoio, come da lui richiesto, recante un paio di bicchieri e una caraffa d'acqua ed altrettanti piatti e posate colmi di cibo fumante { Sì .. non c'era quasi nessuno e l'oste m'ha ceduto tutto il rimanente per due soldi } afferma in risposta nel mentre, decisamente soddisfatta. Ryner stesso potrà constatare che le porzioni - fra costine d'agnello alla brace e patate arrosto - sono più che generose, così come è pieno il cesto del pane. Una volta alleggerita la ragazza reclina un poco il capo verso la spalla mancina, seguendo ancora con l'iridi di smeraldo il compagno ed i suoi nuovi movimenti, aspettando con una pazienza nuova quanto effimera che decida dove e come poggiare il tutto. Nel frattanto lei è scalza sul pavimento, indossa a malapena i pantaloni e la sottotunica color bianco sporco ha i lacci allentati tanto da lasciarle tranquillamente scoperta una spalla su due nel penderle addosso.
00:21 Ryner [Tana del Lupo-Stanza] Prende in consegna il vassoio e la osserva da capo a piedi, con particolare attenzione dalla vita al collo. <Lo credo bene, visto come sei andata di sotto.> Commenta, riportando gli occhi neri su di lei con un sorriso ilare <Quello che non hai pagato era per lo spettacolo.> Ridacchia, portandosi verso il letto, sul cui bordo va a sedersi, vicino al fondo. Appoggia il vassoio alla propria sinistra, prima di iniziare a fare le porzioni, evidentemente abbondanti. <Ho una fame e soprattutto una sete che non ti dico..:> continua, mostrando sempre la medesima allegria di un attimo prima, giocoso come non è da parecchio. Vai a sapere perchè, poi. <Su, siediti...> La invita, afferrando il primo piatto, riempito sin quasi a strabordare, per poi tender il braccio verso di lei che, presumibilmente dovrebbe occupare il bordo del letto dall'altra parte del vassoio.
00:27 Ainley [Tana del Lupo - Camera] In tutta risposta al commento d'ei sul proprio abbigliamento gli dona una smorfietta scherzosa, lasciando sbucare fra le labbra la punta della lingua prima di ritirarla, rapida così come l'ha mostrata, e ridacchiare un poco. Un nuovo cenno del capo in segno d'assenso alla sua esortazione a sedersi, prima di voltarsi di un quarto di giro su sé stessa e muoversi in direzione del letto. Pochi passi ovviamente, e vi si abbandona sopra, sedendosi con un certo sollievo, come se un po' in fondo sì fosse stanca. Vai a sapere. Puntellando il materasso con una mano ad aiutarsi a sorreggersi, protesa verso l'uomo ed il vassoio posto fra loro, allunga la mancina - la mano libera - a prender in consegna il piatto che le vien porto, favellando un sommesso { .. grazie }
00:35 Ryner [Tana del Lupo-Stanza] Aspetta che lei si sia messa comoda e dunque le lascia il piatto. Dunque riempie il proprio, lasciando da parte le patate, e dunque lo appoggia in terra. Afferra dunque nuovamente il vassoio e si sporge sopra le gambe di ainley per abbandonarlo sul comodino. Quindi si piega in avanti, afferra il piatto e si sposta a piccoli balzelli verso la propria sinistra, costeggiando il bordo del letto sino a che la propria coscia sinistra non si trova a premere con l'esterno contro la destra di lei. La destra appoggia il piatto sulle proprie cosce, mentre la sinistra cerca di aggirare la schiena dell'amata per giungere sul fianco opposto. Tanto gli serve solo una mano, per mangiare, e lo dimostra quando, presa una braciola, dopo un frettoloso <Buon appetito> La porta alle labbra, strappando da essa la carne con un gran morso. A bocca piena, dunque, gira il capo verso di lei, sorridendole ed iniziando a masticare.
00:43 Ainley [Tana del Lupo - Camera] In quel suo sporgersi sopra le sue gambe la ragazza indietreggia un poco con la schiena, quel che basta da tenerla in equilibrio anche nel sollevar il proprio piatto sopra la testa a lasciargli quindi tutto lo spazio di manovra che gli occorre. Una volta che l'uomo s'è raddrizzato, riabbassa il braccio sinistro per posare il piatto sulle proprie ginocchia. Il profumino della carne è leggero ma abbastanza aromatico da accentuarne il buco nello stomaco, il quale borbotta appena in protesta. Questo prima di rendersi conto del fare del compagno, che in pochi istanti si ritrova praticamente contro il fianco. Non che le dispiaccia, anzi. L'iniziale sorpresa lascia il posto ad un'espressione lieta nel sollevar lo sguardo e quindi cercar di strusciarglisi contro con il capo biondo, lì nell'incavo fra spalla e collo, sporgendosi giusto un poco più verso destra per quella breve dimostrazione d'affetto. Il tempo di una manciata di secondi che è tornata a sostenersi in equilibrio, seduta sul bordo del letto, le lunghe gambe ravvicinate a far da sostegno al desco, sul quale poi si concentra per iniziare a mangiare a sua volta con le mani.
00:51 Ryner [Tana del Lupo-Stanza] deglutisce e dunque guarda il proprio piatto. <chissà se poi nixar è arrivata. Vai a sapere per quanto mi ha cercato.> Ridacchia, cercando gli occhi di ainley con aria complice. <Anche se credo abbia intuito che fine io possa aver fatto.> Aggiunge solo un istante più tardi. <Le ho spiegato perchè ho fatto richiesta espressa di accompagnarla sin qui... Era tutta contenta di potermi dare una mano.> Afferma, trattenendo le risa ed afferrando la seconda braciola, che dunque inizia a spolpare con evidente fame ma ben poca precisione, lasciando parte della carne ancora attaccata all'osso, puntando più sulla quantità. <I tuoi...?> mugugna, anche se si capisce poco visto che ha ancora la bocca piena <non è che devi tornare, vero?> Aggiunge subito dopo aver deglutito nuovamente.
00:58 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Strappa un morso più contenuto rispetto quelli del compagno dalla propria costoletta, arrivando comunque a ungersi parte della guancia destra mentre si riempie lo stomaco e al contempo ascolta le parole di Ryner. Decisamente di buon umore, come lei d'altronde, al suo accennar alla superiore lei sbatte un paio di volte le palpebre, bloccandosi un momento a fissarlo con un'espressione interdetta che dopo un paio di secondi sfuma in un battito di ciglia. Fa spallucce e deglutendo, eccola poi rispondere tranquillamente alla domanda altrui { Nah, avevo già fatto ronda .. e ho avvisato il tipo a cui sto insegnando a cacciare che aveva la giornata libera } afferma tranquillamente, senza neanche pensarci a preoccuparsi di certe cose, non oggi per lo meno. Sta per staccare l'ultima striscia di carne, quella che è attaccata all'osso, quando par rammentarsi sol ora che in effetti le son giunte notizie che ancor deve visionare e ne accenna a voce { .. prima comunque mi han consegnato una missiva .. } e lì lascia intercorrere una pausa, giusto per finire di spolpare il proprio osso.
01:05 Ryner [Locanda del Lupo-Stanza] Ne ascolta le parole e corruga la fronte, annuendo. <...E chi sarebbe 'sto tizio?> Chiede, privo della sua solita nonchalance, per poi cacciarsi in bocca un altro boccone di carne di notevoli dimensioni. La fissa ancora in attesa di risposta, quand'ecco che arriva l'informazione della missiva. <Uh...?> Mugugna, sollevando il sopracciglio sinistro. S'affretta a masticare e dunque, liberatosi la bocca, torna a fissarla con aria sorpresa. <...successo qualcosa?> Domanda. Altrimenti perchè menzionargli una missiva che non li riguarda, o che non riguarda lei in relazione a lui? In ambo i casi, è evidente, l'interesse è notevole: ha anche appoggiato di nuovo nel piatto la braciola e lì l'ha abbandonata, senza più rifornirsi.
01:12 Ainley [Tana del Lupo - Camera] { Uno } replica lei semplicemene, a bocca semi-piena, prima di tornar a masticare e quindi deglutire come se niente fosse, alla prima domanda dell'uomo di frontiera. Poggia l'osso spolpato sul bordo del piatto, il più marginale possibile al resto, e con due dita va a prendere un paio di patate con tanto di rosmarino ancora annesso e le fa sparire oltre le labbra, non mancando di ripulirsi bene le dita prima di riallontanarle dalle stesse. Alla domanda e l'attenzione dell'altro quindi fa spallucce, scoccandogli un'occhiata quasi in tralice in quanto impegnata a mangiare, inarcando appena un sopracciglio in reazione alla leggera preoccupazione d'ei - almeno quella interpreta dall'espressione che gli vede in volto - prima di deglutire e proferire { Non so, devo ancora leggerla .. tasca } e con un cenno del capo allude alla propria tasca destra, quella dal lato d'ei se non altro, come a invitarlo a prender lo scritto e fare gli onori di casa.
01:16 Ryner [Locanda del Lupo-stanza] Solleva la mano destra, lentamente e quasi in maniera involontaria, andando a pulirsi le dita con le labbra. In fondo è pur sempre agnello, non è un segreto che sia la sua carne preferita. <A-ah... E com'è questo Uno?> Domanda. Evidente il perchè. All'invito di lei osserva la gamba di lei e lascia andar un poco indietro il busto, così da poter insinuare “comodamente” la mano destra nella sua tasca dei pantaloni. Non ci mette molto a trovare la missiva, ma ad estrarla si. Da come rovista sembra proprio che stia tergiversando per altri scopi, chissà. <Ecco...> Afferma infine, sfilandola da lì e rigirandosela tra le mani. <Apro?> Domanda, guardandola con la coda dell'occhio. Chissà, magari è qualcosa relativo solo a lei e vuole comunque la propria privacy.
01:21 Ainley [Tana del Lupo - Camera] { .. solo un mendicante che sto cercando di far maturare in qualcos'altro .. } non sembra dar alla cosa più importanza di quel che ne avrebbe in ogni caso, eppure rimarca quel semplice movimento di spalle che scaccia ogni dubbio su quanto al momento l'argomento la soddisfi. Al fare poi dell'altro che cerca di estrarre il foglio dalla propria tasca, la biondina dal canto suo è costretta a sollevar il piatto dalle ginocchia per evitare di farselo rovesciare, e nel mentre si inclina giusto un poco dall'altro lato, come a distender le pieghe della pelle dei pantaloni neri e agevolare il fare altrui. Soltanto poi tornerebbe a ricercar un minimo di contatto fra fianco e fianco, annuendo { Sì .. leggi tu .. } e di nuovo a riempirsi la bocca e quindi anche la pancia.
01:31 Ryner [Tana del Lupo-stanza] <a-ah... Maturare in...?> Insiste, evidentemente geloso, storcendo le labbra. <Mh... Te la leggo.> Mormora, andando a spezzare il sigillo con un gesto secco del polso. La dispiega lentamente, anche se non c'è molto da dispiegare. <Alloooora...> Fa una rapida lettura delle poche righe presenti <Te la manda un certo “Corvo”... In pratica siete scesi a patti con i federati e domattina ti devi alzare presto: torni a Leah.> Sbuffa, porgendole la lettera con aria svogliata. <Succederà il finimondo.> bofonchia tra se e se, stringendosi nelle spalle ed afferrando una nuova braciola, che porta alle labbra.
01:40 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Si ferma un momento nel proprio masticare, il boccone che vien passato nell'incavo di una sola guancia in quella pausa giusto il tempo di scoccargli un'occhiata sorpresa e perplessa al tempo stesso, in reazione all'insistenza del compagno sull'argomento del suo primo allievo. Probabile non se l'aspettasse, ma tant'è.. son due mesi e mezzo in fondo. Lascia cader così l'argomento, con la ripromessa di risollevarlo dopo, che Ryner nel mentre si appresta a legger la missiva. Quando accenna al mittente, l'Elitaria ha un guizzo di comprensione nell'iridi di smeraldo { Uh, il paparino .. } l'interrompe, mandando giù quanto il pezzo di carne e restando ad orecchie tese per aspettare il contenuto. Non deve attendere neanche un secondo che le nuove le giungono, lasciandola a metà di un movimento che doveva vederla rimetter in bocca un nuovo tubero arrosto e che invece la vede bloccarsi con la mano a mezz'aria e le labbra semi-schiuse. Nel volger di nuovo il viso all'umano, riesce a richiuder abbastanza la bocca da non sembrare troppo stupida, sebbene sì, stupita lo sia e anche parecchio { Ah. } replica inizialmente, spiazzata, senza riuscire a decidersi se fissar lui o la pergamena che tien in mano. Dopo una manciata di secondi, durante i quali assume un'aria vagamente pensierosa, alla fine afferma { Tanto verrete anche voi .. non intendo separarmi da te così presto } e con sicurezza che non è del tutto sua, ecco ficcarsi in bocca quella povera patatina.
01:49 Ryner [tana del lupo-camera] Altro morso alla braciola, più stanco, prima di abbandonare nel piatto l'osso e dunque afferrare la ceramica. Si stende e dunque va ad appoggiare nuovamente il piatto sul vassoio. <Mhn... Non lo so. Dipende da cosa vuol fare Nixar. Posso chiederle di essere io ad esser portato con lei, ma non è che una volta che son qui posso dirle “ah guarda ciao io vado”...> bofonchia, storcendo le labbra. Sfila il braccio sinistro da dietro la schiena della mezz'elfa e si alza in piedi, andando con lenti passi ed espressione visibilmente scocciata dall'altra parte del letto. <Si però scusa eh... Che minchia ci siamo venuti a fare qua, allora?> Bofonchia tra se e se, mentre si siede sul bordo opposto del letto, prima di andare a sdraiarsi pancia in su, con le mani in grembo e gli occhi rivolti ad ainley. <Dici che puoi rimandare un po' la partenza?>
02:00 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Segue il fare del compagno, il suo malumore evidente soprattutto da quel suo muoversi, alzandosi e allontanandosi da lei solo per arrivare a stendersi sul letto, dall'altro lato. Lei sempre più seria, finisce a fissarlo con le palpebre mezze chiuse a donarle un'aria decisamente poco incline al replicar con qualche cosa non sia un totale quanto scontato diniego. Se sia scocciata o meno non è poi così facile dirlo, se non nel momento in cui s'alza a sua volta in piedi e lascia l'appoggio di quel giaciglio, per muover pochi passi e poggiare il piatto sul vassoio semi-vuoto lì sul comodino. Il silenzio che cala è interrotto solo dal leggero fruscio delle vesti di lei e poco dopo, mentre si riempie un bicchiere, dal gorgoglio dell'acqua che dalla caraffa ruscella nel più piccolo contenitore cilindrico. Soltanto poi, risollevandosi in eretta postura con il bicchiere in mano, tornerebbe a cercare gli occhi di Ryner il tempo sufficiente a chiedergli { E che cavolo ci restiamo a fare qui, senza frecce e senza alleati, in piena capitale della federazione ? A farci imprigionare o peggio ? } sbotta, in tono a stento contenuto { Restaci tu se vuoi, io torno a casa } e dopo quest'ultima affermazione, apparentemente arrabbiata, ecco che vuota il proprio bicchiere reclinando il capo all'indietro per berne fino all'ultima goccia in pochi sorsi.
02:11 Ryner [Tana del Lupo-Stanza] La osserva di sbieco a quelle affermazioni e prende fiato, sospirando profondamente nell'udire quel tono di voce. Allo stesso modo corruga la fronte mentre la vede agire a quel modo. <a-ah...> mugugna, storcendo le labbra. <Si può sapere che hai?> Domanda, inclinando la testa verso destra. <Sembra che tu ce l'abbia con me...> fa notare, sollevando il braccio destro ed infilando la destra sotto la nuca a mo di cuscino. <Sei evidentemente nervosa. Anche a me girano le palle, cosa credi? Ho dovuto aspettare due mesi e mezzo per essere qui con te, arrivo e ti dicono di andare da un'altra parte il giorno stesso...> fa notare il suo punto di vista, rimanendo dunque in silenzio a puntarle addosso gli occhi scuri in attesa di una qualche risposta o reazione. Dopo un pò sposta lo sguardo sul soffitto, comunque, prima di socchiudere gli occhi.
02:22 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Ritornando con un sospiro del piccolo naso che assomiglia più a uno sbuffo a fissar l'iridi sull'uomo di frontiera, la ragazza si ritrova a stringer con forza quello stesso bicchiere che ancor regge nella destra. Forza tanta da farle sbiancar le nocche delle dita affusolate, in reazione ovviamente al dire altrui. L'espressione di lei si indurisce un podo di più e a stento gli lascia il tempo di finire di esporre il suo punto di vista prima di esordire { Non è certo colpa mia se sei arrivato tardi e le trattative sono finalmente concluse ! } non lo dice a voce particolarmente alta, ma fessurizza lo sguardo, rendendolo più penetrante del solito. Tesa come un giunco, non muove più un muscolo che sia uno se non la bocca, per schiuderla ovviamente e affermare { Non credo proprio la tua Nixar abbia motivo di restare, ma se così non fosse resta pure con lei a farti ammazzare, per quanto mi riguarda non intendo rivedere Clohen tanto presto ! } e come se non riuscisse più a star ferma, eccola riappoggiare il bicchiere con una certa energia in eccesso che fa rintoccare vetro su legno.
02:31 Ryner [Tana del lupo-stanza] Torna ad aprire gli occhi a quelle parole, o meglio li sgrana. Spalanca gli occhi e li punta direttamente su di lei, contraendo dunque gli addominali quel tanto che basta a farlo mettere a sedere, appoggiando ambo le mani sulle rispettive ginocchia. Rimane immobile a guardarla di sbieco con l'aria minacciosa di chi, dentro, cova una rabbia che monta. <Ainley.> La chiama. <Sei stanca e sei nervosa, è stata una lunga giornata.> Afferma con voce scricchiolante che tradisce il suo essere, al momento, decisamente iroso. <Forse è meglio che tu ti metta a dormire, altrimenti domani non ti svegli.> Aggiunge in ultimo, come a invitarla a non aprire più bocca.
02:40 Ainley [Tana del Lupo - Camera] S'irrigidisce di nuovo ma non al solo sentir richiamare il proprio nome, quanto più nel momento in cui ne incrocia di nuovo gli occhi scuri. Quella rabbia non se l'aspettava forse, probabilmente non la desiderava nemmeno. Probabilmente è davvero soltanto troppo stanca. Eppure non è tipo da scusarsi per qualcosa che comunque pensa al momento più di quanto possa averlo pensato poc'anzi in effetti. Serra le labbra e stringe i denti, si costringe al silenzio come costringe il sottile velo di lacrime a non straripare oltre gli argini delle palpebre, che batton ripetutamente per schiarirsi la vista offuscata. Le ci vuol una manciata di secondi ancora prima di riuscire a sbloccarsi abbastanza da smettere di conficcarsi le unghie nella pelle dei palmi { .. sì, hai ragione, meglio che vada a dormire } ed è con amarezza e conviene, un'amarezza profonda che rispecchia tutta la sua delusione. Non v'è altro in quegli occhi lucidi, prima che li distolga giusto il tempo di ritrovar le proprie cose un po' sparse per la camera. Meccanicamente si muove, iniziando a raccattarle, raccogliendo la cintura d'arme per prima e legandosela in vita con pochi rapidi gesti.
02:45 Ryner [Tana del Lupo-stanza] <Mh.> Mugugna al commento di lei, per poi vederla iniziare a raccogliere i propri abiti. La osserva in silenzio per una manciata di istanti. Raccoglie leggermente la gamba destra, piegandola ad angolo retto, per poi appoggiarvi sopra il gomito destro. Inclina ulteriormente la testa verso destra. <Mi era parso di capire che avresti dormito qui.> Afferma, ripetendo in effetti le parole che lei ha pronunciato nell'atto del rivederlo. Si umetta ulteriormente le labbra <Cambiato idea?> Domanda, evidentemente sarcastico, nel sollevare il sopracciglio sinistro. Assottiglia ulteriormente lo sguardo, pesando enormemente le parole. In effetti, nonostante la rabbia che è evidentemente presente le si sta rivolgendo comunque con parole estremamente concilianti.
02:53 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Cerca di far il più in fretta possibile ma è costretta a piegarsi a cercar di tirar fuori il proprio pettorale in cuoio nero da sotto il letto ed è risollevandosi che, stringendosela contro con un braccio, ne sente nuovamente la voce. Voce sì, conciliante, che tuttavia non cancella il ricordo di quanto detto in precedenza. E' solo un istante quello in cui ne incrocia di nuovo lo sguardo, immobile, prima di voltarsi e dargli le spalle { Sì } sol questo, con tono apparentemente piatto quanto spiccio che va a rispondergli alla sua domanda, avviandosi verso la porta in una traiettoria ad arco che la vede raccattare infine anche gli stivali con la mano libera, prima di arrivare all'anta. Nel mentre aggiunge { .. domani partiremo sicuramente entro l'alba, quindi meglio che io sia già al campo } si ferma di fronte l'uscio in legno, apparentemente indugiando mentre sta solo cercando di cambiar mano agli stivaletti e poter così afferrar la maniglia.
03:01 Ryner [Tana del Lupo-stanza] Strige le labbra, facendo una smorfia perplessa ma tuttavia annuisce un paio di volte con apparente convinzione. <Va bene.> La lascia fare, nonché andare. Ne segue i movimenti verso la porta e prende fiato, gonfiando profondamente il petto ed andando in questo modo a rivolgerlesi. <Mentre esci spegnimi la luce, fammi una cortesia.> Si, non sembra aver nient'altro da dire. Se si eccettua l'illuminazione seguente, che gli fa nuovamente aprire bocca. <E' stato bello rivederti, buonanotte.> non si muove minimamente, rimane a guardarla senza dire nulla e, dall'espressione, associata ad un lento scuotere del capo, non sembra aspettarsi neanche una risposta.
03:15 Ainley [Tana del Lupo - Camera] E' lì lì pronta per afferrar la maniglia che la richiesta altrui le giunge alle puntute e le fa congelare il sangue nelle vene per pochi interminabili secondi iniziali duranti i quali questo ha il tempo di scongelare di nuovo sotto un nuovo fuoco d'ira e sdegno appena indovinabili dalla lentezza in cui si volta. Non s'azzarda a lanciargli più di un occhiata, sperando forse che se usata abbastanza repentinità lui non noti il suo reale stato d'animo. Invece concentra lo sguardo su quel lume che sta morendo, proprio come se gli mancasse il respiro. Proprio come sta iniziando a sentirsi lei in quell'ambiente chiuso, in aggiunta a tutto il resto. Inspira dal piccolo naso, inutilmente, tentando di dar un'apparenza di solidità che invece è del tutto fasulla, ed è sempre con passo misurato e deciso che sì, si avvicina a quel comodino per afferrare la brocca d'acqua e con fluidità riversarne l'intero contenuto sulla fiammella. Le tenebre scendono, come lo scroscio d'acqua segna la fine di ogni speranza di lei. Al buio trema appena, ma non è ancora fuori da lì. Fa dietro front, ritorna verso la porta protendendo di nuovo la mano libera per evitare di andarci a sbatter contro nell'oscurità quasi totale. Eppure è giusto trovandola, quella dannata maniglia, che, il tempo di stringerla di nuovo e schiude un'ultima volta le labbra, per mormorargli poche parole, le ultime { Fammi una cortesia .. non farti più rivedere } la voce vorrebbe esser controllata eppure non è totalmente così, tremula un poco, come lei, che spalanca quell'uscio con un'energia dettata dall'urgenza. Il tempo di far un passo avanti e un mezzo giro su sé stessa per tirarsi dietro il legno e finirla lì, chiudendolo con un tonfo sordo.
03:25 Ryner [Tana del lupo-stanza] Scatta in piedi a quell'affermazione <Ennò.> Mugugna, cercando di mettersi in piedi sul letto e camminare con passi decisi. <Non te la cavi così.> Esclama, cercando di andare fino alla porta e di riaprirla. <Io ci avrò anche messo tanto a venire... Ma ho fatto tutto quel che potevo per esserci il prima possibile, non è dipeso da me e lo sai.> Inizia a fare l'elenco <Sono scocciato perchè devi ripartire subito per il tuo castello, quando io finita qui devo tornare a Tyrsis e quidi allontanarmi... Avrò il diritto di esserlo, dopo avere aspettato due mesi per rivederti?> Domanda <Per questo tu decidi di andare a dormire altrove. Io ti lascio fare, così che sbollisci, e tu mi scarichi? Se volevi essere fermata potevi non andartene.> Esclama <Diciamo le cose come stanno, tu ti sei cercata la scusa per arrivare a questo!> Esclama, alzando la voce, puntando l'indice destro contro il terreno. La cerca negli occhi, guardandola fissa con gli occhi spalancati. <Torna dentro.> la invita, facendosi di lato così da lasciarle uno spiraglio libero per passare.
03:37 Ainley [Tana del Lupo - Corridoio] Neanche il tempo di raggiungere le scale che la porta alle sue spalle s'apre di nuovo a lascar libero il passo all'Armigero. Lei si volta quasi di scatto, sorpresa senza dubbio, sbandando leggermente prima di ritrovar equilibrio sulle proprie gambe, appena in tempo per fronteggiarlo, se così si può dire. Per riflesso si stringe maggiormente stivaletti e pettorale contro il petto appunto, in un abbraccio doppio che ha come scopo quello di smettere di tremare. Ma è l'ultima accusa a farla scoppiare in un certo senso, perché sì, è mentre cerca di inspirare che non riesce a prevedere né a fermare il violento singhiozzo che le squassa il petto e le fa sussultare le spalle. Costretta a richiuder le labbra, si morde l'inferiore con gli incisivi insistentemente, ma ormai è tardi e riabbassa lo sguardo, solo per cercar il fugace riparo delle ciocche bionde che le scivolano innanzi al viso mentre questo inizia a rigarsi di lacrime { .. non è vero }
03:45 Ryner [Tana del lupo-stanza] <...E allora perchè tutto questo...?> Domanda, contraendo i muscoli della mascella ed iniziando a respirare con il naso. <...non ho il diritto di vederti qualcosa più di un giorno dopo due mesi e mezzo di assenza?> domanda <...volevi che disertassi e venissi prima...?> Chiede a quel punto, allargando le braccia, come a invitarla a dirgli cosa avrebbe dovuto fare <...se non è vero...> Continua poco dopo, tirando rumorosamente su col naso. <Tu non te ne staresti andando così, per un niente.> La sua colpa, per quanto sembra vederla, non c'è. Forse l'averla fatta andare via e non averla anzi presa di punta nel tentativo di evitare una qualche lite. <...se è vero non vuoi più rivedermi e che non aspettavi una scusa per un litigio del genere...> continua, guardando verso sinistra ed osservandola perciò di sbieco <...almeno dimmi perchè. Il motivo. Lo sai, non mi credo la persona migliore cui stare accanto, ma questo credo di meritarmelo.>
03:56 Ainley [Tana del Lupo - Corridoio] Respira, per lo meno ci prova. Bene o male ci riesce a contenere quel leggero attacco di claustrofobia, almeno finché Ryner stesso non insiste, ignorando lo stato emotivo della ragazza che influenza direttamente quello fisico al momento. La biondina infatti, man mano che l'uomo va avanti con quello sfogo, nel suo tentar di contenersi invece si sente sempre peggio, esternando qualche lieve colpo di tosse che va a cercar di frenare con una mano chiusa a pugno accostata alle labbra. Colpi di tosse sempre più frequenti tuttavia, fra una boccata d'aria e l'altra, finché non paiono quasi direttamente collegati fra loro al punto da costringerla a piegarsi su sé stessa sino ad accovacciarsi sui talloni, poggiando le ginocchia al pavimento. Sta decisamente male, la pelle di lei - specie dietro la schiena - è imperlata di sudore freddo ed il viso in ombra dei lunghi capelli che si riversano in parte sulle assi.
04:04 Ryner [Tana del lupo-stanza] Lei non risponde e lui la vede abbassarsi sempre di più. Ora cosa stia succedendo lo può vedere e non tarda a reagire. Le si avvicina, ma senza dire nulla. Cerca di affiancarlesi, per poi abbassare a sua volta. Cerca di prenderla per le spalle e di sollevarla, nel tentativo di portarla di nuovo dentro e, dunque, di farla stendere sul letto. Ammesso poi che lei glie lo conceda. La posizione supina dovrebbe aiutarla con la respirazione, inoltre la stanza è decisamente più ampia del corridoio, e un po' di aria fresca dalla finestra non potrà che giovarle. Non le dice nulla, comunque, intento com'è a serrar le mascelle. Dagli occhi si propaga sul volto una sensazione di improvviso calore alle guance sotto forma di due rivoli che, pur senza essere accompagnati da alcun suono, giungon sulla mascella per poi staccarsi ed impattare a terra.
04:14 Ainley [Tana del Lupo - Camera] Non si sa' bene come ma, aiutata da Ryner, per lo meno riesce a tornare dentro la camera, fra uno colpo di tosse e l'altro. I pochi passi per arrivare al letto sono più facili, se non altro perché lascia ricadere ciò che reggeva fra le braccia di nuovo sul pavimento senza tante cerimonie e si aggrappa letteralmente all'uomo di frontiera, finché non si lascia andare sul materasso. L'aria più fresca che entra dalla finestra aperta lentamente la farà stare meglio, sebbene nello stendersi a pancia in su non intenda proprio abbassar il braccio sinistro, che si riversa a coprire gli occhi. Al buio il rossore del viso non sarebbe distinguibile ma al tatto risulterà comunque bollente, in caso. Cosa che andrà attenuandosi più lentamente rispetto l'attacco di panico. Domani si sentirà anche peggio.
 

Riabbracciarsi

10:52 Ryner [Esterno mura – Nord] [A cavallo] è grossomodo da quando è sorto il sole che ha sott'occhio la città di Arishaig. Sono le ultime ore di quel tragitto da Leah sin lì, e sembra non essere particolarmente provato. O meglio, si, i segni ci sono, ma la stanchezza parrebbe assente. È equipaggiato di tutto punto: la cotta del libero, il mantello allacciato dinanzi alla gola grazie alla spilla del battaglione, a coprire il capo l'elmo pesante. All'avambraccio sinistro è assicurato lo scudo, così che la mano sinistra può tranquillamente reggere le redini, mentre lllla destra stringe ad un terzo dall'estremità finale la lancia, tenuta verticale per evitare di affaticarsi. Nel portafodero della sella di Rivacheg, che cavalca, è presente la spada d'ordinanza. Avanza lentamente, al passo, tenendo rilassato il bacino che oscilla avanti e indietro in concomitanza con gli scossoni trasmessigli dal cavallo.
10:56 Ainley [Camminamenti mura] Mattinata calda tiepida, quasi calda sotto quel sole battente che ormai è prossimo allo zenit nel suo risplendere sulla città di Arishaig. Ed è sotto quel sole che l'Elitaria è impegnata a far ronda sui camminamenti delle mura difensive, quelle stesse mura in parte danneggiate dal loro assedio parecchie settimane prima. Assieme a lei, trotterellando con la solita baldanzosa sicurezza di sé, Ardet ormai cresciuto le sta al fianco sinistro, mantenendo il di lei passo misurato. I lunghi capelli son legati in una coda alta, a permettere al vento discreto di alleviare la calura provocata dall'armatura in cuoio nero da lei indossata. Abbigliamento nero anche nel resto - pantaloni in pelle e stivaletti rinforzati - che cattura i raggi dell'astro diurno abbastanza da farle rimpiangere un vestiario più leggero in quel momento. E' con una smorfia che infatti butta un occhio a chi procede in direzione opposta, un po' più impassibile di lei, quasi altrettanto armato, ma nient'altro, se non un cenno del capo in segno di saluto al momento d'incrociarsi. Sembra tutto tranquillo, come al solito, giorno dopo giorno, finché ecco che in prossimità della porta nord v'è un poco di trambusto. Qualcuno è stato avvistato procedere dalla strada a nord diretto a quanto pare proprio da loro.
11:09 Ryner [Esterno mura – Nord] [A Cavallo] Avanza lentamente, senza sforzar il cavallo. Gli occhi cercano lungo la cinta muraria la porta a nord, ed è lì che si sta dirigendo, attraverso la piana. Abbassa i talloni ed allarga le gambe, per poi far ripiombare gli speroni contro il ventre dell'animale a più riprese e con un certo vigore. Questi non protesta ed accelera il passo sino a raggiungere il trotto mentre lui, facendo forza sulle staffe va a sollevarsi dalla sella, mantenendo le gambe piegate e con i muscoli delle cosce contratti così da assorbire gli scossoni ora decisamente più forti. Piega in avanti il busto, andando a tenere in pugno, oltre alle redini, anche il pomello della sella, nera come il manto dello stallone. Occhi alla porta, e più avanti alle mura, mentre si avvicina rapidamente alla città.
11:18 Ainley [Camminamenti mura - Nord] Fatto vuole che la direzione da lei precedentemente intrapresa sia proprio in direzione dell'ampio accesso alla città del Sud dal lato settentrionale. Così nel bruciare le ultime decine di metri con sempre quel passo, è con sguardo inespressivo, quasi accigliato, che va a inquadrar nel proprio campo visivo una figura solitaria, un cavaliere a quanto sembra, che spronando il suo destriero nero come la pece si affretta a raggiunger le mura. E' vedendola che un armigero di guardia le si avvicina, con fare ansioso e al tempo stesso sollevato che ben presto si spiega in quanto sembra proprio non esservi nessun superiore nei paraggi a coordinare i vari movimenti. A quella notizia la ragazza, squadrando il soldato da capo a piedi, inarca un sopracciglio perplessa e sorpresa, prima di annuire e dar poche istruzioni { Ho capito. Sapete voialtri cosa fare ! } e alza un poco il tono nell'ultimo dire per rivolgersi anche a chi sta sotto, al meccanismo, ed in guardiola. Lei si limiterà a starsene lì sulle mura sopra la porta, aspettando che il tale sia abbastanza vicino da potergli far le domande di rito.
11:24 Ryner [Esterno Mura – Nord] Il trotto del cavallo continua, lasciato incontrollato dal cavaliere che si limita a deviarne la traiettoria verso la porta. Gli occhi salgono sulle mura esterne e scorrono i vari camminamenti. Lo sguardo saetta sulle merlature a destra e a manca mentre inizia lentamente a tirare le redini e a raddrizzare un minimo il busto. Gli occhi ancora alle mura, lascia che rivacheg riduca per entrambi le distanze, quando ad un certo punto, a prescindere, tira ulteriormente le redini, piegandole verso sinistra. Raddrizza del tutto la schiena e va a sedersi lentamente sulla sella mentre l'equino torna al passo, oramai prossimo alle mura. Inspira profondamente, cercando di guardare le varie frecce nere situate sulle mura cui, a questo punto, è oramai ampiamente arrivato a portata di voce.
11:45 Ainley [Camminamenti mura - Nord] Attende la mezza, e dall'espressione seriosa e leggermente corrucciata traspare un velo d'impazienza dovuto al recente quanto crescente accentuarsi di quell'instabilità emotiva che è dovuta apparentemente all'immobilità delle cose. Da troppo tempo non accade più niente. Freme appena un sopracciglio, tendente la ragazza dai lunghi capelli biondissimi ad un carattere più rissoso del solito, ed è con alto tono indisponente che va a rivolgersi al nuovo arrivato { Chi siete e cosa volete !? } affacciata fra i merli, vi posa sulla nuda pietra i gomiti, a sorreggersi così protesa un poco in avanti il busto, apparentemente tranquilla se non si fa caso ai modi quasi bruschi e senza dubbio leggeri.
11:51 Ryner [Esterno mura – Nord] [A Cavallo] Tira ulteriormente a se le redini, rilasciando la presa quando il cavallo dimostra di volersi fermare, per poi sollevare il capo verso colei che parla, dalla cinta muraria. Non ne riconosce la voce, vuoi per l'elmo, vuoi per la concentrazione. Prende fiato e gonfia il petto dentro la cotta di maglia, prima di sollevare il capo e rispondere a quelle domande. <Armigero del Libero Battaglione, Ryner Veluca. Vengo per conto del generale Myur, che precedo di qualche miglio affinchè siate pronti a riceverla.> Enuncia, senza fermarsi, mentre il cavallo sbuffa e sferza con evidente nervosismo l'aria dietro di se con la coda.
12:00 Ainley [Camminamenti mura - Nord] Decisamente di malumore, il caldo del sole che procede a riversarle addosso luce a picco sulla testa non rende più sopportabili le cose. L'unica cosa a cui riesce a pensare è il sollievo di abiti più comodi, gli stessi abiti che dovrà indossare nel pomeriggio per portare a caccia Quello Nuovo. E' per questo che odendo il dire del cavaliere, lì per lì fa poco caso ai dettagli della presentazione, cogliendo con la parte razionale della mente prima i suoi gradi e la provenienza e già automaticamente va ad iniziar secca replica { Riceveremo lei come riceveremo voi e chiunque altro non sia un nemico, non c'è proprio nient-.. } e si blocca ancor prima di finire, in un silenzio che la vede sporgersi un po' di più da quei merli. Al contempo Ardet, con quella bandana nera al collo, salta su quello accanto alla ragazza, per guardare a sua volta. L'Elite Aquila vi fa poco caso, perché è intenta ad occhi spalancati a cercar di riprendere a respirare e quando vi riesce ciò che le sgorga dalle labbra è poco più di un sussurro strozzato { ... Ryner ? } per riflesso il cuore le accelera nel petto, l'adrenalina in eccesso nell'organismo ben presto si diffonde e rimette in moto la di lei mente. Come un lampo scompare alla vista dell'Armigero, facendosi indietro dalla merlatura solo per sporgersi dall'altra parte con uno slancio più che evidente e urlare { APRITE SUBITO QUELLE DANNATE PORTE !!! }
12:22 Ryner [Esterno Mura->Porte] [A Cavallo] Ascolta le parole della mezz'elfa, assottigliando lo sguardo da sotto l'elmo e focalizzandolo sulla palla di pelo rossa che compare di fianco a lei sulle merlature. Capelli biondi e palla di pelo rossa, quante probabilità ci sono? Si umetta le labbra e, nel sentirla interrompersi, scatta istintivamente un sorriso che va a impadronirsi della metà destra del viso. Trattiene a stento una risata nel riconoscerla in quell'urlo che giunge più familiare del tono formale adoperato in precedenza. Torna a tallonare il cavallo a più riprese, facendolo dunque continuare verso le porte oramai in via di apertura. Non dice nulla, si limita in primo luogo ad allentare la presa sulla lancia che casca in terra, per poi lasciare un istante la presa sulle redini per slacciare le cinghie dello scudo che, grazie alla guiggia, viene riposto sulle spalle.
12:30 Ainley [Porta Nord] Neanche fa in tempo Ardet a saltar giù dalla merlatura in pietra massiccia che la mezzelfa dal canto suo è tornata a muoversi, scattando verso le scale più vicine con rinnovato slancio appena finito di urlare i suoi ordini. L'impazienza lascia il posto solo all'azione, non avendo apparentemente intenzione di aspettare un solo minuto in più. Intanto chi addetto al compito di aprir i battenti, fa il suo dovere e progressivamente quelli si schiudono a lasciar libero accesso a chi è giunto da nord. La ragazza, mano sinistra all'elsa della spada e mano destra a mezz'aria per tenersi in equilibrio, imbocca le scale neanche avesse un demone alle calcagna, caracollando giù dalle stesse, aiutandosi con la dritta per evitare di cadere le poche ma ripetute volte che rischia di perder l'equilibrio. Al primo pianerottolo tuttavia è presto superata dalla volpe rossa che si porta appresso, più agile e stabile nel balzar giù da ogni singolo gradino, giovando di tutte e quattro le zampe lui, contagiato dal fare d'ella ovviamente senza comprenderne il motivo reale, non ancora. L'Elitaria impreca appena, rischiando di pestargli la coda in quel breve momento, ma riprende a scendere un gradino dopo l'altro, finché ormai prossima al suolo salta letteralmente gli ultimi quattro solo per atterrare e rischiare di nuovo di ruzzolare in avanti.
12:36 Ryner [Porte] [A Cavallo] Oltrepassate le porte ferma nuovamente il cavallo e la sinistra va a stringere il pomello della sella. Si piega in avanti, sollevando ambo le gambe indietro tenendo i dorsali contratti. Solleva maggiormente la destra così da scavalcare la groppa di Rivacheg e poter così scivolare in terra a piedi uniti. Lascia dunque le redini del cavallo e si allontana da questi, guardandosi intorno per capire dove siano le scale che portan sulle mura. Le vede ma lei è già lì, scesa ad una velocità impressionante, e dunque si dedica ad aspettarla. La sinistra sale al capo, afferrando il bordo inferiore dell'elmo pesante e sfilandolo così verso l'alto, lasciando che i capelli, neri e mossi, ricaschino disordinatamente sul capo. Allarga poi ambo le braccia, facendo solo più un paio di passi verso di lei, mentre un ampio sorriso s'è oramai dipinto sul suo volto. Non dice nulla, però, di poche parole anche per quel suo solito umorismo spiccio.
12:44 Ainley [Porta Nord] Il tempo di scendere che l'Armigero del Libero ha fatto il suo ingresso e lei, riacquistando una postura un po' più equilibrata nonostante lo slancio eccessivo di poc'anzi che ancor non s'è del tutto placato, lo vede togliersi l'elmo. E' proprio lui, con quel sorriso stampato in quel volto così ben noto e al tempo stesso sempre nuovo. Il laccio che le legava i capelli s'è allentato discretamente e diverse ciocche le incorniciano il viso d'ibrida, sul quale s'è affacciato un luminoso quanto espansivo sorriso che le va da un orecchio a punta all'altro. Non si ferma, non indugia, gli corre incontro e ancor prima di raggiungerlo è il suo nome a chiamare, per tentare di sfogare un poco dei tumultuosi sentimenti che le si son risvegliati in petto { Ryner ! } neanche il tempo di una replica che le ultime falcate le brucia con un salto portato con rinnovato slancio, a cercar di saltargli per l'appunto al collo, braccia protese in un assalto in piena regola che darebbe poco scampo - per non dire nessuno - all'uomo di frontiera.
12:48 Ryner [Porte] E non manca molto perchè lei gli si butti addosso con notevole slancio. Le braccia dell'armigero si richiudono, serrandosi intorno alla cassa toracica della ragazza, e -sebbene la presa non sia subito salda proprio per via del notevole slancio, che lo costringe anche ad un passo indietro- va a stringerla con forza, tirandola contro di se e premendosela contro. Accosta la testa alla sinistra di quella di lei, appoggiandocela poi contro e rinsalda ulteriormente la presa <mhnnn.> Mugugna, nel far ancora forza. Quasi da far male. Quasi. Stretta la mezz'elfa contro la propria cotta di maglia non fa altro. Non parla, ne le si rivolge, rimane in silenzio, socchiudendo progressivamente gli occhi e senza accennare a voler mollare la presa. In fondo non si vedono da due mesi e mezzo, approssimativamente.
12:56 Ainley [Porta Nord] Sente la stretta altrui intorno il proprio busto, le sue braccia a stringerla saldamente contro di lui e la sua cotta di maglia, facendo forza da sopra il cuoio che indossa per armatura leggera. Gli anelli dell'altrui protezione li sente tintinnare, come percepisce il leggero spostamento e l'assestamento di quella posizione che riesce a conservare eretta. Si ritrova a poggiar solo la punta degli stivaletti a terra, non poggiando nemmeno i talloni in quel suo rimanergli ora attaccata al collo, il viso che dalla spalla d'ei è in parte celato dal proprio stesso braccio ed in parte premuto contro la parte laterale del capo d'ei, gli occhi verdi celati dalle palpebre e quel sorriso che non vuole saperne di andarsene. Il cuore ancor batte frenetico, la sua mente piena solo della consapevolezza di stringerlo a sé, e passan diversi secondi prima che ella non riesca più a contenere la moltitudine di pensieri che le affollano sempre più la mente { .. sei in ritardo } e ne esponga quello meno affettuoso, seppur il tono sia comunque ora più sommesso e confidenziale, con una vena di rimprovero.
13:07 Ryner [Porte] Se la tiene stretta e, a quel commento, gira la testa verso destra nel tentativo di appoggiare le labbra sul suo zigomo destro. <Lo so.> Mormora, consapevole di averla in effetti fatta aspettare parecchio. <Siamo partiti da poco, il generale arriverà a momenti.> Afferma, senza ancora lasciare la presa, per giustificarsi. Cerca di girare ulteriormente la testa e di arretrare il capo, nel tentativo di metterlo di fronte a quello di lei pur conservando le distanze pressochè irrisorie. Intuibile il suo scopo, d'altronde non sono amici d'infanzia o che, e dopo due mesi limitarsi ad un abbraccio lo troverebbe riduttivo. <...Mi sei mancata.> afferma, dal nulla, in ultimo.
13:15 Ainley [Porta Nord] Ne percepisce il movimento del capo e quel poggiar di labbra sulla pelle, fra una ciocca e l'altra di capelli biondi ribelli, lascia seguir la risposta altrui alle proprie precedenti poche parole. Non commenta, dando nulla importanza all'arrivo imminente del cosiddetto Generale. Semplicemente ruota appena il proprio volto a cercar di arrivare alle labbra altrui senza allentar la stretta di un millimetro, semplicemente rilassando un poco i muscoli delle spalle quanto basta da arretrare leggermente con il capo a sua volta. La risposta al suo ultimo dire sarà insita in quel bacio, il primo dopo mesi, donato con tutto il sentimento di cui è capace, quasi eccessivo nel rimarcare quel contatto che non ha intenzione di smorzare tanto presto.
13:28 Ryner [Porte] Preme il viso contro quello di lei, andando a ricercarne le labbra. Chiude del tutto gli occhi ora, intensificando nuovamente la presa ora che si sono riposizionati. Inclina il capo verso destra e schiude le labbra, spingendo ulteriormente il capo verso quello di lei. Prende fiato dalle narici, prima di allentare la spinta sulle sue labbra. Riprende dopo poco, per poi cessare del tutto. Arretra il capo e lo raddrizza, riapre gli occhi e la guarda, esternando un ampio sorrisone che va quasi da orecchio a orecchio. <dicevo...> Esordisce, schiarendosi la voce. <Sono tornato.> afferma ilare, nonché evidentemente gioioso.
13:38 Ainley [Porta Nord] Contrasta quella pressione uguale-contraria alla propria, saggiandone il sapore con quel bacio che dura diversi secondi, prima di sfumare del tutto e lasciar di nuovo il respiro alla ragazza, che riempie nuovamente i polmoni con una singola boccata d'aria che fatica ad esternare con regolarità nel momento in cui ne incrocia di nuovo gli occhi scuri. La vicinanza è tale da indurla a cedere all'attrazione magnetica di quello sguardo, ritrovandosi a sorridere a sua volta sebbene no, proprio non riesca a star lontano da quelle labbra, che va a ricercare ancora a piccoli baci, fra una frase e l'altra dello stesso Armigero, prima di riuscire a contenersi abbastanza da ribattere { Oh, vedremo .. } e accostate a queste parole, proferite in tono assolutamente malizioso, v'è un repentino sollevarsi di sopracciglia che dura un istante, a rimarcar quanto affermato di tanti sottintesi quanti se ne può intuire, in gola che le nasce leggera risatina subito dopo smorzata, giocosa sì.
13:44 Ryner [Porte] Ridacchia a quell'affermazione da parte di lei, è inevitabile, mentre si appresta a chinare il capo come a cercar di mascherare la cosa. Si umetta e labbra con la punta della lingua e torna ad incrociarne lo sguardo, sempre con quel suo solito sorriso. <...Dove sei alloggiata?> Domanda dunque, inclinando la testa verso destra e lasciando la presa con la sola mano destra, mentre la sinistra resta dietro la schiena di lei a tenerla a se. <Adesso recupero le mie cose e poi sono tutto tuo.> dichiara, con uno sguardo furbo che lei potrà sicuramente interpretare al meglio. Non che ci sia molto da interpretare, beninteso.
13:51 Ainley [Porta Nord] { Dove starai tu fino a nuovo ordine, tesoro } replica con un sorrisetto malizioso stampato in viso. Al suo accenno a recuperar le sue cose, annuisce e sembra ritornar in sé abbastanza da rendersi effettivamente conto che è ancora aggrappata a lui quasi di peso. Un po' restia, allenta a sua volta la propria stretta, abbassando momentaneamente lo sguardo a tentar di celare il leggero imbarazzo che l'ha colta a quella consapevolezza. Il tempo di far un passo indietro, volger un'occhiata al portone di nuovo chiuso ed eccola richiamar uno degli uomini di guardia per lasciar le dovute disposizioni riguardo il Generale in arrivo. Nel mentre Ardet zampetta intorno la mezza e sembra del tutto intenzionato ora a seguire Ryner, desideroso probabilmente di esser salutato a sua volta dal modo in cui tenta di attirar la sua attenzione.
14:01 Ryner [Porte] Rimane interdetto sulle prime a quell'affermazione e poi, sollevando il sopracciglio sinistro, risponde con un diretto <Ottimo allora!> dopo il quale allenta del tutto la presa e si muove trotterellando verso le porte, dove ha lasciato cadere la propria lancia. Si mette in testa l'elmo pesante subito dopo essersi chinato a raccoglierla, quand'ecco che si sente tirare il fondo dei pantaloni. Gira la testa e guarda in basso. <Ah ecco. La bestiaccia. Cresciuta anche.> Commenta, girandosi ed accovacciandosi proprio davanti a lui. La sinistra va ad arruffargli il pelo fulvo e a fargli il contropelo almeno un paio di volte, cosa che evidentemente lo infastidisce visto come la volpe cerca di mordicchiargli il polso. <No. No!> Lo ammonisce, mostrandogli l'indice, prima di alzarsi in piedi. <dicevo...> Mugugna, cercando di passar oltre e di raggiungere rivacheg, del quale la sinistra va ad afferrare le redini. <Allora... Dove la parcheggio “la bestiaccia due, l'epopea continua”?>
14:09 Ainley [Porta Nord] Mentre Ardet è impegnato con Ryner, la ragazza dal canto suo dedica al soldato il tempo necessario a informarlo dell'arrivo imminente della graduata del Libero Battaglione { ... informate il cambio di guardia e mandate anche qualcuno a dar notizia alle Leggende in merito } questi annuisce con un il solito fare disciplinato e lei con un cenno del capo lo congeda. Nel mentre, proprio in quel momento, ecco di ritorno l'Armigero con al seguito cavallo e volpe rossa, il cui dire le fa nascere nuovo sorriso divertito ed uno sbuffetto del piccolo naso dovuto al soffocare sul nascere uno scoppio d'ilarità { La stalla della locanda andrà bene } afferma tranquilla, facendo un paio di passi per affiancarlo dal lato opposto a quello del cavallo. Prenderebbe poi a camminare, facendo strada, accennando alla via da percorrere con un movimento del braccio prima di interrompere il nuovo silenzio sul nascere { .. ma quell'elmo lo devi per forza tenere o lo puoi riporre insieme al resto ? } alludendo alla sella del suo cavallo, alla quale son assicurate le poche cose dell'uomo.
14:14 Ryner [Porte->Locanda] <Uh...?> Mugugna, incamminandosi verso la locanda, a quella domanda da parte dell'amata. <Si, ora lo tolgo. Perchè?> Domanda, sollevando ambo le sopracciglia e sfilandosi l'elmo dal capo, mettendoselo sottobraccio. Prende fiato e dunque inizia a guardarsi intorno, procedendo invero lentamente. Paese a lui nuovo, città nuova, tutto nuovo. Meno lei, eppure anche su di lei le occhiate son frequenti. Specie sulle gambe, ma ha l'attenuante del fatto che lei si è messa dall'altra parte del cavallo che lui conduce tenendo le redini tenute corte per l'occasione. <Allora... Novità?>
14:21 Ainley [Strade > Locanda] Quando lui le domanda il motivo, lei gli sfoggia un nuovo luminoso sorriso { Perché così posso ammirarti un altro po' } pensato, detto, semplice e cristallina come l'acqua, non ha motivo di tergiversare o fare l'ambigua, non dopo così tanto tempo passato lontana da lui. Procedendo quindi per la strada principale verso la locanda denominata Tana del Lupo, la mezzosangue fa spallucce al suo dire { Niente di particolare, a parte un'altra promozione e qualche nuovo compito a cui adempiere oltre i soliti } e quindi tace, lasciando che il proprio sguardo scivoli dal volto d'ei per squadrarlo brevemente da capo a piedi e viceversa, abbozzando di nuovo quel mezzo sorrisetto sghembo che le dona un'aria furbetta e maliziosa al tempo stesso prima di commentare { Non male .. }
14:29 Ryner [strade->locanda] <Congratulazioni allora. Hai fatto prima tu di me.> Ridacchia, chinando il capo e continuando a muover passo in avanti. La osserva con la coda dell'occhio e a quel commento raddrizza la testa, focalizzando gli occhi scuri sulla mezz'elfa. <Cosa...?> Domanda con aria da finto tonto, sollevando ambo le sopracciglia, tradito però da un accenno di sorriso. <Su su, non iniziare. La strada è ancora lunga.> Ridacchia, non risparmiandosi comunque da panoramiche occasionali. <Altrimenti non ci arriviamo.> E dopo un'occhiata di sbieco, a far intendere che sarebbe tutto men che un peccato, torna a guardare innanzi.
14:35 Ainley [Strade > Locanda] Ridacchia un poco, le spalle di lei che sussultano appena a quell'accenno d'ilarità presto trattenuta all'osservazione dell'uomo di frontiera. La panoramica offertagli non rende proprio benissimo, la corporatura di lei in parte stretta dall'armatura in cuoio nero, fatta eccezione ovviamente per le lunghe gambe avvolte nei pantaloni in pelle attillati. Con l'occhi verdi di tanto in tanto sulla strada ed il restante sul compagno, prosegue per attraversare la città sino a ché ecco non si intravede già la Locanda, di fatto non troppo distante dalla porta nord in effetti { Vuoi mangiare qualcosa .. ? Tipo, in camera ? } e nel domandarglielo non può frenare un'occhiata in tralice, allusiva quanto il resto del suo fare, senza dubbio.
14:42 Ryner [->Locanda] <Cammina vah.> Ribatte l'armigero, scuotendo il capo ed avviandosi rapidamente verso le stalle della locanda. <Vai avanti e prendi una stanza, io ti raggiungo.> Bofonchia, stranamente colloquiale e quasi frettoloso, mentre si avvia verso le suddette stalle. Intanto la compagna, come s'è detto, dovrebbe andare ad affittargli una camera. Come si potrà facilmente supporr, non li si avrà a vedere per un po'.