mercoledì 9 maggio 2012

In giro per la città

11:09 Geitei [Kern - Piazza] Il vestiario è più o meno il solito. Giacca nera lasciata sbottonata lasciando così in mostra la candida camica che porta al di sotto. Pantaloni in pelle nera, stivali e la classica sciarpa blu annodata sulla sinistra con i due capi che penzolano lungo la coscia. Sigaro tra i denti e bastone impugnato con la destra. Seduto sul bordo della fontana al centro della piazza osserva il viavai di gente in una giornata uggiosa, con il cielo ricoperto di nubi che promettono pioggia a secchi rovesci...non c'è prospettiva migliore.
11:14 Ainley [Kern - Piazza] La temperatura mite, con le nubi che occultano il sole splendente, le permette di non soffrire troppo il caldo primaverile che ormai avanza per le quattro terre. Indossa i suoi soliti abiti neri, sovrapposti alla camiciola bianca slacciata allo scollo per permettere alla leggera brezza di tentare di ristorarla un poco. Sta facendo un giro di perlustrazione, o forse è semplicemente sgattaiolata fuori dalla Locanda alla prima occasione capitatale ed è palesemente restia a tornarvi a breve, dal passo cadenzato e lo sguardo di smeraldo assorto. Con ambo le piccole mani fraccate in tasca ed il mantello a ondeggiarle dietro la schiena, sbuca da un vicoletto che da' direttamente sulla piazza, solo per soffermarsi a scrutarla con un'ampia e prolungata occhiata.
11:20 Geitei [Kern - Piazza] La mano sinistra porta il sigaro nuvamente alla bocca. Una lunga boccata vien presa e il fumo permane nella bocca del drago mentre lo degusta. Infine espira. Lo sguardo passa tra una persona e l'altra che si muovono all'interno dei classici rumori giornalieri. Tutto un vocio di sottofondo, chiacchiere per lo più superficiali. Lo sguardo si porta verso il cielo, scruta per qualche istante ma di quel che si aspetta di vedere non vede niente. Nessuna risposta sembra giungere ancora. [Strano...] commenta in un sussurro. [Molto strano...] ripete sempre sussurrando, quasi parlasse con se stesso.
11:26 Ainley [Kern - Piazza] Il tempo di inquadrare il centro della piazza e chi vi sosta appresso che anche Ardet fa capolino dal vicolo precedentemente lasciato dalla mezzosangue, solo per fermarlesi appresso al fianco sinistro e sollevar il musetto affusolato a fissarla. Ormai, in ambienti sconosciuti e affollati, non si azzarda più a starle troppo lontano. Se ne accorge a malapena l'Elitaria, intenta a fessurizzar lo sguardo su un uomo in particolare che sembra guardar verso il cielo plumbeo. Inarca un sopracciglio ma non le vuol un istante di più per riconoscere il Condottiero. Con una parte della mente avverte distinamente il peso familiare del coltello da lancio, nascosto alla vista nello stivaletto destro, mentre la cintura al contrario le par troppo leggera nonostante la presenza di altri oggetti alla mancanza delle spade. Espira dal piccolo naso in quel che potrebbe parer uno sbuffetto, quindi si avvia proprio in direzione di Geitei, poco incline a tergiversare, scoccando uno sguardo sommario nuovamente nei dintorni, guardinga nei confronti di una città che non è avezza attraversare né di persona né col pensiero.
11:34 Geitei [Kern - Piazza] Stanco di star seduto, il condottiero fa perno sul bastone sollevandosi fino a raggiungere la posizione eretta. Un'altro tiro dal sigaro mentre il piede sinistro avanza in direzione del porticato davanti a lui. In questo frangente nota qualcuno muoversi con una linea più precisa degli altri, lo sguardo individua la figura e non ci dovrebbe mettere molto a riconoscera. Modifica leggermente la direzione dei suoi passi per intercettare la sanguemisto prima di giungere ai portici.
11:39 Ainley [Kern - Piazza] Ne incrocia lo sguardo e di per sé la ragazza abbozza un mezzo sorriso, preludio di un più amichevole saluto che di lì a poco gli rivolgerà. Il tempo di avvicinarsi quanto basta insomma, per non dover alzar la voce ma anzi, tenerla a un tono colloquiale quanto contenuto, e così proferire { Salve .. lieta di rivederti in salute } i classici convenevoli che non dovrebbero comunque apparire come sospetti, mentre ella fa scemare il proprio incedere in favore di una momentanea immobilità sul posto che la vede spostar il peso su una gamba sola { novità ? } va subito al sodo ovviamente.
11:51 Geitei [Kern - Piazza] Lo sguardo si posa su Ainley, poi si guarda attorno, la gente va e viene, passa li vicino e almeno in apparenza sembra intenta a occuparsi dei fatti propri. Il drago comunque preferisce posti più tranquilli per parlare e si dirige ugualmente verso i portici. [Vedo che sei in forma anche tu..] commenta cordiale. [Si ce ne sono...abbiamo degli alleati, gente che prima rischiava di scontrarsi e ora invece collaborerà.] spiega. [Presto avremo dei permessi di porto d'armi anche se in numero limitato, uno sarà comunque tuo.] continua. [Probabilmente l'arrivo di Iago e tuo padre sarà posticipato, nell'Anar sembrano esserci dei problemi e gli gnomi hanno richiesto supporto.] aggiunge ancora.
12:00 Ainley [Kern - Piazza>Portici] Non riesce a far a meno di lasciar trasparire una certa sorpresa alle notizie portate da Geitei riguardo i recenti risvolti, sollevando contemporaneamente anche se di poco ambo le sopracciglia. Si riprende in fretta da quel breve istante di muta contemplazione di quelle informazioni, lasciando siano un paio di battiti di ciglia a dissipare quello stupore in favore di un'espressione più neutra a pingerle i lineamenti di mezzosangue, mentre a sua volta volge passo verso il portico al fianco del Drago. Ardet continua a starle appresso sebbene gli odori e i suoni del luogo lo distraggano alquanto e quasi lo attirino, vuoi per l'ora di cena vuoi che non è affatto stanco dopo un breve riposo mattutino, con quella sua bandana nera intorno al collo che crea un discreto contrasto con il pelo rossiccio { Capisco .. } intanto replica la ragazza, i lunghi capelli biondi a ricaderle dietro la schiena e sulle spalle. Cerca lo sguardo dell'altro nell'aggiungere quesito { .. problemi ? Di che tipo ? } interesse innegabile, ma non è dato comprendere chiaramente se vi sia anche una certa apprensione.
12:05 Geitei [Kern - Piazza] [A breve dovremmo riuscire a portare dei nuovi risvolti nella situazione. Il locandiere si è delineato come nostro alleato in maniera definitiva e il sovrintendente della milizia pure. Assieme a loro due dovremmo riuscire a conquistare la fiducia della popolazione e cominciare ad introdurre nomi nuovi così da preparare l'arrivo di chi poi dovrebbe diventare governatore.] dice raggiungendo il portico e mantenendo sempre un volume di voce molto basso. [Del tipo, zanne, artigli, un sacco di magia...di quelli che non dovrebbero star qui ma ci sono...demoni insomma.] spiega poi.
12:11 Ainley [Kern - Piazza/Portici] Annuisce con un semplice cenno del capo al proseguire d'ei, scostandosi poi con un gesto distratto una chiara ciocca dal viso per poter aver di nuovo il capo visivo libero. Alla notizia della presenza di demoni nell'Anar spalanca un poco l'occhi, di nuovo, per riflesso, ma non commenta nulla se non con un breve silenzio pensieroso, che presto ha termine perché la sua attenzione è palese di nuovo volta a problemi più prossimi { Ho con me poco e niente .. ho lasciato le mie armi a Tyrsis } favella con il medesimo tono usato da ei, scoccando un'occhiata ad eventuali passanti comunque non troppo vicini.
12:28 Geitei [Kern - Piazza] [Comunque credo non sia niente che non possano gestire...abbiamo affrontato di peggio in fondo] aggiunge con una certa ironia, ma non senza verità. Antrax, i demoni a Paranor...solo alcuni esempi. [Non c'è problema, mi sono preoccupato di portare qualcosa in più...appena avremo i permessi ti procuro una spada. Non dovremo portare comunque armi troppo vistose.] spiega. [In qualsiasi caso è bene tenere occhi e orecchi aperti...ogni informazione può essere preziosa. Conclude.
12:36 Ainley [Kern - Piazza/Portici] Un nuovo cenno del capo in segno d'assenso e un semplice { Va bene } concludono per lei la questione. Non pare abbia altre domande e su quanto han dovuto affrontare le frecce in passato ancora una volta segue solo silenzio da parte sua, che era ben lungi dal trovarsi nei paraggi. Si schiarisce giusto un poco la voce, come se avesse intenzione di proferire qualcos'altro, ma tarda un istante ancora nel volgere l'occhi verso la piazza { .. allora per ora mi faccio un altro giro .. } annuncia semplicemente ad ei, come preludio di congedo.