11:09 Geitei [Kern - Piazza]
Il vestiario è più o meno il solito. Giacca nera lasciata sbottonata
lasciando così in mostra la candida camica che porta al di sotto.
Pantaloni in pelle nera, stivali e la classica sciarpa blu annodata
sulla sinistra con i due capi che penzolano lungo la coscia. Sigaro tra i
denti e bastone impugnato con la destra. Seduto sul bordo della fontana
al centro della piazza osserva il viavai di gente in una giornata
uggiosa, con il cielo ricoperto di nubi che promettono pioggia a secchi
rovesci...non c'è prospettiva migliore.
11:14 Ainley [Kern - Piazza]
La temperatura mite, con le nubi che occultano il sole splendente, le
permette di non soffrire troppo il caldo primaverile che ormai avanza
per le quattro terre. Indossa i suoi soliti abiti neri, sovrapposti alla
camiciola bianca slacciata allo scollo per permettere alla leggera
brezza di tentare di ristorarla un poco. Sta facendo un giro di
perlustrazione, o forse è semplicemente sgattaiolata fuori dalla Locanda
alla prima occasione capitatale ed è palesemente restia a tornarvi a
breve, dal passo cadenzato e lo sguardo di smeraldo assorto. Con ambo le
piccole mani fraccate in tasca ed il mantello a ondeggiarle dietro la
schiena, sbuca da un vicoletto che da' direttamente sulla piazza, solo
per soffermarsi a scrutarla con un'ampia e prolungata occhiata.
11:20 Geitei [Kern - Piazza]
La mano sinistra porta il sigaro nuvamente alla bocca. Una lunga
boccata vien presa e il fumo permane nella bocca del drago mentre lo
degusta. Infine espira. Lo sguardo passa tra una persona e l'altra che
si muovono all'interno dei classici rumori giornalieri. Tutto un vocio
di sottofondo, chiacchiere per lo più superficiali. Lo sguardo si porta
verso il cielo, scruta per qualche istante ma di quel che si aspetta di
vedere non vede niente. Nessuna risposta sembra giungere ancora. [Strano...] commenta in un sussurro. [Molto strano...] ripete sempre sussurrando, quasi parlasse con se stesso.
11:26 Ainley [Kern - Piazza]
Il tempo di inquadrare il centro della piazza e chi vi sosta appresso
che anche Ardet fa capolino dal vicolo precedentemente lasciato dalla
mezzosangue, solo per fermarlesi appresso al fianco sinistro e sollevar
il musetto affusolato a fissarla. Ormai, in ambienti sconosciuti e
affollati, non si azzarda più a starle troppo lontano. Se ne accorge a
malapena l'Elitaria, intenta a fessurizzar lo sguardo su un uomo in
particolare che sembra guardar verso il cielo plumbeo. Inarca un
sopracciglio ma non le vuol un istante di più per riconoscere il
Condottiero. Con una parte della mente avverte distinamente il peso
familiare del coltello da lancio, nascosto alla vista nello stivaletto
destro, mentre la cintura al contrario le par troppo leggera nonostante
la presenza di altri oggetti alla mancanza delle spade. Espira dal
piccolo naso in quel che potrebbe parer uno sbuffetto, quindi si avvia
proprio in direzione di Geitei, poco incline a tergiversare, scoccando
uno sguardo
sommario nuovamente nei dintorni, guardinga nei confronti di una città
che non è avezza attraversare né di persona né col pensiero.
11:34 Geitei [Kern - Piazza]
Stanco di star seduto, il condottiero fa perno sul bastone
sollevandosi fino a raggiungere la posizione eretta. Un'altro tiro dal
sigaro mentre il piede sinistro avanza in direzione del porticato
davanti a lui. In questo frangente nota qualcuno muoversi con una linea
più precisa degli altri, lo sguardo individua la figura e non ci
dovrebbe mettere molto a riconoscera. Modifica leggermente la direzione
dei suoi passi per intercettare la sanguemisto prima di giungere ai
portici.
11:39 Ainley [Kern - Piazza]
Ne incrocia lo sguardo e di per sé la ragazza abbozza un mezzo
sorriso, preludio di un più amichevole saluto che di lì a poco gli
rivolgerà. Il tempo di avvicinarsi quanto basta insomma, per non dover
alzar la voce ma anzi, tenerla a un tono colloquiale quanto contenuto, e
così proferire { Salve .. lieta di rivederti in salute } i
classici convenevoli che non dovrebbero comunque apparire come sospetti,
mentre ella fa scemare il proprio incedere in favore di una momentanea
immobilità sul posto che la vede spostar il peso su una gamba sola { novità ? } va subito al sodo ovviamente.
11:51 Geitei [Kern - Piazza]
Lo sguardo si posa su Ainley, poi si guarda attorno, la gente va e
viene, passa li vicino e almeno in apparenza sembra intenta a occuparsi
dei fatti propri. Il drago comunque preferisce posti più tranquilli per
parlare e si dirige ugualmente verso i portici. [Vedo che sei in forma anche tu..] commenta cordiale. [Si ce ne sono...abbiamo degli alleati, gente che prima rischiava di scontrarsi e ora invece collaborerà.] spiega. [Presto avremo dei permessi di porto d'armi anche se in numero limitato, uno sarà comunque tuo.] continua. [Probabilmente
l'arrivo di Iago e tuo padre sarà posticipato, nell'Anar sembrano
esserci dei problemi e gli gnomi hanno richiesto supporto.] aggiunge ancora.
12:00 Ainley [Kern - Piazza>Portici]
Non riesce a far a meno di lasciar trasparire una certa sorpresa alle
notizie portate da Geitei riguardo i recenti risvolti, sollevando
contemporaneamente anche se di poco ambo le sopracciglia. Si riprende in
fretta da quel breve istante di muta contemplazione di quelle
informazioni, lasciando siano un paio di battiti di ciglia a dissipare
quello stupore in favore di un'espressione più neutra a pingerle i
lineamenti di mezzosangue, mentre a sua volta volge passo verso il
portico al fianco del Drago. Ardet continua a starle appresso sebbene
gli odori e i suoni del luogo lo distraggano alquanto e quasi lo
attirino, vuoi per l'ora di cena vuoi che non è affatto stanco dopo un
breve riposo mattutino, con quella sua bandana nera intorno al collo che
crea un discreto contrasto con il pelo rossiccio { Capisco .. }
intanto replica la ragazza, i lunghi capelli biondi a ricaderle dietro
la schiena e sulle spalle. Cerca lo sguardo dell'altro nell'aggiungere
quesito { .. problemi ? Di che tipo ? } interesse innegabile, ma non è dato comprendere chiaramente se vi sia anche una certa apprensione.
12:05 Geitei [Kern - Piazza] [A
breve dovremmo riuscire a portare dei nuovi risvolti nella situazione.
Il locandiere si è delineato come nostro alleato in maniera definitiva e
il sovrintendente della milizia pure. Assieme a loro due dovremmo
riuscire a conquistare la fiducia della popolazione e cominciare ad
introdurre nomi nuovi così da preparare l'arrivo di chi poi dovrebbe
diventare governatore.] dice raggiungendo il portico e mantenendo sempre un volume di voce molto basso. [Del tipo, zanne, artigli, un sacco di magia...di quelli che non dovrebbero star qui ma ci sono...demoni insomma.] spiega poi.
12:11 Ainley [Kern - Piazza/Portici]
Annuisce con un semplice cenno del capo al proseguire d'ei,
scostandosi poi con un gesto distratto una chiara ciocca dal viso per
poter aver di nuovo il capo visivo libero. Alla notizia della presenza
di demoni nell'Anar spalanca un poco l'occhi, di nuovo, per riflesso, ma
non commenta nulla se non con un breve silenzio pensieroso, che presto
ha termine perché la sua attenzione è palese di nuovo volta a problemi
più prossimi { Ho con me poco e niente .. ho lasciato le mie armi a Tyrsis } favella con il medesimo tono usato da ei, scoccando un'occhiata ad eventuali passanti comunque non troppo vicini.
12:28 Geitei [Kern - Piazza]
[Comunque credo non sia niente che non possano gestire...abbiamo
affrontato di peggio in fondo] aggiunge con una certa ironia, ma non
senza verità. Antrax, i demoni a Paranor...solo alcuni esempi. [Non c'è
problema, mi sono preoccupato di portare qualcosa in più...appena avremo
i permessi ti procuro una spada. Non dovremo portare comunque armi
troppo vistose.] spiega. [In qualsiasi caso è bene tenere occhi e
orecchi aperti...ogni informazione può essere preziosa. Conclude.
12:36 Ainley [Kern - Piazza/Portici] Un nuovo cenno del capo in segno d'assenso e un semplice { Va bene }
concludono per lei la questione. Non pare abbia altre domande e su
quanto han dovuto affrontare le frecce in passato ancora una volta segue
solo silenzio da parte sua, che era ben lungi dal trovarsi nei paraggi.
Si schiarisce giusto un poco la voce, come se avesse intenzione di
proferire qualcos'altro, ma tarda un istante ancora nel volgere l'occhi
verso la piazza { .. allora per ora mi faccio un altro giro .. } annuncia semplicemente ad ei, come preludio di congedo.