22:04 Talesin_Telrunya [Viali Alberati]
Il cielo è plumbeo e senza una stella che illumini la via. La notte è
piuttosto fresca ed un vento frizzante spira per le strade della
capitale. Talesin ha ripreso ad avvolgersi in quel mantello scuro che lo
fa simigliare davvero più ad un corvo che ad un elfo. Una specie di
ala nera si eleva nel cielo notturno al suo passaggio mentre le fronde
degli alberi stormiscono alla sua accentuata carezza. Il passo è rigido,
quasi meccanico, molto diverso dal solito.
22:12 Kyeran_Tyrel [Viali Alberati]
Ha lasciato la Dimora per avventurarsi per la capitale, respirando
l'aria di innaturale calma, artificiale calma, che permea la Perla
d'Occidente. I suoi passi sono leggeri e silenziosi, ancor più del
solito, par quasi cammini sulle punte per non svegliare qualcuno. Si
guarda intorno, avvolta nel proprio abito bianco, con il mantello
riccamente adornato a cingerle le spalle e i capelli raccolti in una
treccia, che le scivola sulla spalla. Nella mano stringe la lancia della
Dea, armi sono ai fianchi, nascoste dal mantello, per il resto il
ciondolo delle Accolite brilla appena appena sul petto. I pensieri come
al solito le si accavallano nella mente, insieme ai ricordi. Tanto ha
vissuto per quelle vie che ora le son quasi estranee. Ci mette piede
pochissime volte, per il resto passa i suoi giorni alla Dimora o lontana
dall'Ovest. Troppi ricordi quelle strade portano con sè.
22:12 Ainley [Viali Alberati]
Una notte nera, la mancanza di un cielo terso che ben incornicia il
paesaggio entro il quale la mezzelfa si sta aggirando. Al suo fianco
Ardet le trotterella appresso, probabilmente di ritorno entrambi da una
scampagnata oltre le mura, al di fuori di quel luogo a lei così
estraneo. Contronatura. Il mantello che le avvolge la figura è tenuto
stretto per non farlo strattonare dal vento che spira attraverso le vie
di Arborlon, scompigliandole i pochi capelli biondi che le son scappati
alla lunga coda alta in cui ha legato la maggior parte. Si tiene un po'
in disparte rispetto il centro del viale, un'ombra che passa fra altre
ombre, al limitare delle zone di luce proiettate dalle torce. Non fa
tanta attenzione ai passanti quanto alla strada intrapresa e l'unica
eccezione forse è - a giudicare dall'occhiata che gli scocca - quella
sagoma nera, il cui mantello si gonfia con forza alle spalle
dibattendosi nel vento. Non le vuol più di uno sguardo per riconoscere
Talesin.
22:18 Rhubin [Viali Alberati]
Soffia deciso il vento sulla capitale elfica, porta via le nubi che
coprono la volta celeste di un triste tappeto dal colore cinereo.
Ammassate lassù hanno l'aria di nubi portatrici di pioggia, rendono
l'atmosfera meno allegra, meno spensierata e più silenziosa. Ma è una
calma che non può durare. Svolazzano liberamente le foglie cadute dagli
alberi, rotolano sul selciato umido e illuminato dalle fievoli luci dei
lampioni. Ed eccolo avanzare lentamente e distrattamente ai margini del
vialetto, capo lievemente chinato e capelli biondi che ondeggiano
spettinati al vento. Gli occhi azzurri osservano i vari passanti mentre
nella mente si accavallano alcuni pensieri. Indossa degli abiti
semplici, una camicia bianca dal colletto basso e slacciato, maniche
arrotolate sopra ai gomiti, un paio di pantaloni scuri e i soliti
stivali di pelle nera. Le mani sono rigorosamente guantate e al petto
ciondola il fischietto dorato. Lo porta con orgoglio. Ai fianchi ciondolano le due
inseparabili rapier anche se al momento spera di indossarle solo per
vezzo. Cammina lentamente e con aria disinvolta.
22:23 Talesin_Telrunya [Viali Alberati]
Percepisce il movimento della figlia, prima accorgendosi con l’udito
dei suoi movimenti ed in un secondo tempo ruotando il capo verso di lei e
riconoscendo la sagoma di Ainley all’istante. Non distingue ancora le
sagome di Kyeran e Rhubin, non sa quanto siano distanti da lui;
d’altronde i viali sono ampi e di lunghezza considerevole. Solo alla
figlia quindi rivolge parola [Che ci fai qui a quest’ora? Avvicinati, che dobbiamo parlare]
22:25 Kyeran_Tyrel [Viali Alberati]
Diverse figure si muovono in diverse parti dei viali, questa sera. Chi
alla luce, chi all'ombra, per sua natura. Lei cammina alla luce delle
lanterne e così fa il Cavaliere del cielo che, rendendosi visibile ai
suoi occhi, camminando nella direzione opposta alla sua, risveglia
ricordi recenti nella mente di lei. Lo incontrò in locanda, proprio ad
Arborlon, insieme a una ragazzina che non ha più rivisto. Poi forse
ancora una volta a Tyrsis. Incrociandolo, non può che sorridergli e
salutarlo [buona sera, 'sir] gli dice infatti, vedendo
scintillare al suo petto, ancora una volta, il fischietto. Lo riconosce,
ora che ha modo d'osservarlo. E' lo stesso che Seiye porta al collo.
Rallenta appena appena il passo, pronta a continuare la sua passeggiata
senza meta, nel caso l'elfo del cielo la salutasse e intendesse fare
altrettanto.
22:28 Ainley [Viali Alberati]
Il passo che non s'è fermato fino al momento in cui incrocia la
Leggenda, quando sta per raggiungerlo le giunge quella semplice frase
diretta e schietta e le basta un paio di passi prima di arrestar il
proprio incedere. Lo sguardo che gli scocca ha un ché di serio e
perplesso al tempo stesso, un distacco che mal si accosta a quel
sopracciglio inarcato. Non gli fa alcuna domanda tuttavia, semplicemente
risponde a lui con un silenzioso e discreto cenno d'assenso. Ardet si
aggira ancora per i viali, il suo pelo fulvo che contrasta nettamente
con la bandana che gli lega il collo, ma nonostante stia annusando
quello che potrebbe essere un covo di topi non risulta troppo distante
dalla biondina.
22:35 Talesin_Telrunya [Viali Alberati] [L’ho fatto solo per mia moglie]
annuncia serrando la mandibola mentre fissa Ainley negli occhi con un
espressione dura, infastidita. Sono troppi i rospi che ha dovuto
ingoiare durante questo viaggio e questo è uno dei peggiori fra l’altro [Ho stilato una lettera di scuse per il re e sto attendendo una sua risposta].
Si vede dall’espressione estremamente incazzata che gli è costato
parecchio, più di quanto non voglia ammettere e poi per cosa?
22:40 Ainley [Viali Alberati]
Il preludio non lascia presagire nulla di buono, men che meno
l'espressione cupa - quasi rabbiosa - dell'elfo. Quando le svela
l'arcano infatti, la bastarda non mostra al genitore alcuna reazione
eccessiva, alcuno sconcerto. C'è solo un piccolo inarcarsi di
sopracciglia che accompagna un rapido battito di ciglia, ma non v'è
altro a palesare la sorpresa che potrebbe averla colta. Abbassando lo
sguardo sul resto della sua figura, gli occhi di quel verde intenso che
colgono una certa rigidezza forse nella postura, discosta un braccio da
sé per fargli un cenno d'invito a incamminarsi con lei, per non restar
ancora lì fermi in quel punto. Soltanto se lui accetterà, dopo essersi
incamminati, l'una al fianco dell'altro, si lascerebbe sfuggire un
commento sommesso e privo di ironia { .. ecco il perché della permanenza delle tue guardie del corpo .. } così le ha denominate da un po'.
22:45 Talesin_Telrunya [Viali Alberati]
[Esattamente] le risponde, stavolta digrignando i denti con
l’espressione che potrebbe avere un lupo in gabbia [Non ha ancora
risposto alla mia missiva e quindi sono ancora qui, in questo schifo di
città. Preparati comunque a partire che qui non resteremo a lungo.
Appena possibile me ne andrò da Arborlon la Baldracca e ti prometto che
queste azioni sconsiderate lasceranno il segno. Ricordati Ainley: tuo
padre non dimentica nulla.
22:53 Ainley [Viali Alberati]
E quindi riprendono a muoversi, padre e figlia, mentre il
volpacchiotto al notare l'allontanarsi della mezza ha cura di non farsi
distaccare troppo. Nel mentre le parole del genitore inducono la
biondina a far spallucce { .. a differenza della figlia }
commenta, con un mezzo sorrisetto di auto-ironia. Non sembra molto più
di buon umore rispetto gli altri giorni, ma probabilmente la prospettiva
di levar le tende è allettante per la mezzosangue, giacché dopo un paio
di passi torna a far udire la propria voce. Non che essa sia
particolarmente carica di emozioni, tutt'altro, appare invece apatica e
quieta al tempo stesso { E Nehinend ? }
23:01 Talesin_Telrunya [Viali Alberati] [Esattamente] Coglie appieno l’ironia della figlia, ma il volto si fa oscuro e lo sguardo rigido quando ella accenna alla moglie [A
quanto pare, essendo consigliera del Re quest’ultimo gli ha assegnato
una non so quale missione ed è così che dopo aver fatto sì che noi la
accompagnassimo quassù e dopo aver subito l’umiliazione che ho subito,
lei ha deciso di andarsene, così all’improvviso]. E’ proprio in quel
momento che il sembiante del proprio volto assume il sembiante peggiore
possibile: quello di una maschera di ceramica candida, senza alcuna
emozionalità. Gli occhi sono due stelle oscure di profondo odio, il
contrario di quello che si potrebbe desumere dall’atteggiamento generale
del viso per l’appunto.
23:06 Ainley [Viali Alberati] { Oh .. }
la cosa invece questa volta sembra sorprenderla. Non appare scioccata
dell'espressione fredda, distaccata che Talesin assume ora né il suo
sguardo - così contrastante con quella maschera - ricolmo d'odio la
induce a sorprendersi più di tanto. Permane tuttavia una certa
perplessità iniziale che vien infranta da un battito di ciglia in favore
di una più completa comprensione { .. ed ecco spiegata la missiva dell'elfa albina .. }
proferisce infilandosi le mani in tasca nel continuare a camminare. Un
movimento con la coda dell'occhio le fa presente che Ardet è di nuovo al
suo fianco, dal lato opposto a quello paterno, e lei come se niente
fosse si spiega meglio { Erech mi ha scritto due righe riguardo una
partenza improvvisa .. non aveva alluso tuttavia anche alla presenza
della tua consorte }
23:12 Talesin_Telrunya [Viali Alberati] [Bah, non penso neanche che vadano assieme]
le risponde con un cenno della mano. Ben sa quali siano i rapporti
della moglie con Erech e dubita che la abbia portata in una missione
ufficiale. [Tu ed io invece partiremo assieme il prima possibile.
Desidero lasciarmi questa città ed i conati di vomito continui che mi
provoca alle spalle. Come ti ho già detto e qui ripeto, gli unici
ricordi positivi che mi sovvengono qui sono quelli legati a tua madre e
mi spiace che non possa ricordarti di lei] Le sorride, CERCANDO
quindi di accarezzarle una guancia, con il vero affetto che un padre può
avere verso la propria figlia. Un caso più unico che raro per Talesin.
23:18 Ainley [Viali Alberati]
Alla fine, sono più simili di quanto ci si sarebbe mai aspettato da
due persone che hanno trascorso tutta la loro vita senza conoscersi. Che
questo sia dovuto al legame di sangue o alla mancanza stessa di ricordi
tangibili della mezzosangue è una questione di opinioni. Fatto sta che
all'affermazione d'ei di lasciar al più presto Arborlon abbozza un nuovo
sorrisetto che parrebbe del tutto concorde con la sua visione delle
cose. Soltanto quando egli accenna alla madre, in quel tentativo di
accarezzarle una guancia che va a buon fine sebbene reso breve dalla
stessa biondina, il sorriso si spegne in favore di una nuova
indifferenza e un'alzata di spalle { Sono due facce della stessa
medaglia, i pro e i contro della mia situazione .. ormai ci ho già fatto
i conti, ma non è detto debba sempre essere così } accenna così a
quello sprizzo di positività ... o realismo, che dir si voglia. In fondo
non è detto che debba rimanere senza ricordi per sempre.
23:28 Talesin_Telrunya [Viali Alberati] [Beh , a me non eri molto simpatica prima] questo non lo nasconde [Ma
ne abbiamo già parlato per cui è inutile continuare ad insistere sugli
stessi concetti. Sì non è detto che debba essere così] le dice compiendo un cenno di assenso mentre ritrae la mano [Ma
tu cosa vorresti? In fondo, dimenticando tutto, è come se ti fosse
stata data una seconda opportunità. Io sinceramente, al tuo posto, non
saprei cosa vorrei veramente e questo, a parere mio non è un bene]
23:35 Ainley [Viali Alberati]
Il silenzio che segue dapprima le parole del genitore potrebbe esser
considerato definitovo, una pausa di diversi secondi durante i quali la
mezzosangue, i cui occhi non si discostano mai dal viale di fronte a
loro, sembra chiudersi in sé stessa. Infine, nonostante non si potesse
intuire se stesse riflettendo sulla risposta o il contrario, dischiude
un'altra volta le labbra { .. no, riguardo a questo hai ragione: non so cosa augurarmi } non v'è comunque nessuna incertezza, nessun rimpianto {
Ma so cosa voglio davvero: vivere .. e non ritrovarmi mai più in una
situazione come quella di cui ho avuto coscenza come primissima cosa } finalmente uno sguardo al padre lo lancia {
Per questo sono rimasta nelle Frecce .. preserverò la mia libertà e ciò
che mi è più caro ora che ho ottenuto tutto questo .. e lo farò a modo
mio } detto questo torna con lo sguardo posto in avanti, mentre al
contempo, come a voler chiudere il discorso, muoverebbe una falcata un
po' più ampia delle precedenti che è solo la prima di una serie di passi decisi a
formare un'andatura che par del tutto intenzionata a voler raggiungere
la meta: la locanda.