mercoledì 28 agosto 2013

Buon compleanno alla moglie dell'oste!

Inizio quest Masterata ore 21,15. Postare in libera per partecipare. Master Amelia.  [20:52]
20:57 Nehinend [ Sala Comune ] E’ ferma vicina alle scale, le mani congiunte vicino alla pancia. Meditabonda, forse un po’ sconsolata. Niente di ciò che nota corrisponde alla descrizione. Coglie solo il riflesso scuro di qualcosa che si muove, qualche tavolo più in la. Una figura semplice, nessuno di troppo grande e grosso da sembrare minaccioso. Scatta un minimo di naturale diffidenza che irrigidisce i lineamenti, che la rende irrequieta e muta. Poi, alle prime parole, a quel minimo accenno di sorriso, si scioglie e si calma. [ Oh, bene.. ] un sospiro soddisfatto, che lava via la tensione. [ Qui va benone, non è un problema. ] indicandole quindi il tavolo e facendo un passo avanti, per precederla. [ Nehinend, ma suppongo lo abbiamo già capito. ] la smorfia dolce del viso, la cortesia che non va sprecata. [ Ho bisogno di parlarvi ed, effettivamente, non ho molto tempo per farlo. ] ammette, arricciando il nasino. [ Accomodiamoci. ]
20:59 Ludiem [.:Locanda:.] #Sala comune|Tavolo# Siede in piena tranquillità, i propri libri davanti mentre ricopia ciò che dovrebbe anche se al momento non ne ha gran voglia. E' la tipica sera inadatta a qualunque tipo di lavoro, specialmente quando, voltando le pagine con l'ausilio di pollice ed indice..ritrova qualche pagina più in la i disegni dei propri figli. Sospira,un angolo della bocca che leggero si solleva, un sorriso sincero mentre afferra anche con l'altra mano quel pezzo di carta ingiallito reduce dei giorni in cui conobbe Yanis..una cosa vecchiuccia si direbbe.Gli occhi chiari che analizzano le immagini, lucidi, poiché infondo è dispiaciuto di non poter dedicare il tempo che vorrebbe ai propri bambini. Lavora troppo ultimamente, troppo per guardarsi allo specchio.La mancina che si distanzia, le dita che scivolano tra i capelli,sistemando qualche ciuffetto biondo sparato qua e la. E' di una precisione e di un ordine maniacale.
21:01 Evony [Tysis/Volpe Rossa] (Sala Comune > Tavolo) Era seduta da qualche tempo giusto sfuggendo al caos della città del pomeriggio ormai passato, erano forse gli ultimi giorni che avrebbe passato lì o forse no. Forse si sarebbe degnata di attendere ancora un pò Orialcor, benché sia davvero troppo tempo quello che passa a guardare una finestra o una porta. Quella maledetta che non si apre mai rivelando il volto del Tattico. Un sospiro leggero, impalpabile, giusto per riprendere il regolare flusso...è stanca di aspettare, nonostante sia arrivata quella missiva da quel corvo gracchiante che in fondo non ha sopportato mai. Insistenti e odiosi. Aveva letto tutto, aveva visto dov'era in un luogo davvero inospitale a confrontarsi con una lucertola o che diavolo era. Poi c'era l'inquietudine e la paura che ogni tanto la coglieva inaspettato. Impossibile da trattenere ma non ne ricordava davvero le cause...spariva, scivolavano nell'alta marea di pensieri e immagini. Flash di passato o di futuro, l'incertezza e il viaggio verso l'uomo dai lunghi capelli color del fuoco.
21:04 Erech [Sala Comune] Eccola dunque colei di cui si deve dimostrare amica, non semplice farlo senza aver condiviso nessuna esperienza insieme, senza saper nulla l’una dell’altra , capire dai dettagli, a dir vero ben pochi, quale sia il suo carattere, le cose che possono piacerle, [ direi che non ci siano dubbi su chi siamo] lascia che il sorriso dilaghi per un attimo prima di prendere posto al tavolo indicato da Nehinend , mentre inizia ad esporre i suoi dubbi [ vi prego Lady Nehinend di darmi solo alcune informazioni su di voi, giusto per non dire cose assurde in presenza di altri, ditemi come avremmo potuto incontrarci noi due , sarebbe buffo che io dicessi che ci siamo incontrate a causa dei nostri cani ad esempio e magari voi non ne possedete uno, qualche legame di parentela magari, potrebbe dopotutto siamo elfe entrambe, qualche appiglio che mi aiuti a reggere il gioco ] tenta di parlare sommessamente Erech, evitando di spargere ai quattro venti quelle poche parole, una sorta di tensione che ancora deve staccarsi da Erech, che un poco la perseguita, dubbiosa su come debba comportarsi per non cadere in fallo , non accenna ancora ad Arborlon, troppe orecchie in locanda, forse il posto non è troppo adatto alle confidenze, siede di fronte a Nehinend in modo da poterla guardare in viso, cercando di rilassarsi, ma guardandosi attorno per capire se qualcuno possa sentirle e capire di cosa stanno parlando
21:06 Naglfar [Tyrsis - Locanda] continua il cielo ad essere colorato da quelle pecorelle biancastre che rendono la luce della luna ancor più visibile nei suoi raggi argentei... nuvole che si muovono lente nel cielo tra una folata e l'altra di quel vento che a Tyrsis par essere pressochè impercettibile mentre lassù, dove volano i rapaci e dove gli dei del Te Aut Naull vivono, potrebbe esser decisamente più forte... un venticello e coni di luce che non sembrano però impedire al figlio delle Charnal d'uscire dalla stanza che ha preso assieme alla maestra aquila e con i suoi passi, spingerlo ad avanzare giù per quelle scale che potrebbero e dovrebbero portarlo alla sala comune... indosso l'armatura pesante delle Frecce Nere, sempre indossata per proteggerlo da qualsiasi tipo di guaio cosi come sistemate per proteggerlo dai guai son le asce... quella da lancio, una delle tante che ha come scorta, pende al fianco sinistro mentre l'ascia bipenne se ne stà come al solito tranquillamente sistemata sulla schiena, pronta per essere estratta… alle prime avvisaglie di guai… sa il berserker che entrambe le armi son superiori ai limiti consentiti, ma sa anche d’essere una Freccia Nera, alleato alla Legione ragion per cui con il permesso di gironzolare armato… il primo permesso fu lasciato direttamente dalla generale Nixar, un permesso fatto valere anche dal re stesso che non ha mai avuto assolutamente nulla da ridire in merito nemmeno con le segnalazioni che potrebbero esser state fatte da altri Legionari, come ad esempio il decurione Kensel… avanza cosi lentamente il troll, spostando poco a poco il peso da un piede all’altro su quei gradini di legno… attento a non cadere, come sempre, mentre la man sinistra scivola lungo il corrimano e la destra rimane accanto al muro, bussandoci di tanto in tanto contro in modo abbastanza disinteressato… un passare il tempo quello del troll mentre gli occhi cercan di lanciare occhiate a destra ed a sinistra sperando di capir chi ci sia la dentro...

21:08 Ainley [Locanda – Scale] Ovviamente ha preso un'altra stanza rispetto quella di Talesin e consorte. Esce appunto dalla propria, lasciandoci dentro Ardet. Ha quasi gli stessi abiti del meriggio, avendo rimesso la camiciola bianca sotto quel corpetto di stoffa rosso. Gli stivaletti rinforzati e in parte logorati dal tempo e dall'uso provocano sui gradini di legno un passo non proprio leggero, sebbene lei stessa abbia attaccata all'osso una quantità un po' misera di muscoli e ciccia in generale. Non sembra nemmeno aver una bella cera, quelle occhiaie che, nonostante il sonno del tardo pomeriggio, non han lasciato il loro posto sotto gli occhi della biondina. Non s'è nemmeno rilegata i capelli, lunghi sin quasi alle ginocchia ora che sono sciolti a ricaderle sulle spalle e dietro la schiena. Quasi. L'aria come solito indifferente, tradisce una nota di intontimento che probabilmente è la causa del mancato riconoscimento del Troll, che la anticipa giù per quelle scale di una decina di scalini.
21:14 Danwar [esterno locanda] Terminato il turno di ronda il Capitano è finalmente libero di rientrare a casa, libero ma non particolarmente felice visto che la dimora è triste e vuota senza la presenza della sua sposa. Mentre avanza lungo il decumano i morsi della fame si fanno sentire, tanto a convincerlo di fermarsi alla locanda a mangiare qualcosa prima di ritrovarsi a casa solo e con la dispensa vuota. Sopra l’abito da caccia indossa il mantello del Libero, al fianco sinistro porta appesa la katana e dalla parte opposta la borsa in pelle. Non ha bisogno d’altro, vuoi perché si trova nella sua città vuoi perché da quando il Verbo ha posato su di lui il suo sguardo benevolo si sente in grado di sconfiggere qualsiasi minaccia. La porta d’ingresso dovrebbe essere ormai in vista, e così le guardie di piantone che sorvegliano l’esterno del locale.
stop alle azioni.   [21:15]
§Notte nella città di Tyrsis, notte scura, notte senza vento, notte in cui la luna sta ormai scomparendo e dove le nuvole nascondono il firmamento. Nella Volpe Rossa non mancano gli avventori, gente che và, gente che viene, gente seduta ai tavoli, che beve, che gioca a carte, che seduce. Garzoni che corrono per la sala, servono le bevande e i cibi richiesti, e l’oste dietro al bancone comanda come il Re nel suo castello. Mormorii, risate, chiacchiere, il brusio è quasi assordante. Nehinend si accomoda al tavolo prescelto e subito un garzone arriva da loro. {Volete qualcosa dolcezza? } Domanda, la guarda con evidente ammirazione, di certo non nasconde l’interesse, si sposta lo sguardo anche su Erech e fischiando mormora {Il tavolo delle più belle dunque… sono un garzone fortunato}. Ludiem è seduto ad un tavolo vicino al bancone, e nota, forse per caso, che un ragazzetto giovane, si avvicina all’oste, gli sussurra qualcosa nell’orecchio e sorride.   [21:19]
L’oste a quel sussurro sembra diventare leggermente preoccupato, annuisce e rimane pensieroso. Evony aspetta qualcuno, ma anche lei nel suo studio della sala, può notare il ragazzetto e la faccia dell’oste. Naglfar e Ainley scendono nella sala, mentre Danwar dall’esterno raggiunge la locanda. Tutti e tre troveranno la sala ghermita di gente, chiacchiere, caos, ma qualche tavolo ancora libero.   [21:19]
{Azioni Libere. Ingressi chiusi. Massimo 15 minuti tassativi. Si prega di cercare di rimanere massimo nel post e mezzo Grazie! Go! Master Amelia }  [21:21]
21:24 Nehinend [ Sala Comune ][ Non c’è molto da sapere, in effetti, che non possa essere riassunto in un semplice resoconto. ] schiarendosi la voce. [ Ci siamo conosciute ad Arborlon, una bugia facile da raccontare a chiunque. ] alludendo al tratto comune che ha intuito dai lineamenti leggeri. [ Ho un cane, si, uno piccino in effetti; non vi sareste sbagliata granché. Sono stata Eletta dell’Eterea, ho vissuto parecchio ai Giardini. Potremmo esserci conosciute vicino ai suoi cancelli, proprio per parlare di Lei. ] un’ipotesi facile da sostenere. [ Ho casa nella Valle di Rhenn, sono di nobili origini ed ho una sorella gemella. ] poche semplici informazioni. [ Tutto il resto lo discuteremo altrove. ] e con “resto”, ovviamente, intende la vita parallela, quella segreta che condividono. Chiaramente parla piano, per farsi sentire esclusivamente da lei, sporgendosi sul tavolo quasi fosse in vena di confidenza – e così, in effetti, risulterà anche dall’esterno, a chi guarderà nella sua direzione. E’ una parentesi solamente, ben presto interrotta da chi le ha seguite -“fedelmente”- sbucandole accanto quasi per magia. [ Oh..! ] un’esclamazione soffice, trattenuta. Si sente guardata, si sente studiata.. ed arrossisce immediatamente, distogliendo lo sguardo imbarazzata. [ Una tisana per me, grazie.. ] invitando Erech, con un cenno, a completare eventualmente l’ordinazione.
21:25 Naglfar [Tyrsis - Locanda] odori e profumi di tutti i tipi solleticano il naso del figlio delle Charnal mentre il vociare della locanda lo colpisce alle orecchie... cerca di riconoscere volti, prova a riconoscere voci di quelli che potrebbero essere stati compagni d'arme o di battaglia nelle varie guerre combattute contro la Federazione... Legionari e Frecce Nere uno a fianco dell'altro con il fu generale Janzel a capo della cavalleria... continua a scendere giù per quei gradini senza scivolare e cercando di far adagiare bene i piedi fino a raggiungere quel pianerottolo... il brusio è sempre più fastidioso, ma abituato al fragor delle battaglie come al solito cerca di far buon viso a cattivo gioco... la man sinistra vien tenuta accanto all'ascia da lancio, ci tamburella sopra quando la scosta dal corrimano per essere sicuro di non farla inciampare da nessuna parte e gli occhi, immediatamente cercano un tavolo libero... ad uno par esserci Nehinend, la prende per Nehinend perchè Faja non ha una treccia cosi lunga… un cenno della mano, un chinar della testa in sua direzione ed in quella dell’elfa che è con lei, giusto per cortesia visto che la conosce… [buongiorno…] bofonchia soltanto provando poi a passar oltre, nella speranza che non ci siano ostacoli… è un tavolo quello che cerca, possibilmente vicino ad un muro cosi da aver le spalle coperte e tener tutto sotto controllo come al solito… spostandosi tenta di non urtare nessuno e di chieder permesso quando lo spazio è troppo poco in modo da evitar rogne di ogni tipo...
21:27 Ludiem [.:Locanda:.] #Sala comune|Tavolo# Chi è lo stolto che dice che le donne sono impiccione? Ebbene no, Ludiem lo è di più ma a dire il vero è tutta questione di curiosità. Solleva lo sguardo rendendosi conto di quanto sia colma la sala. Garzoni che vanno innanzi e indietro e lui solo soletto li. Gli occhi che si scostano sulle figure presenti, minuziosamente , come suo solito fare..fin quando noterà la figura di un ragazzino che poco distante da lui trotterella fino all'Oste solo per poter aver modo di sussurrargli qualcosa. Sembra divertito ma l'oste quanto meno, gli si legge scritto in faccia e dunque, curioso com'è raccoglie fogli e libri e sollevandosi, scostando appena la sedia si avvicina al bancone poco distante, per aver l'opportunità di ordinare qualcosa, di prender posto e chissà..di trascorrere una sera diversa.
21:29 Ainley [Locanda – Sala] Sceso anche l'ultimo scalino, il brusio del locale che funge da sudario per le orecchie a punta di lei, si guarda intorno senza provare apparente interesse per gli avventori presenti come per i tavoli ancora liberi. Inquadra una chioma nera, un'acconciatura familiare ed è lì che dirige i propri passi, la mancina posata sull'elsa della daga che al fianco medesimo le pende, appesa alla cintura d'arme posta un po' più in basso di quella ornamentale che le stringe la vita. Non sembra dar importanza effettiva alla massiccia figura di Naglfar che l'anticipa anche nell'avvicinarsi al tavolo di Nehinend, ma a differenza sua lei non passerebbe oltre, ma farebbe sua una delle sedie rimaste libere e ci si accomoderebbe con un abbandono contenuto { 'Sera } saluta meccanicamente, ancor prima di posar l'occhi verdi sulla matrigna e sull'altra elfa dai capelli candidi.
21:31 Evony [T yrsis/Volpe) (Tavolo) Rimane in silenzio ad ascoltare il rumore della gente delle persone, lo sguardo si scosta appena per poter osservare chi popola il luogo, eppure in tutti quei mesi guardando bene non c'era proprio nessuno che le sembrava famigliare oltre i soliti ubriaconi della serata. Niente di nuovo insomma. Sarà forse la figura di Naglfar a lasciarla particolarmente basita, vista l'altezza che spicca e la diversità...lei a dirla tutta in materie di razze è sempre stata un tantino ignorante...non perché non fosse curiosa ma perché nessuno le aveva mai parlato di altri oltre ad elfi e mezzosangue. Forse rimarrà giusto di più su di lui, per studiarlo cercando una vana discrezione alternando da lui al bancone dove per purissimo caso noterà una scena tra Oste e ragazzino...qualcosa che alla fine non dev'essere poi così anomalo. Non troppo per lo meno. Fare caso a tutto è praticamente impossibile.
21:31 Danwar [ingresso locanda] Raggiunge l’ingresso della locanda e rivolge un saluto alle guardie all’esterno prima di entrare. A quest’ora il via vai nel locale è sostenuto, e cercando di stare attento agli altri avventori si dirige verso il bancone con l’unico intento di riempirsi lo stomaco. Il locale è affollato ma la situazione sembra tranquilla, cerca di guadagnare uno sgabello al bancone e poi in attesa di poter ordinare spazia con lo sguardo in sala alla ricerca di qualche volto noto. Non sembra trovarne, ma l’arrivo del troll in armatura non può certo passare inosservato per un soldato per cui indugia, forse un po’ troppo, con lo sguardo su Naglfar mentre scende dalle scale. Non è certo il primo troll che incontra e forse l’avrà anche già incontrato in passato, non si agita certo controllandolo solamente perché è grosso e armato. Del resto se fosse un portatore di caos i poteri donatagli dal verbo dovrebbero già averlo messo in guardia. [Abilità innata: sentire la presenza del Vuoto]
21:32 Erech [Locanda-Sala] La locanda cambia in un batter d’occhio sembianze, si aggiunge gente, razze diverse, voci che si confondono fino a rendere tutto un’unica nuvola di brusio, quasi fosse un alveare , si sta creando una sorta di confusione mentre nel fracasso generale arriva quel garzone, qualche parola di troppo esce dalle sue labbra [ gradirei una dolcezza della cucina..con un goccio di idromele ] mentre il fuoco si impadronisce delle sue guance a sentire quei commenti , in effetti Nehinend è molto bella ed è normale attragga attenzione nella quali è entrata , involontariamente anche Erech [ bene perfetto, almeno ho qualche appiglio] rivolgendosi di nuovo a lei prima di venir interrotta da qualcuno...qualcosa, con la coda dell’occhio percepisce una enorme presenza è obbligata a voltarsi , un essere gigantesco fa la sua apparizione accanto al tavolo sul volto di Erech si materializza stupore ed incredulità, è la prima volta che vede un troll e lei nemmeno sa cosa sia, ne ha solo sentito parlare e pensava che fossero relegati nelle leggende , forse per questo le si paralizzano le parole [ b..buonasera] e nel vederlo andar oltre aggiunge verso Nehinend guardando un poco impaurita la sua interlocutrice [ ma...ma..l’avete visto?] si deve sforzare per non balbettare, come sempre si impadronisce di lei una sorta di curiosità mista a paura per tutto ciò che è diverso da lei ,mentre nota quel sussurro fra il garzone ed un altro mentre giunge Ainley
 Stop alle azioni  [21:35]
§Nag avanza nella sala, con un po’ di difficoltà visto che la sua mole non è proprio piccola, quando passa vicino al tavolo di Nehi urta non volendo il garzone che serviva le due. {Prego signore passi pure… } Mormora il giovane. Im un primo momento sembrava infastidito, ma una volta portato lo sguardo sul Troll si calma subito. {Accomodatevi. Verrò subito anche da voi. Allora una dolcezza per la dolcezza più dolce di Tyrsis. } Queste le parole in risposta a Erech. Nota anche Ainley il garzone. {Ma un’altra?Potrei morire di crepacuore stanotte. A voi cosa porto? } Domanda sempre più sorridente. § Ludiem intanto si sposta al bancone e riuscirà ad avvertire solo queste parole {Tutto è pronto.} Dice il ragazzino. {Bene falli entrare. } Risponde l’oste con un sorriso, un sorriso di chi sta combinando qualcosa di grosso. Il ragazzino annuisce e si allontana verso la porta. Danwar entra e nota proprio lo stesso ragazzino che esce, sentirà che il giovane fischierà una volta   [21:40]
raggiunto l’esterno, un fischio acuto, per richiamare non si sa cosa. Al tavolo di Evony intanto si avvicina una garzona, sembra esausta e stanchissima. {Desiderate? } Chiede gentile.   [21:41]
{Azioni Libere. Ingressi chiusi. Massimo 15 minuti. Si prega di cercare di rimanere massimo nel post e mezzo Grazie! Go! Master Amelia }  [21:41]
21:45 Ludiem [.:Locanda:.] #Sala comune|Tavolo# Si avvicina al bancone, ad uno sgabello qualsiasi mentre punta lo sguardo altrove seppur l'udito sia in allerta. Curiosone. Lo è decisamente tanto che si siede su uno sgabello accanto ai due,domandandosi cosa stiano combinando. Il circo? Poggia i propri libri sul bancone, trattenendoli in aria a poco dalla superficie per poi farli ricadere così da attirare l'attenzione dell'Oste al quale sorride bonariamente. {Buonasera!} esordisce e sembra che sia anormale per i toni e lo sguardo allucinato. {Cosa è pronto? un piatto nuovo? la mia solita birra? è pronta una sorpresa perché è pronta per davvero o perché voi desiderate che sia pronta quando per esser pronta occorre esser certi della prontezza} sfodera ancora uno dei suoi sorrisi {Comprendi?} gli fai poi schioccando la lingua {una fetta di torta, voglio una fetta di torta..quella è decisamente pronta!!} e tu Lud, sei pronto al ricovero?
21:45 Nehinend [ Sala Comune ] In breve s’affaccendano al loro tavolo più visi conosciuti di quanti se ne aspettasse. Prima il Troll, che saluta con un cenno educatamente contenuto, poi la figliastra che s’accomoda, semplicemente. Anche per lei un cenno, più morbido e meno distaccato, salvo poi tornare con l’attenzione su Erech constatandone lo stupore. [ E’ un amico… ] alludendo a Nag, l’omaccione corazzato appena passato. [ .. del tutto innocuo. ] un modo per tranquillizzare lei e sé stessa; dopotutto l’ambiente è piccolo e, quando c’è tanta gente così, qualcosa succede sempre. Preme la schiena contro la sedia, abbassando le mani per congiungerle in grembo, in attesa. [ Ainley.. ] richiamando l’attenzione della ragazza. [ .. lei è Erech, la mia amica. ] ad Erech, d’altra parte, indica la Freccia con un cenno del capo. [ Si unirà a noi per il viaggio verso Arborlon. ] spiega, schiarendosi la voce. approfitta dell’allontanamento del Garzone prima di proseguire. [ Partiremo domani. ] pausa. [ So che è presto… ma io devo essere a Palazzo il prima possibile. ] parla come se entrambe sapessero – ed in effetti in un certo senso è così. [ Ora però c’è tempo per godersi la serata.. ] solo ora approfittandone per guardarsi attorno; effettivamente la Sala si è riempita in un baleno!
21:47 Naglfar [Tyrsis - Locanda] si sente qualche paio d'occhi addosso il berserker, ma non se ne cruccia più di tanto... gli capita d'essere oggetto d'occhi indiscreti ed in una locanda cosi affollata non è di certo strano rimaner strano agli occhi di qualcuno... è sempre un bestione alto più di due metri con spalle che farebbero invidia alle ante di un armadio... balbettante il saluto dell'elfa al quale non segue più di un nuovo cenno della testa corredato da un abbozzo di sorriso strozzato da quell'inciampare sul garzone... [buongiorno... scusatemi... ho inciampato...] favella il troll provando a spostar quel sorriso anche sul garzone come per fargli capire che non c'è nulla di cui preoccuparsi... [ah, va bene... fate pure con calma che tanto fretta non ne ho... poi non ho ordinazioni troppo particolari da fare...] bofonchia potendo notare li forse anche la compagna d'arme Ainley... verso di lei un cenno, come verso le altre due elfe, un saluto silenzioso che dovrebbe esser sufficiente a farle capire d’averla notata, ma di non volersi fermare a chiacchierare, non per il momento almeno… non è un segreto che il troll è una Freccia Nera, ma se non si sa chi è conoscente di chi, in un gruppo di mercenari appollaiati in una locanda alleata, è forse un attimino meglio… [allora passo oltre eh… sono la, a quel tavolo contro il muro… tanto poi mi vedete…] sghignazza cercando di riprender il suo passeggiare per allontanarsi dal garzone marpione nella speranza di poter finalmente appoggiar il sedere sullo scranno e le spalle al muro, sempre che non ci siano intoppi nel breve tragitto...
21:49 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Purtroppo essendosi seduta con così poco riguardo scopre ben presto non poter ruotar agevolmente il capo come vuole, i lunghi capelli finiti fra lei e la sedia. Poco male, le basta frapporre fra collo e ciocche il braccio dritto, prima di sollevarsi un poco di nuovo sulle gambe e far scivolar su una spalla le ciocche chiare. Meglio accomodatasi quindi eccola presta attenzione al garzone il cui entusiasmo le fa inarcare un sopracciglio. Sol questo tuttavia a palesare la perplessità che la anima, giacché il tono di voce è quanto di più impersonale e freddo ci potrebbe essere { Carne e patate arrosto .. e acqua } aggiunge, chiara e concisa. Indi, finalmente libera di prestare attenzione alle due elfe alle quali si è unita, già armeggia coi propri lunghi capelli per farne una morbida treccia che le scende dinanzi la spalla destra. Un cenno di saluto del capo a Erech quando le vien presentata, indi verso Nehinend, quando le annuncia che viaggerà con loro { Bene, l'avete trovata in fretta } fa spallucce { .. nessun problema } sul partire presto ovviamente. Sul 'godersi la serata' non si esprime, ma l'espressione leggermente corrucciata potrebbe lasciar intuire quanto apprezzi queste serate affollate e caotiche in un ambiente chiuso. Con la coda dell'occhio si accorge finalmente anche di Nag, il cui cenno vien ricambiato con un poco di ritardo.
21:50 Evony [T yrsis/Volpe Rossa) (Tavolo) Gli occhi si scostano dal Troll per concentrarsi sul bancone in modo da osservare anche Ludiem che procede verso quel luogo come se anche lui se ne fosse accorto per chissà che casualità. Tenterà di allungare l'occhio sporgendosi e poggiandosi assicurando un fianco alla sedia, così da non perdere l'equilibrio. Ma sarà sicuramente la voce di un garzone particolarmente stanco a distrarla, spostando dunque le azzurre su di lui. { Latte caldo e una fetta di torta, quella che preferite. } Dirà verso di lui. Forse non era particolarmente adatto con quella temperatura ma era uno di quegli alimenti che le andavano particolarmente...c'è tanta confusione in quel luogo come al solito in quell'ora e adesso che si è distratta dal bancone e non sapeva cosa fosse accaduto, mentre dava attenzione all'altro. 
21:52 Erech [Sala tavolo Nehinend] Si siede al loro tavolo una tipa dai modi un po’ secchi, ma sembra conoscere bene Nehinend, forse colei che l’accompagna in quella sorta di viaggio, mentre quel garzone dall’aria eccessivamente sdolcinata un poco la mette in imbarazzo, un fastidio sottopelle quando le fanno complimenti che fra l’altro Erech non condivide, non si sente così bella, casomai diversa, sta di fatto che spesso è difficile notarla coperta dai suoi mantelli, ma per fortuna le attenzioni si spostano sulla nuova giunta al tavolo, e ciò permette ad Erech di rilassarsi qualche istante, abituata al silenzio della Fortezza le stanno letteralmente scoppiando i timpani, in quel frastuono a cui le sembra che si aggiungano anche fischi [ ma dimmi amica mia, sei poi riuscita ad addestrare quel cucciolo, è passato un po’ di tempo ed immagino ormai sia adulto] è generica nel chiedere alcune informazioni è generica nel chiedere alcune informazioni [ come l’avevi chiamato? Ce l’ho proprio qui sulla punta della lingua ma non mi sovviene al momento ] un certo fastidio intanto le si insinua sottopelle [ ma non è che siamo capitati nel bel mezzo di una festa?..basta che non mi facciano ballare con il tuo amico..quello grosso ] accennando al troll per presentarsi infine ad Ainley [ si trovata...] sfumando lo sguardo sulla mezza
21:54 Danwar [bancone] Il comportamento di Naglfar sembra quello di qualsiasi altro avventore, ben contento al pensiero di non rovinarsi la cena il Capitano distoglie lo sguardo passando velocemente su diverse fanciulle sedute ai tavoli per fermarsi poi su un ragazzino che gli passa davanti per uscire. Altri al bancone discutono con l’oste per le ordinazioni, il ranger non ha particolare fretta per cui indugia a guardare la porta ancora aperta e si accorge del fischio del ragazzino appena uscito. Curiosità più che altro la sua, finiti i suoi doveri di soldato e rimasto senza la sua sposa da cui tornare passa il tempo semplicemente guardandosi attorno, ed osservando le genti diverse radunate lì e provenienti da chissà dove. Ogni tanto butta uno sguardo dietro al bancone, cercando di cogliere con un gesto l’attenzione dell’oste o di un garzone.
Stop alle azioni  [21:58]
§L’oste alle parole di Ludiem si avvicina a lui. {Si si una nuova bevanda appunto… } E detto questo prende un boccale ci mette del vino e poi della birra, lo appoggia di fronte a lui e mormora. {Ecco qui… però state zitto… è una ricetta segreta. Sarete il primo cliente a provarla. } Dice tutto questo ma sembra distratto, sposta lo sguardo ovunque e sembra sudare copiosamente. Nag arriva tranquillamente al suo tavolo, la maggior parte della gente lo fa passare con un sorriso imbarazzato. Il garzone intanto annuisce alle tre donne e si lancia verso la cucina con una velocità assurda, rapido e agile schiva i vari presenti e sparisce all’interno della stanza. Il garzone di fronte a Evony annuisce e si dirige alla cucina, ma il suo passo è decisamente meno allegro e atletico di quello dell’altro garzone. Danwar viene visto da una ragazza, una locandiera, che si avvicina da dietro il bancone e mormora {Posso servirvi qualcosa? } Chiede gentile. Intanto cinque figure entrano nella sala.   [21:58]
Si mischiano alla gente, sono completamente avvolti da mantelli neri, mantelli estivi, leggeri, ma che ne ricoprono interamente la figura. Entrano alla spicciolata, mischiandosi con chi entra e chi esce, ma si capisce bene che sono dello stesso “gruppo” visto che hanno lo stesso identico mantello a ricoprirli. Si mettono due nella parete a destra del bancone, due nella sinistra e due nella parete opposta al bancone, quindi in pratica lo circondano, per adesso vi si stanno solo dirigendo, camminando lentamente e con tranquillità.   [21:58]
{Azioni Libere. Ingressi chiusi. Massimo 15 minuti. Cercate di rimanere massimo nel post e mezzo Grazie! Go! Master Amelia }  [21:59]
22:02 Ludiem [.:Locanda:.] #Bancone# Solleva un sopracciglio, fissando l'espressione dell'Oste che perde decisamente tono. Sta nascondendo qualcosa {Eh no, o bevo birra o bevo vino, insieme non mi piacciono e non è nuova, l'ho già provata e poi non è serata per bere..ho chiesto della torta} replica fissandolo seguendo i suoi occhi a destra e sinistra {Susu cosa nascondete burlone, una nuova torta? Quella la mangio volentieri} ed ironizza palesemente, lo prende in giro seppur sia sempre attento a non ferire sul personale considerando la linguaccia lunga che si ritrova { su buon uomo, a meno che voi non nascondiate un cadavere sotto al bancone non c'è motivo di fare il misterioso.} e ancora gli mette ansia poiché parla svelto e le parole s'accumulano. Esploderà..probabilmente.
22:04 Nehinend [ Sala Comune ] Un sospiro sconsolato segue la domanda di Erech. [ Affatto. Addestrare quell’animaletto è tutto tempo perso. ] non deve nemmeno mentire: è la verità. [ E’ la rovina di casa, davvero. ] ma con “casa” intende la Fortezza; forse Erech avrà visto aggirarsi un cagnolotto dal pelo scuro, e gli occhi verdi, per i corridoi di Paranor. [ Combina un sacco di guai ma compensa la goffaggine con la dolcezza. ] stringendosi nelle spalle. [ Rush. ] ricordandole il nome – un nome che lei non ha mai saputo – completando così il breve resoconto sulla vita del compagno animale. Si stropiccia distrattamente l’occhio, più assonnata che sveglia, raddrizzando le spalle e guardando nella direzione intrapresa dall’arzillo garzone in fuga. e’ in quel momento, come tanti altri, che adocchia quelle enigmatiche figure fare il loro ingresso. Scelgono una formazione sparpagliata, che cerchi di dare meno nell’occhio, ma tra tutti i mantelli presenti i loro sembrano quasi spiccare maggiormente – forse per la leggerezza nei passi, nella plausibile circospezione. Lei non è una che fiuta il pericolo, a meno che non sia di natura magica, quindi individui simili possono essere persino all’ordine nel giorno nelle Locande (che lei, da un po’, non frequenta nemmeno più). Li guarda, stranita è ovvio, ma non è tesa, non è spaventata né in guardia o pronta a chissà cosa. [ Curiosi.. ] è l’unico commento che fa, a labbra arricciate.
22:06 Naglfar [Tyrsis - La Volpe Rossa] sembra abbastanza tranquilla la serata in quella locanda e non paiono esserci poi troppi guai... tutto sembra abbastanza sereno, almeno per il momento, ma Naglfar ha imparato anche a sue spese che quando tutto sembra tranquillo prima o poi accade sempre qualcosa... il castello delle Frecce Nere ne è una prova e tutti i guai che escono in giro per Leah non fanno altro che sottolinear il concetto... svicola ricambiando i saluti imbarazzati di quelli che si scansano e raggiunge quel tavolo che per comodità cerca di scostare un po dal muro... vuole rimaner con le spalle appoggiate alla parete, ma non vuole rischiare di trovarsi incastrato ed è per questo che cerca di far rimanere almeno una settantina di centimetri tra il bordo del tavolo e quello dello scranno... cosi, se dovesse alzarsi rapidamente potrebbe avere abbastanza spazio per muoversi... cerca cosi di trovar posto mentre dalla porta alcuni individui sembrano entrare e spargersi un po sui lati della locanda… si avvicinano alle pareti con un modo di fare quantomeno sospetto per uno come il troll e lui, per non saper ne leggere ne scrivere, probabilmente aiutato e coperto dal tavolo, prova a far salire appena l’ascia da lancio… non la sfila del tutto ancora, la lascia solo sollevare per posarla appena sulle gambe in modo d’aver l’estrazione più rapida se dovesse servire… il maneggiar l’arma non dovrebbe impedirgli di lanciar qualche occhiata a quei tizi e se cosi fosse cercherebbe di capire quanto rimane lontano, o vicino, da quelli sul suo lato cosi da capir se sia il caso di tenerli molto sotto controllo o se può tranquillamente rilassarsi… allertato il troll, come sempre, come il suo ruolo gli impone d’essere e come gli allenamenti l’hanno fatto diventare, anche inconsciamente...
22:06 Naglfar usa abilità: Allerta
22:07 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Lei, che di suo non fa caso a chi entra e chi esce dalla Locanda, una volta terminato di acconciarsi i capelli a quel modo pratico e abbastanza spiccio va a cercar con una mano un nastro con cui fissarli all'estremità. Non dovrebbe impiegar poi molto nel trovarlo nella scarsella che porta in cintura, sul lato destro, e dopo aver finalmente stretto il nodo, può andar a scoccare un'occhiata al resto del locale. È a quel punto che si accorge dello sguardo di Nehinend rivolto nei pressi del bancone e al suo commento torna a palesar una certa perplessità prima di cercar la fonte dei dubbi della matrigna. Ed eccoli lì, dovrebbe riuscire a inquadrar i figuri ammantati altrettanto bene { .. mmh } dalla leggera smorfia che le delinea le labbra non sembra confidare in qualcosa di buono.
22:09 Evony [T yrsis/Volpe Rossa) (Tavolo) Gli occhi seguono per qualche attimo il garzone giusto per accertarsi che non faccia una brutta fine inciampando chissà dove, visto lo sprint con cui lavora. { Capisco la stanchezza ma...diamine... } Borbotta all'aria mentre andrà a sedersi con maggiore comodità, appoggiando i gomiti al tavolo attendendo ciò che aveva ordinato mentre forse per caso o forse no potrebbe persino notare quei mantelli che probabilmente spiccano poiché tutti simili in un marasma di gente, che, comunque non sarà mai troppo simili come quelli. Le azzurre occhi cercherà di seguirne uno - quello più vicino - così per non dare troppo a intendere che le stia proprio osservando. Ma è strano il modo in cui si sparpagliano mimetizzandosi probabilmente tra quelli che vanno e quelli che vengono per il momento, lei, prova soltanto a seguirne uno...così che possa provare a intuirne le vaghe intenzioni. { Umh... }
22:10 Evony usa abilità: Sesto senso
22:10 Erech [Sala-tavolo Nehinend] Non dovrebbe essere difficile, anche nella confusione, notare altra gente che entra, a dire il vero il particolare che tutti indossino lo stesso mantello non dovrebbe passare troppo inosservato ad Erech, che solitamente è una attenta osservatrice di ciò che il destino le fa incontrare quotidianamente, così come sa che in una locanda non si possa mai stare tranquilli [ chissà chi sono quelli] senza indicarli al momento [ che strano sembrano cinque gemelli, non che si veda un gran che a dire il vero, forse la congrega del porcello arrosto] prova a riderci su Erech, del resto non potrebbe fare molto altro al momento se non studiarne un poco i movimenti, [ mi pareva impossibile che fossi riuscita a renderlo meno matto quel cagnolino ] cercando di distrarsi sebbene non si senta troppo serena, sebbene poi, se vogliamo dirla tutta, maschi ben armati da quelle parti sembrano esserci, nel caso dovesse succedere qualcosa potrebbe risparmiarsi il suo bastone , Ainley intanto giochicchia con nastri, [ volete un aiuto?] si mostra gentile, tanto ad Erech non cambia nulla
22:11 Danwar [bancone] Non deve attendere molto perché una fanciulla gli si avvicina per prendere l’ordinazione, raddrizza un po’ la schiena e le risponde sorridente [salve.. si vorrei mangiare qualcosa. Dell’arrosto se ne avete, o qualche altro tipo di carne. Ho un po’ appetito, fate voi basta che sia sostanzioso] chiede senza molte pretese. Intanto dalla porta entrano cinque figurare coperte dai mantelli, attirano subito l’attenzione del ranger perché in città è vietato girare a volto coperto, per questioni di sicurezza. Cerca di seguirne i movimenti con lo sguardo, e quando si sistemano a due a due sulle tre pareti libere della sala il ranger cerca di spostarsi per raggiungere quelli a lui più vicini. Sempre senza agitarsi ancora, capita spesso che dei forestieri trasgrediscano a questa regola per pura ignoranza ma è suo dovere verificare che non abbiano losche intenzioni. Del resto confida sempre sulle capacita donategli dal Verbo per riconoscere chi davvero potrebbe essere un pericolo. 
Il garzone esce dalla cucina e tiene tra le mani un paio di vassoi, praticamente uno a braccio, è decisamente bravo, sembra un equilibrista, raggiunge il tavolo delle donne e vi appoggia tutte le ordinazioni sopra. {Ecco qua.. } Con il primo piatto… {Olè} con la tisana {Voilà } Con il dolce. L’oste intanto fissa Ludiem decisamente infastidito. {State un po’ zitto… ora arriva la torta… ma zitto per amor del Verbo… } E quando nota le figure incappucciate entrare si fa ancora più preoccupato. {Shhhh… non vorrete essere udito… sshhhhhh } Ripete chiamando uno dei garzoni a se. {Porta la nuova torta a questo rompiscatole… } Il garzone guarda stupito l’oste. {Nuova? } L’oste lo guarda male e il garzone spaventato va in cucina. Nag si mette in allerta e alla fine chi può biasimarlo? Anche Evony avverte che sta per accadere qualcosa, si capisce molto bene alla fine. La ragazza che serve Danwar sorride ma tutto improvvisamente cambia scenario.   [22:14]
L’oste fa un cenno con la testa e i sei tizi mascherati si avvicinano ognuno ad una delle torce che illuminano la sala. Sono sei (pardon) due per lato. Si muovono rapidi e precisi. In un attimo spengono le torce buttandoci sopra qualcosa. Quelle dietro al bancone le spenge l’oste e il ragazzino che aveva fischiato. La locanda è COMPLETAMENTE al buio.   [22:14]
{Azioni Libere. Ingressi chiusi. Massimo 15 minuti. Cercate di rimanere massimo nel post e mezzo Grazie!   [22:15]
22:20 Ludiem [.:Locanda:.] #Bancone# L'ansia messa all'Oste è servita, decisamente tanto che vuole toglierselo da davanti {il contentino si da ai cani e voi come Oste, dovreste avere più riguardo dei vostri clienti, anche di quelli più molesti} sorride bonariamente e quasi sembra un'altra persona più seria. Ascolta ancora qualche breve battuta e l'Oste non potrà di certo esser brusco, si tratta pur sempre di un Guaritore e la spilla che ha al petto dice già molto ma in ogni caso, guaritore ore o meno, il rispetto è fondamentale.Si volterà dunque di poco osservando fisso la sala, per scorgere dettagli che l'aiutino a capire poiché l'Oste continua a guardarsi intorno decisamente allarmato.Poserà dunque lo sguardo sulle figure incappucciate che si fanno largo all'ingresso. Li osserva..e non nota neanche l'Oste..ciò che sa è che la perdonerà la vista per non essere in grado di vedere ..al buio.
22:20 Ludiem usa abilità: Riconoscenza
22:21 Nehinend [ Sala Comune ] Bene. No, non proprio bene in effetti. I movimenti furtivi sono palesi, la circospezione è d’obbligo. Li sta ancora guardando, con più intensità via via che passano i momenti. Non ha sensi affinati per captare ciò che non c’è – a livello di minaccia – ma persino lei, ora, comprende che di li a poco qualcosa succederà (sebbene non è detto che sarà necessariamente qualcosa di pessimo). Si ricrede un istante più tardi, quando ogni torcia vien spenta nello schiocco del fuoco morente. Sgrana le palpebre, per nulla abituata al cambio di luminosità: non vede niente, assolutamente. Stende solo un braccio, a tentoni, per cercare accanto a sé la presenza di entrambe le ragazze, Ainley ed Erech. Dovrebbe preoccuparsi di entrambe, e lo fa, ma se non altro fa affidamento sulle capacità della Scudiera in caso di attacchi di natura diversa da quella magica. Erech, invece, potrebbe essere totalmente indifesa. [ Erech.. ] la chiama con un sussurro solamente, morbido e basso; l’aveva di fronte prima, dovrebbe essere così anche adesso. [ Prendi la mia mano.. ] suggerisce ancora, senza cedere al panico. Se l’avrà fatto, se il contatto sarà stato stabilito, le farà capire – strattonando appena – di cambiare sedia e di avvicinarsi a lei; il come starà a lei, senza dubbio il più piano possibile. [ Sei armata? ] la domanda, stavolta, è per la figliastra.
22:22 Naglfar [Tyrsis - Locanda] è questione di pochi istanti, l'attimo che serve all'oste per fare quel cenno ed a quei sei tizi per muoversi e spegnere le fiaccole... il buio regna sovrano all'interno di quella locanda e Naglfar, aiutato anche da quell'oscurità, cerca di finire d'estrarre l'ascia da lancio che vien momentaneamente tenuta sotto al tavolo, stretta nella mano sinistra mentre la destra, stretta a pugno, sale fin quasi davanti al mento, ad una spanna dallo stesso cosi da abbozzare una sorta di posizione di guardia... gli occhi intanto cercano di abituarsi a quella nuova condizione d'oscurità, cercano di allargare le pupille per raccogliere anche il più piccolo raggio di luce, il più piccolo riverbero su una posata o sulla lama di qualche avversario... potrebbe bastare una falce di luce attraverso le nuvole, una stella più luminosa delle altre o magari la flebile luce lasciata da una delle fiaccole delle magioni vicine... un nulla basta a Naglfar che ha la sol pretesa di riuscire a capire cosa gli stia succedendo attorno… cerca di sfruttar anche la percezione del suo corpo, quel movimento che anche nel buio potrebbe essere notato nella speranza che i Legionari che piantonano le porte siano rapidi a riaccendere qualcosa per fare un minimo di luce… [occhio gente…] bofonchia soltanto, forse un ammonimento, forse il metterli in guardia su qualsiasi cosa mentre la testa vien incassata tra le spalle cercando di nascondere il collo lasciando ogni singolo senso allertarsi al massimo… in fin dei conti è un troll e dovrebbe aver sensi più sviluppati della media di natura… {Allerta Attiva…}...
22:22 Naglfar usa abilità: Visione crepuscolare
22:24 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] La domanda di Erech la induce a distogliere momentaneamente quegli occhi verdi come smeraldi particolarmente scuri per posarli sull'elfa dai capelli bianchi { No, grazie .. fatto } ed in effetti, nonostante le mani ancor lì sui nodi, questi son stati stretti. Ed ecco che arriva la sua cena col resto delle ordinazioni. Neanche fa in tempo a iniziare a mangiare tuttavia che all'improvviso il locale sprofonda nell'oscurità. Un'oscurità tetra, pervasa dell'odore di un locale affollato che finché era illuminato lei poteva sopportare. Ora potrebbe non essere più così semplice. Spalancando gli occhi al buio, il respiro le si serra in gola mentre tenta, gettandosi occhiate intorno, di distinguere qualcosa. L'aria sembra farsi più soffocante, ma è solo una sua impressione, fatto sta che ha ogni muscolo del corpo teso, un principio di agitazione che le fa serrar ambo le mani sul bordo del tavolo. Se non altro la voce di Nehinend è un palliativo sufficiente a farla distrarre un momento { Sì } una risposta secca, traditrice dell'improvviso stato d'animo che la sta cogliendo alla gola. Se non altro, ora si sta ricordando di avere effettivamente un'arma da poter usare. Una e mezzo giudicando il coltello nello stivaletto.
22:25 Erech [Tyrsis -locanda] I garzoni sfrecciano per la sala dando dimostrazione di quanto siano esperti in quel lavoro che potrebbe sembrare semplice e che in realtà non lo è affatto, arrivano le ordinazioni al tavolo e già Erech pregusta il sapore di quel dolce che le viene posto praticamente davanti al naso, le giunge anche l’odore che le stuzzica lo stomaco e starebbe per penderlo quando tutto diventa nero, si quelle fiaccole che poco prima erano accese ora vengono coperte, e tutto piomba nella notte, lei è accanto alla finestra e forse le arriva un piccolo bagliore , mentre fa strada una sorta di recondita paura che possa accadere qualcosa di brutto, forse questo il motivo per cui lascia scivolare la mano verso la sua scarsella che reca stretta alla vita, in essa ben pochi spiccioli ed una pozione che al momento lascia lì, cerca solo di allentare i laccetti per raggiungerla nel caso le servisse [ Nehined sono qui] mentre cerca di raggiungerla con la mano libera,cerca il contatto, nel buio
22:29 Evony [T yrsis/Volpe Rossa) (Tavolo) Rimane ferma ora che le luci sono calate e lei sà che qualcosa non va e non ci voleva una grande intuizione ma sperava di poter aver un qualche vantaggio sulla situazione, ma forse effettivamente l'altro giorno aveva avuto sin troppi flash e lei non sapeva bene cosa le accadesse...ciò che le premeva, adesso, era stare abbastanza in allerta per evitare che possano fare del male in primis alle sue due bambine. Tenterà di poggiare la schiena più prossima al muro in modo che non possano provare a prenderla alle spalle. Non ci vedrà un accidente e sicuramente il rumore della locanda non sarà affatto un aiuto per sentire da dove arrivino. Fatto sta che qualsiasi cosa dovesse esserle troppo vicina sicuramente se ne sarebbe accorta...nemmeno la luna può dare una mano probabilmente... ( Stesto senso attivo )
22:30 Danwar [bancone] Improvvisamente i sei afferrano le fiaccole che illuminano la sala e le spengono, pure quella dietro al bancone viene spenta e così la sala piomba nel buio. Una situazione già di per sé pericolosa considerando quanta gente c’è lì dentro al momento. Dalle scale che conducono di sopra dovrebbe filtrare però almeno un vago bagliore, strizza un po’ gli occhi il mezzelfo cercando di affidarsi ai suoi sensi ed alla sua memoria per riuscire ad intravedere qualcosa e raggiungere comunque uno degli incappucciati individuati prima. Le mani sono tenute davanti al corpo per riuscire a percepire eventuali ostacoli e poterli aggirare, conosce bene il locale e la sala non è grandissima quindi quelli alle pareti laterali non dovrebbero essere così lontani. [Fate passare sono un legionario] dice rivolto alle ombre più che altro, sperando che nessuno lo intralci mentre cerca di raggiungere uno degli ammantati prima che in sala si scateni il panico. >
22:31 Danwar [...] > [Non è divertente, accendete subito qualcosa!] sbraita poi ad alta voce rivolto al personale della locanda. Basta che si rompa qualche bicchiere e qualcuno potrebbe farsi anche male nel buio.
Danwar tira un d10  [22:31]
Danwar tira 6/10
§ In pochi riescono a vedere, praticamente giusto Nagfar. Nota che le figure si tolgono il mantello, sono un uomo e una donna quelli vicino a lui, quelli nella sua parete insomma. Si chinano e armeggiano con qualcosa nei mantelli, ma non riesce a vedere cosa. Il brusio si abbassa, visto che tutti sembrano allarmati. Danwar cerca di avvicinarsi alla parete più vicina ma alcune ombre, inconsapevoli, lo rallentano, non cade a terra ma nemmeno raggiunge la parete. Intanto Ludiem non riceve risposta, ma sente la voce dell’oste dalle parti della cucina, ma non capisce cosa sta dicendo. Intanto dalle figure giunge un suono che chi è attento o vicino potrà udire. Uno sfrigolare, un cick cick cick, sembra quasi un acciarino che sfrega contro la pietra focaia. Daranno fuoco alla locanda? Ci sta.   [22:36]
{Azioni Libere. Ingressi chiusi. Massimo 15 minuti. Cercate di rimanere massimo nel post e mezzo Grazie! Go! Master Amelia }  [22:36]
22:42 Ludiem [.:Locanda:.] #Bancone# {Ma che incoscienti} dirà semplicemente poggiando le mani sul bancone, alzandosi e camminandovi intorno, palpando il legno. Proverà dunque a raggiungere il retro del bancone ove l'Oste ha spento la fiamma. Si aiuterà tastando il bancone e stando attento a dove mette i piedi, un passo alla volta, per raggiungere il retro . Se ci riuscirà tenterà di trovare quella stra maledettissima lampada { Se becco l'Oste lo meno stasera} ed è decisamente arrabbiato poiché ne vale l'incolumità delle persone che stasera volevano passare una serata tranquilla. Cercherà dunque se gli sarà possibile, stando attento a dove mette le mani, toccando con delicatezza e senza fretta..gli oggetti che gli si pareranno davanti.
22:43 Nehinend [ Sala Comune ] LA tensione è tale da poterla affettare con un coltello. Tutte le voci, dapprima alte e squillanti, sono spente nella stessa paura che li frena tutti. Vorrebbe guardare, e vedere qualcosa, ma ha di fronte un immenso buio e basta. Fa presa sulla mano di Erech, un punto fermo utile in situazioni simili. Poi si volta, dove presumibilmente dovrebbe ancora esserci Ainley dato che non ha sentito la sedia spostarsi. [ Bene. ] una risposta breve, una rassicurazione quieta nell’aver percepito quel tono più secco, comprensibile. Raddrizza la schiena, inspirando a fondo; deve fare qualcosa. Si, ma cosa? Coscientemente eviterebbe di invadere lo spazio vitale della giovane Scudiera.. tuttavia la situazione richiede un po’ di polso, un po’ di sicurezza che una come lei ha di sicuro. Insomma, vedere mostri un giorno si e l’altro pure dovrebbe essere ben più spaventoso che restare al buio non-si-sa-per-cosa! Deglutisce, poi cerca di scivolare verso la figliastra. Una gamba tesa a cercare la sua, sotto al tavolo – piede, caviglia, polpaccio è indifferente – trasmettendo quella sorta di benessere dato solo dalla collaborazione, dal gioco di squadra che potrebbe calmare gli animi di tutte e tre e rendere effettiva la vicinanza, al tatto. Anche la voce, quando bisbiglierà ancora, sarà rassicurante. [ Potrebbe essere uno scherzo.. quindi aspettiamo. ] di sicuro non si metterà a “fiammeggiare” nel mezzo della Sala comune!
22:43 Naglfar [Tyrsis - Locanda] qualcuno esce allo scoperto, è un Legionario che si identifica come tale ed il berserker alza appena le spalle sperando che quelli non siano li per far del male a qualcuno perchè se cosi fosse, se il troll fosse in loro, massacrerebbe subito di briscole il soldato... cerca quindi di rimanere calmo e silenzioso il più possibile, non per paura o per menefreghismo, ma perchè finchè non ci vede un piffero e non capisce il perchè di quel gesto partito dall'oste, è impossibile far qualsiasi cosa... magari son burloni che festeggiano il compleanno di qualcuno e stanno per entrare con una torta e se il troll iniziasse a mulinellare le asce, domani, ogni vessillo di Tyrsis sarebbe a mezz'asta... sbirciando in qua ed in la riesce a vedere due umani accanto a lui che togliendosi il mantello cominciano ad estrarre qualcosa dalle tasche... non è sicuro di cosa sia, ma se fosse un acciarino potrebbe forse veder le scintille prodotte, vista la vicinanza... spera che, se lui che e troll riesce a vederci ben poco, loro ci vedano ancor meno ed è su questo che prova a far affidamento… l’ascia sporge appena sotto al tavolo, si appaia alla gamba pronta a venir brandita mentre poche, pochissime parole, escono dalle sue labbra… [sappiate solo che vedo voi e quello che state facendo… sappiate che se disgraziatamente fate qualcosa che non va fatto, prima che le fiaccole si accendono, potreste trovarvi in un cappotto di legno…] favella certo d’essere in un armatura pesante completamente nera, d’aver le armi brunite e d’aver anche la pelle scura… di certo non è un troll nella neve, è un troll nel buio lui, lui che gioca con il timore di non sapere chi dice cosa e quando lo dice… chissà, potrebbe funzionare… {Allerta E Visione Crepuscolare Attive…}...
22:43 Naglfar usa abilità: Intimidire
22:44 Evony [Tyrsis/VR] (Tavolo) È calato il rumore riducendosi a un bieco brusio in tempo per poter provare a sentire qualche altro dettaglio che le possa essere utile per identificare dove siano e cosa diavolo stiano facendo. Magari è una sorpresa organizzata per chissà che evento inatteso, pensare sempre al peggio nuoce e lei si sta sforzando di non farsi venire mille paranoie in quel momento...ma sarà quei rumori, quegli strani rumori a farle pensare nuovamente che qualcosa sta andando più storto del solito. Deve avere una calamita per quel genere di avvenimenti, ma adesso è inutile alzarsi e starnazzare in giro per la locanda con il rischio di finire addosso a qualcuno e farsi più danno che risorsa. Rimarrà ferma, provando a guardasi - probabilmente invano - attorno, nella vaga speranza che qualcuno accenda anche una piccolissima e insignificante luce. Sarà forse la voce di Danwar a quietarla, una fortuna non da poco avere un legionario benché ora si chieda che diavolo servano quelli di piantone e quelli che aveva visto all'interno. [Sesto Senso Attivo]
22:47 Erech [Tyrsis-tavolo Nehinend] Nel buio gli altri sensi sono ancora più acuti, anche l’udito si raffina, e così sebbene Erech non veda quel suono che assomiglia a pietre focaie che vengono strofinate fra loro non le dovrebbe passare inosservato, non capire cosa stia accadendo le fa aumentare la paura sebbene non si lasci certo andare a crisi di panico sebbene un certo senso di claustrofobia sembra lentamente prender spazio in lei, la stringe forte quella mano che Nahinend le porge, ancora una volta è costretta ad ammettere a sé stessa che non può continuare a girare per le Quattro Terre senza nessuna arma, anche il bastone ha lasciato in stanza! Una dimenticanza che in quella notte di fine estate potrebbe esserle fatale, mentre si alza una voce forte di quelle che da sole potrebbero far rabbrividire chiunque, forse quel grande essere si sta arrabbiando, ma Erech non può saperlo con certezza , al momento rimane accanto alle due compagne di tavolo sussurra a Nehinend avvicinandosi alla sua puntuta [ potrei usare una polvere, ma succederebbe un caos..non abbiamo mascherine per proteggerci e potrei danneggiare qualche altro avventore]
22:48 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Il suono di quell'acciarino è ben distinto alle orecchie ben tese della mezzelfa, che coglie il brusio di protesta e le parole minacciose di qualcuno nell'oscurità che intima di rifar luce. Niente di più condivisibile da parte sua. Il contatto sotto il tavolo la fa sussultare, un sussulto discreto e silenzioso, ma pur sempre un mezzo sobbalzo su quella sedia. Soltanto poi si rende effettivamente conto che ad averla sfiorata con la sua gamba è stata Nehinend, le cui parole le giungono poco dopo in un sussurro che la induce a deglutire, prima di muover scioccamente il capo in cenno d'assenso. Staccherebbe finalmente la mano più vicina dal tavolo cercando di posarla sul braccio della consorte del padre, mormorando { .. se finisce in fretta non si farà male nessuno .. altrimenti non so .. } tesa nel proprio dire, mortalmente seria, la tensione potrebbe trasparire proprio dalla rigidezza della sua mano.
22:49 Danwar [sala comune] Con tutta la gente presente trova qualcuno sul suo cammino ad intralciarlo, con le mani libere cerca un varco tra i corpi cercando di scansare con garbo chi gli intralcia la strada e passargli di fianco per raggiungere la parete ed i due incappucciati a cui mira. Nel frattempo però il solito brusio della sala cala, il buio avrà forse spaventato i più ma con il silenzio che cala dovrebbe riuscire a sentire gli strani rumori che provengono anche dalla parete che è la sua metà. Rumori strani che potrebbero essere tutto e niente, visto che la sua richiesta di riaccendere qualche fiaccola è andata a vuoto ed il suo ruolo lo spinge ad intervenire, come garante della Vita e anche come soldato , a gran voce cerca di richiamare le guardie di piantone. [Guardie! Portate una fiaccola presto!]. Non scherza il tono è duro, ci potrebbe essere davvero qualche malintenzionato tra i sei ed il Capitano non può permettersi di non far intervenire i legionari.
22:52 Danwar usa abilità: Comando lv3
Finalmente l’arcano si sbriglia, le figure si rialzano e hanno con loro dei globi di luce, attrezzi strani, fatti forse di vetro, come sfere, con all’interno una fiamma. Come sia possibile tutto questo non si sa, o meglio non potete saperlo. Le sfere hanno dei buchi comunque, per non far spengere la fiamma. Il chiarore invade la stanza. Ogni ombra ha tre sfere. Iniziano a ruotarle in aria con maestria, sono vestiti completamente di nero, non hanno più il mantello e hanno una maschera che copre mezzo volto. Sorridono e lanciano le sfere per aria. Un bello spettacolo nella stanza buia e gli avventori iniziano a fare {Ooooohhhhh} tutti insieme. Il ragazzino intanto inizia a cantare una canzone, è salito sopra il bancone e canta con la voce bianca che fa accapponare la pelle. Una canzone malinconica e dolce come il miele. Intanto l’oste, aveva portato la moglie nella sala e le toglie la benda che le aveva messo sugli occhi. {Buon compleanno amore. }   [22:52]
Le guardie sono sulla porta, guardano Danwar e una si avvicina a lui. Parla a voce bassa per non disturbare l’evento. {sapevamo tutto… scusate… non vi avevamo visto entrare.   [22:53]
{Azioni Libere. Ingressi chiusi. Massimo 15 minuti. Cercate di rimanere massimo nel post e mezzo Grazie! Go! Master Amelia }  [22:54]
22:58 Nehinend [ Sala Comune ][ No. ] voce ferma, non arrabbiata. [ Non usare niente di quello che hai con te. ] presupponendo che lei parli delle scorte di Awrello e delle magiche polveri dagli effetti catastrofici. Per lei, con lei, è una Maestra – ed ora, in una situazione di apparente pericolo DEVE far valere il suo ruolo, affrontare la responsabilità che ha della vita dell’Allieva. I battiti sono inevitabilmente più veloci, inspiegabili, ma si quietano all’improvviso quando anche la mano di Ainley la raggiunge; tira quasi un sospiro di sollievo. Sta per dirle qualcosa ma viene attirata, inevitabilmente, da quel coro di “oohh” affascinato. Gira di scatto la testa, individuando quelle sfere luminose e vorticanti; se solo potessero vederla ora noterebbero un certo sconcerto sul viso. La presa sulla mano di Erech si allenta progressivamente a minaccia scampata. Forse con il senno di poi ci penserà su e ne resterà meravigliata. Ora ha solo i nervi a fior di pelle per l’esasperante attesa.
23:00 Ludiem [.:Locanda:.] #Bancone# Macchè, non c'è bisogno di sforzarsi più di tanto ragion per cui quando un chiarore s'accende nella sala oscura lui non può fare a meno che godersi la scena poggiando i gomiti sul bancone e congiungendo le mani. Così affacciato ha una buona visione e si concede un po di tempo per analizzare quelle strane luci prima che il ragazzino canti e lui sollevi lo sguardo, notandolo salire in piedi sul bancone ove si è poggiato { si è risparmiato un pugno} e ridacchia, rimanendo poi muto. Un compleanno dunque e visto che lui e così..a dir poco esuberante chissà come farà a trattenersi dal cantare tanti auguri. SI rilassa, ogni muscolo mentre li, nella sua posizione strategica si gode la sorpresa.
23:00 Naglfar [Tyrsis - Locanda] come volevasi dimostrare il berserker si è allarmato per nulla ed ha fatto bene a non cominciare a tirare colpi d'ascia in qua ed in la come fosse un boscaiolo... alle sue parole intimidatorie nessuno risponde e se è vero che chi tace acconsente il troll prende quel silenzio come un tranquillizzarlo... globi di luce che assomigliano per un certo senso al fuoco magico, a quelle palle che vede spesso uscire anche dalle mani dell'amata e questo inizialmente lo lascia un po sul chi vive... quel minimo d'apprensione che svanisce quando i globi si trasformano in uno spettacolo di fuoco, saette e ghirigori nel buio della locanda mentre un ragazzino, che par aver pantaloni troppo stretti per la sua taglia, comincia a cantare una nenia... l'ascolta il berserker aiutato anche da quelle nuove luci che dovrebbero aiutare la sua visione crepuscolare e nel veder l'oste farsi sotto con la moglie sorride anche... non c'era andato troppo lontano, anzi, c'aveva preso il berserker che divertito comincia anche a ridacchiare e sghignazzare… l’ascia da lancio vien riportata al fianco sinistro, di nuovo sistemata al suo posto con la sicurezza di chi fa quel movimento diverse volte al giorno, ma che non smette mai di prestar attenzione… piccolo movimento che dovrebbe aiutarlo a liberarsi rapidamente le mani e senza pensarci troppo su comincia ad applaudire… [bacio, bacio, bacio…] favella sperando di mandar un pochetto in imbarazzo ed in confusione l’oste… [l’oste offre birra a tutti, festeggiamo…] verbia ancora sperando d’essere preso sul serio e di raccattare la cena per se e per l’amata… {Allerta E Visione Crepuscolare Attive…}...
23:01 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] La luce torna e gli occhi, ancor sbarrati, sembrano più grandi del solito giacché le pupille a quel nuovo chiarore si dilatano. Un battito di ciglia frenetico e finalmente la mezzelfa mette a fuoco ciò che di nuovo si distingue. Con aria attonita fissa le figure che fanno roteare quelle sfere luminose come sei giocolieri. Progressivamente la presa sul braccio di Nehinend intanto si allenta sino a ché l'arto non viene scostato, con un movimento per nulla fluido, per tornare vicino al bordo del tavolo. Quegli 'ooh' di stupore per lei non hanno praticamente senso e li ignora, così come tenta di ignorare quel canto. Invece tenta di far sua la brocca d'acqua per riempirsi il bicchiere e trangugiarne il contenuto senza nemmeno riprendere fiato, reclinando il capo indietro per arrivare al suo scopo.
23:03 Danwar [sala comune] Il mistero si risolve in fretta per fortuna, dalle pareti si alzano delle fiammelle che si rivelano poi inglobate in sfere di vetro, il gruppetto entrato da poco stava preparando uno spettacolo che dopo lo sconcerto iniziale strappa dei commenti di stupore ai presenti. Si sente subito sollevato il Capitano, anche se poi la rabbia per una situazione che poteva degenerare resta. Porta le mani ai fianchi, sguardo serio mentre cerca di individuare il responsabile della locanda mentre un ragazzino si mette anche a cantare. Individua l’oste accanto ad una donna, sta per dirigersi da lui quando una delle guardie gli spiega che erano stati informati della cosa ma non sono riusciti ad avvisare anche lui. [Dannazione mi avete fatto passare l’appetito, dovrei mettervi alle latrine per un mese qualcuno si poteva fare male… la prossima volta che vogliono fare una cosa del genere bisogna che lascino almeno una candela qua e là, siamo intesi?] ribatte serio ai soldati. [Vabbè godiamoci lo spettacolo almeno..] conclude poi scuotendo la testa, deciso a riprendersi la sua tranquilla serata bruscamente interrotta.
23:04 Erech [ Sala Tavolo Nehinend] Dire che le par d’essere un pulcino che cerca la chioccia è poco, ma per fortuna quella sensazione spiacevole e di dipendenza viene meno nel medesimo istante in cui riappare un chiarore, fra le mani dei sei figuri sembrano danzare delle sfere illuminate all’interno che rendono un poco più visibile l’interno della locanda, mentre l’arcano si rivela, finalmente tutto assume un senso diverso, si tratta solo di un compleanno, nulla a che vedere con quello che molti forse pensavano, ma troppe cose erano accadute anche ad Erech per non pensare che stesse accadendo qualcosa di brutto, ma quella magia che le sfere regalano, quell’atmosfera incantata strapperebbe anche all’elfa quell’[ ohhhh] che all’unisono sale da chi ,stupendosi, ora gode di quella sorta di spettacolo che qualcuno ha improvvisato ed eccola..la festeggiata ..la moglie dell’oste si direbbe , mentre Erech lascia quella stretta con cui si teneva vicina a Nehinend mentre attende solo di vedere come vada a finire quella specie di festa di compleanno dentro cui sono incappate, si sente più leggera ora mentre allontana la mano dalla sua scarsella
23:06 Evony [Tyrsis/Volpe Rossa] (Sala Comune/Tavolo) È lì tesa come una corda di violino con le dita che se potesse sarebbero già completamente all'interno del tavolo giusto per enfatizzare il momento. Le labbra contratte in una sorta di smorfia trattenuta e lo sguardo, gli occhi , spalancati per poter carpire tutto il possibile...poi, poi niente. Poi è soltanto una festa. Le ci vuole un pò, veramente troppo per rilassare i muscoli e scampare quel pericolo che si sentiva dentro. Immaginario ora che osserva la scena, uno spettacolo carino ma di certo potevano architettarlo in modo diverso così che tutti non pensassero a chissà che attentato alla locanda. Si lascia andare in un lungo respiro, mentre la sinistra libera scivolerà sul ventre rigonfio. { Anche per oggi piccolette, tutto bene. } L'ansia però è qualcosa che ci metterà un pò ad andarsene, mentre le azzurre fisseranno l'oste che festeggia la moglie. Un bel quadretto tutto sommato. [Sesto Senso Attivo]
  Tutto si risolve con uno spettacolo. L’oste fa riaccendere le luci e nel bancone tutti potranno notare che è stato allestito un banchetto. Cena gratis per tutti (40 monete). Il ragazzino continua a cantare e a lui si aggiungono anche altri che suoneranno degli strumenti. Alle parole del Troll si unisce un coro di “Bacio bacio bacio”. L’oste prenderà la donna tra le braccia, la farà piegare all’indietro e la bacerà sulle labbra, e non un bacio da cinque lire, ma un bacio… bacio! La musica, i giocolieri e il banchetto resteranno fino a tarda notte. Un compleanno da ricordare sicuramente.   [23:10]
{Gdr End. Grazie a tutti. Continuate pure in libera se volete. }  [23:11]
23:17 Nehinend [ Sala Comune ] Ci vuole un po’ per riprendere il contatto con la realtà. Si lascia andare ad un sorriso un po’ teso, ancora nervosetto, premuta contro lo schienale della sedia come se avesse effettivamente bisogno di sostegno. Giocherella con le dita, guardando la propria tisana ormai tiepida, piazzata li di fronte a sé. [ Meglio. ] un commento che sembra quasi fatto a sé stessa, pronta a guardare entrambe le ragazze che l’affiancano per sincerarsi del loro stato d’animo; Erech sembra essersi fatta rapire dall’atmosfera, Ainley un po’ meno. [ Non tutti apprezzano le sorprese. ] lei non è tra quelli, ovvio, certo è che cose del genere le avrebbe evitate volentieri comunque. [ Direi che il “godersi la serata” sia praticamente sfumato.. ] schiarendosi la voce ed afferrando la tazza ancora fumante, piena di bevanda profumata alle erbe. [ Ci restano i dolci ed il cibo.. ] una ben magra consolazione.. meglio di niente però!
23:17 Naglfar [Tyrsis - Locanda] l'attenzione non viene mai abbassata del tutto, non si lascia mai trasportar troppo perchè sa comunque d'essere ancora al buio e nonostante quella sia una festa organizzata dall'oste, nella bolgia, potrebbe comunque esserci qualcuno intenzionato a fare il furbo e ad alzare le mani... attento cosi continua a lanciar qualche occhiata in qua ed in la giusto per non venir colto di sorpresa mentre le orecchie continuano a deliziarsi per quella nenia e quello spettacolo di luci che forse a Flay sarebbe potuto piacere... una piccola nota di dispiacere negli occhi del figlio delle Charnal, sicuro che racconterà comunque tutto all'amata sperando di riuscir a trasmettere almeno un po di quella serata che sembra concludersi, o forse iniziare, con un nuovo spettacolo e le luci che si riaccendono... sul bancone leccornie di ogni sorta sembrano mostrarsi e gli occhi del troll sembrano accendersi di una luce diversa, sembrano già solcare quel bancone in cerca di individuare il vassoio con i cosciotti di cinghiale, sicuro del fatto che, se dovesse riuscire a raggiungerlo, ben pochi, forse per timidezza, avanzerebbero pretese sulla carne cotta allo spiedo… con lo sguardo che saetta cerca anche una botticella di birra o magari un nuovo vassoio colmo di boccali che potrebbero aiutarlo a far passare sia la sete della maestra aquila sia la propria, occhi che correndo finiscono per fermarsi sulla coppia di festeggiati mentre quel coro, sollevato forse proprio da lui, si fa sempre più incalzante e l’oste finisce per posar le sue labbra su quelle della moglie in un bacio che, a vederlo, sembra essere il preludio a qualcos’altro… [ecco, addio oste per sta sera, se ne riparla domani…] sghignazza provando ad alzarsi da quello scranno per raggiunger e ghermir la cena prima di prender la via delle scale e con essa quella della propria stanza, bisognoso e desideroso di raggiunger l’amata che dovrebbe esser di sopra ad aspettarlo, con la cena appunto...
23:19 Talesin_Telrunya [Volpe Rossa] Dopo aver vagato per breve lungo il Decumano Primo, ancora ebbro di pessimo rum (quello che però voleva) Talesin fa il proprio ingresso all’interno della Volpe Rossa. Evidentemente c’è qualcosa di simile ad una festa, visto il fragore idiota ed ingiustificato dei commensali che, probabilmente condividono un solo cervello. E’ il genere di cose che infastidiscono l’elfo ed in special modo dopo che ha bevuto. Potrebbe scuoiarli per puro divertimento. E’ difatti una specie di sibilo basso, quasi un avvertimento che emette quando arriva, prima di muovere i propri passi verso il tavolo in cui inquadra le note figure della moglie e della figlia. Un rapido cenno di saluto viene rivolto indi a Naglfar. Non può fare a meno di notare quel bestione.
23:20 Danwar [sala comune] Presto la serata si rivela per quello che è, l’attenzione dei presenti è tutta per l’oste e la sua signora che accolgono la richiesta popolare e suggellano con un bacio l’inizio dei festeggiamenti. Oltre allo spettacolo viene offerto anche del cibo ai presenti, desideroso di scacciare la preoccupazione di poco prima il Capitano cerca di riportarsi verso il bancone per mangiare qualcosa. In fondo l’allegria è contagiosa e ben presto il suo umore si risolleva, si fermerà ancora lì dove la gente ha voglia di divertirsi prima di far ritorno alla sua solitaria dimora.
23:20 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Riappoggiato il bicchiere sul tavolo rimane lì ferma per un po', fissando in assoluto silenzio la propria cena – lo stomaco serrato dalla tensione che ancora deve smaltire. Poco male, la porterà in camera. Neanche sembra intenzionata a provare a mangiarne un boccone e a dirla tutta non sembra nemmeno avere una bella cera. Il volto appare più cinereo di quanto poteva dirsi poco prima, le occhiaie accentuate da quel pallore e l'espressione ancora leggermente corrucciata. Non ha una vera reazione nemmeno per le parole di Nehinend, né fa caso al via-vai intorno a sé. Solo si versa dell'altra acqua, per svuotare di nuovo il bicchiere sebbene questa volta a sorsi più moderati.
23:22 Erech [Sala comune-tavolo Nehinend] E’ bello sentire quella sorta di tranquillità riappropriarsi del proprio corpo dopo una paura inaudita come quella provata, una volta tanto Erech non deve nascondersi sotto i tavoli o cercare di scappare di gran carriera da uno di quegli eventi che ormai ,quasi quotidianamente, scombussolano i luoghi frequentati dall’albina , ma stasera sembra prevalere l’amore, che si esprime in quel bacio che diventa il centro dell’attenzione, Erech, forse fin troppo pudica, abbassa il visetto che diventa del colore dei papaveri, la scarsa luce forse la terrà al riparo dagli sguardi altrui mentre torna a sedersi al tavolo, qualche istante guardando con la coda dell’occhi che quel bacio sia terminato per raggiungere infine la sua fetta di dolce che ancora è lì, ad attenderla sul tavolo [ beh si, direi che un buon dolce potrebbe allietare la serata] guarda Nehinend con quell’aria di chi forse vorrebbe parlare di molte cose e non può [ per l’orario mi fai avere missiva?] dandogli quel tu che le pesa non poco, ma deve mantenere quella sorta di copertura, far credere che sono amiche di lunga data , forse appena più rilassata delle altre due compagne al tavolo
23:25 Nehinend [ Sala Comune ] A ben guardarla Ainley sembra quella messa peggio. Corruga la fronte, assottigliando le palpebre ed infine valutandone lo stato d’animo con un’occhiata un pochino più indagatoria, anche se non invadente. [ Tutto bene? ] la voce è poco più morbida del solito, affabile; cerca di metterla a suo agio. Una pausa sufficiente a carpirne una reazione, anche una delle più comuni che la contraddistinguono, prima di esser richiamata dalla voce di Erech. Deve simulare una certa confidenza che non ha, almeno di fronte alla Scudiera piuttosto che al marito che, tra l’altro, non ha ancora notato avvicinarsi. [ Direi all’alba; prima è meglio è. ] mormora, concedendosi un sorso caldo di tisana. Poi ci ripensa, appena prima di toccare il bordo della tazza. La sporge verso Ainley, strisciandone la base sul tavolo. [ Bevi questa.. è meglio dell’acqua in situazioni simili. ] un sorriso rassicurante, buono.
23:33 Talesin_Telrunya [Volpe Rossa] Si siede e basta, visto che nessuno sembra averlo notato mentre si avvicinava al tavolo [Eccomi] forse si potrà notare l’olezzo pungente del rum promanare dalle sue labbra. E questa chi è? ] chiede inarcando il sopracciglio e squadrando Erech . in realtà immagina benissimo chi sia, ma vuole reggere il bordone alla moglie. Le dedica uno sguardo in tralice, immaginando che lei possa comprendere il perché del suo dire; indi, cambiando repentinamente argomento, domanda [Ma cosa diavolo è successo qua dentro? Sembra che tutti quanti si siano bevuti il cervello]
23:36 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Finalmente alla domanda gentile della matrigna, la biondina solleverebbe lo sguardo verso di lei, battendo finalmente le palpebre più volte per infrangere quell'espressione tesa. Serra le labbra, come se fosse perfettamente cosciente delle proprie reazioni irrazionali, e muove il capo in cenno d'assenso. Un solo movimento dall'alto verso il basso e poi nient'altro. Le lascia concordarsi sull'ora della partenza, lei allontanando da sé il bicchiere, solo per inspirare a labbra socchiuse. Uno sbuffo, discreto, atto a scaricare tutta la tensione accumulata, ed ecco il gesto altruista dell'elfa dai capelli neri che le fa subentrare nel suo campo visivo quella tazza ancora calda. Cercando quegli occhi di un verde leggermente più chiaro rispetto a lei, tradisce forse la sorpresa iniziale e appar un po' impacciata nell'accettare quell'offerta. Ma comunque porterebbe ambo le mani a cingere la tazza, avvicinandosela e sollevandola per accostarne il bordo alle labbra. Ancor prima di poter berne il primo sorso tuttavia, il sedersi di Talesin alla tavola ormai completa è fonte per la mezza di una repentina occhiata penetrante, come presa alla sprovvista, gli ultimi brandelli di tensione che al riconoscere il padre vengon spazzati via in favore di un bel sorso di tisana, il tutto in assoluto silenzio.
23:40 Erech [ Volpe Rossa-Tavolo] Nehinend le conferma la partenza [ bene vedrò di farmi trovare pronta] mentre qualche briciolina scappa alla presa delle labbra per soffermarsi di lato alla bocca, ne sente la presenza Erech e con un gesto dell’indice le fa cadere a terra , ancora un piccolo boccone sparisce , mentre il sapore dolce le invade il palato, cerca di decifrare quale rapporto ci possa essere fra l’elfa e quella mezza, mentre un tale che puzza come un’intera botte di Rum fa rumorosamente ingresso nella sua vita, rimane perplessa Erech per quei modi rozzi, più tipici degli uomini che non degli elfi, forse acutizzati da una quantità eccessiva di alcool, per poco quell’ultimo boccone le va di traverso, me deve pur dire qualcosa [ ma come?..Nehinend non parli delle tue amiche ...] evidente che i due si conoscano, è abbastanza chiaro [ la vostra cortesia è squisita ] con quel tono di chi quella nuova presenza non la digerisce tanto
23:46 Nehinend [ Sala Comune ] Talesin rientra nel proprio campo visivo immediatamente. Gli rivolge un sorriso ampio, felice, salvo poi vederlo sfumare quando coglie quel sentore forte di Rhum che rovina l'idillio del momento. Come se non bastasse c'è la ben scarsa cordialità nei confronti della povera Erech che, sicuramente, si sentirà sotto pressione. La sua reazione, infatti, conferma il pensiero. Le prime parole sono per il marito: [ Hai bevuto? ] quasi un mormorio concitato, che vorrebbe sfuggire agli altri presenti (impossibile!); ovvio no? Dall'odore sembra essersi scolato più di una bottiglia, anche se dall'aspetto non si direbbe. [ Erech.. ] pronunciandone il nome con un sospiro, come se quel solo gesto potesse già voler dire molto. [ .. lascia che ti presenti mio marito, Talesin. ] indicando lui. Scioccante eh? Che riunione interessante! [ Lei.. ] indicando Erech alla Leggenda. [ .. e quell'amica di cui ti ho parlato. Te lo ricordi, vero? ] è ora che deve reggerle il gioco, anche se a a lui è stata detta la verità sull'identità della giovane albina. [ Prima che cinque uomini incappucciati entrassero qui dentro per fare un po' di baccano, con conseguente sorpresa per la moglie dell'oste in occasione del suo compleanno.. ] prende un respiro, ricominciando. [ .. stavamo parlando di quando partire.. io devo recarmi ad Arborlon il prima possibile quindi avrei optato per domani all'alba.. ] sospende la frase in attesa di aggiunge ulteriori. Se non altro Ainley, nel suo silenzio, deve aver apprezzato: un'occhiata solamente, serena, niente di più.
23:57 Talesin_Telrunya [Volpe Rossa] [Ah, quell’amica!] risponde a Nehinend ben conscio dell’identità dell’interlocutrice [Beh, lasciate che mi presenti] dice stavolta rivolto verso Erech di cui CERCHEREBBE di afferrare la mano destra con la propria. Sono il marito di Nehinend. Onorato] e, sempre che Erech abbia acconsentito , andrebbe a dissimulare un baciamano, piegandole lievemente il polso, ponendo così il dorso della sua mano in direzione delle proprie labbra, ma senza neanche sfiorarla [Sì ho bevuto] risponde quindi alla moglie [Ma in maniera assai morigerata. Mi ricordo di ciò che mi hai detto della tua amica, certo, ma il fatto di partire sempre all’alba… ma che fretta hai?]. Cinque uomini incappucciati per un compleanno. Bizzarri modi quelli degli umani.
23:59 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Lei l'olezzo di alcol non lo coglie, ha il profumo della tisana sotto il naso che la inebria e la rilassa al tempo stesso, così come fa il liquido caldo che le si riversa nello stomaco. Finalmente sembra riuscire ad appoggiarsi allo schienale della sedia, la tazza ancor fra le mani che non si discosta mai di molto dalle labbra. Che la prospettiva del fatto che il genitore abbia bevuto non le susciti alcuna reazione non potrebbe comunque apparire strano, sembra essersi chiusa in un mondo tutto suo. Li lascia sbrigare le loro faccende insomma, definire i dettagli e il resto, gli occhi seminascosti da palpebre un po' pesanti che inquadrano il quadretto più che i singoli elementi. Lei lì fa solo da eventuale accompagnatrice armata e pertanto non pare abbia molto interesse nel dire la sua su un posto di cui non ha alcun ricordo. Soltanto un appunto al padre sull'ora { .. all'alba si viaggia meglio .. niente calura, né traffico eccessivo }
00:04 Erech [Volpe Rossa tavolo Nenhiend] Ecco fatto, due frasi buttate lì e si costruiscono in un batter d’occhio le parentela, le iridi di Erech migrano verso l’alto accompagnando un sospiro ed intuendo di essere già partita con il piede sbagliato,non ripete il proprio nome ora che Nehinend lo ricorda a quel simpaticone del marito , per nulla interessata a proseguire quella conversazione con un ubriaco , anzi approfitta del momento per bersi un sorso di idromele, e cercando di studiare la situazione, senza aggiungere nulla alla spiegazione della serata data da Nehinend , l’elfo in un impeto di gentilezza fra i fumi dell’alcool accenna al gesto di un baciamano cercando di prenderle la mano, Erech fortunatamente ora sa cosa sia, e non le fa schifo più di tanto il fatto di sentire il respiro, sebbene ammorbato, posarsi per un istante sul dorso della sua mano , cerca quindi di non fuggire con quella mano, come l’istinto le suggerirebbe [ fortunata] aggiungerebbe Erech, una parola che potrebbe avere molti significati in quel preciso momento, mentre già ritrarrebbe la mano, evidente che non le piace venir sfiorata [ l’alba offre molti vantaggi..] solo questo, forse per esprimere la propria opinione
00:07 Nehinend [ Sala Comune ] - [ Il Re mi vuole vedere. ] pausa. [ Subito. ] non dovrebbe aggiungere altro in merito, ne hanno già parlato. [ Quindi non vedo perchè aspettare ancora.. ] dando manforte alle parole di Ainley. [ Vedi? ] un'osservazione piuttosto retorica, gesticolata anche. [ Se volete rimanere qui ancora va bene, non posso certo obbligarvi a seguirmi.. ] tanto per fare conversazione; sa bene come la pensi il marito. [ Io ho ricevuto convocazione dal Sovrano, non posso ignorarla. Le notizie che mi ha riferito non sono certo quelle che avrei voluto sapere quindi come sua Consigliera non posso fai finta di niente. ] lo spiega con leggerezza, non per essere pignola; lo dice a chi già sa ed a chi non sa. Non ha più la tisana da bere, non ha nemmeno un dolce da mangiare, ma non sembra aver mancanza di nulla. Resta rilassata contro lo schienale, le spalle basse e le mani raccolte in grembo. [ L'alba è il momento perfetto. Siamo d'accordo tutti. ] un'occhiata, conclusiva, al marito.
00:21 Talesin_Telrunya [Volpe Rossa] Ode le spiegazioni (invero superflue) della figlia e poi osserva diligentemente Erech ed il suo modo di fare. Talesin non è persona che si lasci sfuggire nulla e quindi si è fatto già una mezza impressione dell’interlocutrice: le sue pupille non tradiscono alcuna emozione, ma anzi simigliano a quelle di un serpente pronto a scattare. Non replica nulla alle fautrici della partenza all’alba e nemmeno alla moglie, di cui ben conosce la missione].Solo un vago cenno di assenso, questo sì, ma nulla di più.
00:24 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Ebbene sì, sembrano tutte dello stesso parere. Lei continua a sorseggiare amabilmente la tisana che così gentilmente Nehinend le ha passato, sacrificandosi. Il silenzio del padre in un certo senso però la riscuote dopo un poco quel che basta per indurla a scoccargli una nuova occhiata, quando all'esterno della Locanda all'improvviso un rombo di tuono penetra nella pietra delle mura, facendo vibrare i vetri alle finestre. La biondina, scoccando un'occhiata alla più vicina, a veder la pioggia che inizia a scendere copiosa e inclinata da un vento sempre più teso, abbozza una smorfia.
00:30 Erech [ Volpe Rossa] Ciò che doveva sapere è stato detto, la fetta di torta finita e l’idromele anch’esso ormai sparito, in fondo non ha più molti motivi per rimanere a quel tavolo non potendo parlare a quatt’occhi con l’elfa, [ credo di dovermi riposare un poco vista la partenza imminente, vogliate scusarmi] rivolgendosi in particolar modo a Talesin , certamente lui non dovrebbe essere un druido. Non le sfugge il motivo di quel viaggio ad Arborlon, Nehinend è chiara, ma sapere che il Re è la loro meta, beh..questo per Erech è motivo di apprensione [ dal Re..] ripeterebbe, forse solo per capire di aver sentito bene [ andrai solo tu vero Nehinend?] ci mancherebbe solo di dover accedere alla corte, le si potrebbero paralizzare le gambe , nel caso dovesse succederle di doverci mettere piede e lo si intuisce da quel suo modo di chiedere , mentre lo sguardo di Talesin la raggela, e non perché sappia di Rum, è altro, altro che al momento Erech non può cogliere, me sembra sondargli l’anima stessa, lo guarda un solo istante che le sembra infinito, con quegli occhi venati di rosso, dove alberga l’innocenza, ma vi è nell’elfa una sorta di orgoglio, che non le fa abbassare le palpebre se non quando vuole e deve lasciare la Sala [ a domani..all’alba dunque e direi di portarci dietro i mantelli..] notando quel lampi che già disegnano luci nel cielo
00:35 Nehinend [ Sala Comune ] Non era preparata a quel rombo di tuono che, per un attimo, quasi la spaventa. Sussulta, stringendosi nelle spalle, ben presto prendendo visione della cosa: l'indomani sarà una giornata nera, sotto ogni punto di vista. [ Ora che ci penso però.. ] sta già ritrattando. [ .. mi sa che è meglio rimandare di un giorno. ] tutti i piani, appena fatti, presto sgretolati al maltempo. E' un'osservazione, oltre che una risposta ad una domanda non posta. Dalle finestre si sposta verso Erech, rassicurandola con un sorriso. [ Si, andrò solamente io dal Re. Tranquilla. ] nemmeno lei sa il perchè di tanto timore; per il momento, però, non è bene indagare. [ Credo sia meglio riposare tutti e, solo domattina, valutare se sia il caso di partire o meno. Nella notte le strade si allagheranno e, mantelli o no, l'acqua la prenderemo comunque. ] accennando ad alzarsi dal tavolo prima ancora che altri prendano spunto dal concedo di Erech stessa. [ Andiamo? ] un invito aperto a tutti, in particolar modo al marito.
00:39 Ainley [Sala – Tavolo Nehin] Il suggerimento amichevole e un po' ironico di Erech non fa altro che far comparire sul volto della bionda un'aria piuttosto scettica che vien mascherata dalla tazza, sollevata a coprirle la parte inferiore del viso col pretesto di bere un altro sorso { Io non ci farei più così tanto affidamento } commenta, con quel distacco che non ha ancora perso nel tono di voce. D'altra parte, se il tempo non dovesse migliorare, una partenza sarebbe l'equivalente di un suicidio e persino lei, che di viaggi non ne ha conservata l'esperienza di nemmeno uno, sembra aver intuito l'ovvio. Il cambiar idea di Nehinend a seguire si può quasi dire scontato. Finisce la sua bevanda, posando sul tavolo quella tazza ormai vuota per decidersi ad alzarsi in piedi, in reazione all'invito generico dell'elfa { Buona notte } augura semplicemente, andando a prendere il piatto con la cena ancora intatta per poi avviarsi senza nient'altro aggiungere verso le scale. Nel farlo, passando nei pressi del bancone, recupera anche un vassoio colmo solo per un quarto di dolcetti e con nonchalance se lo porta via, su, nella sua stanza.
00:45 Erech [Tavolo Nehinend] Il maltempo rallenta ogni progetto di partenza , la voce dell’elfa le annuncia che verrà rimandata in attesa che il cielo rassereni , ed al tempo stesso la solleva dal peso di quell’incontro con il Re , commenta Erech tirando un respiro di sollievo [ meno male, per un attimo mi sono vista immersa in un mondo dorato cercando di non pestare lo strascico del mio vestito, non sono fatta per le corti, ed al momento se posso, preferisco rimanere in disparte] le pare non adatta ad essere ammessa a corte, il suo galateo ancora lascia a desiderare ed è certa che commetterebbe qualche imperdonabile errore [ credo che dovrai farmi qualche altra lezione di bon ton cara Nehinend] avvicinandosi un poco a lei [ buonanotte dunque e vedremo domani se volgerà al bello] in fondo non le dispiace rimanere un altro giorno a Tyrsis
00:49 Talesin_Telrunya [Volpe Rossa] La decisione di Nehinend le sembra alquanto saggia alfine [ Anche se il re vt aspetta non c’è affatto bisogno di precipitarsi da lui se il tempo è così avverso] sottolinea, giusto per enfatizzare le parole della moglie [Sì possiamo anche andare] risponde a Nehinend principalmente, mentre un cenno di saluto viene rivolto ad Ainley ed Erech che per il momento si ritirano. Rimasti soli, dopo un attimo di silenzio ben studiato, dice alla moglie [Ho intenzione di chiedere a Re Baker di farti partecipare alla gestione di kern come secondo console]. Asciutto il suo dire.