DrougDomitus [CFN/Stalle] Droug al momento è alle stalle.Ha gli occhi ancora arrossati ed un principio di Occhiaie, segno della sbronza presa due giorni prima, ma nulla che rovini il suo volto elegante, ma anzi che dona al suo sguardo un'espressione ancor più gelida e fredda.Stà grattando con sollecitudine dietro le orecchie di Van, che sembra piuttosto demoralizzato, abbassato sul pavimento pieno di paglia di quello che ha decretato come suo Luogo.[I paggi si prenderanno cura di te finchè non torno, e se torno sarai libero di fare ciò che ti pare.La tua pancia sarà sempre piena, quindi perchè fai così?]Verba verso il cane, sentendolo uggiolare alla fine del proprio discorso.Non comprende il suo comportamento.
Ainley [CFN - Stalle] Rientra ora dalla sua ronda la mezzosangue. Dalle stalle ? Sì, per di più quelle dei predatori e famigli delle frecce nere. Sbuffa la mezza una volta che riesce a guadagnare il riparo della struttura, mentre l'odore di fieno si mischia a quello più acido dei vari animali - lupi, cani, leoni e quant'altro - le arrivano alle nari, facendole arricciare leggermente il naso. Non abituata a simile ambiente, non ne ha mai usufruito più di tanto, almeno fino a pochi giorni prima. Si lascia scivolar il cappuccio del mantello sulle spalle, la nera stoffa lucida ed intrisa di quell'acqua piovana che gocciola al suolo intorno i suoi stivaletti, formando una scia a contornare le impronte fradice che lascia dietro di sé nel procedere. Già si guarda attorno, alla ricerca del proprio volpacchiotto probabilmente, arricciando le rosee nel cercarne qualche segno: non avea altra scelta se non lasciarlo lì mentre lei andava in giro per la città. Deneb [Leah] Il giovane cacciatore che da giorni ormai dimora tra le mura della città di Leah procede or con passo calmo ed espressione serena lungo un grande viale ai lati del quale s'ergono dei maestosi alberi secolari dalle verdi chiome che s'elevano tanto verso il cielo da sovrastar tutti i caseggiati circostanti . l'incessante acquazzone che funesta ormai da ore il principato non sembra turbar minimanete l'umano che ben riparato al di sotto di una verde mantella provvista di cappuccio prosegue il suo cammino verso il castello delle Frece Nere. DrougDomitus [CFN/Stalle] Continua ad osservare il canide, l'elfo, cercando di capire cos'abbia."Probabilmente ha mangiato troppo ed ora stà male..."Pensa, comunque poco convinto.Quindi Si alza, con un sospiro.Ragak era accucciata accanto a lui, ed ora affettuosamente andava a leccare il muso del suo compagno di giochi in modo affettuoso, e voltandosi, Droug osserva Wrath e Sidùn fare pressocchè lo stesso.Con un sorrisino, notando il fare dello stallone Nero, l'elfo si avvicina al gabbio di lui, e verba, Secco:[Smetti di fare il coccolone e vieni quì, Razza di Bastardo, che devo prepararti alla battaglia!]è sempre così,tra i due.Varie volte l'elfo è caduto a causa del cavallo, un paio di volte è perfino finito nel letame dell'equino.è un continuo di prese in giro e scherzi, Ma tra i due è così.Facendosi serio, l'elfo alza la mano destra, guantata tranne che nelle dita, ed il cavallo fà lo stesso con il muso, facendo sbattere i denti a poca distanza, sempre per scherzo, e poi avvicinandosi. L'elfo prepara le proprie capacità per sondare la mente dell'equino ed instillargli un pensiero. DrougDomitus usa abilità: Empatia animale elfica superiore Ainley [CFN - Stalle] Lì per lì proprio sembra non riuscire a trovare Ardet. Quel che è certo è che non è ove l'ha lasciato. Ci fosse una volta che capita il contrario. Evita di fischiare, semplicemente ormai prossima al bivio che invece collega quella struttura alla zona riservata ai cavalli, fermando il proprio passo soltanto una volta che i vari box si palesano nel suo campo visivo. Non è certo l'unica cosa che nota ovviamente, la presenza di Droug e le sue parole quasi sono una sorpresa, più che altro perché non ha avuto molte occasioni di scambiarci qualche parola. Inarca ambo le sopracciglia a quel punto, tenendo ovviamente ogni altro commento per sé e naturalmente non può mancare di salutare { 'giorno } monosillabica, d'altra parte è abbastanza impensierita. Si dirige meccanicamente verso la postazione di Runya, almeno il di lei passo, le lunghe gambe fasciate da quel paio di pantaloni in velluto che procedono a falcate regolari, finché eccola lì la sua volpe! Nel momento in cui riesce a inquadrare il box della cavalla, lo scorge acciambellato sulla sella riposta sull'apposito sostegno { Eccoti pelandrone ! Sveglia, sveglia ! } DrougDomitus [CFN/Stalle] L'elfo quindi poggia la mano sul muso oblungo del cavallo ed allunga i pensieri verso di lui.Un solo pensiero, Forte quanto basta:"Se Cado, Tu scappi!"Solo questo.Ma la risposta è quella ovvia di un compagno.Il Cavallo scuote il capo, irritato e contrario.Ma una voce impedisce all'elfo di continuare la sua opera di convinzione.[Giorno Lady Ainley.]Verba quindi, con l'accenno di un sorriso che non si allarga fino allo sguardo.Nota il suo fare e lo sguardo segue la direzione di quello della mezza,posandosi su una volpe rossiccia.[Splendido animale.]Borbotta, anche se non è del genere che piace a lui.Gli occhi delle Volpi gli sembrano sempre troppo furbi.[Vi state preparando alla campagna,Aquila?]Chiede, accennando al rango della donna ed entrando con cautela nel box per iniziare a sellare Wrath. Deneb [Leah] Giorni addietro egli avevo avuto occasione di legger presso una bacheca il bando per la ricerca di cacciatori e verso il castello delle Frecce nere dunque procede per proporsi come tale. Egli non rimpiange d'aver trascorso gran parte della propria gioventù nell'ameno ed isolato villaggio di Storlock ma ritiene che quello non sia il posto più adatto per lui e così ora ha bisogno di soldi per cominciare una nuova vita nei regni degli umani. Giunto finalmente presso il portone dell'imponente fortezza dalle grigie e solide mura egli si presenta agli impettiti militi che son stati posto a sorvegliara e dopo aver spiegato loro le ragioni della sua venuta vien accompagnato verso gli uiffici di lady Ainley Ainley [CFN - Stalle] Deneb, il quale si rivolge alle guardie di presidio all'accesso del castello, vien condotto non verso gli ipotetici uffici dell'Aquila, bensì all'interno della sala principale che è il cuore pulsante della struttura stessa, accesso ad ogni altra ala del castello e lì fatto attendere mentre l'uomo si rivolge a un paggio per ordinargli di andare a chiamare la mezzosangue. Nel mentre la biondina stessa, scocca un'occhiata in tralice a Droug, odendone certamente prima il commento e soltanto poi, dopo un'alzata di spalle e un mezzo sorriso, lascia in sospesa la di lui domanda per qualche secondo di perplesso silenzio. Inarca infatti nuovamente un sopracciglio solo, il sorriso che sfuma in favore di quell'espressione quasi dubbiosa, prima di spazzare via tutto in un battito di ciglia { Diciamo così } resta sul vago, non esprimendosi, ma lasciando pure che si occupi del suo cavallo mentre lei invece, entrando nel box e salutando Runya, poi allunga la mancina per afferrare dalla collottola quel combinaguai di una volpe e rimetterla giù al suolo. Lo fissa con un certo rimprovero nel suo modo di corrucciarsi, è evidente, e quello dopo un po' sembra capire che ha fatto qualcosa di male e si accuccia con le zampette anteriori sul musetto, come a nascondersi { Non ti servirà a niente fare così } gli fa notare. Soltanto successivamente ecco il paggio che è stato mandato a chiamarla fare il suo ingresso, chiedendo di lei e spiegandole della visita. Inizialmente sorpresa, la mezzelfa non può che scrollar le spalle e affermare un { Arrivo } solo per incamminarsi un paio di secondi dopo, con Ardet al seguito. DrougDomitus [CFN/Stalle] Daltronde il comportamento dell'elfo è dovuto alla confusione in testa che prova fin dalla sera in cui si è portato la prima di una serie di bottiglie di Rum in camera.Osserva per qualche istante il fare di Ainley, per poi concentrarsi su una delle cinghie,Che sembra restia a chiudersi.Digrigna i denti l'elfo, Riuscendo infine a chiuderla.Quindi và verso un attaccapanni montato da lui apposta nel Box, e quindi rimuove dai fermi due foderi con all'interno due armi lunghe.Con calma và a legare le due armi ognuna ad un lato della sella,Con le else verso l'alto.Sono le sue armi di necessità a cavallo.Ancora non ha padroneggiato l'arte dell'usarle entrambe, ma solo perchè gli manca la forza, e su questo stà lavorando come un dannato.Borbotta, dopo aver finito di legare l'ultima cinghia.[Ora tocca alla bardatura, non fare come l'ultima volta e comportati bene, Dannazzione!]Verba verso Wrath, che farà fremere le orecchie, irritato. Deneb [Leah> salone principale del castello]Il mite cacciatore lasciato dal milite che l'accompagnava ad attenderer l'arrivo della donna cercata presso uno sconfinato salone dall'insolita forma si guarda or attorno con fare un poco spaesato. Essendo egli abituato a trascorrere le proprie gionate in bui ed intricati anfratti boschivi o in sconfinate vallate si sente un poco a disagio in quello stanzone dal perimetro sconfinato dall'aspetto tanto solenne da incutere in chiunque una certa soggezzione. calato sulle spalle l'ampio cappuccio della mantella che riparava il capo egli muove la pallida mancina a scostar un ciuffo della lungha e fluente chioma corvina che adorna il suo capo dai lineamenti delicati. Ainley [CFN - Sala Principale] Con le stesse decise falcate attraversa la soglia della stalla sino alle scale che conducono al pian terreno e quindi alla sala. Fa il suo ingresso nella stessa dall'ampio accesso che conduce all'arena, nel momento in cui pone il primo passo sul pavimento dell'ampia stanza a forma di trifoglio, lascia scivolar l'iridi di smeraldo alla ricerca di colui che è venuto a cercarla. Non impiega più di un secondo nell'inquadrarlo, lui, unico estraneo lì presente, impalato e lasciato a sé stesso al centro di quell'immenso spazio. Dal canto suo la ragazza, decisamente giovane all'apparenza, mantiene una certa aria neutra nell'avvicinarsi, il mantello che le ondeggia drappeggiandole dalle spalle a lasciar tranquillamente palesar al di sotto gli abiti invernali costituiti da una camiciola di lana bianca stretta sotto un corsetto in cuoio, nero come i pantaloni da lei indossati. In cintura, sul fianco mancino, non manca mai la spada bifilare, mentre sul lato destro i soliti oggetti di routine dell'equipaggiamento delle Frecce Nere, cui il corno da richiamo e la scarsella. Soltanto una volta ridotte drasticamente le distanze, dopo essersi presa nel frattempo tutto il tempo di studiare lo sconosciuto, rivolge a lui parola { Salve, mi stavate cercando, dico bene ? Sono Ainley Songsteel } si presenta per prima, giusto pochi secondi anzi al fermarsi, abbozzando un tenue sorriso abbastanza cordiale quanto formale. Deneb [sala principale] Il rumore di leggiadri passi compiuti in quel grande salone induce il giovane cacciatore a portar lo sguardo sulla figura femminea che sopraggiunge e dopo aver udito la sua presentazione egli replica con tono pacato ed un espressione che per ora non concede sorriso [lieto di far la vostra conoscenza lady Ainley. Il mio nome è Deneb e sono qui giunto in quanto ho letto il messaggio che avete affisso in bacheca e sarei ben lieto di lavorar per vostro conto.]. Il giovane si è ormai tolto di dosso la fradica mantella dal tessuto verde scuro che indossava e tenendola ripiegata tra il braccio ed il fianco destro rende visibili all'altrui sguardo le vesti da viaggio in comune cuoio che ha indosso. Ainley [CFN - Sala Principale] { Oh } replica inizialmente al dire altrui, prima di affrettarsi a metter subito in chiaro, senza ovviamente perder il tono di voce colloquiale precedentemente usato { Non lavorerete per mio conto, bensì per Geitei McLhug .. io mi occupo solo dell'amministrazione e dell'organizzazione dei lavoratori stessi in questo caso .. } scocca un'occhiata al Salone, rapida nel tornar a posar l'iridi di quel verde intenso sul volto dell'uomo che ha innanzi { In ogni caso .. Deneb .. avete anche un cognome ? } chiede, senza poi apparente motivo in realtà, lasciando trapelare una certa curiosità al riguardo magari dal sorrisetto che le delinea le labbra. Sorrisetto che dura una frazione di secondo, prima di accennar con un gesto vago all'ampio portone di quel Salone che è ancora da sistemare dopo i recenti avvenimenti { Se preferite potremmo accomodarci nel Salone per parlare con calma .. così potrete illustrarmi le vostre capacità } gli suggerisce. Deneb [sala principale] alla domanda che la donna gli porge egli si limita a lispondere in maniera cortese ma lapidaria [no, non ho alcun cognome] egli non ha nulla da nascondere ma spera che quella risposta ponga fine ad ulteriori domande indiscrete. [sono ben lieto di poterlo fare] afferma egli in merito all'altrui proposta per continuare a loquir indicando con il pollice della sinistra l'arco che porta dietro le spalle [come avrete forse capito dall'armamentario che mi porto appresso io sono un cacciatore] Ainley [CFN - Sala Principale] { Mh } un mugugno, questa è l'unica cosa che le esce dalle rosee serrate nel momento in cui l'umano afferma di non aver alcun cognome da portarsi dietro. Un fardello in meno probabilmente. Un battito di ciglia e sfuma quell'aria perplessa, in favore di un nuovo sorriso in qualche modo conciliante e distaccato al tempo stesso, annuendo al suo dire certo con un cenno del capo che le fa ondeggiare i lunghi capelli biondi, sciolti a ricaderle dietro la schiena { Be', se non lo foste stato, dubito avreste chiesto di me per quel bando di assunzione in Bacheca .. no ? } domanda retorica la sua, non può proprio farne a meno di risultare in qualche modo saccente. D'altra parte è un lato di lei che rimane invariato, almeno nei confronti di sconosciuti. Si volge giusto per accennar a volersi incamminare in direzione del salone, aspettando ovviamente l'altro faccia altrettanto prima di procedere e proferire in tono quieto { Quindi la vostra arma prediletta è l'arco per il vostro mestiere } afferma, traendo le proprie conclusione ed esponendole, a ricercar forse una qualche conferma con lo sguardo che gli scocca { Sapete utilizzare anche altri metodi immagino .. } Deneb [salone] Rimanendo silente e serio in volto egli s'addentra nel Salone e dopo aver salutato i due mercenari che gli si parano dinanzi con uno sbrigativo [salve a voi] si pone comodamente a seder sulla sedia indicata da Ainley e poi quando essa gli pone una nuova domanda egli risponde con il fare di pocanzi [I luoghi di caccia che sono a me familiari sono quelli dell'est ma non ho particolari preferenze ma anzi trovo che mettere allla prova le mie capacità in dei territori a me sconosciuti sia una sfida molto eccitante] Ainley [CFN - Salone] Soppesa il dire dell'uomo che ha di fronte, come ne studia l'espressione del viso con una certa discrezione che in fondo poco le si addice. Sfacciata ed esuberante com'è di solito, in effetti, quel ruolo di esaminatrice di candidati le va quasi stretto. Per fortuna fin'ora non è che se ne siano presentati granché a metterla alla prova. Abbozza comunque un mezzo sorriso dopo un istante ancora, un'aria furbetta a pingerle i lineamenti di mezzosangue nonostante i capelli le celino le orecchie a punta dallo sguardo altrui { Ottimo, è ciò che volevo sentirmi dire .. } proferisce a quel punto, abbastanza soddisfatta parrebbe, prima che ella continui { .. per quanto mi riguarda siete assunto. Dovrete superare il primo periodo di prova di due mesi e nel caso il vostro operato venga considerato positivamente, allora sarete a tutti gli effetti al servizio del Com-.. } s'interrompe quasi in tempo, preferendo correggersi con un colpetto di tosse { di Ser Geitei } in fondo suona anche meglio no ? { Domande ? } Deneb [salone] Scrutando con espressione perplessa la sua interlocutrice egli afferma [due mesi di prova mi sembrano francamente eccessivi e poi questo cosa sta a siginificare ? che sarò retibuito la metà di quel che merito o qualcosa del genere ?] Deneb è un tipo dall'indole pacifica ma se qualcuno lo ferisce nell'orgoglio come ora che sembrano dubitar delle sue capacità sa farsi valere [dubitate forse delle mie capacità ? o pensate che le abbia ingigantite ?] Ainley [CFN - Salone] La cosa sembrava conclusa per il verso giusto. Eppure non poteva non saltar su qualcosa alla fine dell'intera faccenda che complicasse le cose. La reazione di Deneb la lascia un momento stranita, sebbene lo nasconda abbastanza bene, il leggero sorriso che scompare del tutto come unica reazione al suo dire. Non fatica certo a rispondergli, seria e pragmatica, sbuffando tuttavia prima dal piccolo naso. Non è una persona poi molto paziente, né tanto permissiva { Niente di tutto ciò, ve l'assicuro } replica conservando quello stesso tono abbastanza neutro di poc'anzi, sebbene sì nell'espressione vi sia una certa contrarietà che va presto a spiegare dando risposta ad ogni obiezione tirata su dall'uomo che ha davanti { Purtroppo i tempi di valutazione non li ho definiti io, ma credo potrebbe tranquillamente trattarsi di un periodo indicativo. Nel caso risultaste affidabile e competente in tempi più brevi .. ma soprattutto abbastanza costante nel vostro operato, Sir McLhug potrebbe benissimo decidere prima sul da farsi ... e vogliate perdonarci } lì un sorriso lo sfoggia, ma in esso non v'è allegria, solo sarcasmo { se non crediamo alla mera parola del primo sconosciuto che incrociamo .. non prendetela come un fatto personale, anzi .. è che in fin dei conti siamo comunque mercenari: siamo soliti a provare con le azioni e non con le assicurazioni il nostro valore, pertanto non chiediamo nulla di meno a chi è disposto ad avere a che fare con noi ... ed il pagamento, no, non vi verrà tolto nulla di quanto vi sarà dovuto, perciò tranquillizzatevi } Deneb [Nel villaggio presso il quale sono io cresciuto le parole contano ancora quanto le azioni perchè nessuno dei suoi abitanti ne inganna un altro ma qui siamo in una città e sicuramente le cose sono diverse......avrei dovuto capirlo subito] le parole del giovane sembrano quasi una accusa alle città più civilizzate che secondo lui essendo asservite al denaro ed ai commerci hanno perso di vista i veri valori della vita e peranto non v'è più fiducia tra coloro che abitano nelle sue mura. [se il compenso saarà equo comunque per me va bene e farò del mio meglio per dimostrare che la fiducia su di me non è stata mal riposta] Ainley [CFN - Salone] La replica dell'uomo la vede annuire, finalmente soddisfatta appieno di quanto si è riusciti a concordare { Ottimo, sono sicura che non avrò di che preoccuparmi } e detto questo s'alza in piedi, facendo perno sul bordo del tavolo con ambo le mani provviste di guanti senza dita, per poi accennar di nuovo alla soglia del salone, oltre la quale la sala principale da' accesso all'ingresso e quindi all'esterno { Spero di aver presto vostre notizie allora .. e per quanto riguarda il valore della parola di un uomo, dipende dall'uomo stesso ed alla reputazione che egli stesso s'è guadagnato con le sue azioni .. se di costui non si sapesse niente, non dovrebbe essere così impensabile riservargli il diritto del dubbio e dargli l'opportunità di farsi un nome } Deneb [Castello> Mura esterne di Leah] scostata un poco indietro la sedia il giovane torna in eretta postura e continuando a guardar la sua interlocutrice or afferma [perdonatemi se non rimango ad ascoltar le vostre dissertazioni ma ho altre faccende da disbrigar e non voglio perdere altro tempo]mosse entrambe le mani ad afferrar la mantella precedentemente adagiata egli la indossa e poi dichiara [ in caso di bisogno mi potrete trovare in una piccola tenda grigia al di fuori delle mura orientali di Leah. Buona serata]voltate le spalle alla donna egli lascia il castello con passo svelto. Ainley [CFN - Salone] Annuisce senza replicare al congedarsi di Deneb, osservandolo allontanarsi mentre lei rimane lì in piedi ancora qualche manciata di secondi lì al tavolo precedentemente occupato. Soltanto una volta che egli è uscito, sposta lo sguardo per l'ambiente alla ricerca di Ardet, ritrovandolo accanto al caminetto a sgranocchiare qualche osso sgraffignato dalle cucine, come suo solito. Sbuffa la mezzosangue, ancora una volta, dal piccolo naso, arricciandolo in una smorfia { Come se avesse solo lui da fare } sbotta a quel punto, lasciando trapelare ogni sentimento insofferente riguardo quel confronto. Inspira, espira. Torna a rilassarsi e accantona il pensiero, mentre lascia finalmente quel posto per avviarsi verso la sala principale a sua volta. Le basta un fischio che il volpacchiotto le va dietro, con tanto di osso fra i denti, trotterellando come ad una scampagnata { Meglio andare a dare la buona notizia a Geitei } mormora fra sé e sé, diretta ai piani superiori.